La crescita esponenziale del solare fotovoltaico sviluppatasi nell’ultimo triennio è stata favorevolmente condizionata da una normativa incentivante, seppur con continui aggiustamenti e rivisitazioni.
L’imponente sviluppo delle rinnovabili e del fotovoltaico ha portato, però, alla luce alcuni limiti tecnologici e “strutturali”, alcune criticità, sulla rete elettrica generale, limiti derivanti dalle grandi quantità di immissioni di energia con modalità intermittenti e non perfettamente prevedibili. Picchi di potenza in immissione nella rete, in concomitanza con gli orari di produzione dei sistemi fotovoltaici, si sono susseguiti, ad ore alterne, a fasi di approvvigionamento dalle tradizionali centrali energetiche, che garantiscono flussi in immissione più costanti, certi e prevedibili.
Perchè è più economica ?
Ricordiamo a questo proposito almeno due cose: la priorità di dispacciamento delle rinnovabili ed i costi fissi di funzionamento delle tradizionali centrali a gas e carbone.
La priorità di dispacciamento delle rinnovabili significa che l’immissione in rete dell’energia prodotta da fonti rinnovabili ha la precedenza rispetto all’energia proveniente da altre fonti non rinnovabili, compresa l’energia di importazione.
Le tradizionali centrali elettriche, con l’avvento delle rinnovabili nella rete elettrica nazionale, vedono sottostimato il loro potenziale produttivo: questo significa che queste iniziano ad essere meno necessarie di quanto non lo fossero prima. Questo meccanismo segna per la prima volta una significativa inversione di tendenza sul costo dell’energia: nelle ore diurne, ore in cui gli impianti fotovoltaici sono in funzione, c’è un’ampia offerta di energia che ne determina l’ abbassamento di prezzo. Nelle ore serali, ore in cui termina “l’effetto fotovoltaico”, l’energia dispacciata proviene dalle centrali energetiche tradizionali a prezzi decisamente più elevati. Queste sono indotte, infatti, ad aumentare il prezzo di vendita per almeno due motivi: per rientrare dagli alti costi fissi di funzionamento e per garantirsi i margini necessari alla loro sopravvivenza.
I dati sui prezzi sono riscontrabili direttamente sul sito del Gme – Gestore dei Mercati Energetici.
Perchè è più sicura ?
Riguardo ai limiti tecnologici e “strutturali” delle rinnovabili sulla rete elettrica una criticità già segnalata da Terna (nel piano di sviluppo 2012) riguarda la “regolazione primaria”, ovvero il rispetto di alcuni standard di sicurezza nella gestione della rete (in particolare si fa riferimento alla “stabilità di frequenza” dell’energia immessa in rete).
L’entrata delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico limita, per la natura delle fonti stesse, la capacità di “regolazione primaria del sistema” ed è per questo che l’Autorità per l’energia elettrica ha imposto modifiche, già a partire dal secondo semestre 2012, sulle modalità di immissione di energia in rete agli impianti installati e da installare in bassa e media tensione (d.m. 5 maggio 2011): questo per garantire in ogni momento un corretto dispacciamento dell’energia prodotta.
I servizi tesi a garantire la regolazione primaria dell’intero sistema elettrico sono la costituzione di una riserva statica di energia, per esempio attraverso l’utilizzo di accumulatori che garantiscono un afflusso in rete più regolare, o la corretta regolazione della frequenza e della tensione dell’energia elettrica in immissione in rete.
Queste nuove normative adottate dall’Autorità per l’Energia Elettrica garantiscono quindi, anche per il fotovoltaico, la sicurezza a la stabilità dell’intero sistema energetico nazionale, superando di fatto le principali criticità “strutturali” messe in campo dalle rinnovabili.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Ultimi commenti