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La terza fase della filiera del fotovoltaico è la produzione dei moduli fotovoltaici. In molti casi i produttori delle celle fotovoltaiche, per intenderci quelli sopra citati, sono anche produttori di moduli fotovoltaici. In altri casi i produttori di pannelli fotovoltaici sono semplicemente “assemblatori” di celle prodotte altrove. Qui distinguere alcune casistiche è molto difficile e le realtà produttive sono sicuramente molto più numerose e diversificate anche territorialmente. Sicuramente in questa parte della filiera figurano importanti produzioni europee, ma il mercato è in continua e rapida evoluzione, anche in relazione alle politiche di incentivazione dei singoli paesi ed in relazione al rapido avvicinamento alla Grid Parity. Le produzioni europee sono quindi molto numerose e stanno diventando numerose anche quelle italiane. L’aumento delle produzioni europee sta avvenendo anche a seguito degli effetti del decreto del quarto conto energia per l’incentivazione del fotovoltaico che prevede una maggiorazione del 10% degli incentivi per gli impianti con componenti prodotti in Europa.
Per fare un’analisi completa della filiera produttiva, bisognerebbe prendere in considerazione, non solo i moduli e celle fotovoltaiche, ma almeno anche altri due aspetti:
- la ricerca di settore, fondamentale per aumentare efficienza produttiva e migliorare “l’usabilità” del fotovoltaico su ampia scala
- la produzione di tutti gli altri componenti: inverter, cablaggi, strutture di sostegno, materiali elettrici, materiali edili innovativi, ecc. Da questo punto di vista è sicuramente molto interessante tutta la componentistica fotovoltaica legata direttamente all’edilizia. Un’altra peculiarità del conto energia in italia è infatti l’incentivazione maggiore per tutti i componenti ben integrati architettonicamente nella struttura edilizia degli immobili: tegole fotovoltaiche, facciate fotovoltaiche, pensiline, pergolati, frangisole, ecc… A ciascuna di queste soluzioni innovative corrisponde un ulteriore tassello nella lunga filiera del fotovoltaico.
Tutto questo è quanto c’è “a monte” della filiera. A “valle” cosa c’è?
A valle della filiera del fotovoltaico ci sono tutte le attività legate ai servizi: dalla distribuzione e commercializzazione alla progettazione e installazione. Potremmo definirlo anche “l’indotto”: le attività legate “a doppio filo” con l’installazione di un impianto fotovoltaico sono innumerevoli, però possiamo giusto citarne solo alcune:
- la miriade di grossisti / fornitori / distributori nazionali e internazionali di moduli, prodotti elettrici ed edili
- le attività di Marketing e comunicazione legate alla vendita dei prodotti ed alle installazioni chiavi in mano
- le attività di Formazione
- le attività di consulenza commerciale e tecnica
- le attività legate al credito ed al finanziamento delle installazioni (creditori, investitori)
- le realtà assicurative, legali, fiscali o notarili
- le attività di progettazione e “presa in carico” dei lavori
- le attività di Installazione e quelle edilizie in genere
- le attività legate alla manutenzione degli impianti fotovoltaici
- le attività legate allo smaltimento di amianto (e in futuro degli impianti fotovoltaici)
A livello europeo, quindi, e soprattutto italiano, gli incentivi al fotovoltaico hanno permesso di creare una filiera che oggi vanta una moltitudine di operatori, ognuno con la sua specificità, ognuno con la sua “creazione di valore” all’interno della filiera.
Solo per fare un esempio e dare un’idea di massima dell’impatto a livello italiano di questa parte della filiera riportiamo alcuni dati (fonte “Anie-Gifi”) tratti dal rapporto 2011 “Costi e benefici del fotovoltaico”.
Solo in Italia il settore ha prodotto 40 miliardi di euro l’anno di investimenti, per lo più privati, che hanno creato oltre 100.000 posti di lavoro mentre gli introiti per le casse dello Stato ammontano a quasi 4 miliardi di euro nel solo 2010.
L’ AIPEG (l’associazione italiana che riunisce i produttori di pannelli ed elementi grecati) ha rilevato nel 2010 un aumento di fatturato del 20% grazie al solo fotovoltaico. Infine: il tasso di crescita del numero di aziende italiane legate alla filiera del fotovoltaico nel 2010 è stato del 13%. La realtà del settore è infatti ancora in continua evoluzione.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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