Sei un professionista? Scopri il servizio di fornitura preventivi!

Scambio sul posto: calcolo con esempio pratico

Ultimo aggiornamento: 17-12-2014
Voto:4/5 (7743 voti)

Scambio sul posto fotovoltaico : molti lettori chiedono cosa sia in realtà e quali siano i suoi vantaggi. Poca chiarezza e molta confusione in ambito legislativo, anche fra gli addetti ai lavori. La continua rivisitazione delle norme rende necessario, oggi più che mai, un ulteriore “punto della situazione”: cosa è lo scambio sul posto? Quali sono i suoi vantaggi, e quali gli svantaggi? Come si concilia con le detrazioni fiscali (quelle per le ‘ristrutturazioni domestiche’) per le installazioni domestiche-residenziali?

Alla luce degli ultimi risvolti normativi il contratto di scambio sul posto fotovoltaico dal 2015 è attuabile non più per gli impianti fino ai 200 kw, ma per tutti gli impianti fotovoltaici fino a 500 kw che entrano in funzione dal primo gennaio 2015.

Non solo: le detrazioni fiscali del 50% per chi installa il fotovoltaico domestico (sotto ai 20 kw) sono prorogate a tutto il 2015.

Chiariamo subito tre cose:

1) lo scambio sul posto, anche se è stato “semplificato” rispetto alle origini, prevede un contributo (“contributo in conto scambio”) che viene calcolato in maniera abbastanza complessa sulla base di diversi parametri, che variano nel tempo come variano i prezzi dell’energia sul mercato elettrico. Per questo motivo è difficile quantificare esattamente a priori l’entità del contributo. Questo infatti varia da caso a caso e dipende, oltre che dai prezzi correnti di mercato,  dalle quantità effettive di energia immessa e prelevata nella rete.

2) lo scambio sul posto non è un “incentivo”. Gli incentivi sono terminati a luglio 2013. Lo scambio sul posto continua ed è tranquillamente cumulabile con le detrazioni fiscali. Cioè oggi, per gli impianti domestici, è possibile installare usufruendo contemporaneamente dello scambio sul posto e delle detrazioni fiscali. Le due forme di “agevolazione”, con i prezzi di oggi delle installazioni, sono tranquillamente equiparabili agli incentivi.
Di fatto agli incentivi si sono sostituiti i benefici delle detrazioni fiscali (per gli impianti al servizio delle abitazioni), prorogate al 50% a tutto il 2015.

3) lo scambio sul posto non sconta le bollette. Le bollette, emesse dal proprio operatore, vengono pagate normalmente per tutta l’energia prelevata dalla rete (e, ovviamente, solo per questa). Il contributo del Gse interviene “a posteriori” rimborsando parte delle bollette pagate al proprio operatore di vendita. Per chi ha un impianto fotovoltaico in scambio sul posto, dunque, i referenti sono due:

  • il proprio operatore elettrico (es. Enel Energia, Acea, A2a, ecc…) per le bollette e per i contatori,
  • il Gse (il Gestore dei Servizi Energetici) per il contratto di scambio

Periodicamente il proprio operatore di vendita comunica le letture (kwh di energia immessa e prelevata) al Gse che effettua i calcoli per l’emissione dei contributi che vengono erogati con acconti semestrali e conguagli annuali.

 

Perchè lo Scambio sul Posto ?

Il sistema dello scambio sul posto , regolato dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici), è un meccanismo per valorizzare ulteriormente l’ energia prodotta dal tuo impianto. Ulteriormente perchè, ricordiamolo, la prima e più significativa fonte di valorizzazione dell’energia prodotta è l’ autoconsumo immediato, istantaneo. La quota di energia autoconsumata non passa dal contatore bidirezionale (vedi figura), ma solo dal contatore di produzione, per passare direttamente al servizio della tua utenza. Questo passaggio “diretto” bypassa l’utilizzo della rete elettrica del gestore, evita quindi le spese ad esso connesse e le spese di prelevamento associate alla bolletta elettrica.

Perchè quindi lo scambio sul posto?

Per valorizzare attraverso i propri consumi abituali anche tutta l’energia non istantaneamente autoconsumata.
L’energia non immediatamente autoconsumata viene immessa in rete. Questo meccanismo permette la compensazione economica tra il valore dell’energia immessa in rete e ri-prelevata dalla rete per i propri consumi. L’energia immessa nella rete elettrica è tutta quella non immediatamente autoconsumata.

 

 

In questo articolo proviamo a fare un esempio pratico, assolutamente indicativo, per capire come funziona lo scambio sul posto.

Useremo prima i “concetti”, poi le formule, poi i “numeri” e poi, infine, un “simulatore online”.

Se vuoi andare direttamente all’esempio numerico clicca qui.

Se vuoi andare direttamente al Simulatore clicca qui.

 

Lo scambio sul posto a parole

scambio sul posto esempio calcolo esempio Quando l’impianto fotovoltaico produce, l’energia prodotta ha due possibili “vie”:

  • o viene direttamente auto-consumata nel momento stesso della produzione,
  • oppure viene immessa in rete e conteggiata dal contatore di scambio.

Se l’impianto fotovoltaico è dotato di un sistema di accumulo, allora l’energia ha una “terza via” che è l’accumulo in batterie.

Quando l’impianto fotovoltaico non produce, l’energia necessaria viene prelevata dalla rete elettrica. Questa energia viene pagata normalmente attraverso le usuali bollette elettriche. Ogni utente avrà quindi le tariffe previste dal proprio operatore elettrico. Se l’impianto fotovoltaico è dotato di un sistema di stoccaggio, l’utente preleva in maniera prioritaria dalle batterie. Quando queste sono scariche, preleverà dalla rete pagando in bolletta l’energia prelevata.

 

Dunque abbiamo:

  • da un lato l’energia immessa,
  • dall’altro lato l’energia prelevata.

Questi due soli dati sono già sufficienti a calcolare il contributo dello scambio sul posto.

Il contributo dello scambio sul posto è un “rimborso” fittizio (un “contributo”, appunto) che ripaga l’utente per l’energia che ha immesso in rete. La forma della remunerazione non è la sola “vendita” dell’energia, ma è la vendita dell’energia più il rimborso di parte dei servizi di rete: distribuzione, dispacciamento, misura, ed alcuni oneri generali di sistema. Ovviamente non vengono rimborsate le imposte.

Questo è il contributo in conto scambio.

Oltre a questo c’è l’eventuale pagamento delle eccedenze. Queste si hanno se, alla fine dell’anno solare,  il totale dell’energia immessa è maggiore del totale dell’energia prelevata. Se, a seguito del conguaglio di fine anno, risultano delle eccedenze, queste vengono pagate e trattate ai fini fiscali come se fossero una vendita di energia. Il prezzo di vendita è il prezzo di mercato medio dell’anno precedente.

 

Lo scambio sul posto in formula

Operativamente parlando il contributo dello scambio sul posto, ed il calcolo della liquidazione delle eventuali eccedenze, si traducono in numeri, formule e conteggi. Le formule si possono trovare nelle regole “tecniche” sul funzionamento dello SSP.

Vediamo la formula per il calcolo dello scambio sul posto.

Il CS è il contributo dello scambio sul posto.

La formula di calcolo del Contributo in conto scambio, per impianti sotto i 20 Kw, è:

Cs = min [ Oe ; Cei ] + CUsf  x  Es

Dove:

  • Oe = Onere energia, cioè il prezzo dell’energia elettrica prelevata dalla rete e pagato dall’utente. Il prezzo dell’energia è espresso in euro ed è il prodotto tra i Kwh prelevati ed il prezzo unico nazionale (PUN) (questo è un elemento di novità delle semplificazioni attuate da inizio 2013). Il prezzo unico nazionale è variabile in base ai prezzi di mercato ed è una media nazionale dei prezzi rilevati ogni mese in ogni regione.
    Quindi: Oe = Kwh x PUN.
  • Cei = Controvalore dell’energia immessa, cioè il prezzo, o meglio il valore economico, dell’energia immessa in rete. Questo è il prodotto tra Kwh immessi ed il prezzo zonale dell’energia sul “mercato del giorno prima”. Ogni giorno infatti, in tempo reale, come una vera e propria borsa, i prezzi di acquisto e vendita dell’energia fluttuano in base alle dinamiche del mercato.
    Quindi: Cei = Kwh x prezzo energia sul mercato del giorno prima.
  • CUsf = Corrispettivo Unitario di Scambio Forfettario, cioè un valore espresso in centesimi di euro calcolato forfettariamente dal gse in base a vari parametri. Nel dettaglio questo valore contiene le tariffe di: trasmissione, distribuzione, dispacciamento ed alcuni oneri normalmente addebitati in bolletta (componenti A, UC, UC3 e UC6) vigenti nel mese in corso (non viene rimborsata la componente MCT).
    Quindi: CUsf = c€/kwh
  • Es = Energia Scambiata, cioè i Kwh che ho prima immesso e poi ri-prelevato per i miei consumi. Tecnicamente è pari al minimo tra kwh immessi e kwh prelevati in totale durante l’anno.
  • Quindi: Es = Kwh scambiati con la rete.

 

Questo è il contributo per compensare l’energia scambiata.

Oltre a questo: se a fine anno il totale dell’energia immessa è superiore al totale dell’energia prelevata, allora si hanno delle eccedenze, cioè: surplus di energia immessa nella rete enel rispetto a quella prelevata per i propri consumi.
Il corrispettivo per le eccedenze immesse è aggiuntivo rispetto al Cs (Contributo in conto scambio) di cui sopra.
Questi kwh di eccedenza vengono remunerati al prezzo di mercato dell’energia e sono sottoposti a tassazione perchè fiscalmente sono equiparabili ad una vendita. Nonostante venga considerata come una “vendita” di energia dell’utente al Gse, la liquidazione dell’eccedenza non richiede partita iva, ma la sola dichiarazione fiscale come “reddito occasionale” che si somma agli altri redditi della persona fisica.

Tornando alla formula: se Cei è maggiore di Oe, la differenza tra i due è l’eccedenza.
L’eccedenza, se la si vuole riscuotere, è equiparabile a una “vendita”, ma in alternativa è possibile metterla “a credito” per il contributo dell’anno successivo.

 

Lo scambio sul posto in numeri

Passiamo ai numeri. Un esempio indicativo chiarirà molti dubbi. Sottolineiamo: indicativo.

Ipotizziamo un impianto fotovoltaico da 10 Kw. Con questo profilo di produzione/consumo su base annuale:

  • energia prodotta: 12.000 kwh
  • energia autoconsumata istantaneamente 4.000 kwh
  • energia immessa in rete: 8.000 kwh
  • energia prelevata dalla rete: 3.000 kwh

 

Contributo scambio sul posto

Formula: Cs = min [Oe;Cei] + CUsf x Es

Ipotizziamo il Prezzo Unico Nazionale dell’energia a 0,08 €/kwh ed il prezzo dell’energia sul mercato del giorno prima a 0,07 €/kwh. Ipotizziamo anche il corrispettivo unitario forfettario relativo ai servizi (distribuz, dispacciamento, trasporto, misura e alcuni oneri di sistema) a 0,06 €/Kwh. Quest’ultimo parametro è quello più ostico da calcolare.

Cs = min [ 0,08 x 3.000 ; 0,07 x 8.000] + 0,06 x 3.000=

= min [ 240 ; 560 ] + 0,06 x 3.000=

= 240 + 180 = 420 euro.

Il contributo potrebbe essere intorno ai 420 euro.
Ricordiamo che il contributo non rimborsa le imposte pagate in bolletta, che sono circa il 34% della bolletta.

Il contributo, inoltre, non viene tassato come “reddito aggiuntivo” per l’utente. E’ più simile, infatti, ad un “contributo di rimborso” sulle bollette pagate: no IVA, dunque, nè Irpef.

 

Eccedenze

In questo esempio, infine, le immissioni totali di energia in rete (8.000 kwh)  sono maggiori dei prelievi (3.000 kwh), o meglio: il valore economico delle immissioni in rete è maggiore del valore economico dei prelievi fatti dalla rete.
Per questo motivo il titolare dell’impianto potrà beneficiare, oltre che del contributo in conto scambio, di un’eccedenza per tutta l’energia immessa in rete in più rispetto a quella prelevata.

Qual è il valore economico di questa eccedenza?
Non è altro che la differenza tra il valore dell’energia immessa ed il valore dell’energia prelevata.

Nel nostro esempio sopra riportato l’eccedenza è pari a questa differenza:

Eccedenza = [ (0,07 x 8.000)  –  (0,08 x 3.000) ] € =

= 560 – 240 = 320 €

Se il titolare richiede la sua liquidazione monetaria, questa verrà sottoposta a tassazione (come “Altri redditi” Irpef, non serve partita Iva per i piccoli impianti). In caso contrario questi 320 euro verranno messi a credito nel contributo dello scambio sul posto dell’anno successivo.

 

Risparmio in bolletta più contributo ssp (Cs) più eccedenze

In definitiva, nel nostro esempio, il titolare dell’impianto fotovoltaico da 10 kw, installato in scambio sul posto, e con un autoconsumo del 30%, permette di risparmiare in bolletta circa 1.000 € l’anno (per l’autoconsumo da fotovoltaico) e di ricevere un introito di circa 740 €/anno (lordi) per il riconoscimento del contributo dello scambio sul posto e delle eccedenze di energia immessa in rete.

Il guadagno effettivo è per l’utente di circa 1.740 euro l’anno (lordi).

 

scambio sul posto nel fotovoltaico

Il contatore bidirezionale misura
immissioni e prelievi da e per la rete.

Lo scambio sul posto in 4 punti

  • Se l’impianto produce energia:
    in parte viene autoconsumata istantaneamente
    in parte viene immessa in rete. Questa viene conteggiata
  • Se l’impianto non produce energia:
    l’utente preleva dalla rete l’energia di cui ha bisogno. Questa viene pagata in bolletta.
  • Lo scambio sul posto rimborsa l’energia prelevata dalla rete e pagata in bolletta, nei limiti dell’energia immessa nella rete (per ulteriori dettagli, segui il link sotto: “cosa è il contributo in conto scambio dello scambio sul posto”)
  • Se poi ci sono eccedenze (cioè se nell’anno solare l’energia immessa è maggiore dell’energia prelevata) l’utente può richiedere a fine anno la loro liquidazione in euro (per ulteriori dettagli, segui il link: “Come si calcola l’eccedenza dello scambio sul posto“).

Per tutti gli impianti fotovoltaici installati a partire dal 2015 il limite di dimensionamento per accedere al meccanismo dello scambio sul posto è di 500 kWp.

 

Per ulteriori approfondimenti sullo scambio sul posto leggi:

Cosa è il contributo in conto scambio

 

Scambio sul posto: il simulatore online per calcolare il contributo

Per facilitare la stima del contributo emesso dal Gse abbiamo prodotto un piccolo tool online che, partendo dalle quantità di energia immessa in rete dall’impianto e prelevata dalla rete in un anno, calcola l’ammontare del rimborso che, ricordiamolo, include il Contributo in Conto Scambio (Cs) e l’eventuale liquidazione delle eccedenze.
Vai al simulatore per stimare il contributo dello scambio sul posto

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

Clicca per richiedere una consulenza o un preventivo


394 Commenti

  1. fausto, il 7 Gennaio 2014 ore 16:53

    Complimenti per l’articolo. Anch’io come tanti mi sono tolto tanti dubbi sul fotovoltaico,impianto che mi piacerebbe realizzare.
    Se mi deciderò di farlo,con piacere ti contratterò.
    Ciao fausto

  2. vincenzo, il 8 Gennaio 2014 ore 21:31

    salve,
    ho da poco montato un impianto fotovoltaico sul tetto della mi abitazione. giusto per avere un’idea sul cosa aspettarmi dallo scambio sul posto, ho cercato di prendere più informazioni possibili. Una nota di forte demerito al GSE che si è limitato a pubblicare solo le modalità di calcolo senza fare un esempio pratico! Ho tentato anche di avere chiarimenti chiamando al numero verde, ma ho finito con chiarire io parecchie cose a loro.! Insomma dopo ore ed ore di ricerche mi sembra di aver afferrato qualche concetto in più.
    Una cosa che mi è capitata subito agli occhi vedendo questo esempio è la modalità di calcolo delle eccedenze. a mio modesto avviso c’è un errore. Le eventuali eccedenze non sono MAI calcolate sulle QUANTITà, bensì sui valori ECONOMICI. quindi se e solo se Cei (energia immessa) è maggiore di Oe energia prelevata) si provvederà al pagamento delle eccedenze. nel esempio proposto in questa pagina l’eccedenza sarà pari a 0,007×8000 = 560 euro – 0.008×3.000 =240 euro. quidni eccendeza: 560-240= 320 anzichè 400.
    Il punto mi sembra abbastanza pacifico, in quanto il GSE si esprime in questi termini:
    “Nel caso in cui, nel generico anno i-esimo dovesse risultare: Oe < Cei; la differenza, determina un credito che a seconda della scelta dell’USSP, su base annua, può essere riportato per gli anni successivi o può essere corrisposto dal GSE come liquidazione dell’energia elettrica eccedentaria"

    • Alessandro, il 9 Gennaio 2014 ore 16:59

      Grazie Vincenzo e complimenti per la giusta osservazione. Ho approfittato per riaggiornare l’articolo.

      • vincenzo, il 4 Febbraio 2014 ore 19:02

        non capisco perchè il GSE non ha provveduto a fare un esempio con dati reali degli anni precedenti..!!!
        è uno schifo che per capire a cosa andare incontro dobbiamo passare ore ed ore a fare ad analizzare, interpretare i contenuti delle direttive del Gse!!

    • Slavi, il 3 Agosto 2014 ore 00:37

      Buongiorno,
      Avrei bisogno di un paio di chiarimenti:
      1) I calcoli che vengono fatti nell’articolo sono con o senza l’IVA?
      2) Da dove provengono i valori 0.07 e 0.08 €/kW che vengono utilizzati per il calcolo dell’eccedenza?
      Ringrazio in anticipo!

      • Alessandro F., il 4 Agosto 2014 ore 17:24

        I calcoli sono indicativi e servono solo per capire a grandi linee il meccanismo di rimborso dello scambio sul posto. Anche perchè i valori esatti cambiano nel tempo.
        .
        1) il costo lordo dell’energia in bolletta è comprensivo di iva. Così anche per l’impianto fv (ma questo ovviamente è variabile).
        2) 0,07 e 0,08 è un prezzo indicativo dell’energia elettrica sul mercato elettrico. Cioè il costo effettivo del kwh elettrico. Questo è un prezzo medio che varia “in tempo reale” in base al mercato, in base ai giorni, in base alle stagioni e in base alle regioni (zone) di vendita dell’energia. In alcuni momenti l’elettricità ha avuto un prezzo di 4-5 centesimi. In altri ha superato i 10 centesimi per kwh. In sicilia il prezzo dell’energia è generalmente maggiore rispetto ad altre regioni, e così via….

  3. Antonio, il 22 Gennaio 2014 ore 15:14

    Salve,
    ho installato un impieanto fotovoltaico nel 2010 di circa 6 KW per una produzione media annua di circa 8000KW. Mi trovo nella zona di SORA (FR)
    Questi, sono stati installati in un abitazione che per tutto l’anno 2010 – 2011 – 2012 è stata chiusa.
    Non avendo prelevato nulla dalla rete e non avento effettuato autoconsumo, cosa mi dovrei aspettare come scambio sul posto?

    • Alessandro, il 22 Gennaio 2014 ore 18:51

      Oltre agli incentivi, avrai circa 0,06-0,10 € per kwh immesso in rete.

    • Alessandro, il 22 Gennaio 2014 ore 18:53

      Oltre agli incentivi, avrai circa 0,06-0,10 € per kwh immesso in rete.
      Ma per averle dovrai chiedere la “liquidazione delle eccedenze al gse”.

  4. Angelo, il 5 Febbraio 2014 ore 23:12

    Sto valutando l’installazione dei pannelli FV (3KWh)
    Siamo in 2 e di durante la settimana non siamo in casa e il nostro consumo medio si attesta sui 1700 KWh
    Calcolando che in Lombardia l’impianto produca 3000 Kwh e l’autoconsumo sia di circa 500kwh per differenza l’energia prelevata sia 1200 KWh e un’eccedenza di 1300Kwh.
    Se non erro dovrebbe essere:
    – en. immessa: 2500 x 0,10 = 250 €
    – en. prelevata : 1200 x 0,25 = 300 €

    Il contributo gse è pari al minimo tra 250 e 300, quindi: 250 € + il rimborso di alcuni servizi di rete relativi ai 1.600 kwh scambiati.
    Poi: avendo delle eccedenze di 1300 kwh (cioè: 3.000-1.700) ho: 1.300 x 0,10 = 130 € (tassati e da inserire in “altri redditi” del mod.730). Qui la tassazione è relativa al tuo reddito complessivo.

    In definitiva i 500KWh che autoconsumo dovrebbero far scalare dalla bolletta 500*0,2=100€
    e dovrei ricevere 250€ di contrubuto GSE + 130€ (lorde)/100€ (nette) dalle eccedenze.
    In totale il beneficio per me sarebbe 100+250+100=450€ anno.
    Giusto?

    • Alessandro F., il 6 Febbraio 2014 ore 12:22

      Se non erro dovrebbe essere:
      – en. immessa: 2500 x 0,10 = 250 €
      – en. prelevata : 1200 x 0,25 = 300 €

      l’energia prelevata, ai fini dello scambio sul posto, viene prezzata al suo prezzo di mercato. Tu hai messo il suo costo lordo in bolletta (0,25 €/kwh), invece è CIRCA 0,10.
      Quindi:
      – en. immessa: 2500 x 0,10 = 250 €
      – en. prelevata : 1200 x 0,10 = 120 €
      Il contributo in conto scambio è di CIRCA 120 + rimborso servizi (circa 60 €) = 180 €.
      .
      Le eccedenze sono la differenza tra 250 e 120, cioè: circa 130 €.
      .
      Il risparmio in bolletta è di circa (500 x 0,25) 125 euro.
      .
      Ovviamente considerando:
      – 0,25 €/kwh costo energia in bolletta
      – 0,10 €/kwh prezzo medio di mercato dell’energia
      – 0,05 €/kwh il costo dei servizi rimborsati con lo ssp
      – autoconsumo del 16% (cioè: 500 su 3000 kwh) (che è abbastanza basso)

      • Angelo, il 6 Febbraio 2014 ore 14:48

        Grazie per la risposta.
        Quindi tra tutto si traduce in circa 400€ annui (considerando i 130€ da tassare).
        I 500 KWh li ho presi dalla bolletta fascia F1.
        Magari convincendo mia moglia a usare la partenza ritardata della lavatrice potrei aumentare l’autoconsumo.
        Ma lavorando entrambi siamo fuori di casa dalle 8 alle 17
        Il preventivo dei pannelli è di 8000€ di cui 50% restituito in 10 anni.
        Con questi valori, riteni l’invenstimento sia da fare?

        • Alessandro F., il 6 Febbraio 2014 ore 16:19

          secondo me per 8mila euro, 3 kw, con la detrazione 50% non c’è alcun dubbio, anche con quota di autoconsumo inferiore al 20%.
          L’autoconsumo, in effetti, incide molto più di quanto si possa pensare.
          Tieni presente anche che la bolletta aumenterà nei prossimi 20 anni, quindi indirettamente il risparmio aumenta.
          .
          I 130 euro se li porti a credito non vengono tassati, se li fai liquidare vengono tassati (perchè considerati reddito).

        • vincenzo, il 8 Febbraio 2014 ore 02:17

          secondo i miei calcoli:
          rimborso scambio sul posto: 168 euro somma tra 96 e 72.
          Min (1200×0,008; 2500×0,05) + 0,006×1200.
          accredito eccedenze: 125-96= 29 euro.
          tot= 29+168= 197,cui si vanno ad aggiungere i 100 euro in bolletta.
          tieni però presente che:
          1)che nell’autoconsumo non devi considerare solo f1, ma anche un 20% della f2/3. in quanto i sabati, domeniche e festivi ricadono in questa fascia.
          2)il risparmio in bolletta è superiore ai 100 euro in quanto autoconsumando non solo risparmi direttamente i 100 euro, ma hai una minore spesa data dal fatto che il tuo consumo annuale da ENEL si abbassa e quindi non vai negli scaglioni superiori!
          se quindi la sera consumi in più 500kwh (li facciamo coincidere con quelli che hai risparmiato di giorno, resti sempre bello stesso scaglione senza andare in quello successivo, dove l’energia avrebbe un costo maggiore di quasi 0,10 cent. a kwh ora. risparmi quindi altri 50 euro, ma hai più confort a casa la sera!
          3)cerca di aumentare i consumi il fine settimana. magari ti concentri le lavatrici tra sabato e domenica, lo stesso per lo stiro, e visto che hai energia la mattina magari ti compri una asciugatrice per i panni ed il fine settimana. lavi e asciughi!!!

        • andrea, il 23 Marzo 2014 ore 23:29

          Sono un agente di Autogas nord spa,noi vendiamo impianti chiavi in mano da 4kwp a 8000 euro iva inclusa,moduli Solsonica e inverter power one.

      • Andrea, il 29 Maggio 2014 ore 12:04

        Nel quesito posto da “Paolo il 10 ottobre 2013 ore 17:50” hai utilizzato il costo dell’ en. prelevata pari a 0,25 (lorda), mentre qui dici che va considerata quella di 0,10.
        Qual’è corretto?
        Grazie

        • Alessandro F., il 29 Maggio 2014 ore 19:18

          entrambi: l’energia in bolletta (con tutti i suoi costi annessi) costa in media 0,25 – 0,30 €/kwh.
          Il prezzo di mercato effettivo dell’energia (la “sola” energia) è molto inferiore (meno di 0,10)

  5. AlessandroG, il 6 Febbraio 2014 ore 03:24

    Bravo, complimenti!
    Gli esempi numerici sono indispensabili.

  6. fabioc, il 20 Febbraio 2014 ore 18:42

    salve, dovrei fare un 20 kW per la mia azienda. cosa mi consigli?

    • Alessandro F., il 21 Febbraio 2014 ore 11:55

      Ovviamente dipende dai costi.
      Pensi di autoconsumare tutta l’energia prodotta?
      Questo è il fattore che più incide sulla convenienza oggi (per le imprese).

  7. Massimo Messere, il 1 Marzo 2014 ore 17:13

    Buonasera Alessandro,
    ho un impianto da 6 KW per uso domestico(Pannelli Siliken e Inverter Power One Aurora), che mi consente di avere una produzione maggiore rispetto alle esigenze della mia famiglia. L’energia prelevata si è ridotta del 50% ma le bollette sono sempre abbastanza alte anche se compensate dal contributo dello scambio sul posto. Se dovessi decidere di installare un impianto di accumulo come funzionerebbe per l’energia incentivata? Il contatore registrerebbe comunque tutta l’energia prodotta dai pannelli prima di inviarla all’impianto di accumulo? Ti ringrazio anticipatamente per la tua cortese risposta.

    • Alessandro F., il 3 Marzo 2014 ore 13:23

      Ciao Massimo, secondo le ultime direttive Aeeg se ricevi li incentivi non puoi mettere un sistema di accumulo (rischio di frondi.., secondo l’Aeeg).

  8. alberto, il 3 Marzo 2014 ore 10:03

    Per una falegnameria che ha un contratto di fornitura da 16kw, ma un consumo annuo di circa 2300kw, cosa mi cosigliate?
    i macchinari sono tutti a motore ,quindi hanno uno spunto elevato ,e vengono usati al 90% in fascia diurna .
    Grazi è

    • Alessandro F., il 3 Marzo 2014 ore 13:32

      Ciao, non saprei, ma a fiuto: o un impianto più grande (ma che rischia di essere sovrastimato), oppure un impianto più piccolo, ma con un sistema di accumulo in grado di generare la potenza necessaria, per brevi periodi. Se c’è qualche tecnico..

  9. Mauro Carboni, il 4 Marzo 2014 ore 00:44

    Ciao Alessandro….sarei curioso anche io di sapere riguardo la falegnameria…..penso che un impianto da 6KWp con accumulatori per 16KWp….cmq abbia qualche problema ad essere allacciato in rete perché cmq l’inverter dovrà essere per 16KWp….o almeno da 12KWp….anche analizzando i differenti investimenti ed ammortamenti forse per adesso gli converebbe direttamente un 16KWp….certo un consumo di 2300KWh/Anno per una falegnameria è anomalo….forse per adesso è più conveniente pagare le bollette??

  10. Mario, il 29 Marzo 2014 ore 19:05

    Sono intenzionato a montare un impianto fotovoltaico e leggendo i vari commenti mi sono chiesto se vale la pena di mantenere con enel il contratto con fascia bi-oraria. Posso arrivare al 75% di autoconsumo lavastoviglie e lavatrice durante il giorno. Sono già in possesso di impianto climatizzazione con pompa di calore per cui potrei sfruttare in autoconsumo i pochi kw prodotti in inverno riducendo il costo del gas. Per caso come nord italia inviate anche preventivi? Sarei interessato per un impianto di 6 Kw. Grazie per le eventuali risposte.

  11. Marco, il 30 Marzo 2014 ore 10:37

    Ciao , grazie per l’articolo. Ho fatto un impianto di 4,5 kw 07/08/2013 a febbraio ho ricevuto i conteggi del GSE per lo scambio sul posto, ma la formula è abbastanza diversa da quello che hai spiegato nell’articolo , ovvero
    formula testuale ((potenza * ore * alfa * CSmedio)/2)*(GGattivi/GGsemestre)
    formula ((4,5 * 1200 * ,14 * ,16)/2)*(147/184) = 48,31€ a cui hanno detratto 30 € + iva di contributo alla fine mi hanno bonificato 11 € .
    i miei numeri del 2 semestre sono
    energia prelevata 1082 , energia ceduta 1256 , autoconsumo 521 .

    un chiarimento nella formula dell’eccedenza hai sottratto 0,08 * 3000 ma questi soldi non sono già stati pagati in bolletta ?

    Grazie e buona domenica

    • Alessandro F., il 31 Marzo 2014 ore 12:20

      Si la formula è diversa perchè si tratta di un acconto semestrale (vedi regole tecniche Aeeg sullo scambio sul posto).
      I conteggi erano poi stati leggermente modificati per “semplificare”, inserendo dealcuni valori medi “forfetari”.

      0,08 è un valore stimato del prezzo dell’energia sul mercato unico zonale, Questo prezzo varia in base al mercato, una valore medio si aggira su questa cifra, ma è solo indicativo.
      Poi: ho sottratto perchè l’eccedenza è la differenza tra il valore dell’energia immessa ed il valore dell’energia prelevata.

  12. Paolo G., il 7 Aprile 2014 ore 10:33

    Ciao Alessandro F.,
    hai per caso anche un modello per calcolare lo scambio sul posto per impianti sopra i 20 kWp?

    Ciao

    Paolo G.

    • Alessandro F., il 7 Aprile 2014 ore 11:55

      ciao paolo. No mi spiace, modelli non ne ho, ma online ci sarà prossimamente un tool per il calcolo dello scambio sul posto. Continua a seguire ..
      ciao

  13. Tiziano, il 18 Aprile 2014 ore 16:41

    CS (Formula applicata) CS (Formula testuale)
    ((3,84 * 1100 * ,14 * ,16)/2)*(181/181) ((potenza * ore * alfa * CSmedio)/2)*(GGattivi/GGsemestre)

    Buongiorno, io non riesco a seguire tutti i calcoli che fate e ritengo che chi gestisce lo scambio sul posto non siano professionisti, o se lo sono, lo sono d’altro.
    Ho riportato la formula che c’è inserita per il calcolo nel dettaglio.
    Io sinceramente non riesco a capire cosa sono quei 1100 (in teoria ore…) e che senso hanno, se paghiamo oltre 30€ anno per le misurazioni….
    Che cosa vuol dire per voi quel valore ?
    Io l’ho già chiesto a SP, ma non sono riusciti a capirlo nemmeno loro.
    Premetto che l’impianto è del 2012, e fino ad oggi ho avuto solo “anticipi” di 45€ anno e produco 5500kw con consumo di 4800…..
    Se riuscite a spiegarmi come funziona …….
    Poi chiedetemi quello che volete !!!!!
    grazie

  14. Daniele, il 30 Aprile 2014 ore 12:27

    Ciao Alessandro, volevo avere una tua opinione in merito alla qualità dei moduli marca kyocera. Me li hanno consigliati dicendomi che sono tra i migliori insieme a quelli della sharp, che ne pensi? Grazie

    • Alessandro F., il 30 Aprile 2014 ore 12:42

      Si confermo, per quello che ne so, sono di buona qualità

  15. adolfo, il 5 Maggio 2014 ore 20:03

    salve ho installato un impianto da 4kw pannelli sun power ,inverter power one auroraer
    totale 13200euro
    cosa ne pensi ? il prezzo e’ giusto’ ? i pannelli sono validi? e l’inverter? quanto possono durare ? e l’inverter quando va cambiato?
    per quanto riguarda le garanzie nel caso la ditta fallisse mi dicono ke la casa madre rispondera’ sempre , ossia la sun power per i pannelli e la power one per l’inverter
    cosa mi puoi dire?
    grazie

    noi consumiamo 5000 circa kw anno

    • Alessandro F., il 6 Maggio 2014 ore 17:31

      Moduli Sunpower e inverter Powerone sono sicuramente prodotti di qualità e affidabili, infatti sono costati non poco.
      Cerca di autoconsumare il più possibile per rientrare bene.. e porta ovviamente tutto in detrazione 50%.

      • mario, il 7 Maggio 2014 ore 17:38

        Mi permetto di segnalare due link in modo che persone come adolfo non regalino i soldi o meglio per poter farsi trattare dagli altri in modo più onesto. io per 4 kw ovvero 12 pannelli 327 SNPW ho 2 preventivi tra i 9450 e 9150€.

        • Marco.B, il 5 Giugno 2014 ore 23:27

          Scusa mi puoi inviare i link
          e il nome della ditta (e dove si trova) che provo a sentire anche io.
          sono interessato
          Grazie

    • marco, il 6 Maggio 2014 ore 17:56

      io ho pagato 10k per 4.5 kw

    • mario, il 6 Maggio 2014 ore 18:29

      Quando ho visto il prezzo mi è venuto un colpo al cuore. Ho un preventivo ugule e uno simile( inverter diverso)entrambi sotto i 10000€.

      • adolfo, il 8 Maggio 2014 ore 15:42

        grazie, mi sembra di capire ke si poteva spendere meno per il mio impianto, comunque ora il dado e’ tratto e non posso rimediare , solo volevo sapere se questi pannelli producono con la sola luce del sole, come mi dicono, o devono essere investiti direttamente dai raggi,inoltre per quanti anni si puo’ contare su di loro?
        L’energia in eccesso puo’ essermi restituita da enel non sotto forma di soldi ossia conguaglio a un prezzo ridicolo , ma invece come energia stessa ?
        o invece devo comprare le batterie di accumulo per non dover dipendere in nessun modo da enel?
        grazie

        • mario, il 9 Maggio 2014 ore 08:58

          Ci sono persone che possono risponderti meglio di me. I sunpower dicono siano i migliori e comincino a funzionare alla mattina presto e smettere la sera tardi per cui si ha una migliore resa. La perdita % annua é minore rispetto ad altri panneli e ipotizzano una resa sup. 80% anche dopo i 20 anni. Sono gli unici che coprono come garanzia le rese fino a 25 anni. Per le batterie e rendersi completamente indipendenti meglio aspettare ancora un pò. Eventualmente tramite un motore di ricerca scrivi ” prezzo batterie accumulo impianto fotovoltaico ” e troverai varie proposte. Al momento mi accontenterei dello scambio sul posto a meno che tu abbia disponibilità liquide in eccesso. Mi spiace per la cifra che ha pagato, sopra in risposta ad alessandro avevo messo due link che potevano essere d’aiuto per farsi trattare in maniera più onesta e per motivi sicuramente etici vedo che sono stati levati. Comunque non cambia basta sempre tramite un motore di ricerca inserire ” Prezzo impinti fotovoltici ( e nome dei pannelli desiderati)”.

        • Alessandro F., il 9 Maggio 2014 ore 09:56

          ok mario, grazie per la comprensione

    • franco, il 4 Giugno 2014 ore 10:11

      io ho fatto un impianto simile con moduli sunpower da 345w (impianto fatto fine dicembre 2013), inverter sunpower, potenza dell’impianto 4,1 kw ; ho speso 9500 euro compreso spese enel ; se avessi montato moduli da 327 w avrei speso meno di 9000 euro.
      secondo me 13200 euro è esagerato !!!!!!!

      • ROBERTO, il 21 Giugno 2014 ore 22:58

        ciao sto valutando per montare un impianto di 5/6 kw, dopo vari preventivi dove avevo quasi deciso di prendere i solaredge, la ditta invent di venezia, che sono produttori mi hanno consigliato un nuovo sistema di alta tecnologia, cioè senza l’inverter ( lo hanno tipo solaredge dietro ogni pannello ) dando direttamente la corrente alternata..per cui dopo cinque anni non dovrei, come negli altri casi, cambiare l’inverer..costo di 4,5kv 9.800€ comppreso un anno di gas ( 1500 ) e sei mesi di luce…mah…cosa ne pensi ?? grazie

  16. MARCO, il 8 Maggio 2014 ore 19:10

    DOVE SI POSSONO VEDERE I VALORI DI: PUN; CUfs; prezzo zonale energia sul mercato del giorno prima?

    • Alessandro F., il 9 Maggio 2014 ore 09:54

      sul sito del GME gestore dei mercati energetici

  17. adolfo, il 9 Maggio 2014 ore 13:43

    ringrazio sentitamente per le risposte,se posso kiedere ancora domando riguardo l’orientmento…me li hanno messi direzione est-sud con prevalenza est, e ieri,8 maggio, ho constatato ke alle ore 19 erano gia’ in ombra…c’era la possibilita’di posarli in dir sud -est con prevalenza sud, ma c’e’ un comignolo ke disturba ossia fa ombra …kiedo ke differenza puo’ costare in termini di efficacia produttiva l’orientamento tra queste due direzioni ? ossia sarebbe valsa la pena eliminare il comignolo, con relative spese, per una maggiore produttivita’ ,specie dinverno, o lavorano bene anke con questo orientamento dato ke ,a loro dire, e’ la luce e non i raggi diretti quello ke conta ai fini produttivi ?
    grazie

  18. bernardo, il 16 Giugno 2014 ore 08:39

    ho un impianto fotovoltaico di 38 kw nel 2013 ha prodotto 42000 kw con un prelievo di 22000 kw quanto dovrebbe ammontare il contributo dello scambio sul posto ?

    dal 2012 al 2013 mi e stato ridotto del 50% è POSSIBILE ?

    • Alessandro F., il 16 Giugno 2014 ore 11:36

      ti è già arrivato il conguaglio?
      il rimborso unitario (€ per kwh) ?

      • bernardo contatto, il 23 Giugno 2014 ore 15:03

        la mia precisazione e data dal fatto che nel 2011 – 2012 ho ricevuto un contributo di 2500,00 euro dallo scambio sul posto nel 2013 soltanto 1000 euro come è possibile ?

        del conguaglio non risulta niente ricevo periodicamente ogni sei mesi una quota di 512 euro .

  19. Max, il 22 Giugno 2014 ore 17:12

    con SSP leggo che si consiglia l’AUTOCONSUMO, ma non mi tornano i conti.
    Vorrei capire se è meglio utilizzare l’energia in autoconsumo o spostare i consumi in fascia F2/F3.
    Ho un contratto BIORARIO in cui pago l’energia prelevata in F2/F3 0,0335 €/Kwh.
    Se ipotizzo di utilizzare 1000 Kwh in autoconsumo (fascia F1) avrei un bilancio=0 (immissione=0 e prelievo=0).
    Se ipotizzo di spostare il consumo di 1000 Kwh in F2/F3 avrei un costo di acquisto di circa 67€ (=0,0335x2x1000; ipotizzando di pagare l’energia prelevata il doppio causa tasse, ecc) e un rimborso CS di circa 160€ (=min(0,06×1000; 0,06×1000) + 0,10×1000)
    Quindi mi sembra che mi convenga spostare i consumi i F2/F3 e vendere l’energia prodotta in F1.
    Sbaglio il ragionamento ?
    grazie per i chiarimenti

    • Alessandro F., il 23 Giugno 2014 ore 12:39

      La priorità va sempre all’autoconsumo ISTANTANEO (costo energia=zero)
      Quando questo non è possibile allora si preleva dalla rete con i prezzi del proprio operatore.
      Nel tuo caso, dunque, se prelevi è meglio farlo in fascia F2/F3.

      Anche se vendessi l’energia prodotta in F1, avresti comunque meno convenienza rispetto all’autoconsumarla.

      • Francesco, il 17 Settembre 2014 ore 17:46

        Ciao Alessandro, nel caso in cui l’energia prelevata è superiore a quella immessa:

        Esempio:
        Impianto da 60 kw;
        Consumo Annuo: 206.594 kW/h;
        Produzione annua: 90.000 kw/h;
        Energia Autoconsumata: 85.000 kW/h;
        Energia prelevata: 121.594;
        Energia immessa: 5.000 kW/h.
        Come funziona il calcolo dello SSP ?

        Ancora grazie,
        Ciao

        • Alessandro F., il 18 Settembre 2014 ore 17:50

          Ricevi il “contributo in conto scambio” senza il pagamento delle eccedenze (in quanto le eccedenze non ci sono).

          Rimborso = valore dei 5.000 kwh immessi (circa 5.000kwh * 0,09€) + costo dei servizi (Cus) dell’energia scambiata (cioè: 5.000 kwh)

  20. Piero Micelotta, il 23 Giugno 2014 ore 13:55

    Buongiorno,
    ho dal luglio 2013 un impianto fotovoltaico (taglia 5,28 KW)e attiva una convenzione con il GSE di scambio sul posto. Il mio gestore di energia elettrica mi addebita per intero l’energia consumata, senza fare nessun tipo di compensazione(l’importo in contoscambio che ricevero’ dal GSE è alquanto esiguo, rispetto al totale delle bollette pagate). Ho provato più volte ad avere spiegazioni chiamando il numero verde, ma senza riuscire a risolvere nulla.E’ corretto tutto ciò?

    • Alessandro F., il 23 Giugno 2014 ore 14:32

      con lo scambio sul posto il tuo operatore ti addebita la sola energia prelevata dalla rete, senza compensare nulla.
      Il gse, invece, ti fornisce un rimborso parziale delle bollette pagate, facendo i conteggi tra energia immessa ed energia prelevata.

      • piero, il 23 Giugno 2014 ore 15:15

        Grazie per la risposta,
        quindi facendo un esempio terra terra:
        se in un determinato bimestre consumo 1000 e produco 1200, il fornitore mi addebiterà comunque 1000 e il GSE a fine anno mi riconoscerà un contributo sulla differenza (200)?

        • Alessandro F., il 23 Giugno 2014 ore 16:14

          non proprio:
          se nel bimestre PRELEVO (non:”consumo”) 1000 e IMMETTO 1200, pago in bolletta i 1000 kwh e poi il GSE mi rimborsa parte del valore dei 1000 kwh pagati.

  21. Adolfo Bastiani, il 23 Luglio 2014 ore 17:50

    Ho appena installato un impianto da 5kw.
    Il mio consumoannuale è risultato di 7900 Kw.
    Potete dirmi il risparmio futuro in bolletta?
    Grazie

    • Alessandro F., il 23 Luglio 2014 ore 18:00

      Per stimare il risparmio in bolletta devi calcolare circa 0,25 € per ogni kwh AUTO-consumato.
      Devi stimare il consumo annuale Diurno, cioè quello realizzato nei momenti di produzione impianto.
      Per calcolare invece il contributo dello scambio sul posto considera circa 0,10 € per ogni kwh immesso in rete.

      • Adolfo Bastiani, il 13 Agosto 2014 ore 17:01

        Grazie.

        Producendo soltanto 5 Kw e consumandone 8000, sarò in deficit di 2000.
        Assumiamo 6000 Kw/h di consumo diurno e 2000 notturno
        Quanto pagherò in bolletta

        Il mio secondo dubbio rimane il “contributo” scambio sul posto: c’è un tale contributo ( bonus?) per l’energia prodotta?

        • Alessandro F., il 28 Agosto 2014 ore 18:30

          In bolletta paghi i kwh prelevati moltiplicati per circa 0,30€ (costo lordo dell’energia in bolletta).
          Sull’energia prodotta non c’è alcun contributo (quello era l’incentivo). Il contributo è invece sull’energia immessa in rete.

  22. Mario, il 1 Agosto 2014 ore 09:35

    Ciao Alessandro,
    scusami ma non capisco una cosa: in fondo all’articolo, come può essere che l’impianto dell’esempio “permette di risparmiare in bolletta circa 1.000 € l’anno (per l’autoconsumo da fotovoltaico)”, quando più in alto dici che l’energia autoconsumanta è pari a 4000 kWh?
    Non dovrebbe essere 4000 kWh/a x 0,22 €/kWh (circa) = 880 € l’anno?
    Grazie e ciao
    Mario

  23. Mario, il 1 Agosto 2014 ore 09:38

    Scusami, ho visto appena ora la tua risposta del 23 luglio…
    Ti ringrazio molto
    Mario

  24. Mario, il 1 Agosto 2014 ore 10:02

    Al posto di 0,25 ho utilizzato 0,22 come indicavi su un altro tuo articolo… e quindi non mi tornavano i conti ;-)

  25. fausto borrini, il 20 Agosto 2014 ore 15:39

    Ciao Alessandro,finalmente mi hanno installato un fotovoltaico da 5,7 KW co pannelli sun power ed inverter powerone,stò aspettando l’allaccio Enel con il contatore opzionale.Non mi è chiaro il sistema delle potenze. cioè quando l’impianto fotovoltaico genera, con sistema scambio sul posto, ipotesi 5 kw posso io consumare esempio 4,5Kw, anche se ho un contratto enel da 3 kw ? Mi è chiaro che se consumo 4,5Kw di notte quando il fotovoltaico non genera corrente ,il contatore principale mi scatta.Non so se sono stato sufficentemente chiaro, ti ringrazio anticipatamenteper eventuale risposta.

    • Alessandro F., il 28 Agosto 2014 ore 18:57

      ciao non sono un elettricista, ma secondo me i limiti di potenza di prelievo dalla rete e quelli di prelievo dall’impianto è meglio che siano coincidenti. Cioè: se hai bisogno di 4,5 kw di potenza, allora alza il limite in prelievo dal contatore enel. Il fv è complementare al prelievo di rete.

      • fausto borrini, il 29 Agosto 2014 ore 12:57

        Grazie Alessandro per aver risposto al mio quesito. Purtroppo non mi ha chiarito i limiti di potenza che sono usufruibili per tutti coloro che possegono un impianto fotovoltaico.E’ chiaro che è possibile fare tale prova aggiungendo carichi all’impianto fino a che scattano i magnetotermici , però non vorrei arrivare a quel limite.Esiste poi un altro problema , cioè se la produzione fv si dovesse sommare al limite del contratto Enel cioè 5,7kw di fv + 3 kw della rete farebbero 8,7 kw da poterne usufruire , ma l’impianto forse non fu programmato per tale potenza, per questa ragione è importante saperne di piu’. Dove , secondo te ,è possibile avere questa notizia, non mi dire i tecnici che installano i contaore opzionale , non ne sanno una mazza . Ti ringrazio nuovamente e ti saluto

        • Alessandro F., il 3 Settembre 2014 ore 17:29

          su questo io non ti so aiutare.
          Se legge qualche elettricista, sarei felice anch’io di ascoltare la sua opinione.

  26. adolfo, il 29 Agosto 2014 ore 19:06

    vorei sapere se c’e un apparecchio che misura in tempo reale l’autoconsumo e quanto va in rete , e quale e’ la miglior marca
    grazie

    • Alessandro F., il 3 Settembre 2014 ore 17:31

      ci sono diversi sistemi di monitoraggio, integrabili anche con lo smartphone con semplici app.
      Uno di questi è Elios4you (4-noks).

  27. Primosolare, il 31 Agosto 2014 ore 18:03

    Primosolare perchè il mio impianto FV data 2002. Un visionario ! Niente CS ma solo net metering. Due contatori: energia prelevata; energia immessa. Calcolo semplice: prelevata – immessa = energia da pagare al prezzo di contratto di fornitura. Elementare. Ora occorre un Ingegnere per seguire quanto GSE restituisce (quando vuole) ma neppure un Ing. riesce a fare i calcoli. Occorre un PC ben addestrato, connesso con GME per inseguire i valori in ballo ! Roba da impazzire. Perchè tutto ciò ? perchè l’ufficio complicazione delle cose semplici è sempre in agguato e ora si è instaurato anche nel FV. Ci rendiamo conto che in Italia le cose semplici non si possono fare perchè il BUROCRATE delle imperare.

    • Alessandro F., il 3 Settembre 2014 ore 17:41

      ahimè.. mi trovi perfettamente d’accordo… ma siamo in Italia!
      Il “primo” scambio sul posto era effettivamente quello più semplice, sensato e soprattutto comprensibile.
      .
      Hai fatto un calcolo per capire quanto l’impianto ha prodotto in kwh e in € in questi 12 anni di funzionamento?
      Al di sopra o al di sotto delle stime?

      • Primosolare, il 6 Settembre 2014 ore 19:06

        Dunque il primo anno ho installato 1 kWp; questo impianto aveva incuriosito molte persone ma anche RAI 3, è andato sulla rivista Energia Solare FV, ma anche su Repubblica. Il 2° anno ancora 1 kWp; entrambi monocristallo della BP; poi ho installato 1,2 kWp policristallo Schott Solar (con incentivo) e dopo due anni 1,9 poli della GE acquistati in USA in unione ad altri amici. Ho conservato tutti i dati di produzione (prima solo annuali ora con cadenza mensile, separatamente per gli impianti non incentivati e per quelli che beneficiano del contributo) anche le immissioni e perfino i prelievi. Mi servono questi dati per verificare intanto l’efficienza dei singoli impianti ed anche per controllare i dati GSE. Assicuro che non riscontro il famoso “decadimento” di rendimento annuale previsto per il FV. Naturalmente eseguo la pulizia dei moduli almeno in primavera ed in estate (in assenza di pioggia). Ora ho in animo di farne un quinto di poco più di 1 kWp, ma con accumulo per i miei consumi notturni. Aspetto che calino un poco i costi degli accumulatori. Naturalmente i dati che ho riguardano anche i prelievi e gli autoconsumi. Bene ho fatto a dare fiducia al FV, ha praticamente “migliorato” la mia pensione. E questo nonostante, all’epoca, qualcuno mi considerasse un “sognatore”. Se interessante potrei trascriverti tutti i dati di produzione separatamente per ciascun impianto. Ubicazione dell’impianto prossimo alla città di Cagliari. Ciao

        • Alessandro F., il 8 Settembre 2014 ore 14:33

          ciao, interessante.. si, sagnalaci pure una sintesi dei dati di interesse. Quello che più è interessante sui piccoli impianti domestici è il rispamio effettivo ottenibile in bolletta.

  28. Giovanni Tondi, il 1 Settembre 2014 ore 10:29

    Posseggo un impianto fotovoltaico di 4,4 kw installato nel 2010 per il quale usufruisco del contributo GSE. Dovendo sostituire l’inverter vorrei sapere se per l’acquisto posso aver diritto alla detrazione fiscale del 50% e quali adempimenti occorre eseguire. Grazie.

    • Alessandro F., il 3 Settembre 2014 ore 18:00

      nella guida dell’agenzia delle entrate non vengono citati gli inverter. Però sono componenti degli impianti fotovoltaici (detraibili). Secondo me sono detraibili, ma per sicurezza chiederei all’ufficio territoriale dell’agenzia delle entrate.

  29. Felix, il 2 Settembre 2014 ore 00:23

    salve,

    potrebbe spiegarmi magari anche con un esempio numerico semplice la differenza tra quarto e quinto conto energia, anche a livello economico?

    Grazie!

    • Alessandro F., il 3 Settembre 2014 ore 18:13

      sul sito trovi tutte le informazioni (cerca utilizzando la casella di ricerca in alto).
      In estrema sintesi:

      IV conto energia: tariffe incentivanti su tutta l’energia PRODOTTA dall’impianto + meccanismo di remunerazione dello scambio sul posto.

      V conto energia: tariffa incentivante (chiamata tariffa omnicomprensiva, più alta della precedente perchè include la componente di incentivo) + tariffa autoconsumo. La prima è riconosciuta per l’energia IMMESSA in rete. La seconda è sull’energia AUTOCONSUMATA (CIOÈ: KWH PRODOTTI DALL’IMPIANTO MENO KWH IMMESSI IN RETE). Nel quinto conto energia non c’è lo scambio sul posto (o meglio: lo “include” nella tariffa omnicomprensiva).

  30. Giovanni S., il 4 Settembre 2014 ore 15:08

    Salve,
    mi sto accingendo a ristrutturare una villa di mia proprietà in Sicilia e vorrei far installare un impianto da 6KWp.
    Considerando che il riscaldamento sarà effettuato da un impianto a pavimento radiante “pilotato” da un chiller inverter dal consumo di cica 3Kw, ritiene l’impianto fotovoltaico adeguato per massimizzare l’autoconsumo? Quale potrebbe essere in linea teorica il risparmio in bolletta su base annua?

    Grazie,
    Giovanni

    • Alessandro F., il 5 Settembre 2014 ore 16:37

      Il riscaldamento radiante a pavimento è senz’altro la soluzione migliore perchè può lavorare a (relativamente) basse temperature.
      6 kw di fotovoltaico in sicilia può produrre oltre 9.000 kwh/anno (i primi anni), nelle ore diurne.
      L’impianto radiante è elettrico? Quanto consumerà mediamente nelle ore diurne?
      Il risparmo in bolletta, che dipende dai consumi, è di circa 0,30 €/kwh. Per fare calcoli più precisi bisogna avere dati più precisi. Facci sapere! :-)

      • Giovanni S., il 12 Settembre 2014 ore 12:07

        Purtroppo è ancora tutto in fase di progettazione, non ho dati reali di consumo a regime. l’impianto di riscaldamento a pavimento radiante verrà pilotato elettricamente tramite un chiller inverter di potenza adeguata. Per aumentare il più possibile l’autoconsumo sto anche valutando un sistema di accumulo, secondo voi sono funzionali in tal senso? Da quanti Kwh dovrei prenderlo per avere una certa autonomia di notte? Considerando che oltre al FV installerò 2 pannelli termosolari (che saranno integrati al chiller inverter), può essere conveniente valutare l’installazione di un termocamino (sempre da integrare al resto dell’impianto) al posto di un sistema di accumulo dell’elettricità?

        Grazie e buon fine settimana!
        Giovanni

  31. CAldo, il 10 Settembre 2014 ore 15:16

    Voglio installare i pannelli fotovoltaici ed il mio consumo annuo è di 4500 Kw, Quanti Kw devo installare ?
    Mi stanno consigliando di installare 3 Kw per una produzione annua di 4000 Kw per evitare eccedenze.
    Grazie

    • Alessandro F., il 10 Settembre 2014 ore 15:49

      Di questi 4500 kwh, quanti pensi di consumarne di giorno?
      Dei 4000 prodotti molti li immetterai in rete e con lo scambio sul posto ti verranno (in parte) rimborsati.
      Oggi non conviene immettere in rete molta più energia dei tuoi effettivi consumi… quindi secondo me 3-4 kw vanno bene.

      • vincenzo, il 8 Ottobre 2014 ore 16:44

        ciao,
        solo consulente di una società che installa impianti fotovoltaici. Mi preoccupo di effettuare calcoli e analisi in modo da fornire al cliente la soluzione ottimale.
        Di solito gli installatori sono carenti sulla parte contabile e spesso propongono delle soluzioni non ideali.
        Premesso che è necessario conoscere i tuoi consumi e per dare una risposta adeguata, ti dico che in linea di massima il 3 kw è sconsigliato. Si preferisce installare un impianto almeno di 4 kw. Almeno che i tuoi consumi siano inferiori ai 3000 kw annui.
        resto a disposizione

  32. adolfo, il 10 Settembre 2014 ore 16:55

    salve mi hanno proposto un mpianto termodinamico per l’aqua calda da 4000 euro (250litri) la stessa ditta ke mi ha venduto il fotovoltaico 4kw a 13000 eu (sunpower)
    la marca del terodinamico e’ HELIO greendestinations
    ke mi puoi dire? sono troppi soldi?

    • vincenzo, il 8 Ottobre 2014 ore 16:59

      ciao,
      è fuori discussione che i sunpower siano i migliori pannelli sul mercato. Ma a mio avviso c’è solo un motivo valido per installarli: superficie non sufficiente per montare pannelli più commerciali.
      In tutti gli altri casi pagare il 40% in più per rendimenti superiori del 10% non credo ne valga la pena.
      Spero la ditta installatrice abbia avuto validi motivi per consigliarti il sunpower.
      Per il termodinamico il prezzo può essere accettabile se sono comprese anche le opere murarie. Traccia, installazione tubi è quanto altro per arrivare dal tetto al punto di installazione del boiler. Se invece devono essere sostenute da te il prezzo risulta essere un pò eccessivo!

      • Alessandro F., il 8 Ottobre 2014 ore 17:41

        pagare il 40% in più per rendimenti superiori del 10% non credo ne valga la pena

        pienamente d’accordo..

        • Kry, il 26 Ottobre 2014 ore 02:42

          Il 40% in più l’ha richiesto l’installatore che ha trovato chi l’ha pagato. Possiedo due preventivi per 12 panelli SPW327 ancora ad aprile 2014 per € 9150 e € 9330. A settembre chi mi proponeva 9150 mi ha chiamato che se ero ancora interessato era possibile un ulteriore riduzione. ( Inoltre se non erro con SPW l’orizzonte non è più 25 anni ma 35 e il prodotto per quel che può interessare è l’unico ad avere una garanzia di 25 anni ).

  33. Davide Bianchini, il 8 Ottobre 2014 ore 11:29

    Buongiorno,

    grazie mille per l’articolo, chiaro e puntuale.
    Sto cercando di stimare un piano economico-finanziario per un impianto da 3,25 kW e avrei bisogno di un consiglio su quali previsioni fare relativamente al valore del contributo in conto scambio per i prossimi anni.
    Se è vero infatti che alcuni termini dell’equazione di calcolo del contributo in conto scambio dipendono dai prezzi di mercato, ovvero dal PUN e dal Prezzo Zonale Orario, è anche vero che di anno in anno il governo si trova a dover valutare la necessità di aggiornare l’equazione, ad esempio non rimborsando quota parte degli oneri di sistema per l’energia scambiata con la rete.

    Pertanto, a partire dal valore del contributo in conto scambio calcolato per il 2014, non so quale ipotesi fare per il prezzo futuro dell’impianto (+4%, invariato, -0,5%…).

    Avete qualche suggerimento?
    Grazie
    Davide

    • Alessandro F., il 8 Ottobre 2014 ore 15:48

      Il contributo in conto scambio per i prossimi anni dipenderà principalmene dal prezzo dell’energia sul mercato elettrico. Gli oneri e servizi per un piccolo impianto contano in realtà abbastanza poco.
      Quello che conta sui numeri, forse, è più il calo fisiologico di rendimento dei pannelli (calo di circa l’1%/anno).

      • Davide Bianchini, il 8 Ottobre 2014 ore 16:11

        Grazie ancora per la risposta.

        In effetti non avevo calcolato il calo fisiologico di rendimento dei pannelli. Ho preso a riferimento un foglio di calcolo gratuito scaricabile online (“Simulare” dell’ing. Caffarelli), che, tenuto conto dell’aumento del prezzo dell’energia da una parte, e del calo nella produzione annua di energia dall’altra, stima nel complesso una perdita annua del valore del contributo in conto scambio pari allo 0,26%.

  34. Filippo, il 15 Ottobre 2014 ore 16:58

    Impianto domestico di ca 5 kw installato nel 2011 con tip. sscambio sul posto.
    1) Gli incentivi sono terminati nel luglio 2013?
    2) E se si, si possono operare le detrazioni fiscali?
    Grazie

    • Alessandro F., il 16 Ottobre 2014 ore 09:38

      Ciao Filippo, per il tuo impianto domestico riceverai gli incentivi fino al 2031 (hai firmato un contratto ventennale con gse).
      I contributi dello scambio sul posto li riceverai, invece, fino a che l’impianto rimane funzionante (25 anni). Questi non sono incentivi ma una modaltà di ritiro di energia della rete.
      Gli incentivi sono terminati un anno fa per chi ha installato dopo luglio 2013.

      Per chi installa oggi (e per chi ha installato l’anno scorso), ci sono le detrazioni fiscali del 50% (ovviamente non cumulabili per chi già riceve gli incentivi).

  35. Basilio Condoleo, il 23 Ottobre 2014 ore 22:35

    Leggendo i vari articoli, qualcosina inpiù ho capito anch’io su come funziona lo “scambio sul posto”.
    Certo che i nostri legislatori sono molto bravi per complicare anche le cose semplici…
    Ho appena installato un impianto fotovoltaico sul tetto della mia abitazione potenza 3 KWh, 12 pannelli da 250w marca DAY4 costruiti in Italia su licenza Canadese , inverter Power one aurora potenza 3 KWh, struttura in allumini con staffe e bulloneria in acciaio inox. Costo totale (compreso pratiche Enel) 6500 Euro.
    E’ un prezzo congruo?
    Il futuro chirirà tutte le regole e regolette su come veramnte funziona lo scambio sul posto ” regole sempre semi nascoste o INTERPRETABILI in modo vario” dai nostri burocrati!

    Grazie. Saluti.

    • Alessandro F., il 24 Ottobre 2014 ore 11:59

      Basilio, perfettamente d’accordo con te.. purtroppo anche la politica italiana non sempre aiuta.
      Il prezzo da te indicato mi sembra un prezzo congruo. Se porti in detrazione hai un costo effettivo (a conti fatti) di circa 3.500. Non è per niente male per circa 65mila kwh producibili in 20 anni.

    • Giorgio, il 24 Ottobre 2014 ore 12:41

      @Basilio

      Ho istallato un impianto analogo al tuo a Giugno 2013 (12 pannelli Axitec, inverter Powerone), allacciato a Settembre 2013, che mi costò 8200 eur IVA inclusa, comprese pratiche etc. ed allora era già competitivo.
      Dunque i tuoi 6500 direi che sono un ottimo prezzo.
      Il mio impianto è installato in pieno sud a 30° di inclinazione su falda di tetto mai ombreggiata, latitudine 44°47’59″64 N
      Dopo un anno di funzionamento (Sett 2013-Sett 2014) posso dare qualche numero:
      energia prodotta/ anno 3791 kWh (1)
      prelievi da rete Enel 2552 kWh (2)
      immissioni in rete Enel 2496 kWh (3)
      consumo (1)-(3)+(2) 3847 kWh
      autoconsumo (1)-(3) 1295 kWh (4)
      autoconsumo (4)/(1) 34 %
      Ricavi:
      detrazione Irpef 400 Eur
      netto da GSE 120 Eur (acconti+conguagli-spese gestione pratiche)
      Risparmio in bolletta 270 Eur (a prezzo variabile, considerare che nel 2014 i prezzi dell’energia sono comunque diminuiti rispetto a 2013)

      Insomma ‘a spanne’ impiegherò 10 anni ad ammortizzare l’impianto, come da preventivo.
      La durata dell’ammortamento potrà diminuire in caso di aumento dei prezzi dell’energia, viceversa aumenterà.

      Con lo scambio sul posto il contributo GSE è veramente piccolo rispetto ai vari conto energia passati, dunque la scelta se installare e fare lo ssp deve essere fatta sulla base di altre considerazioni (autosufficienza energetica, impatto ambientale, etc etc) oltre alla detraz Irpef che comunque non è indifferente.
      Sicuramente NON è un investimento speculativo.

      Spero di avere dato un contributo positivo a chi si trova a scegliere in questi giorni.
      A disposizione per chirimenti
      Giorgio

      • Alessandro F., il 24 Ottobre 2014 ore 18:37

        Giorgio, grazie per il contributo.
        Nei 10 anni di ammortamento, non hai calcolato le detrazioni fiscali? Se hai “capienza Irpef” dovresti quasi dimezzare i tempi di rientro..
        La cosa da fare è, secondo me, vedere se riesci ad alzare l’autoconsumo dal 30 ad almeno il 50%. Anche in questo caso riduci ulteriormente i tempi di rientro.

        • Giorgio, il 25 Ottobre 2014 ore 14:55

          @Alessandro
          La detrazione irpef (400 eur) è già calcolata.
          A questo aggiungo il risparmi da autoconsumo (270 eur) e il contributo GSE (120 eur) = circa 790 eur/anno che per 10 anni pareggiano (+ o -) il costo dell’impianto.
          Giusta l’osservazione sull’autoconsumo, ma portarlo al 50% senza sistemi di accumulo mi sembra al momento un po’ utopistico per il tipo di consumi che abbiamo in famiglia…
          Abbiamo già cambiato le abitudini (ad es. lavatrice, forno, ferro da stiro, aspirapolvere e phon solo di giorno e solo se c’è il sole), gli altri consumi (illuminazione/ TV/ PC/ pompe riscaldamento etc.) sono soprattutto concentrati quando siamo a casa cioè nel pomeriggio-sera-notte e primo mattino…. ovvero quando il sole non c’è!
          Mi piacerebbe sapere quale è una cifra % ‘ragionevole’ di autoconsumo raggiungibile (ovviamente a pari consumi e non a consumi aumentati di giorno solo perchè l’energia è disponibile) sulla base dell’esperienza di altri possessori di impianti domestici 3kWp.
          Grazie anticipatamente
          Giorgio

      • vincenzo, il 6 Novembre 2014 ore 13:29

        ciao giorgio,
        Non hai un documento di riepilogo nel quale puoi attingere informazioni sul calcolo dell’importo del GSE?
        120 euro mi sembrano un pò miseri!

        Cs = min [ Oe ; Cei ] + CUsf x Es

        Nel tuo caso: Oe 2552*0.08 = 204.16; Cei: 2496*0,07= 174.72; 0.06*2496= 149.76
        Quindi:

        Cs = min [ 204.16 ; 174.72] + 149.76

        Cs= 174.72 + 149.76 = 324.48 Dovrebbe essere la quota spettante dal GSE.
        Mi farebbe piacerebbe capire qualcosa in più.

        faccio un’osservazione sul tuo impianto. La tua produzione annua è leggermente inferiore a quella del tuo fotovoltaico. Questo significa che a mio parere è stato un pò sottodimensionato. Negli anni infatti la perdita di resa dei pannelli tenderà ad aumentare la differenza tra quanto prodotto e consumato. Per questo io ritengo che gli impianti da 3 kw siano in linea di massima da sconsigliare. Un 4 kw credo sia la taglia minima. Salvo casi di consumi veramente esigui.

        • vincenzo, il 6 Novembre 2014 ore 13:46

          nel tuo caso ti hanno riconosciuto un per ogni kw di energia immessa meno di 0,05 euro. 120/2496= 0,04807…
          vorrei anche capire a quanto ammonta il costo delle pratiche GSE, e se questo ammontare è al netto di un’ventuale tassazione..
          grazie per tutte le info che ci vorrai dare…

    • angelo, il 24 Ottobre 2014 ore 16:13

      Non sono un espertone ma per mettere la stessa potenza sul mio tetto mi hanno chiesto molto di piu:
      IMPIANTO FOTOVOLTAICO
      Soluzione 1 da 2,943 KWP con moduli SUNPOWER da 327 wp
      € 7’622,00 I.V.A. 10% ESCLUSA
      (pari a € 2’590,00 per kWp)
      Soluzione 2 da 3,00 Kwp con moduli SOLARWORLD da 250 wp
      € 7’170,00 I.V.A. 10% ESCLUSA

      • angelo, il 24 Ottobre 2014 ore 16:21

        Aggiungo anche il terzo preventivo:
        3 Kwp, costituito da nr. 12 moduli policristallini da 250 Wp cad.
        moduli di fabbricazione Solon oppure Centrosolar
        Inveter DANFOSS con serverWEB € 8200 IVA COMPRESA ed escluso spese allaccio €240 ed eventuale pratica paesaggistica
        Ripeto, mi sembrano tutti e tre molto elevat..

      • Alessandro F., il 24 Ottobre 2014 ore 18:41

        in effetti i sunpower sono quelli più costosi. Secondo alcuni la qualità non giustifica il prezzo maggiore. Resta il fatto che sono moduli di qualità e ad alta efficienza.
        In ogni caso, se non hai problemi di spazio sul tetto (o di ombreggiamenti) puoi utilizzare magari due moduli in più ma di marche meno costose.

  36. Basilio, il 31 Ottobre 2014 ore 22:32

    Buona sera a Voi tutti.
    In merito al mio messaggio del 24 Ottobre dove ho dichiarato il costo del mio recente impianto fotovoltaico (12 pannelli Day4 inverter Powerone Aurora prezzo 6500 euro tutto compreso), questo risultato sono riuscito a raggiungerlo dopo una lunga e paziente ricerca.In pratica, ho ricevuto molte altre proposte con costi superiori anche di 1500 euro a parità di materiali, per contro qualcuno leggermente inferiore ma, con materiali diversi.
    Se qualcuno è interessato al nome e indirizzo della Ditta che mi ha fornito l’impianto, sono lieto di indicarlo. Ovviamente senza nessuna pretesa di remunerazione.

    Desidererei un chioarimento (se possibile) sul regolamento di rimborso da parte del GSE. Provo a farvi due esmpi di quanto mi è stato trasmesso dai vari venditori che mi hanno contattato:
    1) Autoconsumo MAX possibile. OK.
    Rimborso dei KWh immessi in rete a compenzazione di quelli prelevati dalla rete monetizzati a circa 0,15 Euro ( la quota di tasse,iva ecc. non viene rimborsata).
    Eventuale eccedenza di KWh, se richiesta la monetizzazione, pagati a circa 0,09 Euro. Se non richista monetizzaine, viene accantonata per l’anno successivo ma, l’accantonamento è possibile solo per 3 anni, ovvero, ogni 3 anni è necessario azzerare i conti.

    2) Autoconsumo, OK.
    Energia immessa in rete, monetizzata a circa 0,09 Euro,sia per iKWh a compenzaazione che per le eventuali eccedenze se richiesta monetizzazione.
    Incaso contrario, come sopra.
    Qul’è la versione corretta?

    P.S. Sono perfettamente coscente sul fatto che con questo tipo di investimento NON c’è nulla da arricchirsi.
    Le motivazioni della decisione di fare sono dovute anche all’aspetto di salvaguardia del nostro abiente, ovviamente, unpò di risparmio economico, è il desiderio prevalente.

    Buona serata a Voi tutti.

    • Alessandro F., il 3 Novembre 2014 ore 13:55

      sull’energia immessa in rete e poi riprelevata vengono rimborsati parte dei servizi di distribuzione, oneri, ecc.. per questo è “retribuita” maggiormente.
      Sull’energia solo immessa e non riprelevata viene invece riconosciuta la sola “quota energia”, cioè: circa 0,09 €/kwh.

      • vincenzo, il 4 Novembre 2014 ore 11:54

        Purtroppo la modalità di calcolo dello “scambio su posto” non rende per niente facile la comprensione della logica di fondo.
        Da ciò che ho capito io viene remunerato solo ciò che immetti in rete e poi riprelevato. Quindi l’eccedenza pura, ovvero ciò che immetti in rete ma non prelevi è di fatto un regalo all’enel!
        Questo meccanismo è stato introdotto per evitare impianti speculativi, ovvero sovradimensionati in modo da ottenere guadagni dalla produzione in eccesso. Ovvero quello che si faceva in passato con gli incentivi!
        Non mi risulta quindi che vi sia un rimborso per la quota energia per la corrente immessa in rete e non prelevata.

        • Alessandro F., il 4 Novembre 2014 ore 17:37

          non esattamente.
          Se si è immesso in rete più energia di quella che si è prelevata per i propri consumi, si hanno delle eccedenze.
          Se si richiede la liquidazione delle eccedenze, queste ti vengono pagate dal gse al prezzo di mercato dell’energia, che oggi è di circa 5 centesimi di euro/kwh.
          Fiscalmente questa “liquidazione” si configura come se fosse una vendita, quindi il netto diminuisce ulteriormente.
          In effetti conviene autoconsumarle o metterle a credito per l’anno successivo, contando di utilizzarle “in consumo elettrico”.

  37. MARCO, il 17 Novembre 2014 ore 19:17

    Ciao, non mi è chiaro come l’energia (il suo valore in €) che si mette a credito per l’anno successivo viene scalata dai consumi: forse scalando dal costo delle bollette ?
    Ho capito bene, la scelta bisogna farla a Gennaio di ogni anno?
    In che mese mi comunicheranno quali sono i miei crediti ?
    Grazie mille per tutte le indicazioni che avete fornito fino ad ora

    • Alessandro F., il 19 Novembre 2014 ore 12:45

      Se a fine anno hai un’eccedenza di 50 euro, l’anno successivo parti con +50 sul parametro Cei (controvalore dell’energia immessa in rete). Non si scala nessun costo dalle bollette che verranno pagate regolarmente (e poi rimborsate in parte) per la sola energia prelevata dalla rete.
      Entrando col tuo account nel portale del gse riceverai tutte le comunicazioni.

      • marco, il 20 Novembre 2014 ore 16:32

        Scusami tanto, ma in sostanza come usufruirei del mio parametro +50, cioè quando la consumerei ?
        Scusatemi ma ne ho sentite tante ma di chiaro nulla.
        Non ho conto energia, solo SSP

        • Alessandro F., il 21 Novembre 2014 ore 19:20

          non si parla di quantità di energia, ma di euro.
          Nel contributo (in euro) dell’anno prossimo parti con un credito di 50 euro.
          Ogni anno, però, hai il diritto di farteli liquidare con bonifico.

  38. salvatore, il 2 Dicembre 2014 ore 18:53

    per un impianto da 400kW per scambio sul posto di un capannone, valgono sempre le stesse formule di calcolo per piccoli impianti o vi è una diversa procedura?

    • Alessandro F., il 3 Dicembre 2014 ore 17:03

      Ad oggi, lo scambio sul posto vale per gli impianti fino a 200 kw.
      MA, a seguito della Legge 116 di agosto 2014 (dl competitività) dal primo gennaio 2015 la soglia degli impianti che possono accedere allo Scambio sul Posto sale a 500 KW.

  39. diego, il 3 Dicembre 2014 ore 23:45

    Leggendo le varie discussioni mi rendo conto di aver subito una vera truffa. Ho installato un impianto fv da 3.71 kw così composto: 14 pannelli IBC 265 .inverter Aurora da 4.2 kw, 4 pompe di calore Lamborghini ( due da 12000 btu e due da 9000 btu) più tutte le questioni burocratiche e assicurazione all risk e manutenzione per 10 anni a 15200 € iva compresa! Purtroppo è stata una decisione un po’ affrettata senza aver preso in considerazione altri preventivi. Posso rivalermi in qualche modo magari rivolgendomi a qualche associazione consumatori?

    • Alessandro F., il 4 Dicembre 2014 ore 11:56

      Quando hai installato?

    • piero, il 4 Dicembre 2014 ore 14:24

      Io ho speso una cifra di poco superiore, ma per un impianto di 5,28 km, ma la vera truffa è che produciamo gratis energia per l’enel a fronte di rimborsi irrisori, per lo meno lo scambio dovrebbe essere alla pari. Si è passati dalle speculazioni della mafia alla truffa verso i cittadini. Raccogliamo delle firme per una petizione! !!!!

    • Vincenzo, il 4 Dicembre 2014 ore 18:30

      A me il prezzo sembra in linea con il mercato… Considerando anche l’assicurazione all risk per 10 anni non mi pare proprio una truffa…!

  40. Tony, il 7 Dicembre 2014 ore 22:43

    Il più fregato di tutti. Ho installato 16 panelli Sunpower per 5,23 KW prevedendo 6-6000 KWh di energia. PAGATO 13.500€. tutto compreso ottobre 2013.
    Un anno produzione: 6340 KWh, prelievo Enel 4480 KWh, immesso 4215 KWh. L’enel mi ha fatturato tutto quanto prelevato (con sconto ex dipendente Enel)dell’energia immessa nessun cenno. Chiesto all’Enel come mai non ha tenuto conto del’energia immessa mi risponde che per quella immessa mi rivolga a GSP.
    Ho letto alcune delle Vostre risposte a quesiti simili. Capisco che non mi devo aspettare some ingenti e per questo credo che non ho fatto un affare, anzi tenendo conto che dovrei anche rifare eseguire l’accatastamento del fabbricato con relativo conseguente aumento delle imposte. Quando rientrerò di quanto speso??

    • Alessandro F., il 9 Dicembre 2014 ore 15:40

      I tempi di rientro non sono opinioni. Sono dati misurabili e stimabili con una certa precisione.
      Il GSE cosa ti ha detto? Perchè non ricevi i contributi dello Scambio sul Posto?
      Cerca di aumentare l’autoconsumo (cioè di immettere in rete meno energia per autoconsumarne di più).
      Le detrazioni fiscali 50% le sfrutti?

  41. arturo, il 11 Dicembre 2014 ore 12:15

    A novembre 2014 ho installato sul tetto della mia casa un imp. ftv di 4Kwp. Espletate tutte le pratiche burocratiche per l’attivazione dello scambio sul posto, sono in attesa che l enel mi cambi il contatore. Nell attesa dell’enel posso tenere in funzione l’impianto o conviene tenerlo spento? Grazie.

    • Vincenzo, il 11 Dicembre 2014 ore 23:20

      Teoricamente non dovresti accenderlo ma se vuoi farlo prima ti conviene fare questa verifica:
      Accendi l’impianto verifica la produzione, poi vai sotto al contatore e verifica il consumo istantaneo.
      Il rischio potrebbe essere che non avendo il bidirezionale la corrente prodotta venga conteggiata come prelievo e quindi la paghi!
      Se produci più di quanto stai consumando allora il prelievo istantaneo dovrebbe essere zero!
      Se invece produci ad esempio 1.2 kw e ti accorgi che i prelievi dalla rete sono uguali o superiori a tale valore allora sappi a che stai pagando per la tua produzione..!!

  42. Loris, il 15 Dicembre 2014 ore 14:48

    Abbiamo installato ad Aprile 2014, un impianto Fotovoltaico di potenza 5,232 Kw, composto da 16 Pannelli Sun Power da 327 W e da inverter Aurora doppia funzione,con convenzione SSP attiva dal 29/05/2014; ancora non abbiamo avuto nessun beneficio, quando cominceremo ad avere dei risultati? nelle bollette che continuano ad arrivare bimestralmente, con poca differenza rispetto a quelle antecedenti l’installazione, non appare nessuna indicazione sul fatto che siamo dotati di Impianto Fotovoltaico, è normale o dobbiamo esercitare una qualche azione specifica nei confronti del distributore(ENEL)? recupereremo, perlomeno nel tempo, le somme che ogni due mesi continuiamo a pagare in bolletta?
    Ringraziando, Cordiali Saluti

    • Alessandro F., il 16 Dicembre 2014 ore 15:51

      Dal tuo operatore elettrico continueranno ad arrivare le normali bollette per l’energia prelevata/acquistata dalla rete. Se fai molto autoconsumo istantaneo le bollette devono essere inferiori.
      Dal GSE, invece, riceverai un contributo per tutta l’energia immessa in rete (cioè: quella non istantaneamente autoconsumata).
      I referenti, dunque, sono due:
      – il tuo operatore elettrico per le bollette
      – il gse per il contributo dello scambio sul posto

      Periodicamente il tuo operatore elettrico trasmette al gse le letture sull’energia immessa e prelevata.

    • vincenzo, il 16 Dicembre 2014 ore 18:09

      PUò essere che all’Enel non risulti ancora l’impianto e che continui a ricevere le normali bollette.
      Molto probabilmente le fatture che ricevi sono STIMATE. Controlla sulla fattura se il consumo è STIMATO o EFFETTIVO.
      In caso sia stimato, allora contatta l’Enel ti forniranno il numero di Enel servizio elettrico cui farai la segnalazione per velocizzare la procedura.
      Quando sarà tutto in regola riceverai il conguaglio ad Enel!!!
      Nel caso la fattura riporti un consumo EFFETTIVO allora vuol dire che l’impianto è perfettamente in funzione e che autoconsumi poco (in questo caso i watt complessivi consumati sono inferiori a quelli delle fatture prima dell’impianto fotovoltaico in quanto con la sostituzione del contatore i consumi partono da zero…)

  43. Luigi, il 26 Dicembre 2014 ore 21:07

    Ciao Alessandro, ho visto da un mio cliente che ha installato circa 2 anni or sono un impianto da 3 KWp che Enel ha messo il normale contatore bi-direzionale e all’uscita dell’inverter anche un altro contatore ” di produzione ” e quando ho chiesto il motivo mi ha risposto che i tecnici hanno detto che va bene così. A parte che dopo 2 anni non ha ricevuto 1 € di scambio sul posto, ma mi sono chiesto se questa misura preventiva sulla produzione – che anche altri mi hanno confermato – non sia un anticipo di CONTROLLO SU AUTOCONSUMO e che presto ci vedremo appioppare tassazioni varie anche sulle quote di autoconsumo che altrimenti sfuggirebbero al controllo. Ne sai qualcosa, visto che ormai possiamo aspettarci di tutto ? Tieni conto che in 12 anni in cui ho un impianto ho già dovuto cambiare 4 tipi di contratto con vari gestori ( Enel GSE e poi ci si è messo anche Terna per fortuna per ora gratuitamente ), e quindi sono preparato ad ogni tipo di porcata che arriverà. Distinti saluti. Luigi

    • Alessandro F., il 29 Dicembre 2014 ore 17:12

      ciao Luigi, come mai il cliente non ha ricevuto ancora nulla per lo scambio sul posto? Provate a fare una verifica col gse..
      Solo per gli impianti sopra i 20 kw è previsto l’addebito degli oneri sull’autoconsumo (5%).
      La normativa, ancora non in vigore, colpirebbe per lo più gli impianti commerciali.

  44. Valerio Bianchi, il 27 Dicembre 2014 ore 08:18

    possiedo oltre che un appartamento(prima casa) anche una villetta in campagna ( casa fine settimana estiva) con un tetto ideale per il fotovoltaico.
    Esiste un qualche modo per scambiare l’energia prodotta e non consumata dalla seconda casa con il consumo della prima casa ?
    Grazie

    • Alessandro F., il 29 Dicembre 2014 ore 17:14

      che io sappia no. Puoi installare qualche pannello senza collegarlo alla rete cercando di ridurre al minimo i costi da ammortizzare nei brevi periodi in cui sfrutti la casa.

  45. Antonio, il 31 Dicembre 2014 ore 16:44

    Per favore, dove posso ritrovare (l’ho già trovato una volta, ma ora non so più dove recuperarlo) un simulatore del contributo GSE per l’energia scambiata? Bastava inserire l’energia prelevata e l’energia immessa e con l’invio risultava l’importo del contributo . Ringrazio anticipatamente.

    • Alessandro F., il 8 Gennaio 2015 ore 12:12

      nel menu in alto nella sezione simulatori..

      SSP

  46. marco, il 9 Gennaio 2015 ore 10:11

    buongiorno e complimenti per il sito.
    La mia situazione è questa:
    trovato un accordo con una ditta locale per la posa dell’impianto da 4kw nel mese di maggio 2014, finalmente a metà settembre mi è stato posato l’impianto che ora produce regolarmente, oggi, dopo 5 mesi e numerosissimi solleciti mi è giunta la convenzione con il GSE da firmare.
    Le mie domande sono:
    1) ma tutte l’energia che non ho autoconsumato (circa 300 kw)ma ho buttato in rete dall’installazione dell’impianto a oggi mi viene comunque remunerata? in caso negativo da quando inizia la remunerazione?
    2) oltre alla convenzione in se (due pagine) non ho ricevuto null’altro, non dovrei avere quantomeno una user e una password per accedere al sito GSE? chi me la deve fornire, l’installatore e la manderà il GSE stesso dopo aver ricevuto la convenzione?
    Grazie per le informazioni

    • Alessandro F., il 9 Gennaio 2015 ore 15:10

      1) i conteggi per i rimborsi dello scambio sul posto iniziano dal momento in cui viene allacciato l’impianto in rete. Cioè dal momento in cui l’impianto inizia ad immettere in rete energia passando dal contatore di scambio
      2) la procedura è tutta online. Segui le istruzioni sul portale applicazioni.gse.it

      • marco, il 13 Gennaio 2015 ore 08:28

        innanzitutto grazie delle info.
        1 meno male temevo di essermi perso tutto quanto immesso dall’allacciamento ad oggi con la firma della convenzione..
        2 qui sorge il problema: per entrare nel sito GSe mi chiede una userid e una password che non ho e nessuno mi ha mai dato

        • Alessandro F., il 13 Gennaio 2015 ore 16:06

          probabilmente ti ha registrato chi ha installato l’impianto..
          Se no puoi anche registrarti tu stesso

  47. antonio, il 9 Gennaio 2015 ore 22:25

    il mio impianto è partito il 26/07/2014. quanto riceverò il primo acconto dal gse?se lo riceverò?perchè il mio installatore mi ha fatto inviare solo il n° del conto corrente e la fotocopia della carta d’identità al gse per lo scambio sul posto.

    • Alessandro F., il 12 Gennaio 2015 ore 11:02

      fatti dare le credenziali di accesso al portale gse e controlla da li – applicazioni.gse.it

      • antonio, il 19 Gennaio 2015 ore 21:55

        alessandro, chi me le deve dare le credenziali di accesso? mi sono registrato sul portale , ma alla fine mi serviva un pin e mi sono dovuto fermare

        • Alessandro F., il 20 Gennaio 2015 ore 10:35

          può essere che ti ha già registrato un operatore?
          Dal sito puoi scaricare la guida e c’è il numero del contact center

        • antonio, il 27 Marzo 2015 ore 16:25

          le liquidazioni in eccedenza nel 2014 erano scritte no ed è arrivato un conguaglio a gennaio ora ho messo il si che mi vengano liquidate, quindi ogni quando sarò pagato dal gse?

        • Alessandro F., il 31 Marzo 2015 ore 10:21

          Le liquidazioni delle eccedenze, essendo un conguaglio annuale, avvengono una volta l’anno: entro i primi sei mesi dell’anno successivo a quello a cui si riferiscono.
          I contributi dello scambio sul posto, invece, ogni 6 mesi.

  48. Leonardo, il 15 Gennaio 2015 ore 01:22

    Ciao, vorrei dissipar un paio di dubbi.

    1) Tu, in questo particolareggiato articolo, ad un certo punto applichi la formua del contributo dello scambio sul posto avvalendoti d’un esempio. In pratica, in quel caso, Cs = Oe + (Cusf x Es) = 0,08euro/Kwh*3.000Kwh + 0,06euro/Kwh*3000Kwh = (240 + 180)euro = 420 euro. Quindi, il cosidetto “onere energia” è dato dalla moltiplicazione del prezzo unico nazionale (PUN) per l’energia prelevata. Mentre l’eccedenza la poni pari alla differenza fra il controvalore dell’energia immessa (0,07euro/Kwh*8.000Kwh) e l’onere energia, ottenendo come risultato (560 – 240)euro = 320 euro.
    Eppure, in un altro tuo articolo(https://www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/scambio-sul-posto-fotovoltaico-guida-completa), applichi un procedimento in diretta contraddizione con l’esempio innanzi menzionato: lì, infatti, l’energia in esubero – l’eccedenza – la moltiplichi per la “quota energia”, cioè l’energia al netto della trafila di oneri vari (imposte, accise, ecc…), da una parte; dall’altra, il contributo dello scambio sul posto te lo ricavi secondo la formula Cs = energia_prelevata*quota_energia + Cusf*Es (il PUN netto, non lordo come nell’esempio precedente).
    Più nello specifico, riporti l’esempio d’un impianto da 3.200Kwh all’anno, sotto l’assunzione che la parte autoconsumata istantaneamente ammonti a 600Kwh e quella consumata complessivamente sia di 3.000Kwh. Sotto le stime d’un prezzo lordo dell’energia pari a 0,20 euro/Kwh, un Cusf di 0,04 euro/Kwh ed una quota energia di 0,10 euro/Kwh, il contributo dello scambio lo poni pari a 2.400Kwh*(0,10 + 0,04euro)euro/Kwh = 336 euro;
    l’eccedenza, invece, te la ricavi facendo (3.200 – 3.000)Kwh*0,10euro = 20 euro.
    Dov’è l’inghippo?

    2) Per quanti anni il proprietario d’un impianto fotovoltaico può beneficiare del contributo dello scambio sul posto, qualora opti per quel tipo d’incentivo, se vuole mettersene uno nel 2015, cioè quest’anno?

    • Alessandro F., il 15 Gennaio 2015 ore 18:52

      Ciao Leonardo,
      1) non c’è nessun inghippo, infatti nei due casi il concetto non cambia, anche se in questo articolo il ragionamento è più preciso e ben fatto.Ecco perchè.
      Ipotizzando i seguenti dati:

      en. prelevata: 2400 kwh
      en. immessa: 2600 kwh
      differenza: 2600-2400=200 kwh
      prezzo energia (ipotizzato e indicativo)= 0,10 €/kwh

      nella guida lincata abbiamo:
      200x(0,10)=20 €

      secondo questo articolo abbiamo:
      2600 x 0,10 = 260 €
      2400 x 0,10 = 240 €
      260 – 240 = 20 €

      Come vedi il risultato non cambia.

      In realtà con gli ultimi aggiornamenti normativi dello ssp il prezzo dell’energia viene distinto in PUN e Prezzo Zonale Orario a seconda che si conteggi l’energia immessa o prelevata. E sono inseriti dei parametri forfetari (il cd “CUsf”).

      Tieni presente però l’articolo in questa pagina, che è più aggiornato e preciso (distinguendo il PUN, il P. zonale Orario ed il CUsf).

      2) Il proprietario di un impianto fotovoltaico beneficia dello scambio sul posto fino a che l’impianto continua ad immettere in rete energia (in pratica: non ha scadenza).

      • Leonardo, il 15 Gennaio 2015 ore 21:35

        Uhm… Ho notato di aver per sbaglio considerata l’eccedenza pari a (3.200 – 3.000)Kwh invece che a (2.600 – 2.400)Kwh. Grazie per la risposta, però ho ancora un po’ di dubbi…

        1) Il prezzo unico nazionale (PUN), ai fini della determinazione dell’importo del Cs, è da intendersi al netto dei vari oneri (fiscali, di servizio, ecc…)?

        2) Il Cs varia in base all’energia prelevata ed immessa, e dunque la si può veder come una sorta di funzione a più variabili… Anche il PUN è considerabile come una variabile oppure è un parametro fisso stabilito in sede di stipula del contratto od allacciamento?

        3) Il kit d’accumulo per poter beneficiare, pure nelle fascie orarie notturne, dell’energia prodotta nelle ore diurne e non istantaneamente consumata, per caso, è soggetto ad un qualche incentivo? Da qualche parte m’era parso d’aver letto che per il 2015 saran previste detrazioni al 40%. Se così fosse, tale incentivo sarebbe cumulativo rispetto alla detrazione del 50% selezionabile per l’impianto fotovoltaico?

        • Alessandro F., il 16 Gennaio 2015 ore 14:37

          il PUN lo trovi sul sito del GME ed è variabile in base al mercato dell’energia.
          Se non sbaglio viene considerata, infatti, la media di tutti i prezzi zonali e orari del trimestre precedente.

          Le detrazioni fiscali per impianti fotovoltaici e ristrutturazioni sono prorogate per tutto il 2015.
          Quindi: 50% per fotovoltaico e ristrutturazioni
          e 65% per risparmio energetico.
          Il sistema di accumulo non è incentivato, ma se è per uso domestico dovrebbe accedere alle detrazioni fiscali anche se non viene installato insieme al fotovoltaico.
          Dico dovrebbe perchè l’Agenzia non si è ancora pronunciata in proposito.

      • Leonardo, il 17 Gennaio 2015 ore 14:36

        Ma quand’è che la detrazione fiscale al 50% sarebbe preferibile al contributo dello scambio sul posto, se è vero che quest’ultimo non ha scadenza e se son due opzioni alternative l’una rispetto all’altra?

        • Alessandro F., il 19 Gennaio 2015 ore 14:44

          Le due cose non sono alternative, ma cumulabili.

        • Leonardo, il 19 Gennaio 2015 ore 16:09

          Ok, un’ultima cosa: se lo scambio sul posto e le detrazioni son cumulabili, anche l’eccedenza (Cei – Oe) risulta cumulabile?

        • Alessandro F., il 19 Gennaio 2015 ore 19:16

          certo l’eccedenza “fa parte” dello scambio sul posto

  49. Andrea, il 22 Gennaio 2015 ore 10:58

    Ciao Alessandro, sapresti indicarmi alcuni valori per il calcolo del contributo dello scambio sul posto nel caso di impianto a biomasse (potenza elettrica installata inferiore a 20 kW)?

    • Alessandro F., il 22 Gennaio 2015 ore 16:35

      è come per il fotovoltaico, dovrebbe cambiare (se non erro) solo il valore forfetario CUsf.
      Non ho capito a quali valori ti riferisci..

      • Andrea, il 22 Gennaio 2015 ore 16:57

        mi riferisco ai valori che dipendono dalla tipologia di FER, cioè solo il CUsf a quanto pare…in pratica vorrei sapere come l’hai calcolato tu (quel 0.06 €/kWh) e da quali valori potrei partire io per il calcolo…grazie

        • Alessandro F., il 23 Gennaio 2015 ore 13:11

          Il CUsf è un valore forfetario. Trovi le tabelle sul sito dell’Aeegsi (non mi ricordo.. prova a cercare “comunicato Aeegsi 1 aprile 2014:”Valori del corrispettivo unitario di scambio forfetario per l’anno 2013″, allegato A”)

  50. adolfo, il 22 Gennaio 2015 ore 17:24

    salve ho installato il f.v.nel luglio scorso 2014 con interventi enel per i due contatori di scambio e di produzione , quando il gse mi dara’ l’accredito per l’energia immessa e non consumata? cosa devo fare , contattare il gse o e’ una cosa automatica?
    grazie

    • Alessandro F., il 23 Gennaio 2015 ore 13:00

      Se hai fatto le registrazione in maniera corretta l’invio degli acconti è automatico, al raggiungimento di una soglia minima di pagamento (che ora non ricordo).
      Per sicurezza puoi contattare il contact center del gse (il suo numero è sul loro sito).

  51. Leonardo, il 28 Gennaio 2015 ore 20:20

    Ciao, vorrei un attimo delle delucidazioni sul kit d’autoconsumo a batterie per impianti fotovoltaici.

    1)Avendo constatato che vien venduto assieme all’inverter a prezzi che van dai 5 mila euro in su, se chi già possiede un impianto fotovoltaico intendesse optare per il suddetto kit d’autoconsumo, dovrebbe rimpiazzare pure l’inverter già installato?

    2) E’ così certo – come alcuni sostengono – che sia preferibile il kit al contributo dello scambio sul posto?
    Esempio senza kit: se prima dell’installazione dell’impianto fotovoltaico i consumi annuali d’elettricità ammontano ad un migliaio d’euro, mentre dopo a 600 euro (nell’ipotesi che l’autoconsumo istantaneo abbia permesso un risparmio di 400 euro), allora, in virtù d’un ipotetico contributo dello scambio sul posto tale d’ammortizzare il costo della bolletta in ragione del 70% (600euro*0,7 = 420 euro), si va a pagare (600 – 420)euro = 180 euro all’anno.
    Esempio con kit: se, ora, all’impianto s’aggiunge un kit da 5 mila euro che porta ad un risparmio del 90% (600euro*0,9 = 540 euro risparmiati), da una parte l’entità della bolletta risulta di 60 euro, con un risparmio di 120 euro rispetto allo scambio sul posto dell’esempio precedente; dall’altra, però, i tempi d’ammortizzazione di quei 5 mila euro spesi nel kit risultano piuttosto lunghi, si parla d’una quarantina d’anni buoni (5milaeuro/120euro ~ 41,6 anni).

    3) Al che mi sorge spontanea una domanda: supponendo che un privato stia passando al vaglio l’idea d’installarsi un impianto fotovoltaico sul tetto della propria casa, qualora volesse optare per il kit d’autoconsumo, sarebbe preferibile acquistarlo ed installarlo assieme all’impianto fotovoltaico?

    4)L’autoconsumo istantaneo, mediamente, attorno a quali percentuali s’aggira, in riferimento alle utenze private?

    • Alessandro F., il 29 Gennaio 2015 ore 19:04

      1) non per forza. E’ possibile mettere un sistema di accumulo con un proprio regolatore di carica ad impianti già in funzione senza per forza sostituire l’inverter

      2) No, infatti a parere mio non è così certo. Non sempre conviene spendere per un sistema di accumulo, azitutto dipende da quanto lo paghiamo. In ogni caso prima di tutto bisogna “spostare” i consumi nelle fasce orarie in cui l’impianto produce, poi eventualmente sfruttare il sistema di storage e poi lo scambio sul posto (con l’immissione in rete).

      3) secondo me si, perchè in questo caso ho la certezza di poter accedere alle detrazioni fiscali 50%.

      4) Sul residenziale:
      – senza batterie è circa il 30%
      – con batterie l’autoconsumo ottimale (medio) è al 70% (ma ovviamente dipende dalla capienza/costi delle batterie).

      • Leonardo, il 29 Gennaio 2015 ore 19:46

        Grazie, per le risposte!
        Per quel che riguarda le detrazioni fiscali, dopo aver letto un tuo articolo in merito, mi sovvien un dubbio: se un albergo installa sin a 20 kwp di fotovoltaico, accede alle detrazioni al 50%?

        Ad un certo punto, tu scrivi <>, puntualizzando che <>

        • Alessandro F., il 30 Gennaio 2015 ore 16:17

          L’albergo, essendo attività commerciale,non beneficia delle detrazioni fiscali 50% per il fotovoltaico/ristrutturazioni

  52. auleia, il 29 Gennaio 2015 ore 17:41

    Posso dire una cavolata? Bollette effettive dal 15 luglio 2014 al 15 gennaio 2015, per un totale di 220 euro. L’impianto è partito il 12 agosto 2014. Se faccio un conto molto semplice, ho speso al mese circa 37 euro. Ne spendeva circa 70,prima.dove sbaglio a calcolare così? Manca ancora lo scambio sul posto, che sul vs. sito da circa 140 euro, forse troppi.

    • Alessandro F., il 29 Gennaio 2015 ore 19:10

      con lo scambio sullo posto avresti il rimborso di parte di quelle 37 euro al mese.. cosa non ti è chiaro?

      • auleia, il 1 Febbraio 2015 ore 18:48

        Se il ragionamento è giusto. Oppure devo aspettare un anno completo? Grazie.

        • Alessandro F., il 2 Febbraio 2015 ore 17:03

          sull’anno completo hai tutti conti del conguaglio.. conviene aspettare.

  53. Massimo Messere, il 31 Gennaio 2015 ore 14:49

    Buonasera Alessandro,
    avrei bisogno del tuo prezioso aiuto.
    Posseggo un impianto fotovoltaico da 6KW installato ad Agosto 2011 ed ho notato, che la produzione annua è decresciuta di quasi il 5% annuo dal 2012 (KW 8.017) – 2013 (KW 7.652) al 2014(KW 7.259). L’installatore dice che l’impianto è a posto e, che probabilmente gli anni 2013 e 2014 sono stati poco felici per la produzione incentivata rispetto al 2012. Potresti darmi una Tua opinione in merito?
    I pannelli sono marca Siliken che sembra sia fallita nel 2014. Come si fa a far valere la garanzia venticinquennale in questo caso?
    In attesa Tuo cortese riscontro, colgo l’occasione per ringraziarTi anticipatamente ed inviarTi i miei più cordiali saluti.

  54. marco, il 10 Febbraio 2015 ore 12:47

    Buongiorno Alessandro,

    ogni tanto mi vengono in mente alcune curiosità da soddisfare:
    1 poniamo che io abbia un impianto da 4 KWH e che stia producendo alla massima potenzialità (4khw) ed io abbia un normale contatore Enel da 3 kwh, in quel momento quale può essere il mio consumo massimo? 7 kwh (4+3) oppure solo i 4 prodotti perchè già eccedono i 3 del contatore, oppure solo i 3 che al massimo “tiene” il contatore?
    2 nel caso io stia producendo (ipotesi 1,5 kwh) e in quel momento la rete elettrica abbia un black out in tutta la zona, io posso continuare ad usare la corrente da me prodotta?
    – e se io attaccassi elettrodomestici che debbano utilizzare più degli 1,5 prodotti in quel momento cosa succede??
    – e nel caso contrario, cioè produco , non consumo tutto ma la rete di distribuzione è in black out, il surplus che fine fa? viene comunque immesso??
    3 – e con questa (per stavolta ho finito :-) ), stesse domande del punto 2 ma stavolta non c’è un blackout generale ma è semplicemente scattato il mio contatore??

    Grazie ancora!!!

    • Alessandro F., il 16 Febbraio 2015 ore 15:22

      La potenza dell’impianto fv e la potenza assorbita istantaneamente dall’utenza sono totalmente indipendenti: si possono avere 50 kw di fotovoltaico ed un normale contatore da 3,3 kw. Quello che tu dici si può ottenere con soluzioni ad hoc.

      In presenza di blackout l’impianto viene di norma (configurazioni standard) disattivato per ragioni di sicurezza, ma questo è opzionabile in base al tipo di configurazione impiantistica. Con batterie può infatti anche fungere da UPS.

      • marco, il 17 Febbraio 2015 ore 09:17

        come sempre, grazie!

  55. Mirko, il 17 Febbraio 2015 ore 19:55

    Molto interessante, ma, mi pare, che tutti questi conteggi siano relativi solo ad impianti pari o inferiori ai 20 Kw; nel caso che avessi spazio per un impianto di dimensioni maggiori, cosa cambia?

    • Alessandro F., il 18 Febbraio 2015 ore 16:36

      Inizialmente lo scambio sul posto era applicabile solo per impianti fino ai 20 kw.
      Poi la soglia è stata innalzata ai 200Kw.
      Dal primo gennaio 2015 la soglia è stata ulteriormente alzata ai 500 kW.

  56. federico, il 23 Febbraio 2015 ore 16:40

    Gent.mo Alessandro F.
    Le ho gia’ scritto un paio di volte, devo dirLe innanzitutto grazie, e devo farLe i complimenti per il sito, davvero interessante e esaustivo,
    Veniamo al dunque, oggi mi hanno acceso l’impianto (pannelli solari con enel, 3,5 kw..), volevo chiederLe, visto che e’ nostra intenzione prima di tutto risparmiare, ora come facciamo, di giorno ovviamente, a regolarci, vale a dire a sapere quant’e’ l’energia prodotta, quekla che “avanza” e che viene immessa in rete e soprattutto quando invece superiamo il consujo e preleviamo dalla rete? Lo so, domanda da totale profano, ma mi hanno spiegato tutto, dai fusibili, all’inverter, al salvavita e la valvola termo e oppssss, non mi hanno detto questo!! ; (
    Io ora ho un contatore di ingresso dopo l’inverter, e uno dai cavi che prelevano dalla rete fuori.,,,
    Ringrazio sentitamente in anticipo per l’attenzione.,
    cordiali saluti
    federico

    • Alessandro F., il 24 Febbraio 2015 ore 11:38

      ciao i dati di riferimento sono tutti nel contatore.
      So che esistono delle app (per smartphone, ad esempio) che sono in grado, leggendo i dati da contatori e/o inverter, di monitorare l’autoconsumo, le immissioni ed i prelievi in tempo reale.. mi pare che una di queste si chiami 4-noks ..

  57. Antonio P., il 24 Febbraio 2015 ore 18:43

    Buonasera Alessandro e grazie innanzitutto per la disponibilità. Ho letto tutta la formula di calcolo per il Cs che hai spiegato nell’articolo, e mi pare chiara. Quando però vado nel dettaglio del contributo in scambio sul portale GSE, scarico il file excel (Dettaglio_Benestare)la formula di calcolo che appare è questa: ((potenza * ore * alfa * CSmedio)/2)*(GGattivi/GGsemestre)ed a questo punto non capisco più niente.
    Per cortesia puoi chiarire?
    Grazie mille

    • Alessandro F., il 25 Febbraio 2015 ore 11:18

      Il contributo in conto scambio (il “CS”) non viene bonificato in un’unica soluzione annuale, ma con 2 acconti semestrali e conguaglio annuale. La formula è per calcolare un acconto.. Credo che si tratti di una sorta i “formula forfetaria” del gse che stima il valore del contributo previsto, si basa infatti su un CSmedio e sui giorni attivi.

  58. alessandro amadori, il 28 Febbraio 2015 ore 17:33

    salve, forse sono fuori tema, ma ci provo; ci sono fogli di calcolo per visualizzare la produzione mensile del proprio impianto fotovoltaico e confrontare con i consumi, autoconsumo ecc. il tutto riportato anche in un grafico per una rapida visualizzazione? valido per conto energia attuale , chiaramente.
    della serie che inserisco nelle celle i valori di produzione, immissione e prelievi e mi da una serie di info come % autoconsumo , ritorno investimento e grafico mensile, anno x anno?
    grazie mille

  59. Alessandro F., il 9 Marzo 2015 ore 11:58

    per lo scambio sul posto: va fatta richiesta online tramite il portale gse. La richiesta può essere fatta dall’installatore (da te delegato) oppure direttamente da te.. dipende dagli accordi.

  60. Lucio, il 11 Marzo 2015 ore 17:30

    Salve, vorrei chiedere alcune informazioni se è possibile. Siamo una ditta di impianti elettrici ed abbiamo preventivato il nostro primo impianto fotovoltaico. Ho sentito il comune per chiedere informazioni in merito alla modulistica e mi hanno riferito che in quella zona non c’è bisogno di nulla. E’ mai possibile che non gli serva nemmeno la DIA? Mi date qualche consiglio per l’adempimento della modulistica? Il progetto come va redatto? E’ obbligatorio? L’impianto preventivato è un 3Kw con scambio sul posto. Ringrazio tantissimo,
    Lucio

    • Alessandro F., il 12 Marzo 2015 ore 13:03

      Per le autorizzazioni fa fede il parere dell’ufficio tecnico del comune.
      In genere per piccoli impianti che non si trovano in zone tutelate basta la semplice dichiarazione preventiva al Comune (la DIA non c’è più ed è sostituita mi pare con la SCIA, ma per i piccoli impianti non serve più).
      Prima di iniziare i lavori verificare col comune le autorizzazioni e verificare con l’enel per l’allacciamento in rete (vi farà un preventivo). Poi, dopo i lavori, col GSE fate on line la convenzione per lo scambio sul posto.

  61. Leone Zanchi, il 10 Aprile 2015 ore 09:40

    Vorrei realizzare un impianto solare nel comune A di 5000 abitanti (dove ho un terreno libero) ed utilizzare l’energia nel comune B di 6000 abitanti. Domanda 1:Funziona come se producessi e consumassi contemporaneamente l’energia nel comune A oppure … ? Domanda 2: Se istallo un accumulatore nel Comune A che accumula parte di energia non utilizzata e immette energia in rete nelle ore notturne che succede…?
    Perché dal sito GSE non si capisce cosa mi succede nel caso dei due comuni.
    Domanda 3: Esistono inverter che producono i 40V trifase? Grazie!

    • Alessandro F., il 10 Aprile 2015 ore 13:56

      Se i siti di produzione e di consumo sono nella stessa proprietà dell’utente allora il produttore può vendere l’energia prodotta direttamente all’utente (è questo il caso in cui si configura un SEU, in cui produttore e utente fanno tra loro un contratto di compravendita).
      In caso contrario si può vendere energia in ritiro dedicato al gse, ma conviene solo con costi di installazione particolarmente bassi..
      L’autoconsumo prevede lo stesso sito di produzione e consumo.

  62. andrea, il 11 Aprile 2015 ore 18:04

    carissimo Alessandro
    visto la tua grande competanza sullo scambio ti volevo chiedere alcqune spiegazioni a cui nessuno a dato risposta
    dunque ho installati 58kw nel 2012 con ssp kw prodotti 63258;kw 42461 immissioni;kw 28335 prelievi ;
    domanda:a quanto ammonta lo scambio sul posto compresa la liquidazione delle eccedenze??e che formula viene applicata??
    se riesci a farmelo capire ti sarei immensamente grato.grazie della tua competenza ciao Andrea(ps.ovviamente circa perche non conosci le fasce di immissione e prelievo)

    • Alessandro F., il 13 Aprile 2015 ore 10:04

      Ciao Andrea il Gse applica una formula ben precisa: è quella descritta in questo articolo qui sopra.
      Il PUN, prezzo unico nazionale, è una media dei prezzi dell’energia sul mercato elettrico a livello nazionale (mi pare, una media dell’ultimo trimestre). L’energia, inoltre, ha un suo prezzo di mkt non solo in base alle fasce orarie di vendita, ma anche in base all’area geografica.
      Per farti un’idea indicativa sullo ssp prova a vedere anche questo simulatore per il calcolo dello ssp.
      Il valore del “CUsf” è un valore forfetario che varia in base alle caratteristiche dell’impianto (c’è una delibera dell’aeeg che ne indica i valori).

  63. francesco, il 8 Maggio 2015 ore 11:27

    A quali spese e procedure ci si deve sottoporre per un incremento della potenza da 2 a 4 kWp di un impianto pv in una villa a causa di un uso non solo estivo ma esteso a tutto l’anno? Nel caso di consumo solo estivo (maggio-ottobre) di 2700-3000 kWh e può essere più conveniente restare con impegativo di 3 kW e aggiungere un gestore dei carichi o aumentare a 6 kW ma passare alla tariffa D1 [ne avrei diritto essendoci solo minichiller per riscaldamento, raffreddamento e acs]?

  64. Giuseppe, il 28 Maggio 2015 ore 18:32

    salve, premetto l’ignoranza assoluta in materia “fotovoltaico”, sto per acquistare una villetta a schiera che ha già installato un impianto fotovoltaico e solo ieri, a fine trattativa, il proprietario mi precisa che l’impianto rimarrà di sua proprietà e che tuttalpiù potrò usufruire dello sconto (??) per l’utilizzo dell’energia elettrica durante la giornata. Qualcuno può spiegarmi meglio come funziona?
    Grazie tante

    • Alessandro F., il 29 Maggio 2015 ore 11:19

      La proprietà dell’impianto può essere separata dalla proprietà dell’immobile.
      Sui capannoni, ad esempio, il diritto di superficie del tetto (lastrico solare) può essere acquistato (o venduto) per installare il fotovoltaico come proprietà e gestione separata rispetto all’immobile.
      Il proprietario dell’impianto può produrre e vendere l’energia agli utilizzatori sottostanti ad un prezzo più basso rispetto al prezzo enel. Questo è un modello utilizzato da alcune imprese.

      A livello domestico e per i piccoli impianti si tratta solo di trovare un accordo a livello privatistico: o si vende l’impianto insieme alla casa (soluzione più diffusa) o il proprietario vende l’energia alla rete o all’abitante dell’immobile.

      • Giuseppe, il 20 Agosto 2015 ore 16:08

        Buongiorno Alessandro, alla fine sono riuscito a spuntare il trasferimento sia degli incentivi che dello scambio sul posto. Ho un ultimo dubbio che ti chiedo di chiarire, avendo fissato una data di rilascio dell’immobile successiva alla stipula dell’atto di circa 6 mesi pensi che possa trasferire almeno gli incentivi sin dalla stipula dell’atto o, comunque, devo aspettare il rilascio dell’immobile e la conseguente voltura dell’utenza elettrica per trasferire tutto (incentivi conto energia e scambio sul posto)?
        Grazie tante

        • Alessandro F., il 20 Agosto 2015 ore 16:17

          Credo sia necessario aspettare la voltura dell’utenza elettrica perchè lo ssp è strettamente legato al contatore enel. Sentirei comunque il gse e/o enel distrib.

  65. antonio, il 24 Giugno 2015 ore 21:28

    ciao alessandro quanto tempo occorre per fere la variazione del conto corrente? i l’ho fatta a marzo 2015

  66. Antonio N., il 26 Giugno 2015 ore 07:36

    Buongiorno,
    ho ricevuto nel mese di mazro la fattura relativa alla liquidazione delle eccedenze relativa all’anno 2014 per un importo pari a 1500€. Ho chiesto informazioni al GSE della somma è mi hanno comunicato che fa riferimento alla liquidazione delle eccedenze anno 2012 e 2013 ricevuto nell’anno 2014.
    In realtà tale somma non è stata mai ricevuta infatti per tutto l’anno 2014 mi sono stati accreditate circa 900€. Quanlcuno sa spiegarmi questa differenza, visto che il GSE mi dice che è in linea con i pagamenti?
    La fattura di 1500€ deve essere calcolata nel mod.730 (anche se mai ricevuti)?

    Grazie.

    • Alessandro F., il 26 Giugno 2015 ore 18:38

      fatti dare gli estremi dei bonifici che giustificano i 1500 euro

  67. marco, il 1 Luglio 2015 ore 19:14

    ciao,
    settimana scorsa mi è arrivato il primo bonifico da parte del GSE (impianto attivo da metà settembre 2014), ben 44 euro… ora se entro nel sito vedo che mi sono stati addebitati 2 volte 30 euro (più IVA) come spese di gestione pratica, quindi ci ho perso 73,20 euro. chiamato il numero verde GSE mi hanno detto che sono spese “obbligatorie” che dallo scorso anno vengono addebitate. a questo punto mi chiedo, ma dove sta il guadagno a reimmettere la produzione in rete?
    un’altra cosa , al mio vicino, stesso impianto fatto dalla stessa ditta, negli stessi giorni hanno addebitato prima 0 poi 15 euro, mi chiedo come mai… ovviamente al call center non hanno voluto rispondere a questa domanda dicendo che è tutto regolare…

    • sufa76, il 20 Agosto 2015 ore 11:47

      A me risulta che tali tassazioni siano solo x impianti superiori ai 3kw…è corretto?

      • Alessandro F., il 20 Agosto 2015 ore 14:48

        quali tassazioni?
        Le spese burocratiche gse sono proporzionali all’entità impianto fv.
        La tassazione del contributo in ssp è nulla. Viene invece considerato reddito (tassabile) la liquidazione delle eccedenze.

        • marco, il 21 Agosto 2015 ore 08:13

          in effetti ho un impianto da 4 kw. ma e’ identico a quello del vicino che ha pagato 0 e 15 Euro.

    • gipi, il 21 Agosto 2015 ore 00:01

      Ciao Marco

      Vedo ora,casualmente, la risposta a quasi 2 mesi di distanza che hai ricevuta da “sufa 76” e corretta quasi istantaneamente dal Moderatore del Sito “Alessandro F.”

      Ho,proprio ora,finito di inviargli una nota di invito (amichevole, senza nessuna pretesa e a seguito di un motivo che stò trattando in questi giorni) nella quale gli faccio presente che le letture frettolose e le risposte fuori segno generano incomprensioni
      e confusione .
      Proprio come nel tuo caso .

      L’amico “sufa76” nella sostanza ti ha dato la risposta giusta e credo che tu la avrai capita visto come avevi impostata la tua lamentela.

      “Sufa76″ in pratica ti dice che,secondo lui,tu hai un impianto di potenza superiore ai 3 kWhp e perciò il GSE ti ha appioppato i tristemente noti 30€+iva22% = 36,60€ per ogni annualita o frazione di annualità per la quale ti hanno gestito il Conto.In pratica 36,6
      per la frazione del 2014 e altri 36,6 per l’anno 2015 .Te li hanno messi sul groppone alla prima occasione utile nella quale potevano farlo e cioè quando ti hanno presentato in blocco unico i conti di chiusura 2014 e credo anche il 1°anticipo per il 2015 (il tutto con data di pagamento verso la fine di giugno.Questo,naturalmente,non te lo aveva detto nessuno prima e tu attendevi con ansia di sapere dei ritorni mirabolanti dei quali avevi sentito parlare.Sappi che sei il benvenuto nel nostro Club .

      Bisogna scherzarci sopra perchè altrimenti ti viene un travaso di bile con successiva Itterizia.

      Comunque se ti riesce scarica dal Sito GSE la pubblicazione”DISCIPLINA DELLO SCAMBIO SUL POSTO”-Regole Tecniche-EDIZIONE n.2-marzo 2015.Vai a pagina 28 e troverai qello che ti interessa sui 30€+iva . Per tutti gli altri amici che non lo sapessero ancora la regola é : se arrivi sino ai 3 kWp compresi non paghi nulla(tenuta conto gratuita per gli indigenti),se supri i 3 e fino ai 20 kWp compresi ti addebitano il fisso di 30€+iva22% (36,6€)oltre ai 20 kWp applicano 30€di fisso + 1€ per ogni kWp oltre i primi 20 (il tutto in confezione regalo con aggiunta di IVA).
      Gia che ci sei vedi anche a pag.25 e 26 come ti calcolano l’acconto semestrale:vedrai che può essere compreso.Il resto ti farà venire un male di testa da elefante.

      L’amico “sufa76” ha solo commesso un errore di forma indicando i 30€+iva quali “TASSA”.

      A mio modo di vedere,il successivo intervento del Moderatore ha portato confusione e inesattezze . Si sbaglia già quando si stà attenti ma quando si va di fretta è uno spettacolo pirotecnico .

      Ciao Marco spero almeno di averti fatto sorridere…e di non essermi inimicato il Moderatore che ha sicuramente i suoi meriti se qui ci possiamo confrontare .

  68. pedro81, il 27 Luglio 2015 ore 22:53

    Buona sera, vorrei chiedere un informazione: ho un impianto fotovoltaico con contratto scambio sul posto e ho solo un contatore bidirezionale(nei articoli ho letto che si parlano sempre di due contatori M2 e M1) l’impianto è stato progettato per l’autoconsumo, in poche parole la corrente che esce dall’inverter e collegata direttamente al mio quadro generale dentro casa (non c’è un ulteriore collegamento con il contatore esterno bidirezionale). È corretto? Adesso io vorrei collegare un ulteriore linea elettrica da 220v che non era coperta dai pannelli fotovoltaici perché prende corrente da un altro contare da 380v ,ma per far si che possa riuscirci devo collegare direttamente da una termica generale sotto il contatore esterno e non dal mio quadro generale dentro casa. La domanda è: se faccio questo collegamento riesco a utilizzare l’energia prodotta dai mie pannelli e quindi fare l’autoconsumo?
    Grazie anticipatamente per la risposta!

  69. gipi, il 18 Agosto 2015 ore 16:24

    Buon Fotovoltaico a tutti…..PUNTATA N° 1
    Ho un impianto FV entrato in funzione dal 17 Set.2013 (9,6kWp-trifase-400V) e Contratto Enel da 6kW-trifase 400V .Da qualche tempo,vedo lo scambio di informazioni che corrono su questo sito (non so nulla di altri).
    Le spiegazioni che vengono fornite sono in genere oneste (matematicamente parlando) salvo qualche piccolo involontario e scusabile errore .
    D’altra parte i quesiti posti da coloro i quali cercano disperatamente aiuto sono spesso disarticolati,sconnessi dalla realtà tecnica,e da quella regolamentare e,in generale,sono il prodotto di una linea di pensiero che prefigura già la risposta attesa. Dare risposte centrate e anche inquadrate nel contesto generale è praticamente impossibile.
    Anch’io sono una unità di questa sterminata massa sballottata alla deriva dalle onde dalle normative,regolamenti,direttive,circolari,ecc..
    Detto questo,ho notato che,praticamente tutti,si pongono le domande che
    contano solo dopo che si accorgono di essere già affogati (tra le onde di cui sopra).Comunque,anche volendo,non porebbero avere nessuna notizia di quelle che potranno avere solo dopo aver fatto il”salto”.
    Infatti non ci sono simulazioni veramente attendibili ,che comunque dovrebbero essere fatte da coloro i quali avranno in mano la situazione in seguito (ENEL per la bollettazione e GSE per la gestione dello Scambio Sul Posto). Siamo tutti dei cretini ??? .Se abbocchiamo all’amo di moda siamo gia fritti .Tranquilli è successo anche a me .
    Dopo la prima fase delle domande,come i bambini piccoli,ci si rassegna
    all’inevitabile e si passa all’elaborazione del proprio lutto senza,
    però,avere l’onestà intellettuale e la forza di volontà per mettere in guardia coloro che stanno sopraggiungendo e che farebbero in tempo a salvarsi. D’altra parte si rischia anche di farsi bastonare ulteriormente da coloro che giocano nel campo opposto(gli ambientalisti,i bricoleurs delle tecniche di avanguardia,l’esercito degli affaristi e degli installatori,ecc….).
    Spesso,non avendo motivi plausibili a sostegno delle loro tesi,costoro
    sfoderno la loro arma di vittoria decisiva :”Si,va bene,però anche se non ci si guadagna si fa del bene al Mondo e all’Umanità”. A questo punto Uno vorrebbe chiedere ” Va bene anche così ma quanto ci si perde” però percepisce di essere uno privo della necessaria intelligenza e abbandona con vergogna il campo.
    Dopo questa lunga,ma necessaria,premessa vi invito ad attendere la prossima puntata con tutti i Numeri di gestione del mio impianto per l’anno 2014 come scolpiti nella pietra da ENEL e GSE.
    Per favore attendete il seguito (PUNTATA N°2) prima dare il via ai vostri commenti . GRAZIE .

    • Alessandro F., il 19 Agosto 2015 ore 15:30

      attendiamo fiduciosi

      • gipi, il 19 Agosto 2015 ore 20:53

        Buon Fotovoltaico a tutti……PUNTATA N°2

        Grazie Alessandro per avermi pubblicato.
        Cercherò di essere all’altezza delle aspettative suscitate e,sinceramente,spero che quanto dirò possa essere sbagliato(nel mio stesso interesse).

        Vengo al dunque con una inevitabile premessa : Salto tutte le disquisizoni sulla correttezza dei calcoli del GSE (nel mio caso sono tutti corretti e,alla fine,anche comprensibili nella loro sruttura,dopo aver faticato parecchio,poichè la loro presentazione è,a dir poco,vergognosa).
        Sono anche giuste tutte le fatturazioni dei consumi nelle bollette emesse da ENEL .
        Sono giusti anche tutti i quantitativi(kWh)sia ENEL che GSE

        GESTIONE A 20 ANNI DI TUTTO IL SISTEMA

        GESTIONE IMP.FV (GSE-SSP) + ENERGIA DA RETE (BOLLETTE ENEL)

        Pagam.bollette ENEL (2014) (683×20) – 13.660
        Ritorno tot.netto GSE (2014) (662×20) + 13.240
        Assist.tecn.+puliz.pann.FV (350×20) – 7.000
        Assic. danni impianto (100×20) – 2.000
        1 sostit.inverter al 10°anno (3.000) – 3.000
        Event.spese ricambi/manodopera (non quant.) – 00000
        Bilancio finale a 20anni – 12.420

        INVESTIMENTO TOTALE REALIZZ.IMPIANTO FV – 22.000

        RECUPERO DI 11.000 € DOPO IL 10° ANNO
        E REINVESTIMENTO DI SALVAGUARDIA AL 2%
        NETTO ANNUO PER2 I SUCCESSIVI 10 ANNI
        (11.000 X 1,02 elev.alla10 = 13.409 € ) + 13.409

        BILANCIO COMPLESSIVO DI GESTIONE A 20 ANNI

        Bilancio = -12.420 -22.000 +13.409 = – 21.011

        QUALCUNO MI PUO’INDICARE DOVE SBAGLIO NEI CONTI ???

        Se,come sembra a me,i conti sono giusti ma vi sono delle perplessità circa l’entità delle bollette ENEL o le liqidazioni del GSE,potrò dettagliare,a richiesta, in seguito nelle prossime(eventuali)puntate.Tenete conto che faccio una fatica “boia” con la tastiera con la quale sono in perenne conflitto.

        Ciao e grazie per l’attenzione……

  70. marco, il 19 Agosto 2015 ore 13:08

    vi siete già fatti un idea della Tasla Powerwall??
    cosa ne pensate? potrebbe essere conveniente? in caso di installazione gode delle detrazioni fiscali o no?
    grazie

  71. gipi, il 20 Agosto 2015 ore 10:50

    Buon Fotovoltaico a tutti…..PUNTATA N°3

    Questa puntata ha lo scopo di dare la CHIAVE INTERPRETATIVA al risultato dei calcoli di “GESTIONE A 20 ANNI DI TUTTO IL SISTEMA” così come rappresentato nella PUNTATA N°2 (supponendo giusti i calcoli).

    ANCORA LA SOLITA NECESSARIA PREMESSA :
    Il calcolo di gestione si basa sul consumo di casa rimasto (verificato)sostanzialmente invariato negli anni 2013 e 2014 e anche già consolidato negli anni precedenti.
    Il consumo totale di casa è,da sempre, intorno ai 3.950kWh/anno.
    A partire dal momento di entrata in servizio del mio FV (17 ott.2o13), e fatte varie verifiche incrociate,i detti 3.950 kWh sono stati ripartiti(per il 2014)in: 2.212kWh(prelevati dalla rete e fatturati da ENEL) e 1.737kWh attinti dall’impianto FV . Il totale matematico dei consumi risulta di 3.949 kWh .
    Attenzione il rapporto tra energia presa dalla rete e quella presa direttamente dal mio impianto FV risulta altissimo:da rete il 56% e da FV il 44%) solo perchè l’impianto FV è molto sovradimensionato rispetto alle necessità di casa (FV 9,6kWp-Trifase-400V /necessità della casa sempre rimaste qelle di una volta e che erano soddifatte senza alcun problema dal classico contratto e contatore ENEL da 3kWh-Monofase-230V).In più si cerca,essendo sempre in casa,di stare al passo con il sole(sorvegliato speciale).Una faticaccia degna di migliori fini!!!! . Quelli che hanno impianti FV “normali” da 3/5 kWp credo che queste percentuali se le possono solo sognare (così su impianti FV nudi e crudi).Io,comunque, ho qesti risultati solo perchè ho già speso in anticipo per raccoglire faticosamente e,con tutti i rischi del caso solo in seguito. Non credo ne valga la pena!!!!

    Venendo al BILANCIO …..

    Io consumerò,nei 20 anni previsti,la solita quantità STANDARD di energia per le mie necessità di casa ovvero 3.949kWh x 20 anni = 78.980 kWh.
    A fronte di questo consumo mi troverò ad aver speso 21.011€

    In precedenza (anni 2.012 e 2.013 senza FV) per la stessa quantità di energia presa tutta dalla rete,ENEL mi fatturava 915€/anno per gli stessi 3.949kWh.

    Pertanto la mia spesa complessiva nei 20 anni (ma senza imp. FV)sarebbe stata di 915 x 20 = 18.300€

    Dal confronto delle spese a 20 anni,nelle due diverse situazioni contrapposte, si ricava che senza FV avrei speso 18.300€ mentre con FV spenderò 21.011€. Con una maggiore spesa di 21011-18300 = 2.711€

    Dove stà la convenienza ???? .Ma c’è di più ……(PERO’VE LO RACCONTO NELLA PROSSIMA PUNTATA SE QUANTO FINO AD ORA DETTO RISULTERA’ GIUSTO).

    Ciao e grazie per l’attenzione…..se qualcuno si farà vivo.Per il momento siamo tutti in ferie(anche mentali).

    • Alessandro F., il 20 Agosto 2015 ore 14:40

      Da quanti kw è l’impianto? Quanto è indicativamente la percentuale di autoconsumo?
      Forse l’errore stà qui:

      Bilancio = -12.420 -22.000 +13.409 = – 21.011

      (nella PUNTATA N.2)

      Bilancio = -12.420 (che si può abbassare) -22.000 + 13.409 + SSP + Liquidazione eccedenze + Risparmio da Autoconsumo.

      Mi sembra che non hai calcolato il contributo SSP nè la liquidazione eccedenze nè il risparmio derivante da autoconsumo.
      Mi sembra anche che hai anche spese molto alte tra gestione, assicurazione, manutenzione e sost. inverter.

      Con autoconsumo di almeno il 30% e detrazioni fiscali il ritorno economico è in genere tra i 6 ed i 12 anni (ma anche meno dipende).

    • Leone Zanchi, il 22 Agosto 2015 ore 07:55

      La prima info che dovresti dare é quanti kw di energia produce realmente ogni anno il tuo impianto e come si distribuisce rispetto ai tuoi consumi giornalieri e mensili. Poi installare un impianto da 9kw di potenzialità (penso fisso, non su un inseguitore) per poi prelevare 2212 kw dall’enel mi pare una ingenuità. Fossi in te mi doterei di una batteria in modo da ridurre-azzerare ulteriormente i prelievi dalla rete enel. Ma per fare questo devi esaminare e conoscere attentamente la distribuzione dei consumi in casa tua. Infine fare i conti con l’abbattimento dei costi rispetto al reddito.

      • gipi, il 25 Agosto 2015 ore 00:51

        Buon riposo Leone….vista l’ora .

        Grazie per il commento,così di prima mattina …

        Se rileggi ATTENTAMENTE il mio intervento “PUNTATA N°3”,al quale hai risposto,troverai già ben esposti i dati che mi chiedi . Comunqe controlla e troverai tutto e anche molto di più .SONO I SOLITI SCHERZI DELLA FRETTOLOSITA’ E DISATTENZIONE .

        Detto questo,mi trovi del tutto daccordo,sull’esubero di potenza installata(anche questo lo dico già io(LEGGI BENE) ed
        è per questa ragione che mi posso permettre un AUTOCONSUMO DEL 44% (LEGGI BENE)che non serve a niente,nel bilancio globale,ma dà una grossa soddisfazione numerica per chi si accontenta di numeri sparsi quà e là senza un raccordo coerente che dia loro un significato reale .

        Per quanto a “se fossi in te mi doterei di UNA batteria” forse ce ne vogliono un bel PACCO con tutto l’armamentario di contorno . Non mi voglio pronunciare sulla spesa e sul fatto della sostituzione di vecchiaia e altro.Sul problema burocratico della modifica di impianto che,si dice,non ammessa dal GSE e anche dallo Stato(come mi sembra pure logico)perchè,se tutti facessero così,cosa succederebbe a ENEL. Poi,se qualcuno lo fà lo stesso rischia del suo ma , allora,tanto vale rubare la corrente direttamente dal contatore senza trasformare casa in un impianto industriale.

        Inoltre il rientro GSE che ora al netto risulta di 662€/anno diverrebbe tutt’altra cosa perchè frutto del solo conferimento in rete a prezzo irrisorio e anche con tassa IRPEF . Il ritorno sarebbe su 7.550kWh (Prod.FV 11.499-Consumo casa 3.949 = 7550) così calcolato : CEI=Ei x PEmgp
        CEI=7550 x 0,05430 =410€ al netto IRPEF(27%) =299€ e meno la spesa di tenuta conto di 36,6€…… RIMARREBBERO 262,4€.
        A scanso di CONTESTAZIONI il valore PEmgp consolidato del 2014 è proprio 0,05430 e non 0,07 o 0,08 come in certi esempi sul Sito :non posso dilungarmi….

        QUINDI DI BATTERIE DI ACCUMULO NON E’PROPRIO IL CASO DI PARLARNE .POI,SE UNO VUOLE PROPRIO PAGARSI DELLE SODDISFAZIONI…… TECNICHE,ALLORA VA BENISSIMO .

        Scusami ma non potrò continuare il discorso,comunque spero di non aver “spropositato troppo”. CIAO.

  72. gipi, il 20 Agosto 2015 ore 21:49

    Buon Fotovoltaico……Alessandro.

    Mi poni tutta una serie di richieste di precisazioni che,se leggi con più attenzione,sono contenute chiaramente evidenziate nelle precedenti PUNTATE (N°1,2,3).Ci sono proprio tutti i dati che tu mi chiedi salvo quello del mitico e ininfluente dato del “RISPARMIO DA AUTOCONSUMO” (poi semmai mi spiegherò meglio perchè altrimenti intaso il sito;per il momento sii buono e fammi credito).
    Il dato comunque può essere desunto da tutti i dati già a tua disposizione : se nella condizione senza FV ENEL mi fatturava 915€/anno e ora con FV mi fattura 683€/anno.IL RISPARMIO E’DI 232€7anno.

    Per quanto riguarda le altre osservazioni sui costi di gestione ci sono sempre piccoli margini di miglioramento (eventuale altra PUNTATA).
    Tuttavia,dato che non avevi presa corretta visione dei dati,e non ti eri reso conto che il mio impianto è da 9,6kWp-Trifase-400V , forse adesso che lo sai potrai riconsiderare la tua valutazione .

    Per finire mi permetto di fare una considerazione generale sui problemi di incomprensione e di incomunicabilità che sono generati dalla poca attenzione sia nello scrivere che nel leggere le comunicazioni che corrono sul Sito come del resto su tutto il Web .
    Mi aspettavo già questo tipo di problemi,ora comincio ad averne una misura diretta attraverso questa prima esperienza .

    Per non fare troppi errori bisogna avere sott’occhio la vecchia buona carta scritta o stampata .Il leggere scritti,le cui righe scompaiono da uno schermo sempre troppo piccolo e magari molti numeri tutti importanti per poi doverli ricordare a memoria e giusti e impresa impossibile per i piu comuni Mortali come me ma,in generale,anche per quelli che si autoconvincono di poterlo fare . Purtroppo ho visto che le mie stampate di quanto vi ho scritto risultano molto caotiche nella forma che assumono. In qualche modo riesco a leggerle perchè le ho scritte io e so di che si tratta ma un Altro,che magari và di fretta, chissà che cosa ne tira fuori .
    Insisterò ancora per un po’ anche in funzione di quello che succederà in seguito.Se non vi saranno miglioramenti dovrò rinunciare per forza e a malincuore .

    Ciao e sempre grazie per l’attenzione .

  73. piacenti gino, il 23 Agosto 2015 ore 15:40

    LA CORRENTE CHE CONSUMO LA PAGO REGOLARE COME SEMPRE DEI MIEI DUE PICCOLI IMPIANTI HO PRODOTTO 7000 KW DEI QUALI 5000 NEL 2014 MESSI IN RETE NEL2014 HO RICEVUTO CIRCA 90 EURO DIQUI 36 DI CONTABILITA QUESTANNO MI DICONO UN MENO 150 NON RICEVO NIENTE HO UN IMPIANTO IL QUINTO ANNO L ALTRO QUATTRO CI CAPISCO SEMPRE MENO

    • Alessandro F., il 24 Agosto 2015 ore 11:17

      ??

    • gipi, il 26 Agosto 2015 ore 16:00

      Ciao Piacenti Gino !

      Vedo quanto scrivi e anche la risposta del Moderatore (Alessandro F.)

      Così,su due piedi anche la mia è inevitabilmente : ?=)(/&%$£”!@ç# .

      CAPISCO CHE LA TUA INCA….VOLATURA E’ MEGAGALATTICA E TI POSSO CAPIRE CREDIMI !!!

      Tuttavia,se ti necessita aiuto,devi almeno mettere qualche punto e qualche virgola quando scrivi.Altrimenti,se ti rileggi.non ti capisci nemmeno da te stesso.

      Tieni presente che,comunque,la strada che devi percorrere è molto difficoltosa.Anche se il Padreterno in persona ti aiutasse a capire tutto(ma proprio tutto)quello che riguarda l’aspetto puramente tecnico/finanziario del problema che tu certamente ti ritrovi!

      La cosa essenziale che devi riuscire a fare è quella di entrare nel sito del GSE e poter leggere tutti i documenti che sono presenti sulla POSIZIONE del tuo Contratto che GSE ti gestisce. Altrimenti non hai in mano nulla se non la tua rabbia. A me questa operazione non sarebbe riuscita senza il provvidenziale aiuto di mio figlio.
      Se,anche tu,non sei in grado di leggere i tuoi documenti del GSE allora devi farti aiutare da qualcuno . Quando potrai leggerli,con difficoltà,sul monitor,ti verrà un travaso di bile. Non ci capirai niente ma non sarà colpa tua.
      Cerca il foglio elettronico “CONGUAGLIO-CS .Copia le sigle della colonna “A” e i valori numerici della colonna”B” così come li trovi appaiati tra(non serve altro). Poi fatti vivo su questo Sito scrivendo tutto con ordine e pazienza .Se farai tutto per bene forse sarà possibile dare una risposta alle tue domande .Tieni comunque presente che,quando avrai in mano tutti i numeri delle tue Ragioni, poi dovrai confrontarti in un testa a testa senza speranza di vittoria con il mitico “Call Center” del GSE .Poi ti verrà in mente di rivolgerti a qualche Associazione dei Consumatori e BUONA FORTUNA.
      Alla fine penserai a un Avvocato e……LASCIA PERDERE !!!

      Comunque,filosoficamente parlando,sapere il perchè e il percome si viene MAZZIATI può sempre essere utile per altre evenienze….

      Ciao Gino e come già detto da autorevole PERSONA DEL NOSTRO GOVERNO “Stai sereno Gino”….

  74. Luca Frigo, il 27 Agosto 2015 ore 09:21

    Ciao,

    ho due impianti (6+12kW) da gennaio di quest’anno, su entrambi ricevo incentivi che non sono proporzionati alla produzione.
    Inoltre sul sito del 5° conto energia del GSE dove c’è il “pannello di controllo” sono esposti gli stessi identici valori di produzione da gennaio a luglio.
    chiesto più volte info al GSE ma oltre a risposte in tempi biblici, hanno giustificato la cosa come un conguaglio delo scorso anno.
    Posso capire il conguaglio ma i dati di produzione dovrebbero essere corretti.
    Hai qualche idea al riguardo?
    Grazie in anticipo e ciao

    • Alessandro F., il 28 Agosto 2015 ore 14:03

      potrebbe essere che non sono i dati reali di produzione, ma i kwh forfetari presi in considerazione per erogare l’Acconto del contributo in conto scambio (?).

      • Luca Frigo, il 31 Agosto 2015 ore 09:40

        Intanto grazie per la risposta!
        Penso anche io siano dei forfettari. Però sono passati 8 mesi da inizio anno.
        E’ normale che non abbiano ancora passato i dati reali?
        Non conosco di preciso il meccanismo, lo scorso anno c’era sempre un certo ritardo (penso normale) ma non così tanto.
        Mi sembra strano in una epoca digitale (tutti i contatori sono elettronici) ci possano essere ritardi di questo tipo.
        Hai qualche idea?

    • gipi, il 30 Agosto 2015 ore 00:25

      Ciao Luca Frigo .

      Non riesco a capire il tuo scritto,eventualmente ti chiedo scusa per la mia incapacità di comprensione,ma proprio non ci riesco. DUNQUE :

      Tu hai 2 impianti entrambi entrati in servizio in gennaio di quest’anno (2015).

      COME FAI AD AVERE IL TRATTAMENTO 5° CONTO ENRGIA CHE HA CESSATO DI ESISTERE IL 30 GIUGNO 2013 ?? . A PARTIRE DA QUELLA DATA TUTTI GLI IMPIANTI ENTRATI IN SERVIZIO SONO STATI PRESI IN CARICO DAL “GSE” CON IL CONTRATTO UNICO OBBLIGATORIO CHIAMATO “SSP”(SCAMBIO SUL POSTO) .COME IL MIO CHE E’ DATATO 17 OTT.2013 .

      COME PUO’ ESSERE CHE IL “GSE” TI LIQIDI SPETTANZE DELL’ANNO PRIMA QUANDO GLI IMPIANTI NON ERANO NEMMENO IN SERVIZIO ???? (A PARTE LE AMENITA’ CHE TUTTI I CALL CENTER SPARANO AD ALTEZZA D’UOMO).

      IL “Pannello di controllo” CON DATI DI PRODUZIONE MENSILI “tutti identici da gennaio a luglio” MI E’ SCONOSCIUTO PERO’VEDRO’ MEGLIO NEL SITO “GSE”,LE SCOPERTE POSSONO ESSERE UTILI…..

      Superando,comunque gli interrogativi di cui sopra,sarà utile che tu sappia qualcosa di fondamentale :
      1) IL “GSE” PAGA PER OGNI IMPIANTO 2 ACCONTI SEMESTRALI SEMPRE IDENTICI TRA’LORO E SEMPRE IDENTICI NEGLI ANNI A VENIRE SALVO RITOCCHI (IL CAPITOLO RITOCCHI SAREBBE UN PICCOLO TRATTATO POICHE’IL CALCOLO ANTICIPI POGGIA SU 3 VARIABILI…VEDI LA FORMULA PIU’ OLTRE).

      2)IL CALCOLO DELL’ANTICIPO SEMESTRALE E ASSOLUTAMENTE PROPORZIONALE ALLA POTENZIALITA’ DICHIARATA DI OGNI IMPIAMTO .PRESUMO CHE I TUOI 2 IMPIANTI NON SARANNO 6 E 12 kWp “TONDI TONDI” PER CUI IL CALCOLO CHE TI FAR0′,TANTO PER ORIENTARTI, SARA’ IL TUO A MENO DI 2/3€ .

      Anticipo -CS 6m- = ((kWp x 1100 x 0,14 x 0,16)/2)x(GGserv./181)

      Dove kWp = Potenza dichiarata dell’impianto (es: 5,8-5,9-6,0)
      1100 = ore di funzionamento a piena potenza assegnate a
      impianti in zona Nord Italia .
      0,14 = coefficiente (stabilito da GSE su scala Nazionale)
      0,16 = ” ( ” ” ” ” )
      2 = Valore di dimezzamento per avere il semestre
      (altrimenti il valore sarebbe quello di un anno)
      GGserv. = giorni di servizio effettivo dell’impianto sui
      181 GG del teorico 1° semestre. Il 2° sem. è
      più lungo(184/185) ma non importa .
      181 = Igiorni del 1° semestre .

      DATO CHE I TUOI IMPIANTI SONO “ENTRATI IN SERVIZIO” IN UNA QUALCHE DATA DI GENNAIO,NON PRECISATA E FORSE ANCHE DIVERSA PER CIASCUN IMPIANTO,IO NON SONO IN GRADO DI SAPERE SE,NEL PRIMO ACCONTO,TI HANNO GIA’TENUTI IN CONTO I GIORNI DI ATTIVITA’MANCANTI.
      PER PRATICITA’ TI FARO’ I CONTI DEI DUE IMPIANTI SEPARATI COME SE FOSSERO PARTITI TUTTI DUE AL 1° GENNAIO COSI’ SAPRAI IL VALORE DI TUTTI GLI ANTICIPI CHE RICEVERAI IN SEGUITO PER TUTTA LA VITA DELL’ IMPIANTO/IMPIANTI .

      Impianto 6 kWp ; ((6 x 1100 x 0,14 x 0,16) /2)x(181/181) = 73,92€

      Impianto 12kWp ; ((12 x 1100 x 0,14 x0,16) /2)x(181/181) = 147,84€

      OCCHIO CHE……QUANDO TI PAGANO IL 1° SEMESTRE TI TRATTENGONO 36,60€ PER SPESE DI GESTIONE CONTO DELL’ANNO IN CORSO(30€ + iva22%)TANTO PERL’IMPIANTO DA 6 COME PER QUELLO DA 12 KwP . PERTANTO SE TI BASI SULLA ENTITA’ DEI 2 DIVERSI BONIFICI CHE TI RITROVI IN BANCA TI POTRA’ SEMBRARE CHE PER L’IMPIANTO PICCOLO TI DANNO MENO CHE PER QUELLO GANDE(IN PROPORZIONE). AGGIUNGI I 36,60 EURO A ENTRAMBI I BONIFICI ,E MAGARI RIPROPORZIONA IL TUTTO DI CIASCUN IMPIANTO AGLI EFFETTIVI GIORNI DI FUNZIONAMENTO NEL 1°SEMESTRE E VEDRAI CHE TUTTO TI DOVREBBE TORNARE .(se non ti torna fammi sapere la data precisa di avviamento degli impianti, la loro precisa potenza denunciata al GSE e il preciso importo che ti hanno “bonificato”in banca).

      CONCLUSIONE :
      PER QUANTO SONO RIUSCITO AD APPURARE,SALVO SEMPRE POSSIBILI ERRORI SIA MIEI CHE DEL “GSE” P U R T R O P P O I CONTI SONO NORMALMENTE
      G I U S T I S S I M I . PECCATO CHE NESSUNO DI NOI SIA STATO MAI INFORMATO,DI COME FUNZIONA REALMENTE IL SISTEMA,DA CHI GLI HA DECANTATO I FANTASTICI RECUPER,CON LAUTI GUADAGNI,NEL CORSO DEGLI ANNI DELL’IMPIANTO.

      INOLTRE,PER TE LUCA F.,IL TUO IMPIANTO DA 12KwP CHE E’ FORZATAMENTE IN TRIFASE 400V TI AMMAZZA IN BOLLETTA “ENEL” CON I COSTI FISSI . IL LIVELLO DI “ENERGIA IMPEGNATA” DEL TUO CONTRATTO SARA’ SICURAMENTE DA 6 KW MA NON MI STUPIREI SE FOSSE DA 10Kw .(magari potresti farmelo sapere così poi ti potrei dire qualche altra cosa)

      Ciao Luca Frigo …..BENVENUTO NEL NOSTRO CLUB !!!!!

      • Luca Frigo, il 31 Agosto 2015 ore 09:53

        Ciao GIPI,

        grazie 1000 per la tua risposta.

        La mia grammatica non era decisamente buona!

        Ho 2 impianti (6 kW 1 fase + 12 kW 3 fasi).

        Da gennaio di quest’anno rilevo queste anomalie.
        Gli impianti sono entrati in funzione il 30.01.2013.

        La produzione rilevata dai contatori ha un andamento “normale”.
        Gennaio bassa, in aumento fino ai mesi centrali ecc.
        Come anni precedenti.

        Sono i dati che mi fa vedere il GSE che sono tutti “piatti” da gennaio a luglio (ultimo dato presente). Concordo che potrebbero essere dei forfettari.
        Mi chiedo come mai e se c’è qualche problema che quindi vorrei risolvere.

        I contatori che ho sono da 6 kW monofase e 10 kW trifase.
        Quest’ultimo a servizio di una pompa di calore per la climatizzazione domestica con tariffazione dedicata, attivata a settembre 2014.

  75. michele, il 29 Agosto 2015 ore 07:53

    pacita di accumolo vi premetto che le batterie in questioni sono al gel
    grazie

  76. denis, il 1 Ottobre 2015 ore 08:58

    Prima di tutto complimenti per la pagina.
    Scusate se lo chiedo ma scaricando un foglio csv dal sito gse/ssp
    mi trovo questa formula:
    Max(((EnergiaA2 * 365 / GGattiviA2) * CSmedio) – CS_Itrim;0)

    Non vedo nessuna assomiglianza… e ancora corretta la formula di questa pagina web ?
    Grazie

  77. antonio, il 7 Ottobre 2015 ore 23:36

    ciao alessandro,ti volevo chiedere per cambiare il gestore di rete,io ho enel energia,e passare ad un’altro cosa bisogna fare.si deve comunicare al GSE o fare direttamente il cambio senza avvisare nessuno?visto che ci sono tante alternative.grazie

    • Alessandro F., il 8 Ottobre 2015 ore 11:13

      Per cambiare il contratto di fornitura energia elettrica dovrebbe fare tutto la nuova società di vendita (il “gestore di rete”, invece, non può essere cambiato)

  78. Johnny, il 7 Dicembre 2015 ore 07:38

    Salve,

    Se io ad oggi pago 0.24 cents per kwh, quanto andrei a pagare con lo scambio sul posto? 70% di auesto valore? Invece il prezzo di mercato sugli kw che non me li riprendo dalla rete?

    Questo scambio sul posto e’ destinato a rimanerci? O c e’ il rischio che la misura va a sparire tra 2,3 anni?

    Grazie mille,

    • Alessandro F., il 10 Dicembre 2015 ore 17:49

      Con lo scambio sul posto l’energia che prelevi da rete la paghi alle condizioni del tuo fornitore elettrico (questa non cambia).
      Però ricevi un rimborso del gse per l’energia immessa in rete.
      Il rimborso (contributo ssp) è pari ai costi dell’energia (diciamo mediamente 0,08 €/kwh) più il costi di alcuni servizi di rete (diciamo, mediamente e molto indicativamente, altri 0,08 €/kwh).
      L’energia immessa e mai più riprelevata ti viene pagata da gse al suo prezzo di mercato (cioè, in questo esempio, 0,08, ma questo è un valore variabile in base al mercato).

  79. Basilio Condoleo, il 14 Dicembre 2015 ore 23:37

    Buona sera Alessandro,
    ti chiedo una cortesia:
    Da Novembre 2014 ho installato un piccolo impianto da 3 Kwh tramite un piccolo fornitore che opera ne Milanese (per adesso ometto di segnalarti il nominativo). I materiali fornitomi sono 12 pannelli marca DAY4 energy 60MC-1 da 250w ciascuno con tolleranza positiva.
    Un inverter Power one da 3 Kw, più l’occorrente per l’installazione.
    Il sistema è installato su tetto a falda con inclinazione di 30° circa, esposto quasi perfettamente a sud , senza alcun elemento di ombreggiamento, con unica stringa verso l’inverter.
    Dal mese di Marzo e fino ad Ottobre ho seguito costantemente l’andamento di produzione giornaliera e mensile, rilevando che anche con giornate di sole splendido, il picco massimo non ha mai superato i 2200 / 2300 W. Solo in alcuni istanti ha raggiunto 3000 /3200 W. Questo indipendentemente delle condizioni di temperatura esterna
    La produzione annua 20-11-2014 / 20-11-2015 risulta 3820Kwh.
    E’ normale che un impianto nuovo non mi da più di 2300w in condizioni ottimali di insolazione?

    Contattato il tecnico installatore afferma che potrebbe esserci qualche anomali. Il fornitore dice che è normale, ma non mi spiega altro e di fatto si rifiuta di mandarmi un tecnico per una accurata verifica, ovviamente in conto garanzia che sulla “carta” mi dovrebbe spettare di diritto. Inoltre detto signore, dopo oltre un anno dall’installazione non mi ha ancora fornito la documentazione cartacea di garanzia, si è limitato ad inviarmi una email con degli allegati che non riesco a stampare.
    Come posso farmi valere per queste mancanze?
    Grazie, mi scuso per il lungo scritto.
    Basilio Condoleo.

    • Alessandro F., il 16 Dicembre 2015 ore 11:47

      Per sapere come avere la garanzia proverei a chiedere a qualcuno di federconsumatori.
      Sulla produzione: 1273 kWh/kW/anno non mi sembra fuori media, ma dipende da dove ti trovi e come è posizionato l’impianto. Se hai il dubbio una valutazione tecnica falla fare, partendo dall’inverter.

    • auleia, il 16 Dicembre 2015 ore 11:51

      Stessa situazione tua, ma in Calabria. Hai monitorato anche i giorni più “nuvolosi”. Perchè io ho dei mesi in cui la produzione è stata davvero bassa, colpa del tempo però.

    • gipi, il 10 Gennaio 2016 ore 18:50

      Ciao Basilio C.

      Complimenti per l’esposizione ben fatta del tuo problema. Purtroppo se si vuole fare un buon lavoro,in tutti i campi,bisogna per forza essere “lunghi” almeno quanto serve. Sarebbe stato utile sapere con precisione dove è situato il tuo impianto poichè chiamandoti tu Condoleo e non Fumagalli non è all’evidenza dei fatti che la “Ditta di Milano” indichi anche,implicitamente,la posizione del tuo impianto.

      Alessandro F.ti ha già dato una buona direttiva di base facendoti notare che 3820 kWh intorno al 45° parallelo sono addirittura sopra le aspettative poichè la produzione attesa di base può essere preventivata in non più di 3,00kWp x 1200 = 3600 kWh/anno e tu saresti già in vantaggio di 220kWh/anno, almeno stando ai numeri che ti fornisce l’inverter Aurora Power One (dicono molto buono).Io ho 2 impianti ciascuno con un Aurora ma TRIFASE che,ho notato essere, un poco esuberanti nella indicazione dei kwh . Ho valutato, attraverso varie misure derivate,che il loro esubero medio su serie di vari giorni e di circa il 7,5 % . Naturalmente non si può trasferire paro-paro il tutto al tuo inverter che è molto diverso(monofase).
      Comunque, se così fosse anche per te,ti troveresti sempre con almeno 3820/107,5×100 = 3547 kWh/anno e quindi sempre “in linea”.
      Se invece la lettura la fai sul contatore ENEL intermedio, che forse tu hai,subito dopo l’inverter, allora leggi il Vangelo (a me in ott.2013 l’ENEL non lo aveva montato perche non lo riteneva necessario poi ho sentito dire che, nel corso del 2014, ci avevano ripensato e avevano ripreso a montarlo .

      Dunque …..adesso vedi tu !

      Se la tua produzione annua si può ritenere pienamente “congrua” rimane da valutare la situazione delle potenze di picco che tu rilevi,a tuo giudizio , …troppo sotto tono.

      Su qesta parte ti ragguaglierò con un secondo commento appena possibile (ora vado a cena).

    • gipi, il 12 Gennaio 2016 ore 01:17

      Ciao Basilio C.
      CONTINUO IN CODA ALL’INTERVENTO DEL 10 GEN.2016(ORE 18,50)

      LE TUE POTENZE DI PICCO SONO VERAMENTE IN SODDISFACIENTI ???
      SECONDO ME SONO ADEGUATE E SODDISFACENTI !!!

      Cerco di spiegarti(e sarò lungo),mettiti comodo, e pensa da subito che tutto è normale. Secondo me ti devi,eventualmente,preoccupare solo dei ritorni dal GSE (il Grande Fratello).

      Permettimi comunque una domanda : ma il tuo Fornitore/Installatore che cosa ti dice su quello che tu lamenti? Si degna di darti qualche risposta vagamente tecnica e verosimile ? Ti ha spiegato almeno per sbaglio qualcosa del GSE . Sospetto che, di tutto ciò, sia successo ben poco o nulla! Tranquillo,il 99,99 % dei fotovoltaisti dopo aver pagato il “Saldo Impianto” si è trovato nelle tue(nostre)identiche condizioni. Tutti stiamo nuotando per salvarci su qualche atollo.

      IL tuo impianto ha pannelli che,nel loro insieme,sono certificati(ma solo uno per uno) per fornirti NON MENO di 3 kWp (eventalmente puoi attenderti solo qualcosa in più).
      Questo vuole dire che tu potrai ottenere questa prestazione e leggerla sul display dell,Inverter SOLO PER POCHI ISTANTI nel giorno più bello dell’anno e solo a condizione che l’aria sia tersa come il cristallo( quando la notte prima ha piovuto alla grande e al mattino si vedono i monti a 300 km di distanza), che il sole sia all’ultimo giorno di primavera o al primo d’estate e che al SUO mezzogiorno illumini i pannelli “a piombo” (a 90° rispetto al loro piano)e senza la minima ombra, che i pannelli siano rigorosamente rivolti a SUD e con il vetro perfettamente pulito,che la temperatura dei pannelli sia di 40°C precisi, che tutti i cavi che conducono la corrente tra i pannelli e poi fino all’Inverter abbiano resistenza ZERO, che l’Inverter stesso abbia peridite ZERO (ovvero rendimento 1,000000…),che il misuratore di potenza dell’Inverter sia perfetto e….. sicuramente ho dimenticato ancora qualcosa.
      In pratica una situazione che : NEANCHE IL PADRETERNO….
      Se,poi,sei riuscito a FOTOGRAFARE addirittura un 3200W questo ti da la misura dell’errore del sistema di misura stesso : il display segna sicuramente più del reale (come i tachimetri delle automobili per fare contenti i proprietari,in genere +5/7 %).

      In generale, però,la situazione non è così pesantemente condizionata da ogni singola variabile. La variabile che incide, in modo determinante è la trasparenza dell’aria.
      Per rendersi conto dell’andamento di questo FENOMENO DETERMINANTE bisogna essere metodici,appassionati,attenti,SOPRATTUTTO PENSIONATI. Osservare/controllare/misurare/registrare/valutare tutti gli eventi che si susseguono ogni giorno nell’Impianto e sempre con un occhio al cielo per valutare la posizione del sole,la velocità e la direzione del movimento delle nuvole,l’entità e la durata degli squarci delle nuvole ecc.ecc.

      La lettura del semplice picco di potenza “di giornata”,preso a se stante, non significa granchè. Se il cielo è nuvoloso e l’aria tersa e si apre uno squarcio si avranno subito registrati dei picchi magari entusiasmanti ma il totale di giornata può essere deprimente.
      Viceversa ci possono essere giornate con picchi a non più di 2/3(tuo caso 2000W)ma con produzione di giornata buona.
      Qindi,ma solo se sei in casa,vedi che il cielo di giornata e abbastanza definito e stabile e DEVI PROPRIO fare una lavatrice da 1,5 ore,la farai nelle ore centrali del giorno anche se leggi solo 1000w in quel momento e spererai che il Sole tenga per 1,5 ore perchè una volta lanciato non ti potrai più fermare.

      Tuttavia non ti conviene rovinarti la vita con questi equilibrismi da circo equestre. Per quello che ti sarà costato l’impianto te lo ripagherai nei tempi che “si dice” (4/5 anni) purchè i tuoi consumi ENEL, ante impianto FV, fossero intorno ai 3400/3800 kWh/anno e tu non abbia modificato troppo il tuo STILE DI VITA ENERGETICO elevando troppo i consumi . Comunque tieni presente che anche se li riduci troppo non va bene. Se chiudi casa d’inverno e ti passi 6 mesi alle Bahamas sei fregato dal GSE. Senza il FV chiudevi casa per quanto volevi e il risparmio delle bollette era matematico. Ora,con il FV avviato,se chiudi, risparmi uguale sulla bolletta però dal GSE (a consuntivo “CS” della annata) ti resterà ben poco.

      Normalmente il GSE ti fa (faceva) gli anticipi”CS” semestrali con una formula fissa in base ai kWp di accatastamento dell’Impianto senza curarsi di sapere quanto tu scambi realmente con la rete durante l’annata. Per te da 3,0 kWp eroga(erogava) 2 acconti semestrali da 36,96 € cadauno. Quindi se, alla successiva chiusura dei conti, rilevavano che ti avevano dato più del dovuto, perchè avevi SCAMBIATO meno del minimo da loro previsto, ti chiedevano la restituzione del mancante.

      Dato il basso rientro dal GSE, per carenza di scambio con la rete,l’ammortamento del FV va a pallino. Se ti succedesse un fatto del genere allora il tuo FV si trasforma da salvagente a zavorra di piombo.

      Per chiudere : ti pagherai l’impianto in 4/5 anni se, dopo averlo avviato, non spenderai più neanche 1€ . Se per qualche malaugurata ragione ti metti a spenderci sopra,allora, i tempi si allungheranno in funzione della entità della spesa .

      • Primosolare, il 12 Gennaio 2016 ore 18:53

        Ciao Gipi, la tua esaurientissima risposta a Basilio è “esemplare”, a Basilio non poteva capitare di ricevere una risposta perfetta come la tua. Forse lui pensava di poter vedere a tutte le ore della giornata un picco di potenza prodotta di 3 kW, ignorando che il sole prima sorge, forma un arco in cielo, raggiunge il massimo di potenza “solo” per pochi minuti della giornata e poi inizia a declinare verso ovest attenuando la potenza. Bravo e spero che ti risponda.

        • gipi, il 21 Gennaio 2016 ore 16:03

          Ciao Primosolare

          Grazie pr l’apprezzamento.Direi che hai fatto LA GAVETTA e ne hai tratti buoni frutti.Io,a scrivere, faccio una fatica “boia”e immagino che qualcuno,ora sapendolo, si dirà: E PER FORTUNA, ALTRIMENTI CHISSA’ CHE SUPERMATTONATE…
          Nella Vita bisogna avere un filo di “humor inglese”, almeno un poco…… CIAO

  80. giuseppe, il 27 Dicembre 2015 ore 19:59

    Salve :la fornitura del materiale per l’impianto FV l’ho avuta nel dicembre 2014 ed ho fatto un primo bonifico sempre a dicembre dello stesso anno ,un secondo bonifico l’ho fatto quando hanno finito di montare l’impianto nel marzo del 2015.
    Ora la questione è che il contratto è stato stipulato nel 2013 ,per vari motivi di ordine burocratico ( autorizzazioni comunali )siamo arrivati alla fine del 2014 e montaggio dell’impianto 2015 ;a quale tipo di conto energia sono sottoposto? gradirei una risposta ,per il momento è questo che chiedo ,poi sicuramente avrò molte domande da fare Auguro a tutti e soprattutto a chi mi risponderà un grande anno 2016 Giuseppe carbotti

    • Alessandro F., il 28 Dicembre 2015 ore 13:33

      Ormai.. nessun conto energia. Fai il contratto di scambio sul posto, le pratiche per le detrazioni fiscali e sfrutta l’autoconsumo.

  81. Pino, il 11 Gennaio 2016 ore 13:18

    Ciao Alessandro,
    mi dai un range di prezzo per un impianto da 6-10KW in policristallino inclusa l’installazione in centro italia, oltre che la resa attesa? Grazie

    Ho ricevuto tanti preventivi ma ognuno mascherava qualche dato esaltandone altri, gli installatori locali sono poco professionali

    • Alessandro F., il 11 Gennaio 2016 ore 15:01

      da 1.500 a 2.000 €/kw chiavi in mano (range molto indicativo)

  82. Pino, il 14 Gennaio 2016 ore 18:02

    ho trovato un impianto 6KW con pannelli BenQ ed inverter ABB a 1700 euro/KW chiavi in mano cosa ne pensi?

    • Alessandro F., il 14 Gennaio 2016 ore 18:42

      penso che sia un buon rapporto qualità prezzo

  83. Adolfo spagna, il 22 Gennaio 2016 ore 21:55

    SALVE vorrei una informazione su come leggere il contatore annesso all’inverter ,cioe il contatore enel interno alLa casa
    il 19 genn 2016 leggo
    IMISSIONI ATTUALE A1= 4566 A2=1008 A3=1171
    IMISSIONE PRECEDENTE A1=4515 A2=997 A3=1146
    PRELIVI ATTUALE A1=1 A2=1 A3=1
    PRELIEVI PRECEDENTE A1= 1 A2=1 A3= 1
    il mio impianto e’ un 4kw con panelli sunpower
    come vanno interpretati questi numeri ?
    che differenza fa tra i numeri del contatore esterno e quello interno?
    come si fa visualizzare l’autoconsumo ‘?
    grazie

    • Alessandro F., il 25 Gennaio 2016 ore 12:13

      Dovrebbe essere il conteggio di tutta l’energia PRODOTTA dal tuo impianto. Parte di questa energia è stata autoconsumata, parte è stata immessa in rete (per vedere quanto è stato immesso in rete devi vedere l’altro contatore: il contatore di scambio con la rete enel).

      A1, A2, A3 sono le tre fasce orarie della giornata (sarebbero i corrispettivi di F1, F2, F3 che leggi nelle bollette). Per calcolare il totale dei kWh prodotti devi fare la somma di A1, A2, A3.

      Con PRECEDENTE si intendono tutti i kwh congelati all’ultimo giorno del mese precedente a quello in cui si fa la lettura.
      Con ATTUALE si intendono i kwh prodotti nel momento in cui leggi: quelli “PRECEDENTI” più quelli del mese in corso.

      Il prelievo attuale e precedente tralascialo.

      Il contatore “esterno” misura immissioni e prelievi dalla rete.
      Il contatore “interno” misura tutta l’energia prodotta dal tuo impianto fv.

      L’autoconsumo si calcola in questo modo:
      tutti i kwh prodotti (si leggono dal contatore “interno” sommando gli A1, A2 e A3)
      meno
      tutti i kwh immessi in rete (si leggono dal contatore “esterno” sommando gli A1, A2, A3).

      Esempio: se l’impianto fv produce 100 e immette in rete 40. L’autoconsumo è di 60.

      • gipi, il 4 Febbraio 2016 ore 16:59

        Per Adolfo & Francesco F.

        Scusate ma mi sono dimenticato di dire…..
        I dati PRELIEVI …. ATTUALI / PRECEDENTI sono tutti al valore 1 perchè il Contatore è di tipo “programmabile e multifunzione”(ma programmabile solo dal personale ENEL). DOVENDO MISURARE SOLO LA QUANTITA’ DI ENERGIA CHE LO ATTRAVERSA E’ STATO PROGRAMMATO SOLO PER TOTALIZZARE LE “IMMISSIONI”. Per “immissioni” si intende la quantità di energia che l’Inverter ha prodotta e “immessa” nel Contatore.
        I Contatori Totalizzatori dei Prelievi non sono stati messi in servizio perchè non servono e continueranno a indicare il valore 1 per sempre.

        • Adolfo spagna, il 4 Febbraio 2016 ore 17:58

          ringrazio alessandro e gipi, una ultima domanda
          puo’ essere considerata una buona o sufficiente produzione quella rilevabile dai dati sopraesposti ,considerando la data di installazione , luglio 2014, ?
          ricordo che l’impianto e’ un 4kw ed e’ esposto verso est-sud ( quindi non un sud pieno) e che questo inverno non ha preso un granche’ di sole data la presenza di nebbia permanente nella mia zona
          grazie

        • gipi, il 5 Febbraio 2016 ore 19:09

          Ciao Adolfo
          Anche tu sei stato un po’ colpito da “ansia fotovoltaica”; mettiti tranquillo , ci sono alti e bassi, nebbia,foschia, neve…… il tuo impianto se non, va in “Tilt”, allora funziona bene !!!

          Non so di dove sei, ma se sei in Pianura Padana (+/- al 45° Parallelo), perchè Adolfo + Spagna = potresti essere Emiliano. Allora i dati della tua tranquillità potrebbero essere i seguenti.

          Il tuo imp. da 4 kWp dovrebbe darti 4 x 1200 = 4800 kWh/anno .
          L’impianto ha lavorato sino ad ora per 18 mesi (diciamo dal 15/07/2014 al 15/01/2015 ) e il Contatore dopo l’Inverter ti segna 4566+1008+1171 = 6745 kWh/18 mesi.
          Come da pura matematica il contatore dovrebbe segnare 4800 x 18/12 =7200 kWh/18 mesi.
          Sempre matematicamente ti mancherebbero 455kWh. Però questa fine anno Dicembre 2015 e stata abbastanza disastrosa per tutti per cui , a me pare che, tu sei perfettamente IN LINEA.

          Inoltre hai in pieno, nei 18 mesi, due periodi invernali con una mancanza dei mesi buoni estivi
          Aprile/Luglio. Il tuo controllo perfetto sarà ai 2 anni (24 mesi). Credo che se controllerai nei prossimi mesi vedrai un progressivo recupero. E’ anche molto probabile che tu possa superare il riferimento che ti ho dato. Secondo me sei REGOLARE. Goditi il tuo FV.

    • gipi, il 4 Febbraio 2016 ore 12:01

      Ciao Adolfo Spagna & Francesco F.

      Francesco, vedo ora la tua ineccepibile risposta al quesito sul 1°Contatore ENEL di Adolfo.
      Questa tipologia di risposte;di estrema utilità, potrebbe avere un maggiore risalto nel Sito?
      Potrebbero essere raccolte in una specie di “FAQ”(DOMANDE FREQUENTI) ?
      Altrimenti il lodevole impegno profuso nelle risposte molto “puntuali e puramente tecniche”andrà certamente sprecato. Ovviamente questo tipo di soluzione richiede una tua decisione specifica e un tuo ulteriore impegno…… dare buoni consigli è relativamente facile, per passare alla pratica ci vuole molto più e la cosa non è sempre possibile(me ne rendo conto).

  84. Adolfo spagna, il 10 Febbraio 2016 ore 22:47

    ringrazio gipi delle risposte esaurienti ,volevo aggiungere ,dato che non l’ho fatto prima , che la mia zona e’ proprio la pianura padana ma in particolare appena a nord del polesine quindi dove preferibilmente le nebbie ristagnano a lungo quando ci si mettono ( a 10 km da rovigo e 35 da padova in linea d’aria) vorrei inoltre capire se quel che ho pagato chiavi in mano sia stato un prezzo giusto o meno
    quasi 14000 eu , pannelli sunpower , con garanzia sulla produzione di 25anni,
    molti hanno detto che ho speso troppo
    grazie

    • gipi, il 20 Febbraio 2016 ore 19:12

      Ciao Adolfo Spagna.
      OK sei un poco più a Est delle mie previsioni. Conosco discretamente la tua Zona. Da Rovigo verso Padova,dopo passato l’Adige,potresti essere nella zona Solesino/Pozzonovo/Tribano/Bagnoli di Sopra. Ho lavorato molti anni ad Adria, abitando io in Piemonte, “mi muovevo”.

      Per la tua “DOMANDA PREZZO” ti devo confermare quanto detto dagli “altri”. Non sono un esperto ma,a Luglio 2014, avresti dovuto spendere al massimo 2500 €/kWh (ovvero 4kWpx2500=10000€). Vedi anche quà e là girando su questo Sito.

      Per quanto alla garanzia pannelli io, per mia personale convinzione, non ci farei troppo conto. Sono come le Assicurazioni Private,anzi, contaci di meno,molto meno. Io conterei di più sulla eventuale buona qualità propria dei tuoi pannelli e basta .

      Una domanda un po’ “così”: in quale località ha sede la ditta che ti ha venduto/installato l’Impianto ?

      • Adolfo spagna, il 25 Febbraio 2016 ore 15:23

        grazie, gipi
        si tratta della ditta OFFCOM green energy solution di padova
        non so giudicarla non essendo del ramo,ho solo la vaga sensazione che potevo trovare di meglio ,sopratutto per il prezzo
        ciao
        adolfo

        • gipi, il 25 Febbraio 2016 ore 18:33

          Ciao Adolfo Spagna

          Grazie per la informazione. Sarà certamente utile per quelli del tuo Circondario. Il giudizio lo vedo insito nel prezzo stesso…..

      • Adolfo spagna, il 26 Febbraio 2016 ore 15:47

        la ditta ha sede in padova
        grazie

      • gipi, il 4 Marzo 2016 ore 12:16

        Ciao Adolfo Spagna

        Dunque direi che sei di Anguillara Veneta.
        Per quelli(OFF COM di Mestrino (PD)) che ti hanno venduto/installato l’Impianto,li ho visti sul loro Sito e credo di avere visto anche la foto del tuo impianto sul tetto.
        La Ditta è piena di “Bollini Blu” di qualità(meglio delle banane CHIQUITA). I Bollini Blu costano alla Ditta che li deve mantenere negli anni,ma non sempre sono sinonimo di garanzia per l’acquirente,più spesso aumentano solo a dismisura i costi per gli Utenti Finali.

        Il mio è un giudizio del tutto personale, ma fondato su lunga esperienza pratica di progettazione in vari campi tecnici. La buona qualità la fa solo l’esperienza e l’onestà dell’installatore(le difficoltà tecniche nei piccoli impianti FV standard non esistono : si fanno come i biscotti, sono tutti uguali e tutti copiati gli uni dagli altri).

  85. Luigi, il 24 Febbraio 2016 ore 15:34

    Salve, sono il possessore di un impianto fotovoltaico da 5,45,Kw che mi produce circa 7000 Kw all’anno (dal 2012), in questi ultimi due anni ho notato un notevole aumento dei consumi in bolletta, ossia energia prelevata dal fornitore. Da alcuni miei controlli ho notato che il contatore del fornitore rileva la stessa potenza di prelievo che mi indica anche il contatore di produzione, in breve risulta che prelevo e pago l’energia elettrica anche quando la produzione del mio impianto fotovoltaico copre abbondantemente il fabbisogno della mia abitazione.
    Dopo aver richesto informazioni al GSE ho ricevuto questa risposta;
    “Lo scambio sul posto regolato dalla Delibera AEEG 570/12 prevede che l’utente dello scambio acquisti l’intera quantità di energia elettrica prelevata da una qualsiasi impresa di vendita (ivi inclusi le imprese di vendita in maggior tutela per gli aventi diritto) e che il medesimo utente stipuli la convenzione per lo scambio sul posto attraverso la quale il GSE prende in consegna l’intera quantità di energia elettrica immessa, vendendola sul mercato e regolando i contratti di trasmissione, distribuzione e dispacciamento con le imprese distributrici e con Terna.”.
    Quindi non consumo la produzione di energia elettrica autoprodotta, ma acquisto sempre TUTTA l’energia della mia abitazione al prezzo di mercato mentre il GSE la immette IN TOTO in rete, mi potete spiegare?

    • Alessandro F., il 25 Febbraio 2016 ore 10:54

      cit.:

      ..il GSE prende in consegna l’intera quantità di energia elettrica IMMESSA..

      L’energia che autoconsumi istantaneamente NON deve essere immessa in rete, ma deve arrivare direttamente dall’impianto alla tua rete domestica interna, senza passare dal contatore di scambio con la rete. L’autoconsumo NON deve prevedere immissione in rete.
      Lo scambio sul posto invece prevede immissioni e prelievi da rete da parte dell’utente.

      Quindi non consumo la produzione di energia elettrica autoprodotta, ma acquisto sempre TUTTA l’energia della mia abitazione al prezzo di mercato mentre il GSE la immette IN TOTO in rete, mi potete spiegare?

      Se è così è sbagliato.. devi acquistare dalla rete solo ciò che non autoconsumi. Il GSE non immette in rete. Il GSE misura l’energia che tu immetti in rete e misura l’energia che prelevi da rete quando il tuo impianto non produce.

      • Luigi, il 25 Febbraio 2016 ore 17:18

        Grazie Alessandro della risposta, credevo anch’io di consumare l’energia prodotta dall’impianto, invece ho avuto un notevole aumento in bolletta con l’addebito sempre crescente di Kw prelevati, al punto che da una mia verifica è risultato che con una produzione istantanea di 3,3 Kw (e la lavatrice in funzione), il contatore ENEL segnava un consumo/prelievo di 1,5 Kw! Dopo aver spento la lavatrice ho controllato ed il contatore ENEL mi segnalava un consumo/prelievo di 0,3 Kw, acceso nuovamente la lavatrice lo stesso contatore è tornato a segnare 1,5 Kw. Sempre con una produzione istantanea di 3,3/3,5 Kw. Anche senza avere elettrodomestici accesi il contatore ENEL segna sempre un consumo di 0,3/0,5 Kw, anche quando l’impianto produce adeguatamente per la mia abitazione. Sono mesi che cerco di capire cosa devo fare visto che il GSE mi ha liquidato con la risposta sopracitata. Avete qualche consiglio da darmi?

        • Alessandro F., il 25 Febbraio 2016 ore 17:36

          probabilmente l’impianto ha un errato schema di connessione/funzionamento con la rete, visto che sembra immettere nella rete TUTTA l’energia prodotta. Quando utilizzi elettrodomestici e l’impianto produce, deve utilizzare l’energia dell’impianto, non quella di rete. Fai controllare da un bravo elettricista.

    • gipi, il 25 Febbraio 2016 ore 17:34

      Ciao Luigi &Alessandro F.

      Intanto Luigi dovrebbe dire quale è il suo “vincolo” con il GSE (forse 5° CONTO ENERGIA-2012- oppure SSP come lascerebbe supporre la risposta datagli dal GSE ??).

      Poi Luigi dovrebbe anche dire (leggendolo dalle Bollette) quale tipo di CONTRATTO DI PRELIEVO DALLA RETE ha, e con quale fornitore. Il contratto può essere ENEL o di qualche altro operatore sul mercato. Se il suo contratto fosse ENEL potrebbe essere solo di una delle tipologie MONOFASE che indico : 3kWh-Tariffa D2 ; 4,5 kWh-Tariffa D3 ; 6kWh-Tariffa D3 .

      Per come Luigi descrive i suoi problemi non risulta possibile(almeno a me) immaginare la reale natura dei suoi guai. In pratica Luigi sta CON I DATI A ZERO. E anche A ZERO POSSONO ESSERE I CONSIGLI.

      La risposta che GSE ha fornito a Luigi (se il suo impianto è veramente in Convenzione SSP) a me pare INECCEPIBILE sia dal punto di vista Formale che Sostanziale. Ovviamente nella risposta del GSE non può essere menzionata l’ENERGIA AUTOCONSUMATA poichè tale quantità di Energia non viene mai “immessa in rete” perchè consumata al momento stesso della produzione(in rete finisce solo l’esubero produttivo del FV).

      Che io sappia, per come sono strutturati tutti i Sistemi FV, se l’utenza di casa richiede Energia questa viene presa in toto dal FV, nei limiti della produzione di questo, istante per istante. L’eventuale Energia mancante per coprire la richiesta viene fornita, sempre istante per istante, dalla Rete (PRELIEVO DA RETE). Questa funzione non dipende da marchingegni elettrici più o meno strani ma dal semplice collegamento dei conduttori (fili) dell’Impianto. Pertanto l’Impianto, una volta realizzato, funziona così per l’eternità (o altrimenti non funziona del tutto).

      Alessandro le tue “puntualizzazioni” mi sfuggono del tutto e, se non avessi una certa conoscenza della parte “tecnica”, mi precipiterebbero nella confusione assoluta. FORSE MI SFUGGE QUALCOSA DI FONDAMENTALE E SBAGLIO IO ?????

      Infine per Luigi. Dai una occhiata ai vari interventi “gipi”nelle varie striscie “SCAMBIO SUL POSTO………” e potrai renderti conto dei dati che devi raccogliere (molti) per sperare di avere un qualche tipo di risposta almeno minimamente utile.

    • gipi, il 25 Febbraio 2016 ore 20:54

      P.S per Luigi
      Ho visto le tue precisazioni delle ore 17:18 apparse un attimo dopo il mio intervento delle 17:34 che attualmente è ancora in “Moderazione”.

      Senza spiegarti il perchè ti chiedo : II TUO CONTATORE DI SCAMBIO CON LA RETE E’ PER CASO DI TIPO TRIFASE MENTRE L’INVERTER E’ DI TIPO MONOFASE ??? . Se per caso fosse questa la tua situazione allora ci sarebbe una spiegazione abbastanza semplice per i tuoi guai.

      Altrimenti,se tutto il Sistema Contatore & Inverter è MONOFASE, la problematica permane inspiegabile,almeno alla luce delle informazioni che hai fornite.

      • Luigi, il 29 Febbraio 2016 ore 20:29

        Grazie gipi e scusa il ritardo nel rispondere; ho il 4° conto energia SSP. Come fornitore avevo ENEL fino ad un anno fa, sono passato ad ENI anche in virtù del fatto che Enel non mi permetteva di cambiare contratto vincolandomi ad una tariffa fissa, per modo di dire, con un consumo incluso di 300 Kw. Dopo aver cambiato fornitore, ENEL mi ha proposto la Bi-Oraria che avevo precedentemente richiesto. Il mio desiderio di cambiare contratto con ENEL nasceva dal fatto che da un consumo di 250 Kw mensili, abbondantemente sopperiti dai 300 Kw inclusi nella fornitura, sono passato a 480 Kw mensili, con l’onere di pagare 180 Kw extrataglia tutti consumati in fascia F1, questo DOPO che ho installato l’impianto fv.

  86. Luigi, il 25 Febbraio 2016 ore 21:24

    Grazie Alessandro, la settimana prossima viene un tecnico della ditta a controllare l’impianto, dopo numerosi solleciti. Quando ho installato l’impianto avevo un contratto fisso con l’Enel e non superavo il limite mensile, ma neanche si abbassava il consumo, da una mia richiesta in merito mi era stato risposto che loro calcolavano il consumo in base alle letture dell’anno precedente e che con le nuove letture le bollette sarebbero state adeguare, e difatti dopo un anno mi sono arrivare alcune bollette pari a zero per conguaglio. Non sono però più riuscito a fare l’autolettura perchè mi comunicavano che la lettura non era compatibile con gli anni precedenti.
    Dal 2015 però sono tornate ad aumentare fino a superare il mio tetto mensile di Kw, al punto che ho cambiato fornitore. Dall’autunno scorso però sono tornato a pagare fino a 480 Kw mensili contro una produzione di 550 Kw del mio impianto nello stesso mese e da settembre ho iniziato a cercare risposte dagli organi deputati senza ottenere alcuna risposta. Non credo sia un problema di collegamenti perchè inizialmente funzionava tutto correttamente, spero di risolvere e condividere con voi la risoluzione. Grazie ancora della cortesia.

    • gipi, il 8 Marzo 2016 ore 16:58

      Ciao Luigi

      Ti seguo con curiosità per sapere il responso che ti ha dato il Tecnico che doveva controllare il tuo Impianto.
      Sei stato almeno tanto fortunato da poterlo vedere? (il Tecnico)

      • Luigi, il 12 Marzo 2016 ore 13:32

        Ciao gipi, scusa il ritardo nel rispondere. Il tecnico non è ancora venuto ma mi ha contattato telefonicamente per riferirmi quanto ha visionato dal sito GSE; a lui non risultano anomalie in fatto di produzione/autoconsumo, secondo lui sono in linea con la produzione annua con alternanza inverno/estate, mi ha consigliato alcune prove per verifica di consumo istantaneo ed eventualmente di contattare l’ENEL per una verifica del contatore, è rimasto perplesso anche lui sul consumo imputatomi in fascia F1 in quanto la mia produzione sopperisce abbondantemente al mio bisogno. Il mese prossimo ho programmato un intervento di verifica e lavaggio dei pannelli con il tecnico ed ho inviato i dati ricavati dal portale GSE al mio fornitore chiedendo una verifica, mi hanno risposto che prendono in considerazione il fatto che il contatore possa avere anomalie e si riservano di contattare loro l’ENEL per chiarimenti, mi hanno anche assicurato che entro il mese prossimo mi faranno avere notizie. Intanto aspoetto e autoconsumo, a presto altri aggiornamenti, grazie.

      • Luigi, il 12 Marzo 2016 ore 13:37

        Or ora mi è giunta la mail dal GSE in risposta alla mia “Quinta” richiesta di informazioni in merito all’autoproduzione;

        “con la presente siamo a confermarle che come principio di funzionamento un impianto fotovoltaico allacciato ad un’utenza domestica deve consentire l’autoconsumo dell’energia contestualmente alla produzione della stessa. La invitiamo pertanto a verificare il corretto funzionamento dell’impianto o il corretto allaccio del contatore.”

        giustamente non riguarda loro l’acquisto di energia dal fornitore, ma ad una semplice richiesta di chiarimenti potevano fornirmela subito e non dopo la quinta richiesta.

      • gipi, il 7 Aprile 2016 ore 10:40

        Ciao Luigi

        Hai concluso qualcosa con le verifiche sul tuo Impianto?
        Sei ancora lungo il “percorso”…. Il tuo Tecnico si è fatto vedere?
        Scusami per la curiosità, puramente tecnica, che mi ha suscitato il tuo Caso !!!
        Spero di risentirti presto con notizie interessanti.

  87. Sara, il 10 Marzo 2016 ore 18:49

    Alessandro ciao,
    mi stanno proponendo un impianto FV da 3.600 kw al prezzo di 10.000 € (Iva compreso)installato, collaudato e attivazione dei vari aspetti amministrativi, composto da 9 pannelli LG monocristallini X2, per i quali non riesco a trovare referenze,
    cortesemente riesci a darmi il tuo parere circa la qualità dei pannelli indicati e del costo dell’impianto ?
    1000 grazie ! Sara

    • Alessandro F., il 11 Marzo 2016 ore 12:25

      Ciao Sara, purtroppo non conosco i pannelli di marca LG Electronics, anche se il marchio è rinomato.
      Il prezzo mi sembra un prezzo medio (secondo alcuni risulterà anche medio-alto).
      Se qualcuno ha info ulteriori lo ascoltiamo volentieri.

      • Sara, il 12 Marzo 2016 ore 15:02

        Alessandro ciao e grazie per la risposta per me molto importante,
        ben venga se qualcuno avrà ulteriori info da aggiungere, buon week.

  88. gipi, il 18 Marzo 2016 ore 15:53

    Ciao a tutti

    A’ CESERE ARIDACCE ‘E VECCHIE BBOLLETTE DE L’ENEL !!!!!!!

    Forse questo sarà il grido disperato degli Italiani alla vista delle Nuove Bollette che cominciano ad arrivare in questi giorni.

    Le nuove Bollette sono piene di inutili notizie che bastava dare, come già si faceva, una volta all’anno. In compenso non si saprà più nessun dettaglio sulle “voci”che concorrono a formare le varie “categorie” dei costi in Bolletta (Vedere le vecchie Bollette con i “Raggruppamenti Costi” delle varie Categorie che erano chiamate (A),(B),(C),(D) ). Tutti si lamentavano del fatto che i “dettagli” all’interno dei “Raggruppamenti” erano incomprensibili, per cui i “dettagli” sono stati eliminati e sono stati istituiti tanti bei consuntivi “PAGA E TACI” .

    Il tutto rappresentato in prima pagina da una bellissima “TORTA” tipo quelle che ti presentano quando vogliono farti investire dei soldi in Banca o nelle Assicurazioni o nelle Azioni di Borsa o altre turlupinature simili. L’ unica vera utilità della TORTA è che evidenzia, a colpo d’occhio, che la spesa per l’ ENERGIA, della quale noi tutti tanto ci preoccupiamo, rappresenta solo una parte abbastanza limitata della bolletta.

    Inoltre scompare lo “specchietto” (era in terza facciata della vecchia Bolletta, normalmente) dei consumi degli ultimi dodici mesi con il dettaglio per fascia oraria (F1 – F2 – F3) che era presente in ogni Bolletta e utilissimo per avere sott’occhio l’andamento dei consumi stessi. Ora, come si legge nell’opuscolo in allegato alla Bolletta ( vedere sulla terza facciata opuscolo) tale “specchietto” verrà inviato “UNA SOLA VOLTA ALL’ANNO“ cioè solo dopo che l’Utente, magari non attentissimo, avrà “bucato” alla grande i suoi consumi.

    ATTENDO SPERANZOSO VOSTRE VALUTAZIONI CHE MI POSSANO SMENTIRE E FARMI SENTIRE PIU’ FIDUCIOSO SUL NUOVO “CORSO”DELLE BOLLETTE.

    P.S. Per fare in modo che più frequentatori del Sito possano prendere visione di questo intervento lo inserisco su più “strisce” del Sito (quelle più frequentate). Semprechè il Moderatore lo ritenga accettabile e utile.

  89. gipi, il 19 Marzo 2016 ore 18:59

    Ciao a tutti

    Ho sott’occhio proprio ora la prima NUOVA BOLLETTA ENEL (fornitore ENEL s.m.t.) per una disgraziatissima Utenza. L’Utenza ha un impianto FV da 7,92 kWp e il Contatore da 6 kW TRIFASE tariffa D3 – Bioraria(che è la minima “taglia” di Contatore/Contratto ammessa da ENEL per il FV superiore a 6kWp e che deve essere obbligatoriamente TRIFASE).

    Fatta questa premessa tecnica, va aggiunto che la casa, residenza regolare(prima casa) di una certa persona, risulta disabitata da qualche anno e non si può pensare di affittarla a chicchessia .

    Il consumo di Energia Elettrica presa dalla Rete , in questa situazione, nel corso di ogni anno, è pressochè costante e di circa 280 kWh/anno. Il consumo è dovuto sostanzialmente all’mpianto di riscaldamento (servizi elettrici della caldaia a gas) che funziona,al minimo necessario di sicurezza, per 4 mesi invernali (Nov – Dic – Gen – Feb) + i consumi di Stand-By dell’ Inverter durante le ore di non produzione del FV .

    Per questi motivi, in questa inconsueta situazione, nei Periodi di Fatturazione Invernali il costo medio del kWh è altissimo a causa della enorme incidenza dei “COSTI FISSI IN BOLLETTA”.
    Concretamente il costo era di 0,53/ 0,54 €/kwh e, per le Bollette Bimestrali che erano di circa 92 kWh, l’importo era di 92 x 0,535 = 48/49 € . A questo fatto ineluttabile ci si era abituati……

    Ora, con la prima “NUOVA MERAVIGLIOSA BOLLETTA” del 2016 , per il Bimestre GENNAIO/FEBBRAIO, per i soliti 92 kWh/bimestre, il nuovo importo da pagare è diventato 77 € equivalente a 77/92 = 0,8369 €/kwh .
    L’ aumento percentuale risulta : ( ( 77 / 48,5 ) – 1 ) x 100 = 58,7 % !!!!!!!!!!

    Questo “CASO LIMITE” certamente poco frequente, ma sicuramente non unico, non promette nulla di buono anche per i casi più “NORMALI E DIFFUSI” con consumi da 2000/3500 kWh/anno e Contatore Monofase “minimo” da 3 kWh tariffa D2-Bioraria.

    Tutti i frequentatori del Sito sono invitati a fornire i loro dati e le loro considerazioni sulla NUOVA ERA DELLE BOLLETTE ELETTRICHE in modo da riuscire a capirci qualcosa (ma temo sarà una nuova “ Mission Impossible” ……..prossimamente su questo schermo) .

    • auleia, il 21 Marzo 2016 ore 18:13

      prima bolletta con nuovi “prezzi”, euro 82,90, a fronte di un prelievo di 417 kw. dovrei essere nella norma? grazie.

      • Alessandro F., il 22 Marzo 2016 ore 10:08

        circa 0,20 €/kwh, mi sembra una buona tariffa. Io spendo quasi 0,30 (con 4,5 kW di potenza contatore).

        • auleia, il 22 Marzo 2016 ore 12:02

          Grazie.

      • gipi, il 22 Marzo 2016 ore 21:20

        Ciao Auleia

        Molto utile e gentile farci sapere qualcosa della tua nuova Bolletta 2016, però……. perchè chiedere ad altri se la tua Bolletta nuova è “buona” ????

        Chi meglio di te, che possiedi certamente le tue vecchie bollette, può fare il confronto, darsi e darci, la “RISPOSTA PERFETTA” ????

        Mi rendo conto che magari il confronto Bolletta nuova/vecchia può essere difficoltoso perchè ENEL (almeno qui da noi al Nord, nella mia zona) per il passaggio 2014/2015 aveva emesso una Bolletta di due mesi Dic.-Gen. , mentre ha chiuso il 2015 con bolletta di un solo mese per il solo Dicembre.
        Poi , ora, con il “nuovo corso Bollette”, ENEL ha fatturato per il bimestre Gen.-Feb. 2016.
        Questo “cambio di passo”, naturalmente unito al fatto che è scomparso qualsiasi dettaglio sulla FORMAZIONE DEI PREZZI, rende oggettivamente difficoltosa la comparazione Bollette vecchie/nuove.

        Nel tuo caso particolare, Auleia, tu hai detto che nel 2015 hai prelevato dalla Rete 1739 kWh che è una quantità molto bassa (buon per te) a immediato ridosso di un certa mitica quota 1800 kWh che contrassegna il traguardo di minimo costo del Kwh con il contratto Contatore come il tuo da 3 kW – Tariffa D2-Bioraria. Forse tu non lo sai ma tu, nel 2015, hai pagato il costo del kWh PIU’ BASSO D’ITALIA. Quindi… FESTA GRANDE PER TE (per il 2015) .

        Prova a controllare, come puoi, le tue Bollette 2015 e vedrai che dovresti trovarti con una somma di Bollette per circa 304 € . Comunque questa è la cifra ESATTA che ho rilevato da tabelle dell’ ENEL sul loro Sito. Per entrare nel Sito di ENEL e arrivare alla tabella segui le istruzioni qui sotto :

        Dunque : 1) https://www.servizioelettriconazionale.it/it-IT/contratto/modifica (vedere la schermata)
        2)cliccare su Tasto “Condizioni Economiche” (vedere la schermata)
        3)cliccare su Tasto “Usi Domestici” (vedere la schermata)
        4)cliccare su riquadro “tariffa bi-oraria D1 – Pompa di calore(vedere la schermata)
        5)cliccare sul trafiletto “scopri se ti conviene” (dopo il primo paragrafo “Dal 1° Luglio 2014……) e si presenterà una tabella, scritta piccolissima, con tutto quello che “non avresti mai osato chiedere”. Forse ENEL avrà commesso un errore nel tentativo di fare pubblicità alla sua nuova Tariffa D1 dedicata agli ENERGIVORI .

        Se ci riesci potrai vedere quello che ti ho detto. Cerca i valori compresi tra 1700 e 1800 kWh/anno.
        A conti fatti tu pagavi : 304€ / 1739 kWh = 0,1748 €/kWh (nel 2015) .
        Ora, nella prima Bolletta 2016, stai pagando :82,90€ / 417 kWh =0,1988 €/kWh

        Se anche quest’anno consumerai i soliti 1739 kWh ti toccherà di pagare 43,30 € in più, secondo il conteggio : 1739 x (0,1988 – 0,1739) = 43,30 €/anno.

        Il tuo aumento % di spesa annua sarà : 100 x (43,3 / 304) = 14,24% . NON TRASCURABILE!!!

        Naturalmente io non sono il Vangelo. Controlla e vedi tu (ma controlla per bene).

        • auleia, il 24 Marzo 2016 ore 12:21

          pagati nell’anno 2015, euro 280,07.

        • gipi, il 27 Marzo 2016 ore 18:59

          Ciao Auleia

          Allora tu, per il 2015, stai a 280 €/anno contro il mio “pronostico” di 304 €/anno per i tuoi 1739 kWh/anno prelevati dalla Rete.

          Dunque tu hai pagato il tuo kWh : 280/1739 = 0,1610 €

          Constato, ora, che hai vinto la Medaglia d’Oro (“toro” come diceva il tuo conterraneo Nino Frassica in “Quelli della Notte”) per il prezzo Kwh più basso mai pagato in Italia negli ultimi anni . CHE TI DICEVO !!!!!

          Penso che nessuno ci crederà, ma io SI.

          Si…quasi….perchè forse ti hanno conteggiato pochi kWh in meno dei 1739 detti o ti hanno fatto quà e la qualche piccolo”ritorno”.

          La sostanza però non cambia molto: SEI UN FORTUNATO che non sapeva (forse)di esserlo . Ciao

          Non credo ch

    • Gpl, il 22 Marzo 2016 ore 16:22

      utenza di residenza (momentaneamente non abitata), potenza 3 kW, energia prelevata kWh 2 in ore vuote, bolletta Gennaio-Febbraio = Euro 18,42 + Iva 1,84 = Euro 20,26 cioè 10 Euro a kWh !!! – bella fregatura ma sono sicuro che gli utenti fregati saranno in molti. Fornitore Enel SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA – Più tutelato di così solo L’ENEL

      • Alessandro F., il 23 Marzo 2016 ore 10:19

        Sono evidentemente tutti costi fissi, indipendenti dai consumi. Gli utenti “fregati” non sono “molti”, sono TUTTI (tutti quelli che ricevono le bollette elettr.). Perchè i costi fissi sono gli stessi per ogni fornitore: servizi di rete, oneri, imposte, addizionali, accise, iva, ecc.

        • gipi, il 26 Marzo 2016 ore 10:57

          Ciao Alessandro F.

          Verità ADAMANTINA la tua.
          Si tratta, però, per gli Utenti, di una DIVERSA PERCEZIONE INTELLETTUALE DELLA SITUAZIONE. La “Tecnica della Diluizione” pervade ormai da tempi lontani la nostra vita quotidiana(Acquisti a Rate, Mutui, Assicurazioni,e ora anche il CANONE TV). Non per niente un furbacchione e affabulatore di “quattro cotte” come MARCO(Giacinto)PANNELLA si era inventato lo Slogan : Iscriviti al Partito Radicale ti costa quanto un caffè al giorno. Ai Tempi si parlava di 1000 £ e Lui contava di incassare 365.000£/anno per ogni Tessera del Partito che veniva sottoscritta…..
          Per qualche tempo aveva anche avuto un certo successo.

      • gipi, il 23 Marzo 2016 ore 22:01

        Ciao Gpl

        Il tuo commento mi fornisce lo spunto per alcune considerazioni di carattere generale e non strettamente collegate alle tue rimostranze con BATTUTA FINALE che è piacevole,come sempre,in questi casi.

        Questo è sempre stato(più o meno)come è sempre stato per tutto quello che ci viene “portato a casa” con un qualche Contatore e una qualche “linea di alimentazione” . Acqua, gas, luce, telefono, ecc….

        Ora non lamentiamoci per cose secondarie e sicuramente logiche ed inevitabili. Cosa farei io stesso se MI TROVASSI DALL’ALTRA PARTE DELLA BARRICATA ? Questo io me lo chiedo sempre in tutte le sitazioni della Vita. Tutti i Sistemi (anche i Condomini) hanno per forza dei COSTI FISSI che,regolarmente,i più furbi vorrebbero non pagare accampando le scuse più strampalate senza curarsi minimamente anche di passare per incapaci mentali,PUR DI NON PAGARE,pur sapendo essere doveroso farlo.

        Eventualmente si tratta di valutare se il FISSO RICHIESTO risulta proporzionato al SERVIZIO LATENTE del quale si può disporre per qualsisi necessità in qualsiasi momento.

        Personalmente ,nel caso dei Contatori ENEL, non sono in condizione di esprimere un parere fondato(non ho elementi numerici da poter valutare). Volendo esprimere un”sentimento”
        e nulla più, io direi che 10€ a bimestre (60 €/anno) potrebbero essere già sufficienti.

        Ovviamente la valutazione del costo per kWh è molto suggestiva …. ma chiaramente priva di senso(così pare a me).

        Non ci resta, come sempre, che sperare nella nostra buona Stella (però lo STELLONE Italiano sembra particolarmente arruginito negli ultimi tempi).

        • Gpl, il 29 Marzo 2016 ore 14:59

          Ciao Gipi,
          osservo come noi non siamo in grado di valutare se i costi (fissi e variabili) legati al servizio elettrico siano o meno congrui rispetto al servizio offerto dalle aziende elettriche. Però io so, per certo, che i costi legati alle reti (tutte, da quelle in AT a quelle in Bt) sono stati ampiamente ammortizzati dopo tanti anni di onorato servizio. Spesso queste reti sono state pagate da utenti o hanno beneficiato di sostanziosi contributi statali – quindi da noi sostenuti indirettamente attraverso le tasse. Ebbene le tariffe elettriche debbono restare abbondantemente sopra i costi perché oltre a quelli diretti (petrolio, macchine, e via elencando) direttamente imputabili all’impresa ne sono stati aggiunti altri dovuti a carrozzoni. Ne elenco tre: Autorità EE e G., Gse, Gme. Ma sono sicuro che altri sono nascosti. Ecco che il costo del servizio elettrico incide, sugli utenti consumatori, a causa di extra indovuti. Non parlo poi del fatto che i dividendi tornano allo Stato che è l’azionista di tutto il sistema.

        • gipi, il 31 Marzo 2016 ore 20:53

          Ciao Gpl

          Come si fa a non essere daccordo con quanto tu dici sul CARROZZONE DELL’ENERGIA ELETTRICA ????

          Però ci sarebbe da dire ancora MMMMMMMOLTO di più sulle MEGABALLE del costo dell’Energia dal Fossile, gli Sceicchi ed i Sultani.Io ho delle idee del tutto “fuori norma”, su questi argomenti e su tutto il resto che ci circonda, ma non posso pronunciarmi perchè altrimenti mi sottopongono subito ad un Trattamento Sanitario Obbligatorio stile “Vecchia Cara URSS”.

          Accontentiamoci di gestire i nostri FV al meglio, per quello che si può !!!

      • gipi, il 24 Marzo 2016 ore 17:37

        Sempre ciao GPl

        Battuta su Battuta : ENEL, per le ORE VUOTE,si dà sicuramente molto da fare per i Clienti. Le tue le ha RIEMPITE ALLA GRANDE !!!!!!!
        Ma chi sarà il GENIO che si è inventata questa nuova definizione? Facciamo una raccolta firme per conferirgli almeno qualche Onorificenza della nostra Repubblica.

    • Gpl, il 29 Marzo 2016 ore 15:27

      Ciao Gipi,
      quella che tu definisci la NUOVA MERAVIGLIOSA BOLLETTA contiene un errore a mio giudizio insanabile: non indica da alcuna parte il costo unitario della merce acquistata (kWh x euro …= totale euro per la materia energia). E’ come se dal fornaio compriamo il pane non a un tot al kg ma all’importo che il fornaio stabilisce di sua iniziativa e cioè questo pezzo tot, quest’altro un tot, e via elencando). Io vedo tante piccole vecchine che smanettano su internet, al sito indicato, per capire se quanto paga in bolletta è giusto. Non lo capisce ? MA SI AGGIORNI, NEL 2016 TUTTI DEBBONO CAPIRE TUTTO, ANCHE L’INCOMPRENSIBILE. Non sono proprio a digiuno di kW, di kWh, di F1, F2, F3 e di contatore elettronico, però debbo confessarti che ho avuto difficoltà a controllare la mia NUOVA PRIMA MERAVIGLIOSA BOLLETTA. E così anche il mio vicino (tecnico informatico) ma anche un amico che di professione fa il medico (dottore). Figuriamoci il cittadino comune non informatizzato. Insomma questa bolletta nuova è un rebus ma penso che i cittadini qualche azione vorranno proporla. Io sono pronto a raccogliere a migliaia le firme di protesta. E non serve neppure il banchetto in piazza.

      • gipi, il 31 Marzo 2016 ore 22:40

        Ciao Gpl

        Veramente la NUOVA MERAVIGLIOSA BOLLETTA,come tu hai riscontrato, è tale perchè ti “solleva finalmente e totalmente” dalla necessità di pensare ALCUNCHE’.

        BASTA SOLAMENTE PAGARE e sapere che IL GRANDE FRATELLO ha già fatto tutto il meglio per Te. Siamo finalmente IN PARADISO .

        In quanto alle AZIONI DI MASSA DAL BASSO ti ricordo che LA NUOVA MERAVIGLIOSA BOLLETTA è figlia delle precedenti annose proteste che si sono levate da più parti nel corso dei tempi.

        Io una cosa la ho capita a partire dai primissimi Referendum(vale solo per me perchè sembra che nessun altro se ne sia accorto): BRONTOLA, MA NON TROPPO, PER LE LEGGI CHE CI SONO PERCHE’, SE TE LE CAMBIANO, SARA’ SOLO PER FARE MEGLIO I LORO INTERESSI E POI TI DIRANNO PURE CHE TI HANNO ACCONTENTATO !!!!

        Passando al concreto : LA NUOVA MERAVIGLIOSA BOLLETTA è anche tale perchè, per quel poco che dice, lo nasconde sotto una grafica monotona uniforme,numeretti dei Consuni piccolissimi a “tratto” sottilissimo e con toni di colore sapientemente grigiastri per facilitare al massimo la lettura anche a quelli con la cataratta.

        Favorito dalla NUOVA MERAVIGLIOSA IMPOSTAZIONE GRAFICA anche a te, Gpl, sarà sfuggito il rettangolino “COSTO MEDIO”, in fondo alla seconda facciata, con relative spiegazioni e due valori di “costo medio”.

        I valori, di per se, rispetto alla Bolletta, sono giusti anche se arrotondati….
        Però tu prova a confrontare il costo medio omnicomprensivo del kWh della nuova bolletta(fattelo da te matematico e non arrotondato) e confrontalo con l’analogo dell’ ULTIMA VECCHIA CARA BOLLETTA.
        Scoprirai, piacevolmente, che il nuovo kWh è sensibilmente rincarato. La percentuale del rincaro dipende in modo,più o meno,”inversamente proporzionale” ai consumi della Utenza.

        I più “mazzuolati” sono le utenze di seconde case ma anche per le “prime” magari “di comodo” con bassi consumi….
        Stò raccogliendo alcune bollette di PRIME CASE contratto D2-Tariffa Bioraria e le ho confrontate, con quelle già in mio possesso e degli stessi Utenti, emesse per il passato Dicembre 2015. Gli aumenti percentuali rilevati(sul costo medio del kWh in bolletta sono:

        Consumo annuo 431 kWh Aumento 69,91%
        Consumo annuo 1063 kWh Aumento 17,74%

        Per la mia Utenza sono pasato da 0,30 a 0,32 €/kWh ovvero +6,6% (la mia utenza è trifase-Contatore da 6kW, molto atipica e non fa testo). Attendo di avere altre 3 Bollette “tipiche” che spaziano sino a 3800kWh/anno da miei conoscenti….

        A risentirci e….facci conoscere i rincari rapportati alla “taglia” dei consumi annui tuoi e dei tuoi amici.
        Nel caso, specifica anche la potenza di CONTRATTO,IL TIPO (D2 o D3) e la Tariffazione (Monoraria o Bioraria), il Fornitore (ENEL o chi altro) altrimenti tutto finisce in un unico calderone e non ci si capirà niente del tutto .

        COMUNQUE SIA NON PROTESTIAMO TROPPO PERCHE’ CORRIAMO IL RISCHIO CHE CI VENGANO TROPPO “INCONTRO”.

  90. gipi, il 17 Aprile 2016 ore 21:14

    Ciao a tutti.

    Sono riuscito a comporre il mio piccolo “Mosaico Nuove Bollette” che può dare una idea della situazione che si è concretizzata, ma solo parzialmente per questo 2016, e che evolverà(con altro aumento similare, dicono….) nel 2017 per consolidarsi con un ultimo aumento(dicono…. di minore entità) nel 2018.
    I valori del kWh sono dati 2015/2016 per ogni singolo Utente.

    Nuove Bollette “ENEL” ( Servizio di Maggior Tutela)—- Bimestre gen./feb. 2016
    Contatore 3 kW—Utenza Domestica D2—-Tariffazione Bioraria( F1 ; F23 )

    Utente 1 : Cons. 420 kWh/a— 0,25067/0,42580 €/kWh— +69,9 %

    Utente 2 : Cons. 1100 kWh/a— 0,19390/0,22830 €/kWh— +17,7 %

    Utente 3 : Cons. 3100 kWh/a— 0,18906/0,22891 €/kWh— +21,1 %

    Utente 4 : Cons. 3400 kWh/a— 0,20250/0,24609 €/kWh— +21,5 %

    Utente 5 : Cons. 3800 kWh/a— 0,20240/0,24612 €/kWh— +21,6 %

    Per un altro Utente con Contatore 3 kW (in 2° Casa)
    Utenza Domestica D3 (obbligatoria)— Tariffazione Bioraria ( F1 ; F23 )
    Consumi sempre ZERO sia 2015 che 2016.
    Costi al BIMESTRE (addebitati per il solo Contatore+10 % IVA)
    — 17,20/43,05— +150,3 %

    Dicono che lo SCONQUASSO sia dovuto alle solite Regole Europee.
    Però CHE FANTASIA !!!!! . E per fortuna che ci avevano SUPER INFORMATI che i costi dell’ Energia Elettrica erano in calo (Bontà Loro) .

  91. giuseppe, il 21 Aprile 2016 ore 20:09

    Mi succede che quando c’è pieno sole ,l’inverter va in blocco , perché la tensione di linea aumenta fino a 260 volt. Quando non c’è sole la tensione di rete scende 232 volt.Avvengono fino a 30 blocchi dell’inverter in pieno sole ,dopo 10 minuti l’inverter si riconnette ,perde 10 minuti di produzione per ogni blocco.C’è la possibilità di agire sull’inverter per alzare la soglia d’intervento? Sono costretto che per tenee la tensione intorno ai 245 volt devo attaccare delle resistenze per disperdere un po di corrente.

    • Alessandro F., il 22 Aprile 2016 ore 10:37

      argomento tecnico.., ma sicuramente s’è soluzione a livello di settaggi. Se qualcuno ha suggerimenti.. interesserebbe anche a me.

      • auleia, il 22 Aprile 2016 ore 11:19

        È successo da pochi giorni anche a me . Ma non era esageratamente calda la giornata. Da cosa dipende, visto che sul mio power one aurora, non ho avuto nessun messaggio di errore.

    • gipi, il 22 Aprile 2016 ore 18:09

      Ciao a tutti

      Si da il caso che in questi ultimi 4 giorni (dalle mie parti, basso Piemonte,Tortona (AL)), dopo un paio di anni di Vita Fotovoltaica vissuta “pericolosamente”, sul filo del rasoio della SOVRATENSIONE di Rete, ci siamo cascati dentro , tutti i giorni è DISTACCO ASSICURATO dalle 10 alle 17 se il cielo è appena “passabile”.
      In pratica,quando i Fotovoltaici della zona raggiungono 1/3 della loro potenza produttiva si scatena il finimondo dei 250/260V anche nei giorni lavorativi(in precedenza si correva il rischio solo di Sabato e ancor più di Domenica). Ora è FESTA GRANDE TUTTI I GIORNI!!!! ma il meglio deve ancora venire .

      Vi dettaglierò i particolari appena possibile. Sono già a buon punto.

    • gipi, il 25 Aprile 2016 ore 19:42

      Ciao Giuseppe, Alessandro F., Auleia & Compagnia

      Il proliferare di grossi impianti FV (ai quali non si può resistere)aumenta sempre più la problematica delle SOVRATENSIONI DI ZONA ( nelle Maglie di distribuzione e, soprattuto, nei Rami Terminali post Trasformatore B.T.)
      Inizialmente il PROBLEMA derivava dalla “Sezione” (mm2) dei conduttori delle Linee di Distribuzione in BASSA TENSIONE (380 V -Trifase) che erano dimensionate giuste ma, ovviamente, nell’ottica di un VERSO UNICO di Flusso della Corrente a partire dai PICCOLI TRASFORMATORI B.T., sparsi capillarmente sul Territorio Servito, verso le Utenze.

      In base a questa Strutturazione della Rete si era provveduto, nel tempo, a sostituire ove necessario i vecchi cavi esistenti con altri di maggiore “sezione”.

      Ciò che stava immediatamente PRIMA dei Piccoli Trasformatori (linea a 15.000V; qui dalle mie parti) non risultava risentire della produzione dei piccoli impianti FV che “distribuivano/diffondevano” sufficientemente l’ Energia prodotta tra tutte le Utenze che facevano capo allo stesso Trasformatore senza cercare di RICACCIARLA INDIETRO (attraverso il trasformatore) alla Linea a 15.000 V.

      Con il continuo aggiungersi di nuovi “piccoli impianti”(anche non tanto piccoli perchè ciascuno di questi può arrivare sino a 20 kWp) si è arrivati in molti casi alla SATURAZIONE ENERGETICA DA FV delle Reti Distributivi Post Trasformatore B.T. ( 380 V – Trifase). In questa condizione il SURPLUS di Energia deve essere fatto “RIFLUIRE INDIETRO attraverso il Trasformatore B.T. in Cabina”sino alla Linea dei 15.000 V (Linea di Media Tensione) per trovare “SFOGO” verso altri possibili Trasformatori B.T. più o meno distanti che consentano “sbocco”.

      Questa situazione di NECESSITA’ DI FLUSSO INVERSO richiede che tutti gli Inverter di tutti gli Impianti FV che fanno capo ad un qualsiasi Trasformatore B.T. aumentino, CONCORDEMENTE TRA LORO, il loro VOLTAGGIO per poter CONFERIRE IN LINEA tutta l’Energia che, in quel momento, è disponibile dai Pannelli FV.

      A peggiorare la situazione(qui da me) anche la Linea a Media Tensione (15.000 V) è sicuramente in SOVRATENSIONE già di per se tessa in quanto vi confluiscono vari Impianti FV di tipo Industriale. Il più grosso é da non meno di 800kWp (a circa 1000 mt. da casa mia, entrato in funzione a inizio 2015) e conferisce direttamente, con proprio Trasformatore, la sua Energia alla Linea a 15.000 V.

      Se la spiegazione della Problematica, per quanto semplificata, può apparire fumosa e di difficile comprensione allora suggerisco la ulteriore semplificazione concettuale dell’ACQUA.

      Supponete di avere creato, a casa vostra, un laghetto al quale attingete acqua in notevole quantità e che pompate indietro nella Rete Idrica di Zona. Se lo fate usando il piccolo tubo che arriva a casa vostra la vostra pompa farà già una certa fatica in proporzione al flusso d’acqua che cercate di introdurre in Rete (aumento di pressione). Se sostituite il tubo con uno più grande allora la pressione che dovrà generare la pompa risulterà minore. Comunque la pressione che la pompa dovrà esercitare non potrà che essere SUPERIORE (quanto basta) alla pressione propria della Rete Idrica. Se, insieme a voi, la stessa cosa la fanno anche molti vostri Vicini di casa… allora hai voglia ad aumentare il diametro dei tubi.
      Se poi uno dei Vicini è “prepotente” e pompa molta più acqua di tutti gli altri messi insieme e con una pompa con motore molto potente, allora tutte le Piccole Pompe con piccolo motore lo BRUCERANNO se tentano di vincere la SUPERPRESSIONE creata dalla POMPA PREPOTENTE
      ——-PER LA SOGLIA DI TARATURA STACCO INVERTER…… alla prossima puntata.

    • gipi, il 28 Aprile 2016 ore 14:45

      Ciao a tutti!!

      —-QUANDO L’INVERTER STACCA DALLA LINEA “ENEL” PER SOVRATENSIONE —-

      Le norme di ENEL (Standard di Rete) prevedono, per gli Inverter Monofase sino ai 6 kW, che questi devono rispettare dei limiti di Tensione e di Frequenza durante il loro funzionamento.
      Se i limiti STANDARD DI RETE vengono superati allora l’Inverter deve disconnettersi (produttivamente) dalla Linea pur rimanendo collegato a questa per quanto riguarda il continuo controllo dei PARAMETRI CORRENTI (istantanei) della Linea stessa . Quando l’Inverter rileva che i PARAMETRI (Tensione & Frequenza) sono ritornati entro i LIMITI STANDARD e la situazione rimane regolare per un certo limite di tempo (300 sec = 5 min), allora RISTABILISCE IL COLLEGAMENTO DI POTENZA CON LA LINEA iniziando a immettere Energia in modo CONTROLLATO E PROGRESSIVO fino al massimo fornito dai pannelli in quel momento.

      —- I PARAMETRI (SOGLIE) PRESCRITTI PER GLI INVERTER MONOFASE (sino a 6 kW)

      VOLTAGGIO MASSIMO :
      Parametro 59.S1 = 1,10 x 230V = 253V—Media mobile su 10 min.—Ritardo intervento 3 sec.
      Parametro 59.S2 = 1,15 x 230V = 264,5V—Misura istantanea—Ritardo intervento 0,2 sec.
      VOLTAGGIO MINIMO :
      Parametro 27.S1 = 0,85 x 230V = 195,5V—Misura istantanea—Ritardo intervento 0,4 sec.
      Parametro 27.S2 = 0,40 x 230V = 92V—Misura istantanea—Ritardo intervento 0,2 sec.
      FREQUENZA MASSIMA :
      Parametro 81>.S2 = 51,5 Hz—Misura istantanea—Ritardo intervento 0,1 sec.
      FREQUENZA MINIMA :
      Parametro 81<.S2 = 47,5 Hz—Misura istantanea—Ritardo intervento 0,1 sec.

      In generale questi PARAMETRI sono già memorizzati “Di Fabbrica”(default) in tutti gli Inverter, Tuttavia, per fare fronte a situazioni molto particolari, i Parametri possono essere modificati entro piccoli valori ma è necessario disporre di una particolare PAROLA D'ORDINE che viene fornita dal Costruttore dell'Inverter solo su specifica richiesta del proprietario dello stesso. A questo punto è possibile intervenire per modificare i PARAMETRI STANDARD dell'Inverter sapendo però che:
      A—Il Costruttore dell'Inverter sa che si è intenzionati ad intervenire sui Parametri e in caso di guasti allo stesso decade qualsiasi garanzia.
      B—Tutte le modifiche dei Parametri e la loro Cronologia vengono registrate nella memoria dell' Inverter stesso in modo incancellabile.
      C—La modifica dei Parametri è proibita da ENEL senza una loro specifica AUTORIZZAZIONE per cui, in caso di controlli a seguito di problemi di SOVRATENSIONE NELLA RETE, si potrebbe essere colpiti da sanzioni.

      Sempre rimanendo nella generalità dei casi, per i piccoli FV (sino a 6kWp), è abbastanza inutile modificare i Parametri perchè, in genere, il problema della SOVRATENSIONE deriva dalla struttura propria della RETE “ENEL” DI ZONA in correlazione con i GROSSI IMPIANTI FV DELLA STESSA ZONA. Quando “ I GROSSI ” si trovano in difficoltà non possono permettersi perdite di produttività a causa di “STACCHI” dei loro Impianti e nemmeno di IMMISSIONI CON POTENZA RIDOTTA (come sarebbe nelle loro possibilità di Regolazione delle Immissioni). In pratica “I GROSSI” provvedono all'aumento dei loro PARAMETRI DI SOVRATENSIONE tanto quanto basta per continuare ad immettere tutto il 100% della loro produzione in Rete e tutti “I PICCOLI “ sono costretti a soccombere STACCANDO.
      “ENEL” chiude più di “un occhio” su questa faccenda poichè avrebbe dovuto negare, a suo tempo,
      l'autorizzazione all'esercizio di tali Impianti incompatibili con lo stato della Rete. Siccome però vi sono DIRETTIVE DALL'ALTO di favorire ad ogni costo le Energie Alternative……..!!!!!!

  92. F.A., il 23 Aprile 2016 ore 15:11

    Buon pomeriggio, ho cercato di capire il meccanismo SSP seguendo esempio.
    Ora ho un dubbio applicato a questo caso: abitazione con consumi annuali di 6673 kWh distribuiti nelle segueni fasce:

    F1 1818 kWh
    F2 2115 kWh
    F3 2740 kWh

    Ragionando in questi termini: autoconsumo 100% di F1 + autoconsumo 20% di F2 + autoconsumo 10% di F3 mi esce un impianto da 1.7 kWp (producibilità luogo 1500 kWh/kWp).

    E’ corretto il ragionamento fatto? Inoltre se volessi quasi azzerare la bolletta che potenza dovrebbe avere l’impianto in modo da recuperare con SSP e liquidazione eccedenze?

    Grazie

    • gipi, il 13 Maggio 2016 ore 10:24

      Ciao F.A.

      Ho lasciato passare qualche tempo, dal tuo intervento del 23 aprile 2016 (ore 15:11), aspettando che qualcuno ti rispondesse. Per la verità ero curioso di vedere quale poteva essere l’approccio al tuo inconsueto modo di di affrontare il problema, nella visione di qualche frequentatore del Sito. Ma……nulla !!

      Allora, per te, ma anche per tutti gli altri che possono avere interesse a capire i “FONDAMENTALI” del problema ti dico quali sono le “LINEE GUIDA” da seguire per il corretto dimensionamento di un Impianto FV .

      Nel tuo caso dimentica le tue valutazioni preliminari. Quello che conta è il Consumo Annuo di casa tua ( 1818+2115+2740 = 6673 kWh/anno ) e l’Indice di Produttività,per la tua zona, che tu dici essere 1500 kWh-anno/kWp (dal dato si suppone che tu risiedi al Sud/Isole).

      Per essere economicamente conveniente, al massimo del possibile, in base alle attuali Regole SSP/GSE e Sgravi Fiscali IRPEF, qualsiasi Impianto DOVREBBE PRODURRE NEI 12 MESI DELL’ANNO SOLARE LA STESSA QUANTITA’ DI ENERGIA CHE VIENE RICHIESTA DALLA UTENZA SENZA IL FV.

      Nel tuo caso specifico la Dimensione Impianto risulta : 6673 kWh / 1500 kWh-anno = 4,45 kWp
      Orientativamente N° 18 Pannelli da 250 W ( 4,5 kWp) con Inverter da 5 kW.

      Tu, attualmente, in F1 consumi 1818 kWh/anno ovvero il 27,3 % del totale 6673 kWh/anno perchè, giustamente, concentri al massimo i consumi su F2&F3. Con il FV operante sarà tua convenienza cercare di invertire i consumi spostandoli in F1, ma con criterio, quando sei sicuro di avere un buon Sole per il tempo di una lavatrice, aspirapolvere, forno o altro Elettrodomestico molto energivoro.

      La produzione Totale Annua del tuo FV verrà utilizzata al 35% (circa)in modo diretto (autoconsumo) quando l’Impianto FV produce . Il restante 65% verrà conferito alla Rete perchè, nelle ore di Sole, si generano esuberi di energia che la tua Utenza non può utilizzare sul momento. Questo esubero del 65% (immesso in Rete) verrà ripreso gradualmente, dalla Rete, nel corso dell’anno in tutti i momenti nei quali la produzione del tuo FV è nulla (notte) o comunque inferiore alle tue necessità di Utenza (cielo coperto). Questa suddivisione % dei consumi è un dato medio “empirico”e avviene da sola ( per come sono collegati tra loro i fili dell’impianto) e non ci sono dispositivi che possono guastarsi o malfunzionare. Tutto dipende dalla accortezza di “attaccare” un Grosso Elettrodomestico quando la produzione del FV è sufficiente a “sostenerlo”.

      Il tuo ipotetico Impianto FV produrrà dunque 4,5 x 1500 = 6750 kWh/anno e di questi ne verranno “autoconsumerai” 0,35 x 6750 = 2362 kWh (subito in fase di produzione presi direttamente dall’Inverter mentre sta producendo) i restanti 0,65 x 6750 = 4388 kWh verranno “depositati” in Rete (come fosse il Conto corrente della tua Banca) e verranno ripresi tutti, poco alla volta, quando ti necessitano, nel corso dell’anno. Questo Servizio di Deposito /Prelievo “in Rete” ha un suo costo che dipende dal volume dei consumi dell’Utenza e anche dal tipo di Contratto con il Fornitore di Energia(ENEL o altri sul Mercato) . In Rete non lasci praticamente nulla (77 kWh), alla fine della annata, perchè ti riconoscono la miseria di 0,05 €/kWh che devi mettere in Dichiarazione dei Redditi e ti viene tassata secondo il tuo “scaglione di tetto IRPEF”.

      Per la contabilità dei “soldoni” che produce tutto il Sistema che ti ho prospettato ti dirò, in dettaglio, in seguito. Questo perchè aspetto di sapere dal GSE (dicono entro il 15 c.m.) i Dati dei Consuntivi di SSP relativi all’anno 2015. Potrei usare i dati consolidati del 2014 ma è meglio attendere i dati “freschi di giornata” che probabilmente presenteranno variazioni non piacevoli.

      • F.A., il 21 Maggio 2016 ore 11:40

        Gipi, grazie per la spiegazione ed il suggerimento. F.A.

  93. auleia, il 24 Maggio 2016 ore 18:28

    Pubblicato conguaglio
    Kw immessi 2647
    Kw 1722,effettivi da mie letture 1739
    2 acconti da euro 43,68 ciascuno
    conguaglio 108,45.
    Le bollette pagate negli anni precedenti ammontavano a circa 750 euro. Ho pagato nel 2015, 326,66 euro. Lo so che non è questo il modo giusto per calcolare, ma sono contento così.

  94. fabio, il 25 Agosto 2016 ore 13:18

    ciao Alessandro,
    sto valutando l’installazione di un FV da 3Kw, per un consumo annuale sotto i 2700 Kwh, ma nel fare i conti ho dei dubbi nel calcolo del contributo di scambi sul posto. So che esiste la formula Cs= min(Cei, Oe)+ Es*CUsf
    considerando un PUN di circa 0,04 (agosto 2016), quale valore posso considerare per CUsf?
    Ed inoltre, applicando la formula sopra, che prezzo “medio” posso considerare come prezzo di rimborso dal GSE per energia immessa in rete? dai miei conti risulta circa 0,07 euro. ti sembra realistico?
    Grazie in anticipo
    Saluti

    • Alessandro F., il 29 Agosto 2016 ore 10:34

      Il prezzo di rimborso della quota ENERGIA è sempre uguale alla quota ENERGIA che paghi in bolletta. Cioè il prezzo di mercato dell’energia è uno, che lo si produca col fotovoltaico o che lo si acquisti sul mercato elettrico. Quello che fa la differenza è il costo dei “servizi+oneri”.

      Per calcolare il prezzo medio di rimborso dell’energia immessa puoi considerare questo CUsf indicativo:
      – se hai tariffa domestica D1 –> CUsf di circa 10 centesimi/kwh
      – se hai tariffa domestica D2 –> CUsf di circa 6 cent/kwh se consumi meno di 1.800 kwh/anno. Sale a 11,6 cent€/kwh se consumi da 1.800 a 2.640 kwh/anno. E sale man mano che salgono i consumi.
      – se hai tariffa domestica D3 –> CUsf di circa 12,4 cent€/kwh se consumi meno di 1.800 kwh/anno. Sale a 14,1 cent€/kwh se consumi da 1.800 a 2.640 kwh/anno. Anche questo sale man mano che salgono i consumi, arrivando fino a 22,4 centesimi di euro/kwh.

  95. Giovanna, il 24 Ottobre 2016 ore 09:08

    Buongiorno è complimenti per questa pagina, sono in procinto di istallare un fv mi hanno proposto pannelli shuco non essendo esperta in materia vorrei chiedervi se è un buon pannello di qualita’ ed efficiente. Grazie

    • Alessandro F., il 24 Ottobre 2016 ore 10:39

      Ciao Giovanna. Si Shuco è una marca affidabile e di buona qualità.

  96. marco, il 26 Ottobre 2016 ore 12:20

    ciao oggi avendo un po di tempo ed essendo passati due anni dalla posa dell’impianto mi sono fatto due conti sulla convenienze o meno del fotovoltaico, volevo condividerli per confrontarli con voi.
    Impianto da 4kilowatt attivo da fine settembre 2014 (produzione 2014 -kw4041; 2015-kw4117)
    sull’impianto usufruisco degli incentivi fiscali per la detrazione del 50%, contratto di scambio sul posto.
    in caso ho fornelli a induzione e pompa di calore aria-acqua da 250 litri per produzione ACS (è da questa che nasce l’idea dei conti , perchè se è vero che con il fotovoltaico produco acqua calda gratis è altresì vero che tale macchina va revisionata ogni anno , 60€ e ci perdo tutta la convenienza)
    ultima premessa è che i calcoli sono fatti a grandi linee non potendo farli in maniera dettagliata ma utilizzando spesso la media.
    costo impianto € 10.000 iva compresa
    totale bollette Enel in questi due anni (dedotto canone TV): € 1626,38 (kw consumati 6973), si può quindi ipotizzare una spesa media per kw consumato pari a 1626.38/6973= 0,23
    autoconsumo totale in due anni Kw 3098*0,23 , risparmio da autoconsumo € 712,54
    giusto per la cronaca Kw immessi :4974
    contributi ricevuti dal GSE (al netto delle spese) € 318,63.

    ora, se io ipotizzo che i miei 10.000 euro iniziali li avessi investiti al 2% (ci stava due anni fa) dopo 10 anni mi ritroverei (calcolo con interessi compositi) con € 12.189

    ipotizzando una situazione stabile nel corso dei prossimi anni se io a questo 12189 euro detraggo
    (risparmi da autoconsumo 712,54/2*10= € 3652),
    contributi GSE (318,63/2*10= € 1593,15),
    mi ritrovo che dopo 10 anni ho ancora una maggiore spesa di € 6943,85, detraendo a questi i 5000 euro di risparmio fiscale, ho comunque un maggior costo di € 1943,85.
    Il tutto considerando che fino ad ora l’impianto non ha avuto problemi e che ci sarà un calo di rendimento nel lungo termine

    Ora: o io sbaglio qualcosa (e ditemi cosa), o numeri alla mano sto fotovoltaico non conviene per nulla??

    • marco, il 26 Ottobre 2016 ore 12:21

      scusate, come produzione 2014 intendevo dal 10/2014 al 09/2015, come 2015 dal 10/2015 al 09/2016

    • gipi, il 28 Ottobre 2016 ore 19:01

      Ciao Marco
      La tua situazione non è così male come a te sembra perchè, in realtà, vi è un errore di base nei tuoi conteggi. Questo errore, nei primi 1 o 2anni dall’avviamento dell’Impianto, lo fanno in molti. Il motivo deriva dal fatto che, ai Fotovoltaisti, non viene spiegato, da chi vende l’Impianto, quali sono le tempistiche e le modalità di pagamento che adotta il GSE.

      Nel tuo caso la tua contabilità del GSE ha un “periodo contabile” che inizia ogni anno al 01gen. e termina al 31 dic dello stesso. Poi però, per sapere come ti è andata la annata (vedere i conti che ti ha preparato il GSE), dovrai attendere sino a metà/ fine di Maggio. Per avere i soldi in mano dovrai attendere ancora 2 mesi sino alla fine di Luglio.

      Detto questo tu dovresti vedere tutti i tuoi Conti GSE (come ti vengono presentati nel dettaglio) entrando nel loro PORTALE TELEMATICO e ACCEDENDO CON I TUOI CODICI al tuo Conto. Se non lo fai non potrai capirci nulla. Se non sai come fare fattelo spiegare da chi ti ha venduto l’Impianto (se esiste ancora in vita e si degna di risponderti) o da qualche amico/conoscente Fotovoltaista più esperto.

      Detto questo, risulta chiaro che, i conti fatti con il tuo metodo non tengono conto del fatto che,mentre tu paghi le Bollette ENEL subito(ogni 2 mesi), il GSE ti paga con un ritardo di 6 mesi dal completamento del loro Anno Amministrativo. Tu attualmente, per tutto l’anno Amministrativo 2016 (ormai agli sgoccioli), avrai ricevuto solo un ACCONTO per il primo SEMESTRE di circa 49 € e il secondo acconto di SEMESTRE lo dovresti incassare entro fine Novembre. Poi, come già detto, incasserai il Saldo entro fine Luglio. A questo punto potrai rivedere i tuoi calcoli fermando tutto il tuo computo delle Bollette ENEL al 31 Dic.2016.

      Vedrai che tutto si normalizzerà parecchio e dovresti rientrare dalla spesa dei 5000€ (50% di 10.000) in circa 5 anni Solari, o poco più, di pagamenti GSE. Il tempo di Calendario sarà di almeno 6 mesi più lungo.

      Per i resto sembra che il tuo Impianto dovrebbe produrre un poco di più (dai 4400ai 4800 kWh/anno) però può dipendere dalla situazione climatica e locale (latitudine, nebbie, ombreggiamenti) e anche dall’orientamento dell’Impianto. Senti magari l’installatore…..

      Per il costo Impianto non dici se è compresa anche la pompa di calore per l’acqua calda con serbatoio 250 Lt . Comunque, supponendo che sia esclusa e che ti abbiano montato un buon impianto FV (chiavi in mano), hai pagato un prezzo accettabile di 2500€/kWp(qui al Nord).

      Per la convenienza o meno della Pompa di Calore per ACS non saprei dirti. Dipende molto da quanta acqua calda consumi. Se ne consumi poca potrebbe essere di poca utilità o addirittura un gravame inutile. Comunque ti può essere utile sapere che, per 1kWh di corrente elettrica assorbita dalla PdC dovresti ottenere circa 4 kWh di energia contenuta nell’acqua calda. Con uno scaldabagno classico a resistenza elettrica, invece, la corrente elettrica necessaria, per avere lo stesso effetto, sarebbe anch’essa di 4 kWh.

      • Marco, il 3 Novembre 2016 ore 06:58

        Sono d’accordo con Marco. Alla fine il costo dell’impianto si compensa appena con i vantaggi economici ricevuti. Non ne vale la pena. Lo rifarei solo per un fatto ecologico.
        Marco

        • Alessandro F., il 3 Novembre 2016 ore 11:48

          Quando hai installato e quanto lo hai pagato?

        • gipi, il 8 Novembre 2016 ore 11:00

          Ciao Alessandro F.

          Nel primo intervento di “MARCO 1” (26 ott. 2016) lui dice di avere speso 10.000€ per i 4kWp di FV installato (ovvero 2500€/1kWp). Dice anche che il FV è stato avviato a “fine settembre 2014”. Nel suo successivo intervento (3 nov. 2016, su mia richiesta) chiarisce che il Sistema ACS da 250 lt (servito da Pompa di Calore dedicata solo a questo Servizio)ha avuto un suo costo separato da quello del FV. Non dice nulla su tale costo e nemmeno sulla Potenza di Targa della PdC, mentre dice del “COP” che è di 3,7.

          Sono in procinto di chiedere a “MARCO 1” una maggiore chiarezza espositiva dei suoi dati.
          Se lui vorrà gentilmente rispondere il discorso troverà certamente la “quadratura tecnica” che, mi pare, si sta profilando.

        • Alessandro F., il 8 Novembre 2016 ore 15:25

          Ciao Gipi, in effetti c’è spesso poca chiarezza nell’esposizione dei dati e, man mano che vengono indicate informazioni aggiuntive, l’oscurità diventa un bagliore di luce. Spesso per molti utenti è difficile solo saper leggere correttamente i dati e le informazioni a disposizione (non sempre per “colpa” loro).
          Grazie come sempre per i tuoi preziosissimi contributi.

      • marco, il 3 Novembre 2016 ore 11:24

        prima di tutto grazie, il sito GSE lo “frequento” spesso, i dati per il calcolo dei pagamenti li ho presi da li (sommato quanto ricevuto sino ad ora, compreso il prossimo acconto che verrà pagato in data 22/11/16 e da tutto ciò detraendo quelli che sono i loro costi amministrativi -30 euro all’anno-), vero è come dici tu che non ho considerato quello che potrà essere il conguaglio che riceverò per il 2016 (gli acconti li ho già inseriti), ma ipotizzandolo pari a quanto ricevuto per il 2015 (€ 143,07) i miei calcoli sopra non cambierebbero poi di molto, mi ritroverei con i contributi GSE in dieci anni aumentati di circa 800 euro, non sufficienti di certo a rientrare della spese nemmeno in tale lasso di tempo.
        Per meglio analizzare la tua risposta, posso dirti che l’impianto si trova a Gravellona Toce (45° N – 8° E), impianto orientato a SUD quasi sotto ad una montagna posta ad Ovest, quindi una minore produzione rispetto ai canoni da te indicati può essere considerata normale causa calo anticipato del sole, tieni conto che il mio vicino di casa con impianto identico produce circa 100KW in più annui, ma a lui arriva il sole un po prima (è più a Est) e causa maggior distanza dalla montagna cala un po dopo.

        infine per quanto riguarda la pompa di calore (il cui costo non era compreso nell’impianto FV), ha un COP di 3,7 (quindi quasi i 4 che dici tu), il mio dubbio su questa è che tra libretto obbligatorio e manutenzioni varie si “mangi” tutto il guadagno della produzione di ACS; avrei speso 60/80 euro all’anno di gas solo per la produzione tramite caldaia a condensazione di acqua calda? in più di sicuro senza pompa avrei immesso maggior energia in rete e a voler essere estremamente pignoli avrei avuto un metro quadro di spazio in più nel box

        ciao

      • gipi, il 8 Novembre 2016 ore 12:26

        Ciao Marco

        Dalla tua esposizione dei Dati (26 ott. 2016) a me risultava veramente difficile pensare che tu eri un abituale frequentatore del tuo Conto sul Sito del GSE in quanto la tua esposizione dei Dati non rispecchiava per nulla il computo “CLASSICO” fatto dal GSE per gli Impianti in SSP.

        Ora, dato che tu hai tutto in bella vista, potresti gentilmente farmi sapere i Dati del “CONTRIBUTO CONTO SCAMBIO 2015 “ (dal Foglio di Calcolo del GSE) così come sottoindicati ?

        Dalle righe 1 e 2 e colonne da T fino AD :
        CS – OE – CEI – Min(CEI / OE) – CUS – ES – EP – EI – (CUS x ES) – (CS-Formula numerica applicata)

        Dalle righe 22 e 23 in colonna W :
        Formula testuale
        CUsf t =…………………………………..

        Per quanto riguarda il Gruppo ACS con Pompa di Calore(aria/acqua) bisognerebbe anche sapere quanto hai pagato il Gruppo FINITO FUNZIONANTE nonchè la Potenza del gruppo stesso.
        Per potenza intendo la Potenza Massima Elettrica richiesta (kW) come dichiarata sul Libretto Macchina rilasciato dal Costruttore (il COP 3,7 lo hai già detto).

        Se vorrai rispondere potremo definire in modo numericamente chiaro la tua situazione. Il tutto distinguendo la situazione del FV da quella del Sistema ACS.

        • marco, il 9 Novembre 2016 ore 09:56

          ciao, diciamo che la mia frequentazione era più basata sul vedere quanti soldi mi davano e non andata così nello specifico, però rispondo subito alla tua domanda (dati presi dal conguaglio per contributo SSP 2015 emesso 21/05/2016)
          CS (colonna T)=241,631
          OE= 106,598
          CEI=158,578
          MIN CEI/OE=106,598
          CUS=6,675
          ES=2022,95
          EP=2022,95
          EI=2617,989
          CUS*ES=13503,19125
          CS-Formula…=241,6314 = Min[158,175 / 106,5976] + Max[0 / MIN[0 / 106,5976 – 158,175]] + 6,6751 * 2022,95 / 100

          riga 23 colonna W=Tot CUsf t =((2,219 + 3,842) * 1800 + (5,916 + 5,717) * 222,95 + (0 + 0) * 0 + (0 + 0) * 0) / 2022,95 = 6,6751

          Per quanto riguarda la PdC la macchina è questa:
          http://www.ariston.com/ita/it/prodotti/scaldacqua/scaldacqua-pompa-di-calore/nuos-plus-200-250-250-sys-250-twin-sys (la mia versione è la 250_SYS)
          Ovviamente l’utilizzo che ne faccio è, al 99%, nella modalità “Green”, vale a dire riscaldamento solo con pompa di calore con assorbimento di 750W, grazie ad un programma di gestione da remoto (altro costo, 200 euro, che ho sostenuto per una migliore ottimizzazione della produzione/consumo, la faccio partire, quando possibile , solo nelle ore di produzione tramite fotovoltaico.
          Per quanto riguarda il prezzo il discorso è un po complicato, l’ho fatta mettere in una casa di nuova costruzione “barattata” con altra lavori non fatti dal costruttore, alla fine l’ho pagata solo 550 euro, cioè molto meno del prezzo effettivo.
          Il relativo libretto di impianto con verifica annuale mi costa circa 60euro all’anno.
          Spero di averti dato tutti i dati richiesti
          Grazie ancora per il tempo dedicato!!!

        • gipi, il 9 Novembre 2016 ore 17:24

          Ciao Marco

          Ho appena visti i dati che hai pubblicati.
          Ti ringrazio molto , a mia volta, per il tuo impegno che mi permette di migliorare le mie conoscenze sulla materia avendo dei riscontri reali da gente che gioca la sua “partita sul campo” come è anche il caso mio.

          Ora vedo di sviluppare, al più presto, quanto ti avevo promesso!!!!!!

        • gipi, il 10 Novembre 2016 ore 18:09

          Ciao Marco

          Scusami ma mi è sfuggito di chiederti anche che tipo di Contratto Contatore hai (quello indicato sulle Bollette). Spero che tu sia con ENEL che conosco meglio, altrimenti dimmi tu con chi stai.
          Tariffa D1/D2/D3 ? Monoraria/Bioraria ?
          Potenza impegnata 3/4,5/6 kW ?

        • marco, il 11 Novembre 2016 ore 10:08

          confermo ENEL (per la precisione ENELENERGIA)
          Tariffa bioraria
          Potenza 3kw
          Per quanto riguarda la tariffa non so a cosa si riferisca il tuo D1/2/3
          Il consumo è suddiviso a fasce
          Arancione (F1) lun-ven dalle 8.00 alle 19.00, escluse festività nazionali
          Blu con ulteriore suddivisione (di cui tra l’altro non capisco la logica visto che poi il prezzo è lo stesso e si sommano in bolletta) F2 lun-ven dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, sabato dalle 7.00 alle 23.00, escluse festività nazionali; F3 lun-sab dalle 23.00 alle 7.00 e la domenica e i festivi tutta la giornata.

          giusto per darti ancora maggiore idea, se servisse, dati da ultima bolletta (01/08/16 – 30/09/16)
          fatturato in fascia arancione 36kw, € 6,64 + iva – fascia blu 200 kw € 14,59 + iva
          a cui si aggiungono (iva eslusa)
          altri importi materia energia € 9,95 – spese trasporto e gestione € 9,10 – oneri di sistema 9,27
          ciao

        • gipi, il 11 Novembre 2016 ore 16:57

          Ciao Marco

          L’indicazione che non comprendi (D1/2/3) riguarda le tre diverse tipologie di Contratto FONDAMENTALE che si possono avere con ENEL. Nel caso :D1 oppure D2 oppure D3.
          Senza andare oltre, visto che tu stai con ENEL, guarda la prima facciata della tua bolletta.

          In alto a sinistra trovi “DATI DI FORNITURA”.
          Tra i vari dati, nel tuo caso, troverai :
          –TARIFFA : D2 bioraria (perchè il Contratto riguarda la tua casa di residenza,prima casa).
          –POTENZA CONTRATTUALMENTE IMPEGNATA 3 kW
          –POTENZA DISPONIBILE 3.3 kW (ma questa non interessa).
          Questo almeno nel mio caso essendo io con “ENEL SERVIZIO ELETTRICO – SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA”. Tu stai con “ENEL ENERGIA” (Mercato Libero)che ti fa anche le Bollette a Colori(a me, poveraccio, le fanno solo in bianco e nero)e sospetto anche che il tuo Contratto preveda particolari clausole sulle quali non mi posso perdere……

          Quindi, per semplificare, faccio conto che il tuo Contratto con ENEL sia : D2-3kW-bioraria. Il tipo classico di “ENEL SERVIZIO ELETTRICO-S.M.T.”.

          Su questa base avevo già preparato i tuoi conti che ora riverserò nel Sito con il nome “PUNTATA N° 1”.

  97. gipi, il 11 Novembre 2016 ore 17:07

    Ciao Marco. —– PUNTATA N°1—–

    -Ho presa visione di tutti i dati del tuo FOGLIO DI CALCOLO “CS” che ho trovati TUTTI MOLTO REGOLARI. Non li riscrivo e li riutilizzo, dove servono, arrotondati all’ultima unità.
    -Per la produttività del tuo FV tu hai data ampia spiegazione dei motivi AMBIENTALI che te la deprimono, quindi BISOGNA ACCETTARLA PER QUELLA CHE E’.
    -Il tuo Impianto FV da 4,0 kWp ha il costo”chiavi in mano” di 10.000 €.
    -La produzione annua del FV è di 4100 kWh (4100/4,0 = 1025 kWh/kWp)
    -Il tuo Contratto Contatore, con ENEL, è del tipo D2-3kW- tariffa Bioraria.

    —-VALUTAZIONI COMPLESSIVE DEL SISTEMA (Gestione anno 2015)—

    ——–DATI ENERGETICI DEL SISTEMA (2015)

    –Energia prodotta Imp. FV : (100%)…………………………………………4100 kWh
    –Energia autoconsumata da Imp. FV : (36,15%)…………………………1482 kWh
    –Energia immessa in Rete da Imp.FV: (63,85%)…………………………2618 kWh
    –Energia prelevata dalla Rete : …………………………………………………2022 kWh
    –Energia scambiata con la Rete : ………………………………………………2022 kWh
    –Energia totale consumata dalla Utenza : (1482+2022)=3504……….3504 kWh
    –Energia rimasta alla Rete in ESUBERO : (4100-3504)=596……….. 596 kWh

    ——–BILANCIO ECONOMICO GENERALE DEL SISTEMA (2015)

    –Spesa Bollette SENZA FV : (3504×0,2177) = 762,8*…………………. 763 €
    –Spesa Bollette CON FV : (2022×0,1775) = 358,9*…………………. 359 €
    –Risparmio spesa Bollette : (763-359) = 404……………………………. 404 €
    –Ritorno netto “CS” (GSE) : (241,63-spese36,60) = 205,03…………. 205 €
    –Ritorno ESUBERI (GSE) : (CEI158,6-OE106,6) = 52,0…………………….
    –Valore esuberi al netto IRPEF (27%) : (52×0,73) = 37,96…………….. 38 €

    ——–RISPARMIO COMPLESSIVO GENERATO DAL SISTEMA (2015)

    –Risparmio spesa Bollette : ………………………………………….. 404 €
    –Ritorni NETTI da GSE : (205+38) = 243………………………. 243 €
    –Totale Risparmio& Ritorni : (404+243) = 647……………….. 647 €

    ——–RITORNO COMPLESSIVO DELL’ INVESTIMENTO (2015)

    –Risparmio complessivo dal Sistema : …………………………… 647 €
    –Ritorno da Sgravio IRPEF : (10.000/2/10) = 500……………. 500 €
    –Totale Ritorno Annuo: (647+500) = 1147………………………1147€

    ——–TEMPO DI AMMORTAMENTO DELL’ INVESTIMENTO

    –Tempo di Ammortamento : (10.000/1147) = 8,72 anni

    PER LE CONSIDERAZIONI SUI RISULTATI DI CALCOLO E PER CHIARIMENTI SU ALCUNI ELEMENTI DI CALCOLO (*) rimando alla PUNTATA N° 2

    • gipi, il 11 Novembre 2016 ore 17:14

      Mi scuso per la cattiva presentazione dello scritto che era molto ben curato. Il Sistema del Sito rielabora tutto a suo modo e non c’è nulla da fare….

  98. gipi, il 14 Novembre 2016 ore 10:40

    Ciao Alessandro F.

    Ho commesso una serie di errori concatenati nella chiusura del mio intervento per Marco di ieri (13 nov. 2016 , ore 19:04) dal titolo “Ciao Marco —PUNTATA N° 2—“.

    Per cortesia cancella tutto e sostituisci con il presente intervento.
    Come al solito mi devo scusare con te, spero di essere perdonato ancora una altra volta…….

    Ciao Marco. —–PUNTATA N° 2—–

    —-CHIARIMENTI SU ALCUNI ELEMENTI DI CALCOLO (*)—–

    La valorizzazione della Spesa Bolletta SENZA FV e CON FV è importante che sia valutata nel modo più corretto possibile.

    Per tale motivo è indispensabile attenersi ai valori (solitamente giusti)dei flussi di kWh attraverso il Contatore così come indicati sul “foglio di calcolo del CS “ approntato dal GSE.

    Il GSE dice che (nel 2015) tu hai immesso in Rete : EI=2617,9 kWh , mentre hai prelevato dalla Rete : EP=2022,9 kWh , lasciando implicitamente alla Rete : EI 2618 – EP2023 = 595 kWh che ti verranno pagati, separatamente come esuberi : Credito = (CEI 158,6–OE 106,6) = 52€ (ovvero 52/595=0,0872 €/kWh).
    I 52€, di cui dico, ti dovrebbero risultare alle righe 1e2 della colonna Q del tuo “foglio CS”.

    Siccome tu avevi detto di aver avute (in 2 anni tondi) Bollette per 6973 kWh che sarebbero 3486,5 kWh/anno, questo tuo Dato risulta in disaccordo netto con i 2022,9 kWh (EP) che ha registrato il GSE. Io devo per forza attenermi a quanto dice il GSE, salvo tu abbia prova che si sbaglia.

    Per i motivi sopracitati anche la tua Spesa Bollette non corrisponde sull’anno(secondo te sarebbe (1626/2) = 813 €/anno).

    Per riuscire a dare un valore reale (anno 2015) alle tue Bollette (senza FV e con FV) sono ricorso a una tabella dell’ ENEL che viene aggiornata a trimestri ogni anno. Io dispongo della tabella del 2° trimestre 2015 (copiata a suo tempo) che differisce di circa 8€ in più sui totali rispetto a quella consultabile attualmente e che si riferisce al 4° trimestre 2016 .

    La Tabella è consultabile all’indirizzo:
    https://www.servizioelettriconazionale.it/it-IT/tariffe/uso-domestico/biorarie/residente
    e permette di comparare i costi, a parità di consumi, per le diverse tipologie di Contratto Contatore.
    Il tutto si riferisce a “ENEL SERVIZIO ELETTRICO- Servizio di Maggior Tutela”.
    Tu sei con “ENEL ENERGIA” (Mercato Libero) che promette risparmi vari ma che, in genere non, mantiene le promesse. Ti consiglierei di vedere meglio la faccenda …….. Comunque per il FV è sempre consigliato il Contatore da 3 kW (se sufficiente) con Tariffa Bioraria, proprio come hai tu.

    Nel contesto che ti ho spiegato (salvo miei errori) rientrerai dei tuoi 10.000€ in 8,72 anni.
    Per ogni anno successivo e sino ai 10 anni, a quel punto, avrai un Ritorno Netto di 1147€/anno.
    Essendoci un 1° traguardo a 10 anni (fine ritorni IRPEF), alla scadenza avrai ricavato 10×1147= 11.470 € invece dei 12.189 € da te calcolati per l’investimento in BOT o equivalenti. Da quel punto in poi ti ritorneranno, molto teoricamente, ogni anno, solo i 647€ (GSE+ Risparmio Bollette), per tutti gli anni successivi…… Tutto dipende dalla tua Lunghezza di Vita Fotovoltaica e dal decadimento produttivo dei Pannelli negli anni (15/20% il totale del decadimento, da nuovo, a 20 anni).

    Per valutare la convenienza del tuo investimento poniamoci il traguardo di 20 anni :
    Ai 20 anni potrai introitare, TEORICAMENTE E AL MASSIMO : (10×1147)+(10x 647) = 17.940 €.
    Apparentemente NON MALE. Pero’, però………….

    Tutto quanto detto si potrà realizzare realmente, però, SOLO SE TU NON SPENDERAI NEMMENO UN € SULL’IMPIANTO. L’Inverter dovrebbe durare almeno i 10 anni coperti da Garanzia (poi se fa poff ne dovrai acquistare uno nuovo), i Pannelli almeno 20 anni coperti da Garanzia (però anche se uno solo fa poff da chi andrai, poniamo, solo tra 10 anni ?), le pulizie pannelli dovrai fartele da te a costo zero(quando serve), l’Elettricista non dovrai chiamarlo mai e arrangiarti da te.
    Non pensare di assicurare l’Impianto e nemmeno di stipulare contratti di manutenzione annuale.

    Direi che, fatte tutte le considerazioni di cui sopra, la convenienza dell’investimento,DAL MIO PERSONALE PUNTO DI VISTA, E’ QUANTOMENO DUBBIA !!!

    Le cose avrebbero potuto forse andare meglio se………… ALLA PUNTATA N° 3

    • Alessandro F., il 14 Novembre 2016 ore 12:12

      ok credo di aver sistemato.. dimmi se qualcosa non torna.

      • gipi, il 14 Novembre 2016 ore 17:01

        Ciao Alessandro F.

        Grazie. Tutto a posto !

  99. gipi, il 14 Novembre 2016 ore 17:15

    Ciao Marco. —–PUNTATA N°3—–

    —–LE COSE AVREBBERO POTUTO FORSE ANDARE MEGLIO ? —–

    Un pochino meglio si, se tu avessi installato un Impianto strettamente dimensionato sulle tue attuali necessità di casa e basato sul tuo Consumo di Casa di 3500 kWh/anno DEPURATO dalla richiesta della PdC-ACS (avendo già il Gas per il riscaldamento, e anche acqua calda, suppongo) che io stimo di 500 kWh/a.(magari poi potrò precisare meglio sui dettagli di questa mia valutazione se lo richiederai).

    Dunque, partendo dal fatto che il tuo Consumo di Casa sarebbe intorno ai 3000 kWh/a ti sarebbe bastato (nelle tue condizioni ambientali poco favorevoli) un Impianto di :
    3000 /1025 = 2,93 kWp……….Facciamo il Classico 3,00 kWp.

    Il giusto, e possibile, costo di detto Impianto sarebbe stato di 7000€ al massimo (2333 €/kWp.).

    Non avresti pagato la Tenuta Conto ad GSE (36,6 €/a) e non avresti avuto alcun Esubero di Energia (non avresti percepito i 52€ che, al netto di almeno 27% di carico IRPEF, risultano al max in 38 €).

    Non ti ripropongo tutti i conti per esteso (io comunque li ho fatti) e ti dico che il Rientro sarebbe in 8,37 anni. Fino al 10° anno i tuo ritorno complessivo annuale sarebbe di 836 €/a . Dopo il 10° anno, esaurito il Ritorno IRPEF di 350 €, continueresti a incamerare 486 €/a.
    Sui 20 anni avresti un Ritorno Totale di (836×10) + (486x 10) = 13.220 €.

    Fatte le debite proporzioni, rispetto alla diversità dei 2 investimenti, staresti appena impercettibilmente meglio con quello da 7000 € . Rapportando : (7000/10000)x17940 = 12.558 € .
    Percepiresti 13220-12558 = 662 € in più del rapporto “lineare”tra i 2 Investimenti……..

    —–DOPO TUTTA QUESTA ESTENUANTE MOLE DI CALCOLI, CHE DIRE ?—-

    Lasciamo da parte l’inesistente Impianto da 3 kWp e rimaniamo sul tuo reale da 4 kWp (10.000 €).

    Un Investimento di 10.000 € (come dici tu) all’interesse netto del 2% “SICURO IN TITOLI DI STATO A 10 ANNI RINNOVATO ALLA SCADENZA PER ALTRI 10 ANNI” darebbe a scadenza (20 anni) : 10000 x 1,02 elevato alla 20 = 10000 x 1,485947…= 14.859 € .

    Il tuo Impianto, sempre alla scadenza di 20 anni, ti potrebbe generare nella MIGLIORE E TEORICA DELLE IPOTESI il Ritorno di 17.940 € (vedi Puntata 2).

    Quindi, per la differenza di 17940 – 14859 = 3081 €/20anni, é il caso di correre tutte le seccature (tempo e spese) che si genereranno inevitabilmente con l’invecchiamento del FV ?????
    Secondo me ti andrà bene se riuscirai a “fare pari”.

    Vediamo anche la situazione dalla diversa prospettiva del pagamento delle Bollette SENZA FV e senza il consumo della PdC-ACS :
    Per bollette da 3000 kWh/a di 604 €/a (nel 2015, tabelle ENEL) la spesa in 20 anni risulta :
    20 x 604 = 12.080 €/20anni.

    Dunque NON IMBARCANDOTI NEL FV la tua situazione a 20 anni sarebbe stata :
    Ritorno da Banca 14.859 – Spesa Bollette 12.080 = 2779 €/20anni GUADAGNATI .
    Il tutto dormendo sonni tranquilli come i ghiri e avendo sempre la possibilità di recuperare i soldi investiti in qualsiasi momento di necessità.

    COME DARTI TORTO DEL TUO SCONTENTO ????

    • marco, il 22 Novembre 2016 ore 10:41

      Allora:
      prima di tutto un immenso grazie per l’immane lavoro e i miliardi di calcoli che ti sei fatto!!
      Delle mille righe che hai scritto ciò che rimane impresso è l’ultima (cit “COME DARTI TORTO DEL TUO SCONTENTO”)
      Quindi i miei conti seppur rivisti e da te meglio particolareggiati non erano poi così campati in aria.
      Insomma a conti fatti se tornassi indietro non rifarei le scelte fatte né per quanto riguarda il fotovoltaico né per la pompa AcS (se non per una questione ecologica, ad oggi il mio inverter dice che ho evitato l’immissione nell’atmosfera di circa 6 tonnellate di CO2).
      Giusto per completare l’analisi:ad oggi (son passati solo 2 anni e ho una mano impegnata a toccarmi…) tutto è andato bene, per 30 euro annui ho incluso i pannelli nella polizza casa/capofamiglia, con però franchigia sui pannelli stessi di € 200; la pulizia la faccio io circa 4 volte all’anno e su quest’ultimo punto a voler essere pignolo potrei aggiungere il seguente calcolo: per pulire i pannelli in un anno impiego circa 4 ore, se non li avessi avuti quelle quattro ore avrei potuto utilizzarli per andare dalla vecchietta vicina di casa a fare qualche lavoretto a 10€/h, generando a fine anno una maggiore entrate di 40€.
      La mia unica speranza (e qui via di insulti da parte di tutti) potrebbe essere in un grosso aumento da qui a 20 anni dei prezzi dell’energia elettrica che aumenterebbe il mio guadagno con l’autoconsumo.
      Insomma il mio vecchio stava pensando se mettere anche lui un impianto e la risposta sarà: assolutamente no!!( statistiche demografiche alla mano non vivrebbe abbastanza per avere un ritorno economico).

      Se mi è concesso, sennò prego il moderatore di cancellare solo questa parte del messaggio, ho fatto un’analisi anche della convenienza anche dell’avere un caminetto (il mio è a ventilazione forzata) andando da soli a farsi legna. Anche qui sono giunto alla conclusione della mancata convenienza dello stesso nel caso in cui si voglia far legna da soli: tra costi di acquisto di una motosega (400 euro per stare su un target medio), manutenzione annuale della stessa, con materiali di consumo ecc 50€ annui ad andare molto bene spazio per accatastare la legna in attesa che secchie tempo che si perde (come visto sopra potrei impiegarlo in altro modo), farsi la legna da soli porta a maggiori costi che non comprala già tagliata (sia chiaro, non vendo legna!!)
      Insomma in conclusione la svolta ecologica può si essere una buona cosa dal punto di vista ambientale ma dal punto di vista del portafoglio è sicuramente negativa.
      Un grazie ancora !!

    • gipi, il 23 Novembre 2016 ore 18:43

      Ciao Marco

      Condivido totalmente l’impostazione tecnica e filosofica degli argomenti da te esposti nella risposta conclusiva alle mie “3 PUNTATE”.

      Sulla “FEBBRE DA ENERGIE ALTERNATIVE” che attualmente pervade tutto il Mondo avrei molte cose (molto impopolari) da dire. Tuttavia non è questo il luogo adatto per parlarne…….ma sappi che mi trovi d’accordo.

      Comunque, data la tua situazione di fatto, ti consiglierei di ridurre al minimo le tue attuali spese di contorno.

      1)Non pagare più i 30€ di Assicurazione. Sono del tutto inutili per proteggere i componenti del tuo impianto, almeno attualmente, sino a che sono in garanzia (Inverter, pannelli). Qualora ti capitasse una disgrazia “esterna” con danneggiamento o furto di componenti (Inverter, pannelli) avresti modo di scoprire innumerevoli e spiacevoli motivi per i quali non verresti risarcito dal danno reale.
      Tanto per farti qualche esempio (dalle confessioni di un Assicuratore di mia conoscenza)
      —-Se ti rubano l’Inverter e tu non lo avevi saldamente LUCCHETTATO al muro (zanche murate, muro molto solido, lucchettone pesante) non vedrai un €.
      —-Se ti trovano tutto regolare ma l’Inverter ha già uno o più anni di servizio provvederanno a calcolarne il “valore residuo a fine vita”. La “lunghezza di vita” sarà a 5 o 10 anni secondo il periodo di garanzia Inverter che tu potrai esibire al loro Liquidatore del Sinistro. Passato il termine temporale della Garanzia per loro l’Inverter VALE ZERO.
      —-Se ti rubano i pannelli sarà anche peggio perchè scoprirai “piacevolmente” che “NON ESSENDO I PANNELLI PROVVISTI DI DISPOSITIVO DI IDENTIFICAZIONE ANTIFURTO O DI ANTIFURTO MECCANICO” anche in questo caso non vedai un €.
      —–Se un “tornado estivo” ti abbatte il camino o l’antenna TV e ti vengono danneggiati i pannelli allora, per prima cosa, il tuo Assicuratore vorrà vederci chiaro sulla stabilità pregressa di ciò che è crollato/divelto (farà periziare il tutto da un suo esperto). Qualora tutto dovesse risultare perfettamente regolare (possibilità minima anche su costruzioni nuove) verrà comunque fatto lo stesso computo di “valore residuo a fine vita” già usato nell’esempio dell’Inverter.
      ——Poi c’è la grandine. I tuoi pannelli per quale dimensione dei chicchi e velocità di impatto degli stessi sono garantiti dal Fabbricante?………
      ——Poi ci sono i tuoi 200€ di Franchigia…….
      ——Tralascio altri svariati casi…… L’unica cosa VERAMENTE ASSICURATA sarà un copioso travaso di bile qualora la sventura infierisse sul tuo FV.
      2)Per la PULIZIA PANNELLI non darti tutto questo daffare, a meno che tu non abbia veramente una situazione del tutto fuori dal normale (te lo dico per esperienza diretta).
      Se il tuo ambiente non è fortemente inquinato da Impianti Industriali molto vicini e non ti si depositano sui Pannelli foglie o escrementi di uccelli sei già in una buona situazione.
      Le piogge e soprattutto la neve provvederanno gratuitamente alle “ordinarie pulizie”.
      L’unico perfido e temibile nemico dei Pannelli sono le “pioggerelline con la polvere del Sahara”.
      Io sono andato avanti ottimamente per 2,5 anni senza pulizie(falda tetto a 20°, produzione FV ottima) e penso che avrei potuto continuare così ancora per parecchio tempo. Poi, questa primavera, è arrivata la “pioggerellina + polvere” e ho pulito (da me stesso) anche se avevo valutato che avrei potuto farne a meno vista la appena percettibile diminuzione di produzione giornaliera riscontrata. Se avessi dovuto chiamare qualcuno e pagarlo mi sarei rovinato (40 pannelli da 1 x 1,6 mt a 9 mt di altezza alla gronda tetto).

      • marco, il 24 Novembre 2016 ore 11:47

        direi che abbiamo detto tutto, mi piace l’idea che qualcuno la pensi come me, anche se ciò rafforza quello che considero un mio errore, cioè la svolta fotovoltaica.
        Grazie ancora del tempo che mi hai dedicato.
        ciao

  100. Claudio, il 7 Dicembre 2016 ore 18:29

    Scusa Marco, ma non vedo considerato il rimborso statale del 50% che dimezza (in 10 anni) il costo dell’impianto.
    Se manca questo è chiaro a priori, che la convenienza è inesistente.

    • marco, il 14 Dicembre 2016 ore 11:48

      se è rivolto a me come Marco, nel mio primo post quello del 26/10 avevo tenuto conto del rimborso statale, riporto il pezzo

      “ora, se io ipotizzo che i miei 10.000 euro iniziali li avessi investiti al 2% (ci stava due anni fa) dopo 10 anni mi ritroverei (calcolo con interessi compositi) con € 12.189

      ipotizzando una situazione stabile nel corso dei prossimi anni se io a questo 12189 euro detraggo
      (risparmi da autoconsumo 712,54/2*10= € 3652),
      contributi GSE (318,63/2*10= € 1593,15),
      mi ritrovo che dopo 10 anni ho ancora una maggiore spesa di € 6943,85, detraendo a questi i 5000 euro di risparmio fiscale, ho comunque un maggior costo di € 1943,85.”

      e ribadisco la mia idea di mancanza di convenienza?
      Se però non concordi (numeri alla mano) discutiamone più che volentieri

      • GIAMPAOLO LAI, il 22 Dicembre 2016 ore 18:24

        I calcoli puntuali e pignoli sono al sicuro da ogni critica. Però io osservo: ho 6000 € in banca e nulla mi rendono, decido di investirli in qualche opera utile. Compro casa ? non bastano. Compro l’auto ? dopo un giorno vale metà. Compro BOT ? mi danno nulla (ci rimetto). Li metto al sole (FV) e mi danno energia che posso (anche) utilizzare in proprio risparmiando sulla bolletta. Il sole non mi chiederà mai il compenso per ciò che mi offre. Il mio impianto data ormai 2001 (il 1°) e continua bellamente a funzionare, dopo ho fatto il 2° con il CE, e poi il 3° ancora con il CE. Introito ogni anno fra autoconsumo, scambio sul posto e CE per i due più giovani, circa 3300 € (quasi 300 €/mese). E’ poco ? quasi mi paga le vacanze (se non sono troppo pretenzioso). Ma poi ho dato una mano al benessere ambientale. Cari signori FV la luce del sole è GRATIS e DEMOCRATICA e quindi utilizziamola. Alla mia doccia calda, da 25 anni, provvede un solare termico pagato a suo tempo 1.220.000 lire (oggi sarebbero circa 1000 €) ma quanto mi ha fatto risparmiare ? Si i conti al centesimo è bene farli ma non è detto che si debba considerare solo “il tornaconto”, altre considerazioni sono altrettanto importanti, per tutti dovunque sparsi nel mondo. Ed infatti i numeri parlano di diffusione del FV, in tutto il mondo, in forte crescita, sopratutto in paesi sfortunati (poveri) dove però il sole è molto generoso. Voglio dire un poco meno interesse e un poco di più filosofia. Saluti Primosolare

        • marco, il 2 Gennaio 2017 ore 15:23

          Il tuo messaggio non aggiunge niente a quanto detto, io non nego di aver evitato in due anni e tre mesi l’emissione di (secondo il mio inverter) quasi 5 tonnellate di co2 (tra l’altro abito circondato da boschi la mia c02 sarebbe stata trasformata in ossigeno da questi..), ma dico che ai prezzi e con le condizioni attuali il fotovoltaico a livello puramente economico NON è conveniente!!

  101. GIAMPAOLO LAI, il 4 Gennaio 2017 ore 17:18

    Chiedo un parere e per un esame obiettivo trascrivo i dati di produzione del mio impianto FV degli ultimi 4 anni: potenza dell’impianto 5 kW ubicato sud-Sardegna.
    2013 energia prodotta kWh 7126 di cui immessa in rete kWh 4558 prelevata dalla rete kWh 4046
    2014 6487 ” 4020 ” 4231
    2015 6523 ” 3690 ” 4176
    2016 6719 ” 3746 ” 3421
    e dunque la produzione media nei 4 anni è di kWh 6700 (media) – l’immessa di kWh 4000 (media) e i prelievi dalla rete in aggiunta all’autoconsumo di kWh 4000 (media).
    Ad occhio e croce dovrei avere convenienza a dotarmi di un sistema di accumulo per evitare di fornire al distributore circa 4000 kWh/anno che corrispondono quasi esattamente ai kWh che prelevo. Ovvio che dovrò mantenere il collegamento per le ragioni note. I miei calcoli per accumulare circa 5 kWh spenderei 6000 Euro (circa) con solo il 50% a mio carico (benefici fiscali). E quindi grosso modo in 4 anni rientrerei in possesso dell’investimento (quota rimasta a mio carico) in quanto ora spendo circa 1000 €uro per l’energia acquistata. Certo se il costo dell’accumulo diminuisse ancora un pochino ne avrei un vantaggio superiore. Ecco, chiedo un parere riguardo al fatto che a me non interessa “spaccare in quattro il classico pelo” (manca il conteggio di interessi). Trovo un programma per simulare il mio conteggio ed avere conforto anche “finanziario” ? Io i 6000 Euro non debbo chiederli in banca. L’impianto è costituito da tre sezioni: 2 kWp non beneficiano del CE (realizzato prima), 1,2 kWp sul 2° CE e 1.85 sul 3° CE. Il primo continua a produrre con assoluta regolarità e pare non abbia risentito dell’età (è del 2001) e questa sezione la destinerei all’accumulo. Penso bene ? Grazie

    • gipi, il 17 Gennaio 2017 ore 18:57

      Ciao Giampaolo Lai (Primosolare, suppongo…)

      Avrei alcune cose da chiederti (prima) e da dirti (poi).

      Se ritieni di voler seguire il “filo” allora fatti vivo.

      • Primosolare, il 18 Gennaio 2017 ore 11:59

        Gipi, naturalmente sono interessato a seguire “il filo” e quindi fammi pure tutte le domande che vorrai perchè a me interessa molto l’accumulo. Tieni conto che l’approccio che ho con il fotovoltaico, oltrechè essere stato in un periodo di alti costi, ho anche sopportato la derisione di amici e conoscenti che mi credevano un visionario. Ora vorrei insistere nelle mie “visioni” e smettere di consumare inutilmente energia originaria da fossili. Mi riprometto di verificare quanta energia prelevo dalla rete nelle ore notturne canoniche (dalle 18 – alle 8) così avrò modo di sapere come dovrò dimensionare l’accumulo. Grazie,

        • gipi, il 18 Gennaio 2017 ore 20:39

          Ciao Giampaolo Lai

          Essendo stato certificato che sei PRIMOSOLARE , , allora, questo sarà per me il tuo riferimento.

          Prima di andare avanti con domande di mio interesse generale sulla tua Situazione Tecnica di Impianto, però, forse sarà più pratico arrivare a chiudere il discorso del tuo ACCUMULO.

          In seguito, avendo preso già atto della tua IMPOSTAZIONE FILOSOFICA sulle ENERGIE ALTERNATIVE, magari ti potrò dire come la vedo io. Però, devo anticiparti, che non credo che questo tipo di discorsi sia molto adatto alla impostazione e agli obbiettivi del Sito.
          Magari sbaglio, ma penso che qui sia più utile parlare solo di Tecnica, Regole e Contabilità in modo da rendere più agevole la vita a tutti noi Fotovoltaisti per scelta o per caso.

    • gipi, il 18 Gennaio 2017 ore 19:08

      Ciao Giampaolo Lai

      La tua insolita combinazione di somma di 3 Impianti (2+1,2+1,85=5,05 kWp; il 1° senza/ante C.E., il 2° in 2° C:E., il 3° in 3° C:E. forse andrebbe analizzata meglio. Comunque consideriamo i tuoi 5 kWp come un unico Impianto (come fai tu).

      Utilizzerò, per semplificare i calcoli, i valori medi (sugli ultimi 4 anni) come fai tu.
      Tuttavia possono essere utili, per successive considerazioni di dettaglio, anche altri dati ricavabili da quelli da te segnalati.

      Nella sottostante tabella tutti i dati tuoi (Produzione FV, Immissioni in Rete, Prelievi da Rete) “estesi”con la aggiunta dell’ AUTOCONSUMO, della sua % rispetto alla produzione FV e dello SCAMBIO CON LA RETE:
      -Anno 2013: FV=7126- I=4558- P=4046- A=2568- A%=36,0- S=4046
      -Anno 2014: FV=6487- I=4020- P=4231- A=2467- A%=38,0- S=4020
      -Anno 2015: FV=6523- I=3690- P=4176- A=2833- A%=43,4- S=3690
      -Anno 2016: FV=6719- I=3746- P=3421- A=2973- A%=44,2- S=3421

      I tuoi dati MEDI (arrotondati e giusti come dici tu) “estesi” risultano:
      — Dati Medi: FV=6700- I=4000- P=4000- A=2700- A%=40,3- S=4000

      Tu non vuoi IMMETTERE più nemmeno uno dei tuoi attuali 4000 kWh/anno installando un tuo ACCUMULO da 5,00kWh (utili) dal costo di 6000 € chiavi in mano.
      SUPPONIAMO TUTTO QUESTO VERO, FUORI DISCUSSIONE, E PASSIAMO AI CALCOLI ECONOMICI CON ALCUNE PREMESSE INDISPENSABILI :

      1– Si suppone che tu abbia un Contatore da 3 kW contratto D2 tariffa bioraria.
      2– Anche se azzeri i tuoi “Prelievi dalla Rete” ti rimarrà un costo fisso annuo delle Bollette di circa 120 €/anno per il semplice fatto di essere “allacciato”.
      3– Azzerando anche le tue “Immissioni in Rete” azzeri anche lo “Scambio con la Rete”.
      4– Azzerando lo “Scambio con la Rete” azzeri anche il Ritorno “CS” dal GSE. Il valore attuale preciso di questo Ritorno lo puoi conoscere solo tu. Io, per poter fare i calcoli, lo stimo in 4000 kWh “Scambiati”x 0,14 = 560 €/anno. La montagna di soldi che ti arriva dal GSE (3300 €/anno) è costituita in massima parte (3300 – 560 = 2740 € ; 2740 / 6700 = 0,409 €/kWh) dagli INCENTIVI SULLA PRODUZIONE di cui godono i tuoi 2 impianti più “giovani”.Facciamo conto che questa parte delle tue “entrate” non venga toccata (però, su questo, sarebbe meglio avere qualche maggiore assicurazione).
      5– Da tabella ENEL (che avevo stampata nel 2016 dal loro Sito e che ora i furbacchioni hanno cancellata) ricavo che il Costo in Bolletta per i 4000kWh (nel 2016) era di 904 €/anno mentre tu dici “circa 1000 €/anno. FACCIAMO 950 €/anno (0,2375 €/kWh).
      6– Se spendi 6000 € dovrai ammortare 3000 € attraverso la nuova situazione che hai creata.

      IL BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DELLA NUOVA SITUAZIONE :
      Risparmio sulle Bollette 950-120 = 830 € (+)
      Mancato “Ritorno da GSE”………= 560 € (-)
      Utile netto di esercizio (830-560) = 270 €/anno

      Per spesare i 3000 € ci vorranno 3000 / 270 = 11,1 anni . CAMPA CAVALLO !!!

      Spero di non aver commesso errori sostanziali o troppe imprecisioni.
      COMUNQUE SARO’ FELICE DI SAPERE SE DEVO MODIFICARE QUALCOSA .
      Nella eventualità è indispensabile che tu mi dia I TUOI NUMERI GIUSTI !!!!

      • marco, il 20 Gennaio 2017 ore 09:20

        dovrebbero farti santo Gipi per tutto lo sbattimento che fai per tutti :-)
        alla tua verifica sopra aggiungo però due cose:
        – non hai messo il solito e giusto “.. sempre che nel corso degli 11 anni di ammortamento tutto funzioni a dovere e nulla si rompa…”
        – so che alla gente non piace e Giampaolo Lai lo ha già scritto sopra, ma va considerato anche il cosidetto costo-opportunità vale a dire il mancato guadagno laddove dei miei soldi investiti (ed eventualmente del tempo) avessi potuto farne altro uso. Giampaolo non puoi fare il paragone con i tuoi 600 euro investiti in BOT che come giustamente dici hanno un rendimento negativo perchè un BOT è uno strumento di liquidità quindi a brevissimo termine. Il paragone lo devi fare con un investimento attuale rapportato alla durata di ammortamento di ciò che spendi, vale a dire nel calcolo sopra fatto da Gipi, circa 11 anni. Ora uno strumento di investimento sicuro con quell’orizzonte temporale ha un rendimento pari a circa 1,80% all’anno, va da se che in 11 anni hai un mancato introito di € 1188 (calcolo fatto con interesse semplice, ipotizzando quindi che ogni volta che prendi il tuo interesse te lo metti in tasca e poi lo usi come vuoi, senza ulteriormente reinvestirlo (e offrigli una cena a sto Gipi…) il che andrebbe a dilatare i tempi del tuo ammortamento nel seguente modo:
        3000/(270-108)=18,5 anni
        diciamo che a essere pignoli il mio calcolo non è comunque esatto perchè ho ipotizzato interessi per gli 11 anni calcolati da Gipi ma abbiamo visto che così facendo gli anni di ammortamento necessari sarebbero 18, ma se rifaccio il calcolo degli interessi su 18 i tempi di ammortamento si allungano ancora di più.
        Ora, sono perfettamente d’accordo con tu, l’ecologia può e deve salvare la terra ma per investire nell’ecologia io devo anche salvare il mio portafoglio e con il fotovoltaico sicuramente non faccio ciò, anzi gli do una bella mazzata (e come ho scritto in altri post, sono uno che la mazzata l’ha presa…)

  102. Guido, il 31 Gennaio 2017 ore 17:11

    io non ho capito una cosa, mettiamo caso che io domai costruisca un impianto e dopo un anno la situazione sia questa:
    energia prodotta: 12.000 kwh
    energia autoconsumata istantaneamente 6.000 kwh
    energia immessa in rete: 6.000 kwh
    energia prelevata dalla rete: 6.000 kwh

    Teoricamente io così ho comunque vado a pari o no?
    Con questa situazione in bolletta quanto avrò? Immagino che comunque ci siano da pagare dei fissi, mi sembra di aver capito che solo per essere allacciati si paga 120€ l’anno quindi se non ho capito male se si va con il consumo energetico in pari io dovrò pagare nulla in bolletta se non i fissi? Mentre se producessi corrente in più per un valore di 120€ non pagherei nemmeno questi fissi?

    La mia domanda non è quella di guadagnarci ma se è possibile farsi un impianto fotovoltaico per dimenticarsi di pagare le bollette per una 20ina d’anni (facendo ovviamente i dovuti calcoli fra consumo e grandezza dell’impianto) in modo tale che fra quello che produco in più e quello che autoconsumo si arrivi al punto che la bolletta si è autoripagata. Grazie per eventuali chiarimenti.

    • Alessandro F., il 1 Febbraio 2017 ore 10:38

      Si è possibile “andare in pari”, ma attenzione ai calcoli: lo scambio sul posto (purtroppo) ti rimborsa solo parte dell’energia pagata in bolletta. Questo perchè in bolletta hai diversi costi aggiuntivi riguardanti imposte e oneri che lo scambio sul posto non ti “rimborsa”.
      In altre parole: se 6.000 kwh in bolletta li pagassi circa 1500 euro (che includono iva, imposte, servizi di rete e tutti gli oneri di sistema), gli stessi 6.000 immessi in rete verrebbero pagati dal Gse meno di 1500 perchè il gse non rimborsa le imposte (che in bolletta paghi) ed alcuni oneri di sistema. Questo però solo sull’energia “scambiata” con la rete. Sulle “eccedenze”, invece, il Gse paga solo il prezzo di mercato dell’energia.
      Quindi, è possibile “andare in pari”, ma con immissioni in rete maggiori dei prelievi.
      Ovviamente più si autoconsuma più ci si “svincola” da questo meccanismo e più ci si avvicina alla “parità” di cui parlavi.

      • Guido, il 2 Febbraio 2017 ore 00:37

        Grazie per la risposta,ora mi è più chiaro il perché si consiglia di autoconsumare il più possibile senza prelevare. Andando sempre a naso mi sembra di aver capito che per andare in pari è necessario immettere almeno il doppio di quello che si preleva giusto?

        energia prodotta: 6.000 kwh
        energia autoconsumata istantaneamente 2.000 kwh
        energia immessa in rete: 4.000 kwh
        energia prelevata dalla rete: 2.000 kwh

        con questo esempio dovrei andare in pare giusto? sempre grosso modo? Se non fosse corrette mi faccia lei un esempio per favore di scenario in cui si va in pari (possibilmente con un margine di sicurezza)

  103. GIAMPAOLO LAI, il 2 Febbraio 2017 ore 16:35

    Da PRIMOSOLARE

    a gipi
    a marco

    Si ho dimenticato di rispolverare i libri di computistica commerciale per verificare, all’euro, la convenienza per l’investimento nel fotovoltaico e questo aspetto è stato da me trascurato anche quando nel 2001 volevo installare il mio primo impianto e non avendo trovato, allora, fornitori affidabili avevo rinviato al 2002 la realizzazione del mio desiderio. I conoscenti e gli amici mi dicevano “illuso” ma volevano dire “sei matto” a voler investire in fotovoltaico, non vedrai mai i tuoi soldi.E va bene. Ora mi sono messo in testa un nuovo pensiero “matto”: attrezzarmi con un accumulo. I precisi conti economici su cui hanno speso il loro tempo sia gipi che marco non fanno una grinza e di questo debbo proprio rendere loro merito e ringraziarli immensamente. Giustamente mi dicono “rifletti” perchè vedi ….
    Allora il mio ragionamento è diverso e lo espongo. Dato che rinunciando, per esempio, ad un viaggio importante (mia moglie sarebbe felicissima di farlo) in banca mi ritrovo Euro 6000 circa con cui potrei solo appagare qualche piccolo acquisto e dato che la banca nulla mi dà in cambio di questo mio prestito, prima che la stessa fallisca e mi faccia penare per avere indietro il mio piccolo capitale, ho esplorato il sole e ho capito che la sua energia è sicuramente gratuita, certa, abbondante, democratica. L’utilizzo della stessa non comporta a mio carico alcun “onere di sistema, di trasporto, gestione del contatore, nè spesa per la materia” in poche parole è a mia disposizione gratuitamente come l’aria occorrente ai viventi. Ma c’è di più: ora gli accumuli hanno un valore “abbordabile” e sono costituiti da componenti affidabili (accumulatori fino a 12 anni di garanzia), inverter costruiti veramente bene e anch’essi con lunga garanzia. Mi sono detto: “con 6000 Euro non compri alcun bene che ti fornisca un rendimento nel tempo” mentre l’accumulo lo fornisce. I conti rapportati all’attuale costo del kWh non reggono perchè come si sa noi utenti abbiamo il dovere di sostenere sistemi complessi quali sono l’Autorità, Terna, GME, GSE, ENEL, e altri pubblici enti a noi sconosciuti che adottano decisioni sui costi abusivamente introdotti e scaricabili sui kWh da noi prelevati dalla rete. Un esempio: gli ammortamenti gravanti su strutture realizzate oltre 50 anni fa che, come si intende, sono stati ampiamente ammortizzati mentre i bilanci li presentano ancora come costi da ammortizzare (magari perchè hanno aggiunto due palettate di cemento in una diga). Noi questo non possiamo verificarlo e quindi ci viene imposto “paga pantalone”. Ma c’è anche dell’altro: Mercedes (quella delle auto) ha in corso di costruzione, investendo mi pare 1 miliardo di Euro, uno stabilimento per produrre accumulatori (per auto o per accumuli da FV non fa differenza) e non credo che quella società voglia sperperare suoi capitali. Ecco quindi la mia convinzione che l’accumulo sia una strada buona da percorrere. Con buona pace per le formule ragioneristiche. Ma poi anche i dati finali del 2016 sulla diffusione nel mondo della tecnologia fotovoltaica continuano in crescendo, perfino in Italia, nonostante la “disattenzione” del mondo politico. Questo settore comunque sia continuerà a meravigliare e a progredire. Io voglio essere un seguace perchè so, per certo, che il mio investimento mi rientrerà.

    • gipi, il 5 Febbraio 2017 ore 18:05

      Ciao Giampaolo Lai (Primosolare)

      Ho visto quasi subito il tuo ottimo e ponderato intervento.
      Non so perchè (o forse si?) mi attendevo proprio qualcosa del genere.

      In fondo, con tutti i tuoi presupposti, molti dei quali da me condivisi, tutto concorre a portare alle tue conclusioni.

      Tuttavia ci sono alcuni aspetti sui quali io la vedo diversamente….. Sono pochi ma molto pesanti nel ragionamento.

      Per il momento non vado oltre per ragioni di tempo.
      Penso di poter rifarmi vivo tra 2 o 3 giorni con qualche argomentazione al livello richiesto per essere, possibilmente, all’altezza del tuo intervento.

    • marco, il 6 Febbraio 2017 ore 10:59

      la mia linea di pensiero è diversa ma, massimo rispetto per la tua decisione Giampaolo.
      secondo me la moglie se glie lo proponi preferisci il viaggio :-) (ma basta che tu non le dica niente…)
      Se decidi di farlo(l’accumulo non il viaggio) tienici aggiornati su come procede sotto tutti gli aspetti così possiamo fare le nostre valutazioni
      ciao

      • gipi, il 13 Febbraio 2017 ore 17:15

        Ciao Marco

        Condivido il senso ironico del tuo Intervento.
        Mi permetto di aggiungere che tutti i Mariti sono da sempre in debito con le Mogli.
        I Mariti in questo caso, non potendo appoggiarsi a nessun Metodo di Contabilità, cercano di venirne fuori “tamponando” costantemente al loro meglio…..fin che possono.

    • gipi, il 12 Febbraio 2017 ore 20:44

      Ciao Giampaolo Lai (Primosolare)

      Non sono riuscito a rispettare i tempi di risposta sui quali mi ero impegnato.

      Credo di avere letto abbastanza attentamente le tue argomentazioni e mi trovo completamente d’accordo con te sulla tua FILOSOFIA OPERATIVA così come (sembrerà strano) mi trovo completamente d’accordo con Marco (di Gravellona T.) per quanto riguarda I CONTI DEL RAGIONIERE.

      La mia posizione non è da CERCHIOBOTTISTA/DOPPIOPESISTA come potrebbe sembrare.
      Si tratta di due FILOSOFIE DI VITA diverse indirizzate ad ottenere SODDISFAZIONI DIVERSE.

      Le due diverse impostazioni mi richiamano alla memoria la FAVOLETTA EDUCATIVA di Esopo (La Cicala e la Formica) che però, a differenza della conclusione classica, potrebbe avere anche almeno 2 conclusioni diverse. Per esempio: 1) la Cicala viene mangiata da un uccello prima che arrivi l’inverno,quindi si è divertita al massimo senza rinunciare a nulla. 2) La Formica ha sicuramente lavorato tanto per assicurarsi di poter vedere la prossima primavera però, proprio quando ha appena chiusa la porta di casa, passa un Formichiere che se la mangia. Quindi la Formica ha faticato inutilmente.

      Contemporaneamente devi considerare che il tuo successo nell’Investimento FV è dovuto, in massima parte, alla tua scelta FORTUNATA fatta a suo tempo, che non ha nulla di diverso da un fortunato investimento azionario fatto in Borsa. I circa 3300 € di ritorni netti che ne trai ogni anno non sono sicuramente il riconoscimento di benefici fatti all’UMANITA’ come a te piace pensare.

      Se ci rifletti solo un momento dovrai ammettere (fatti magari qualche conto di quelli che a te non piacciono, se non ci riesci te lo posso passare io) che la stragrande parte dei tuoi 3300 € ti vengono elargiti dallo Stato che li preleva dalle tasche di tutti gli altri concittadini.
      Tu dirai che per i 2 Impianti in 1° e 2° C.E. (3 kWp in totale) hai speso , a suo tempo, intorno ai 24.000 € e che quindi hai buon diritto a quello che ricevi.

      Mi permetto di farti presente che tu (in Sardegna) nei 20 anni di Contratto C.E. Produrrai presumibilmente 3 kWp x 1350 x 20 = 81.000 kWh e teoricamente ti entreranno in tasca 3300 x 20 = 66.000 €. Pertanto il costo di produzione del tuo kWh l’ Italia lo pagherà 66.000/81.000 = 0,815 €.
      Per la tua Tasca, facendo un “conto della serva” perchè a te i conti degli Interessi Composti non piacciono troppo, risulta che, avendo speso inizialmente 24.000 €, dopo 20 anni ti ritrovi con 66.000 €. Mica male per te, però prova a spiegarlo agli Italiani ORA in questi termini!!!

      Per evitare di essere linciato sulla pubblica piazza ti suggerisco di ricorrere alla Matematica Finanziaria che ti potrebbe salvare la pelle.
      Fai conto che i 24.000 € tu li abbia investiti al tasso annuo composto del 5,2% a 20 anni. Il tuo “malloppo” a 20 anni sarebbe: 24.000×1,052elev.alla20 = 24.000×2,7562258=66.149€.
      Magari nel 2025 i tassi normali saranno diventati del 10% e tu potresti scampartela agevolmente.

      Per concludere. Io, istintivamente e praticamente, mi trovo più dalla tua parte, Giampaolo, facendo però tesoro anche dei Conti del Ragioniere sia miei che di Marco. Solo il Tempo e il Caso potranno dire chi di noi otterrà i migliori risultati in termini di accrescimento di ricchezza monetaria.
      Le soddisfazioni psicologiche/intellettuali non sono valutabili con nessuno strumento di misura.

      Per quanto riguarda le tue granitiche certezze sul Sole che “fornisce energia gratuita e democratica come l’aria occorrente ai viventi, ecc.” mi sembra che le cose stanno ben diversamente, sia a parole che nei fatti. Se ti interessano punti di vista molto diversi dai tuoi fammelo sapere.

  104. auleia, il 14 Febbraio 2017 ore 12:04

    Autoconsumo è sempre meglio, ma con le nuove tariffe, cosa succede a chi preleva sotto i 2700 kw? Grazie

    • gipi, il 17 Febbraio 2017 ore 17:59

      Ciao Auleia (Bentornato)

      Lo vedremo con la prossima Bolletta, sperando che sia possibile capire qualcosa, ma credo che sia una vana speranza.

      Infatti con la forma di rappresentazione dei costi nelle NUOVE BOLLETTE A PARTIRE DA GENNAIO 2016 i confronti sono diventati impossibili.

      Gli unici che possono avere una misura precisa degli aumenti che intervengono sui COSTI FISSI saranno quelli che, per qualche motivo, hanno una casa lasciata disabitata e quindi con consumo ZERO.

      Puoi vedere magari presso qualche conoscente. Magari giù da te in Calabria ci sono parecchie situazioni del genere.
      Io dovrei riuscire ad avere, anche quest’anno, una Bolletta di questo tipo che però riguarda una Utenza 2a Casa CONSUMO ZERO(3 kWh-D3- bioraria).E’ diversa dalla tua e quindi potrà servire solo per farsi una idea di massima.

      Vedremo….ma non credo che ci sarà nulla di catastrofico.

      • auleia, il 20 Febbraio 2017 ore 13:08

        Si, ma non non capito lo spirito della riforma. Chi preleva poco, pagherà di più.

      • gipi, il 21 Febbraio 2017 ore 20:40

        Ciao Auleia

        Si chi consuma poco, a parità di consumo, ha già pagato di più nel 2016 e pagherà ancora di più nel 2017 e ancora di più nel 2018.

        LO SPIRITO DELLA RIFORMA :
        Le Direttive della Comunità Europea hanno imposto di eliminare gradualmente (in 3 anni ; 2016-2018) il “trattamento di favore” che in Italia era vigente per chi consumava poco e che lo Stato Italiano aveva classificato, perciò, nella categoria “POVERI IN CANNA”.

        Tu avevi detto (21/27 marzo 2016, su questa Striscia) di aver pagato, per il 2015, 280 € per 1739 kWh.
        Io avevo arrotondato la cifra a 304€ (secondo certe tabelle a mia disposizione all’epoca…).

        Ora tu non dici nulla di quanto hai consumato e speso nel 2016. Nella ipotesi che tu abbia avuto lo stesso consumo del 2015 penso (ma perché devo pensare quando potresti dire qualcosa di preciso tu ?) che le tue Bollette 2016 ammonteranno a 304×1,12=340€.

        Per il 2017 (guardando nella sfera di cristallo) ti faccio la previsione 340×1,06=360€.

        Sappimi dire qualcosa sui numeri che ho dato.
        Se mi sono avvicinato (per il 2016) allora puoi giocarli anche al Lotto, vedi mai che……

      • gipi, il 10 Aprile 2017 ore 19:08

        Ciao Auleia

        Avendo trovato informazioni più precise sulle NUOVE TARIFFE per il 2017 devo rettificare la mia precedente previsione di spesa per te per il 2017.

        La precedente previsione era : 360 €/a per Prelievo da Rete di 1739 kWh/a

        La attuale previsione, che a questo punto direi risulta purtroppo una certezza, è :
        100 € + (1739 x 0,163185185 €) = 383,38 €/anno

        Non mi dilungo a spiegare da dove ho potuto ricavare la “formula” che ho usata.
        Comunque si tratta di formula valida da 0 fino a 2640 kWk/anno.

        Qualora si eccedessero i detti 2640 kWh si può completare il calcolo sommando la valorizzazione dei kWh eccedenti i 2640.
        Per questi kWh “eccedenti” la formula di valorizzazione è : (Kwh ecc. x 0,178277277 €) = Valore eccedente in €.

  105. Riccardo, il 22 Febbraio 2017 ore 09:01

    Buongiorno
    leggendo le spiegazioni relative allo scambio sul posto capisco che la formula di calcolo del Contributo in conto scambio, per impianti sotto i 20 Kw, è:Cs = min [ Oe ; Cei ] + CUsf x Es. Come si calcola invece il contributo per impianti tra 20kW e 500kW?

    • Alessandro F., il 22 Febbraio 2017 ore 12:18

      La formula è la stessa e viene sempre ripartita tra acconti e conguagli.
      Quello che cambia sono i costi delle pratiche, dell’allacciamento in rete e di gestione di tali impianti.
      Gli impianti sopra i 20 kW, ad esempio, si configurano come “officine elettriche” e come tali sono tenuti ad adeguarsi a più stringenti vincoli normativi, comunicazioni a gse, adeguamenti tecnici per l’immissione in rete, ecc…
      Il vantaggio, ovviamente, per le aziende che consumano molta energia di giorno, è che, essendo impianti più grandi, hanno un minor costo/KW e sfruttano meglio l’autoconsumo istantaneo rispetto ai piccoli impianti residenziali.

  106. Luca, il 10 Marzo 2017 ore 11:55

    Buongiorno a tutti.
    Spero sia il posto giusto per formulare questo quesito. In caso contrario, chiedo al moderatore indicazioni su dove postarlo.
    Ho acquistato un appartamento in un condominio realizzato nel 2013 da una ditta poi fallita.
    Sul tetto è stato installato un impianto fotovoltaico (non attivato a quel tempo) da 4 kWp per le parti comuni come ascensore e illuminazione scale.
    Ad inizio 2016 è stato deciso di attivarlo.
    Un professionista è stato incaricato della pratica:
    – prima ha chiesto di rifare il progetto del sistema poichè mancava la documentazione (preventivo 1900€ + iva).
    – pochi giorni fa ha comunicato che non si potrà attivare poichè le normative sono cambiate e gli inverter non sono quindi in regola.

    Qualcuno sa dirmi se questa affermazione è corretta?
    Poteva ipotizzare subito la cosa sapendo che è stato montato nel 2013?
    Grazie a chi mi risponderà

    • Alessandro F., il 10 Marzo 2017 ore 17:13

      Si è probabile, ma non essendo un tecnico non so darti ulteriori specifiche. Se c’è qualcheduno più esperto.. rimango anch’io in ascolto.

    • gipi, il 16 Marzo 2017 ore 17:42

      Ciao Luca

      Se sei ancora interessato alla “faccenda” che hai esposta ti prego di darne conferma.

      Potrò dirti qualcosa di SIMIL-PROFESSIONALE che potrebbe esserti utile, in qualche misura, almeno in linea generale.

      Batti un colpo…..

      • Luca, il 17 Marzo 2017 ore 11:14

        ciao GIPI,

        se hai qualche info, ti ringrazio.

    • gipi, il 3 Aprile 2017 ore 20:54

      Ciao Luca

      Ti chiedo scusa per il ritardo abissale della mia risposta !!!

      Prima di dirti qualcosa sulla professionalità del tuo “PROFESSIONISTA” forse sarà meglio che ti dica cosa avrei pensato di fare io. Tieni presente che io non conosco, nel particolare, la problematica specifica dei rapporti esistenti tra voi Condomini e/o Affittuari e che, di solito, complica estremamente anche i problemi più semplici. Dunque io mi esprimerò come se fossi il DITTATORE della situazione.

      Devo preventivamente farti notare che, leggendo il tuo scritto, sorge qualche perplessità laddove tu dici “GLI INVERTER” per un Impianto che dici essere da 4 kWp e dovrebbe avere UN SOLO INVERTER DI TIPO MONOFASE. Forse gli Inverter sono 3 (ciascuno da 1,5 kWp di tipo Monofase) per realizzare un SISTEMA TRIFASE “intonato” con le necessità Trifase dell’Ascensore ?

      Inoltre non è detto se LUCE SCALE E ASCENSORE fanno capo ad un unico CONTATORE (che dovrebbe presumibilmente essere TRIFASE data la presenza dell’Ascensore) o se i due Sistemi hanno Contatori Indipendenti. Trifase per Ascensore e Monofase per luce scale.

      IL MIO MODO DI PROCEDERE

      1—Avrei cercato una qualche Ditta (più o meno Artigiana) la più vicina possibile al vostro Condominio.

      2—A Loro avrei richiesto se erano interessati a risolvere il problema, per la parte tecnica, e anche un parere generico sulla situazione (al telefono o con una e-mail).

      3— Loro avrebbero chiesto qualche Dato a chiarimento della situazione oppure, presumibilmente, avrebbero proposto di fare un breve sopralluogo (1 ora sul posto + eventuale tempo di spostamento). Il tutto per la spesa di max 150 € qualora la cosa non avesse avuto altro seguito.

      4— Presumibilmente, già nel corso del contatto telefonico, in base alla data di costruzione dell’Impianto (2013) ed alla Marca e Tipo dell’Inverter sarebbe risultato abbastanza evidente se l’Inverter doveva essere sostituito o poteva essere eventualmente “riprogrammato”. Gli Inverter che erano sul mercato nel 2013 dovevano già essere conformi alla Normativa ( CEI 0-21 ) che vige ancora attualmente. Salvo “fondi di magazzino” da smaltire a prezzi di realizzo…..

      5—Prima dell’eventuale sopralluogo avrei anche cercato di concordare un contestuale impegno a controllare la funzionalità dell’Impianto (vari tipi di misure elettriche tipiche che “quelli del mestiere” sanno di dover fare di routine) e magari anche un AVVIAMENTO DI PROVA che è sempre possibile fare, per alcuni minuti, purché esistano tutti i fili (conduttori) necessari per arrivare sino al vostro Contatore dei Servizi Condominiali. Questa prova pratica non presenta particolari problemi anche se il Contatore è di tipo ELETTRONICO MONODIREZIONALE (il Contatore che avete da sempre).

      6—Naturalmente tutte le operazioni di cui al Punto 5 avrebbero comportato una spesa a parte da calcolare a consuntivo sulla base delle ore di lavoro impiegate.

      7—Dall’esito delle operazioni al Punto 5 si sarebbe poi deciso il da farsi o lo stop per il seguito.
      Penso che si poteva arrivare a tirare una conclusione sul “CHE FARE DOPO E QUANTO CI COSTERA’ “ per il costo di NON PIU’ DI 400€ IN TUTTO (1 giornata di lavoro/uomo = 8h).

      IL PROFESSIONISTA

      Direi che non vi siete rivolti alla persona giusta.
      Forse Lui è TROPPO PROFESSIONISTA E POCHISSIMO PRATICO. La mia sensazione è che vi siate rivolti troppo in alto a qualcuno che, più che sapere e fare lui, presumibilmente si appoggia ad altri “pratici del mestiere”. In pratica avete contattato un PASSACARTE o comunque Uno che probabilmente si occupa solo della parte puramente Amministrativa della faccenda e nulla più.

      Comunque, i progetti (schemi elettrici e distinte materiali dell’Impianto) sono documentazioni molto semplici, banalissime e ripetitive come la produzione dei biscotti, per cui “UN VERO PROFESSIONISTA” le tira semplicemente fuori dal cassetto già fatte e le deve solo “personalizzare” per ogni determinato Impianto.

      Che poi Uno, PROFESSIONISTA ESPERTO, si faccia pagare la cifra iperbolica di 1900€ + IVA (su un impiantino da 4 kWp, costo attuale “chiavi in mano” max 8.000 €) di Rilievi / Schemi / Progetto, senza accorgersi che l’Installazione Esistente da Attivare non sia idonea a causa della variazione delle norme sugli Inverter, lascia basiti.

      Comunque, tanto per la vostra soddisfazione, vi ha mai presentato la “documentazione cartacea” da lui prodotta ? Vi ha motivato, per iscritto e con tutti i precisi riferimenti tecnici, la ragione per cui lo/gli Inverter va/vanno sostituiti ?

      Se non avete già pagato, magari, pensateci prima di farlo !!

      Sempre su questo Sito e sugli argomenti Tecnico/Burocratici (disbrigo pratiche) scrive talvolta “LIGABUE 82” che dovrebbe gestire uno Studio Pratiche Fotovoltaico e avere la e-mail : f.ancona@alice.it
      Forse potrebbe dire anche lui la sua, di seguito alla mia. Altrimenti potresti magari contattarlo di tua iniziativa.

      • Luca, il 11 Aprile 2017 ore 10:21

        Ciao Gipi,

        ho letto solo stamattina la tua esauriente risposta.
        Grazie davvero per le varie dritte.
        Purtroppo in condominio c’è un amministratore (che spende soldi non suoi, per cui non è così sensibile) ed una assemblea che non ci capisce molto (ed includo anche me stesso).
        Ho però diritto a farmi dettagliare il tutto almeno per capire come siano stati spesi i soldi!

        p.s. gli inverter sono 2 poichè l’impianto è diviso in 2 (una tettoia fotovoltaica + un parapetto fotovoltaico)
        grazie ancora

  107. MarPac49, il 6 Aprile 2017 ore 07:01

    Buongiorno Alessandro, e buongiorno anche a gipi, Marco e Primosolare, e a tutti coloro che seguono questo sito.
    Ad Alessandro grazie del servizio che fornisce, sono capitato nel sito quasi casualmente, navigando alla ricerca di documenti in rete che mi aiutassero a chiarire alcuni aspetti sul corretto uso del FV e alla scoperta dei meandri dello scambio sul posto. Ho finito per leggere tutti i commenti presenti sul sito e in particolar modo ho apprezzato la “discussione” sollevata da Marco e Primosolare e le dotte disquisizioni di gipi. Spero che Alessandro possa ospitarmi alla ricerca di una risposta ai miei quesiti e spero che tutti e quattro abbiate la pazienza di leggere il lunghetto contesto che segue per l’esposizione dei miei dubbi che vorrei tentare di risolvere con Voi.
    Brevemente (ma non troppo……scusatemi): ho un impianto FV da maggio 2015: 4,7 kWp, inverter SolarEdge SE5000 e pannelli macedonia, come segue: 5 Rec Solar 210, 5 Rec Solar 215, 5 Rec Solar 225, 1 Rec Solar 230, 2 Megasolar Powertec Plus 245, 2 Luxor Eco-Line 250, 20 Ottimizzatori di potenza SolarEdge OP300. Perché questa macedonia? Il commerciale di una ditta di Brescia, la Rexenergy, mi propose quello che definì un affarone: mi disse che l’azienda aveva rilevato una serie di pannelli da piccole aziende che avevano chiuso bottega e li proponevano a prezzi molto convenienti dato che li avevano rilevati a costi molto bassi. Allora avevo chiesto tre preventivi e Rexenergy si era già presentata col preventivo migliore, ma alcuni giorni dopo la presentazione del preventivo migliorò ancora e mi fece la proposta affarone (spero). Devo dire che nell’attesa dei preventivi, assieme al mio vicino di casa, che oltre ad essere un convinto sostenitore degli investimenti in Btp pluriennali è anche biellese e quindi molto attento al soldo, avevamo messo su un foglio excel per una valutazione comparativa, che teneva conto anche dell’interesse composto, con a confronto un FV da 10.000 € con Btp dello stesso valore, decennali o giù di li, ai tassi di due anni fa.
    In sintonia con lo sconforto di Marco devo dire che anche a noi risultava che era meglio orientarsi sui Btp e dormire sonni più tranquilli, soprattutto pensando all’indeterminato facilmente prevedibile che si chiama “possibili guasti al FV”. Inoltre, a peggiorare il mio morale, quantunque io avessi allora un consumo medio annuo di circa 2300 kWh, sapevo che avrei avuto bisogno di più di 3 kWp poiché prima o poi avrei iniziato i lavori per rendere abitabile il sottotetto di casa mia e quindi avrei avuto il problema di definire come riscaldare questa nuova unità abitativa, che farò indipendente da quella principale, possibilmente sfruttando le rinnovabili e possibilmente affrancandomi dal metano. Ecco quindi che 3 kWp, per alimentare anche il sottotetto, non mi sarebbero bastati, ma tagli superiori significavano anche più soldoni da impegnare……..Fino a che è arrivata l’offertona: tutta la macedonia sopra elencata per € 6.930 IVA compresa!! Devo essere sincero: oltre ad andarmi il cuore in gola per il prezzo veramente basso, mi chiedevo dove potesse stare la fregatura: però sui pannelli non ho trovato valutazioni negative e inoltre, per poterli mettere insieme in un’unica installazione, il commerciale mi disse che dovevano fornirmi un ottimo inverter, il SolarEdge con ottimizzatori di potenza, in grado di fare coesistere pannelli di pezzature non omogenee. Fu così che non resistetti e firmai per i 4,7 kWp anche perché in cuor mio pensavo e speravo di acquistare prima o poi un’auto elettrica e ottimizzare l’autoconsumo con la ricarica delle batterie auto. Ma se si sa avanti di questo passo e i prezzi delle auto elettriche non calano, resta una pia illusione e mi resterà, nel breve periodo almeno, anche il problema di come saturare i 4,7 kWp a disposizione. E questo è un po’ l’argomento su cui mi permetto di chiedervi aiuto perché i miei dubbi sono proporzionali all’inesperienza. Ma la prima valutazione che vi chiederei è un giudizio sulla configurazione che mi hanno propinato, in particolare se qualcuno di Voi ha info negative sui pannelli oggetto del mio contratto.
    Proseguendo, devo evidenziare che da quando il FV è stato installato non mi sono preoccupato molto di coccolarlo se non cercando di spostare l’uso della lavastoviglie, lavatrice e forno nelle ore di punta della produzione, ma niente di più. Mi sono pure fatto fregare dai temporali e dal non controllare la produzione giornalmente, per cui per due volte, estate 2015 e estate 2016, in concomitanza di assenza da casa, mi sono mangiato una ventina di giorni di produzione perché il contatore di produzione era saltato, probabilmente a causa di temporali estivi e io stoltamente non controllavo giornalmente il corretto funzionamento del FV. La mia riprovevole disattenzione nei confronti del FV è durata fino allo scorso autunno, quando ho installato una pompa di calore aria-aria della Fujitsu, con due split da 12.000 BTU, soprattutto per il rinfrescamento estivo, dal momento che nell’estate 2015, pur vivendo a Giaveno, comune a 500 m sul livello del mare in provincia di Torino, ai piedi delle montagne del Parco Orsiera-Rocciavrè, abbiamo vissuto tre settimane con temperature notturne sui 30 gradi!! Esperienza da non ripetere assolutamente, ma visti i mutamenti climatici in atto non è da escludere che la cosa possa ripetersi, e non voglio più correre il rischio di un infarto da supercalore…….Ovviamente, avendo a disposizione una pompa di calore ho cominciato a provarla anche per scaldare la casa, in alternativa alla caldaia a metano Solvis con solare termico, che finora ha funzionato egregiamente per tredici anni. I due split si sono dimostrati in grado di scaldarmi i 115 mq di casa anche se ovviamente in modo non uniforme per tutte le stanze ma complessivamente in modo soddisfacente per cui mi son detto che era opportuno a questo punto capire se costasse più o meno dello scaldarsi con la caldaia a metano e termosifoni tradizionali. Però, poiché non mi sono svegliato prima a fare i conti, essendo ormai fine marzo, mettere a confronto i consumi di un giorno a metano e un giorno con la PDC non avrebbe fornito dati significativi poiché le quantità di smc di metano e di kWh in gioco non sono più rilevanti stante la temperatura ormai quasi primaverile e fare prove su più giorni è difficile poiché è difficile trovare una settimana sempre con sole e con le stesse temperature medie, requisito necessario per un test corretto con dati attendibili.
    Così ho cominciato a pensare che sarebbe stata utile qualche diavoleria di domotica che mi fornisse dati in tempo reale sulla produzione e sui consumi contestuali, e questo è un altro argomento su cui desidererei il Vostro secondo parere. Infatti navigando sul grande fratello ho individuato prodotti di domotica della stessa SolarEdge e di terze parti come l’Elios4you Smart e Mia Energy Autoconsumo, che mi pare assolvano al compito di ottimizzare l’autoconsumo. Infine navigando qua e là alla ricerca di queste cose, ultimamente sono atterrato su questo piacevolissimo sito, di cui ringrazio Alessandro per l’utilità indiscutibile, e in cui mi sono ritrovato nelle gioie (in verità poche) e nei dolori speriamo solo possibili (guasti al FV) di altri fotovoltaisti …..per amore o ormai per forza……Quindi: cosa ne pensate dei prodotti di domotica per ottimizzare l’autoconsumo?
    E veniamo al terzo e ultimo quesito. A fine febbraio mi son svegliato dal torpore o meglio dal letargo mentale e ho finalmente fatto la prima lettura dei contatori (dopo quasi due anni…….), anche in virtù del fatto che sulla base di quanto indicato sulla nuova bolletta Enel – Servizio di maggior tutela, dal 1 al 6 ogni due mesi è possibile trasmettere l’autolettura dei dati, per chi come me ha la fattura bimestrale. Ho scaricato il file excel del GSE con il consuntivo 2015 e mi sono costruito un mio file excel per monitorare e analizzare i dati. Il terzo quesito è questo: dal momento che ho un autoconsumo basso e una conseguente immissione in rete alta, tutta l’energia prelevata dalla rete attualmente risulta energia scambiata e quindi pagata, all’atto pratico, circa il 50% in meno del costo pieno grazie al rimborso GSE, nonostante l’imposizione di 36,60 € di costi amministrativi (!!!!) che abbattono percentualmente il già non grasso rimborso. E quindi, non disponendo di strumenti di lettura in tempo reale della produzione FV e dei contestuali prelievi dalla rete, mi sono chiesto se potesse risultare conveniente, per scaldare la casa, utilizzare la pompa di calore non solo quando il FV produce ma anche quando, mattino presto e sera, la pompa di calore preleva energia dalla rete, sapendo appunto che il prezzo dell’energia scambiata è all’incirca il 50% del prezzo pieno.
    Per provare a darmi una risposta ho fatto questa valutazione: se disponessi dei dati comparativi di due pari giornate come temperatura esterna, una scaldando a metano e l’altra scaldando elettrico, dalle 7:00 alle 22:00, e ponendo per comodità pari nelle due giornate i consumi accessori sia a metano che elettrici e noti i costi unitari di metano e energia elettrica, credo si potrebbe dire in prima approssimazione che: smc di metano consumati/giorno x costo unitario metano €/smc = costo di un giorno di riscaldamento con metano. E analogamente: kWh consumati/giorno x costo unitario kWh in €/kWh x 50% = costo di un giorno di riscaldamento con energia scambiata, al netto dell’autoconsumo.
    Questo metodo grossolano di valutazione (per via dei consumi accessori comunque presenti) penso possa dare una prima valutazione della differenza di costi, poichè terrebbe intrinsecamente conto anche del rendimento della caldaia e del COP della PDC specifici di casa mia. E’ sensato o c’è qualche parametro non valutato? Altrimenti un’altra possibilità, ditemi se sbaglio, sarebbe di stare sul teorico generalizzato e non specifico per gli impianti di casa mia: sulla bolletta del gas c’è scritto che il potere calorico superiore del metano (la quantità di energia termica che si ottiene bruciando uno standard metro cubo (Smc ) di gas metano) è pari a 39,26 Mj, che il convertitore da equivalere a 10,9 kWh. Quindi se in una fredda giornata invernale consumassi ad esempio 10 sms di metano, a circa 0,87 €/smc, spenderei 8,7 €; per contro con l’elettrico dovrei utilizzare 10,9 x 10 kWh= 109 kWh che, considerando un COP=4 della PDC diventerebbero 27,25 kWh che a 0,19 €/kWh darebbe 5,17 €. Se l’approccio matematico non ha errori pare evidente il vantaggio economico di una PDC anche in assenza del FV e quindi a prezzo pieno del kWh. Se poi pensiamo al funzionamento della PDC in una ipotetica giornata senza sole, sfruttando quindi solo l’energia scambiata il costo si abbatterebbe di circa la metà a 2,59 € con un fattore di 3,6 di vantaggio sul metano. Non mi pare male, se non ho fatto errori.
    Questo conferma quel che si legge sui vantaggi delle PDC vs metano sui documenti del web privi di valutazioni fisico-matematiche. Però ieri sera navigando nel web sono atterrato su un documento, non recente (del 2002) a cura del RC GROUP (di Michele Vio):
    https://www.rcgroup.it/IT/download/download.asp?F=87326&L=it
    che mi pare molto ben fatto e nel quale in Figura 1 si presenta un grafico dal quale risulta che, per un rapporto Cg/Ce= 0,87/0,19=4,57 e un rapporto COP/CUC= 4/1.09=3,67, il punto sul grafico è chiaramente in area azzurra, cioè di convenienza della PDC rispetto alla caldaia a metano. Quindi, a meno che Voi non mi evidenziate errori pesanti che inficino questi ragionamenti, continuerei a utilizzare la PDC per riscaldarmi. Lo ritenete corretto?
    Bene, dopo i miei tre quesiti desideravo, per chiudere, dare un’indicazione a Primosolare che potrebbe essergli utile nella sua probabile valutazione di acquisto di un dispositivo di accumulo. Proprio in questi giorni il commerciale col quale ho chiuso il contratto per il FV mi ha mandato una email in cui mi propone delle soluzioni. Riporto testualmente un passo della sua email: “….Le batterie sono al litio, con garanzie che variano da 10 a 30 anni, sono piccole, leggere e molto performanti.
    La Aziende che trattiamo sono le piu’ importanti a livello mondiale: Sonnen, Tesla, Lg, Solax, Zucchetti,Fiamm,Varta,Fronius ecc
    Qualora fose di suo interesse, disponiamo di un nuovo kit di accumulo al litio da 2,4kw , 4,8kw,7,2kw e 9,8 kw, compatiili con qualunque tipo di inverter.
    Le quotazioni che posso praticare ai miei clienti sono interessanti:

    2,4kwh 4.700,00€ iva inclusa
    4,8kwh 6.700,00€ iva inclusa
    7,2kwh 8.400,00€ iva inclusa
    9,6kwh 10.300,00€ iva inclusa

    La garanzia e’ di 10 anni e le quotazioni si intendono chiavi in mano, comprensive di tutte le pratiche burocratiche necessarie con Enel, Gse e di installazione e collaudo.La detrazione fiscale e’ del 50% in 10 anni.”
    Se può servire come confronto con altri preventivi…Inoltre ho un ritorno da parte di una persona che si è dotato di accumulatori Tesla: pare soddisfatto del rendimento, ovviamente sulla durata c’è poca o nulla statistica.
    Sarei inoltre molto interessato ad approfondire quanto indicato da gipi nelle ultime tre righe del suo commento del 12 febbraio 2017 20:44, una delle varie risposte a Primosolare “…..Per quanto riguarda le tue granitiche certezze sul Sole che “fornisce energia gratuita e democratica come l’aria occorrente ai viventi, ecc.” mi sembra che le cose stanno ben diversamente, sia a parole che nei fatti. Se ti interessano punti di vista molto diversi dai tuoi fammelo sapere.”
    Mi piacerebbe conoscere quanto pensa gipi in proposito.
    Infine un commento breve sull’unico aspetto che potrebbe tirar su di morale Marco, si fa per dire, per quanto riguardo il miglioramento del ritorno economico del suo investimento. Credo che, ed è proprio solo una mia opinione, ci possano essere buone ragioni per ritenere che nel futuro, a breve e medio termine, il costo del kWh non possa che aumentare. Questa valutazione dipende dal fatto che lentamente ma inesorabilmente l’era del petrolio sta volgendo al termine, ha più o meno 200 anni di vita e 150 ce li siamo già mangiati…… Da parecchio tempo ormai le valutazioni scientifiche indicano che il picco di Hubbert sia ormai stato raggiunto e che ai ritmi di consumo attuali, attorno al 2050 potrebbero insorgere grossi problemi per l’accaparramento delle poche riserve ancora disponibili, largamente insufficienti a soddisfare la complessiva richiesta mondiale. E’ facile prevedere cosa potrebbe succedere in quegli anni, ma credo che, poiché si ritiene che la sostituzione delle energie tratte dai fossili con le energie alternative rinnovabili potrebbe avere tempi più lunghi di quanto sarebbe necessario (si tenta quasi sempre di chiudere la stalla quando ormai i buoi sono scappati….), è molto più facile prevedere che, per bene che vada, il costo del greggio salirà altrettanto lentamente ma inesorabilmente, sia perché in quegli anni potrebbe essere ancora necessario per alimentare le centrali termiche, sia perché non è dato a sapere se la scienza abbia già nel cassetto le innovazioni tecnologiche per la sostituzione di tutti i materiali derivati dal petrolio, in primis le plastiche e i composti per l’agricoltura (diserbanti, ecc…) e li tenga nel cassetto per permettere ai signori del petrolio di gonfiare le loro già stragonfie tasche. E’ pur vero che il metano presenta meno problemi a lungo termine rispetto al petrolio, ma ciò tranquillizza solo a livello di riserve, perché anche il prezzo del metano, con la diminuzione della disponibilità del petrolio, non potrà che aumentare, e gli aumenti saranno giusto quelli che consentirebbero di non addivenire globalmente a tensioni tra i vari governi del pianeta, altrimenti……… Quindi caro Marco il tuo impianto FV tientelo stretto e spera veramente che non abbia problemi negli anni perché questa è veramente la variabile più ansiogena per noi fotovoltaisti attenti al ritorno economico dell’investimento. Per concludere: a proposito di energie rinnovabili non inquinanti e non producenti anidride carbonica ci sarebbe da dire qualcosa sulla geotermia profonda, a cui il FV farebbe da buon partner, ma qui il discorso meriterebbe, per dirla alla gipi, una prossima puntata. Grazie dell’attenzione e delle eventuali risposte che vorrete dare ai miei tre quesiti. Buona giornata.

    • marco, il 6 Aprile 2017 ore 12:35

      ciao MarPac, ben arrivato!!! che sintetismo… andavi bene nei temi di italiano a scuola, vero??
      sarò breve e rispondo ad una tua domanda aggiungendo giusto qualche altra mia considerazione, per le cose più tecniche lascio spazio a chi ne sa di più (molto di più…)
      La risposta è relativa a quella che definisci “diavoleria di domotica”, io ho qualcosa di simili anche se molto molto semplice, praticamente delle prese comandate a distanza tramite una piccola centralina. io ho un vantaggio, lavoro a poche centinaia di metri da casa quindi quando c’è il sole al lavoro c’è anche a casa nel corso del tempo mi son fatto un idea (certamente approssimativa) di quanto produco in ogni momento della giornata, in base a quello (e quanto so che consuma ogni singolo elettrodomestico) li faccio partire a distanza tramite questa centralina. Certo il tutto più avere anche delle variabili, posso essere impegnato in altro sul lavoro e non far patire gli elettrodomestici (oggi ad esempio la lavatrice l’ho fatta partire troppo tardi e non farò in tempo in pausa pranzo ad andare a casa a stendere), oppure non ho una certezza sulla produzione, potrei accendere un elettrodomestico quando la produzione non copre ancora interamente il consumo.
      Esistono sicuramente in commercio diavolerie domotiche che fanno tutto da sole, non ne conosco il prezzo esatto anche se quando mi ero informato mi avevano prospettato costi , per il solo acquisto dai 5/600 euro in su a cui poi aggiungere manodopera collegamenti ecc, insomma possiamo arrivare a 1000 euro. Certo poi gli dai delle priorità e lui fa tutto da solo (attenzione che alcuni elettrodomestici specie i più vecchi se gli togli la corrente e poi la ridai non ripartono se non dietro impulso umano…).
      Grazie al mio impianto molto più semplice ho un autoconsumo che su base annua si attesta intorno al 45% con picchi di oltre il 60% in inverno, per questo mi ritengo soddisfatto, sta a te valutare come “automatizzare” il tuo impianto.

      Dsicorso accumulo: con un accumulo da 2,4kwh ci fai poco o niente: una lavastoviglie e una lavatrice secondo me non vale la pena, anche perchè non tutti i giorni riesci poi a produrre. quindi c’è da orientarsi, se si scegliesse l’accumulo, su capacità più grandi, ben consci che in ogni caso sia impossibile staccarsi da Enel.
      Ma il ritorno da tale investimento in quanto si concretizza? prendiamo ad esempio i tuoi 9.6kwh a € 10.300, ma quanto ci metteresti con le bollette che paghi a spendere quella cifra? io almeno 15 anni forse qualcosa in più quindi mi riallaccio al coso -opportunità di un investimento alternativo che alla fine mi fa crea un rapporto spese/ricavo molto maggiore..
      ultimac cosa, vero che il prezzo dell’energia andrà a salire, vero che il petrolio sta finendo (lo sento dire da quando avevo 15 anni, vale a dire oltre 25 anni fa) ma se tengo buona la tua ipotesi di “termine petrolio” 2050 il mio impianto fotovoltaico (vita media 20/25 anni) sarà già terminato ben prima dl petrolio, dovrò, se voglio, rifare un nuovo impainto

      • MarPac49, il 25 Aprile 2017 ore 13:18

        Ciao Marco,
        solo oggi, dopo una settimana che non ho compiuto accessi al sito, vedo che il mio commento è stato liberato dal limbo dei giusti controlli da parte del moderatore, che comunque non mi rendevano visibili le Vostre risposte. Quindi oggi vedo che hai risposto immediatamente al mio commento e ti ringrazio e ti chiedo scusa se posso rispondere solo ora. Per quanto concerne le tue due risposte devo dire che uno dei prodotti di domotica che ho indicato ha in effetti la base di prezzo che indichi tu, per l’altro non ho ancora approfondito in tal senso. Entrambi utilizzano le prese comandate a distanza che hai installato tu, l’utilità di tali sistemi credo sia nell’automatismo che ti forniscono, appena la produzione di FV non utilizzato supera un valore che puoi impostare possono attivare da 1 a N prese che fanno partire l’elettrodomestico collegato. Credo vada bene soprattutto se si ha uno scalda acqua sanitaria elettrico che può essere attivato/disattivato a piacere senza patire, in base all’energia FV disponibile in tempo reale. Mi pare cioè che il boiler per ACS possa essere visto come l’utenza in grado di assorbire tutto o quasi il surplus che altrimenti riversiamo in rete. Ovviamente il discorso vale se hai già un boiler elettrico o se devi, come nel mio caso, decidere cosa installare in una unità abitativa da personalizzare sulla base di un FV preesistente. In ogni caso penso anch’io che l’utilizzo di tali prese comandabili a distanza sia in manuale sia in base a criteri automatici impostabili sulla base delle proprie esigenze, siano buoni sistemi per ottimizzare l’autoconsumo. Per quanto riguarda la seconda risposta, in realtà anch’io concordo sul fatto che l’impegno economico per l’acquisto di accumulatori non sia commisurato al ritorno, ho messo le informazioni che avevo a disposizione di Primosolare che invece mi pare molto convinto, per avere ulteriori elementi di valutazione. Io, come te Marco, non ne sono convinto. Ora vado a rispondere a Gipi, che come Te, mi ha tirato le orecchie per il mio sintetismo……. e cercherò una risposta anche al primo e terzo quesito che ho posto. A te grazie per la risposta al mio secondo quesito.

    • gipi, il 10 Aprile 2017 ore 21:17

      Ciao MarPac

      Vedo ora il tuo intervento e la successiva risposta di Marco (da Gravellona Toce).

      Per essere sintetico : Veramente non trovo nulla da eccepire nella risposta di Marco che tratta l’Argomento in modo obiettivo ed asettico come è bene fare in tutti i casi della vita.

      Per quanto da te presentato nel tuo intervento molto ragionato, spiegato e complesso, penso che il “tutto insieme” non sia trattabile.

      Ogni tua domanda, così come la hai proposta, richiede già da sola una risposta molto articolata…..

      Dunque prova a proporre la tua “scaletta sequenziale di quesito/risposta” che ti potrebbero risultare più utili o interessanti.

      Nei limiti delle mie possibilità, e compatibilmente con i tempi che posso dedicarti, vedrò di darti le mie risposte.

      Sarebbe utile, per futuri sviluppi di discorso sapere : la tua Provincia o la Città/Paese se la Provincia è grande, la sistemazione pratica del tuo impianto sul tetto (orientamento e inclinazione falda tetto), il Contratto Contatore (potenza) e il nominativo del tuo fornitore di Energia elettrica con le clausole di fornitura (tariffazione monoraria o bioraria o altro….).

    • gipi, il 10 Aprile 2017 ore 21:33

      Ciao MarPac

      Scusami ma non mi sono ricordato che hai detto di essere situato a GIAVENO (zona lago,forse) comunque so dove sei.
      Io andavo spesso al PIAN DEL FRAIS……..

      • MarPac49, il 25 Aprile 2017 ore 14:16

        Ciao Gipi,
        anche a Te, come a Marco evidenzio che solo oggi, dopo una settimana che non ho compiuto accessi al sito, vedo che il mio commento è stato liberato dal limbo dei giusti controlli da parte del moderatore, che comunque non mi rendevano visibili le Vostre risposte.
        Il Pian del Frais è un bellissimo posto, anch’io ho antichi piacevolissimi ricordi…
        Per quanto concerne i miei quesiti, in effetti rileggendo a distanza d parecchi giorni la sbobba che ho scritto, mi sono reso conto che il cercare il più possibile di essere chiaro ed esaustivo ha visto per contro il crescere di un papocchio di difficile lettura: come al solito l’ottimo (o la ricerca dell’ottimo) è nemico del bene…

        Vedo quindi, come mi chiedi, di sezionare i quesiti e di darti le informazioni di basei:
        – sto a Giaveno, 550 metri sul livello del mare, zona climatica F (la più fredda quanto a necessità energivore di riscaldamento), il lago sta qualche km più a valle, ad Avigliana.
        – 4,7 kWp disposti parte a sud (4 pannelli) , parte a est (6 pannelli) e parte a ovest (10 pannelli)
        – inclinazione 40%
        – SEN Servizio di Maggior Tutela
        – potenza impegnata 3 kW in fascia bioraria

        E veniamo ai quesiti.

        Primo quesito: Basso costo d’acquisto dell’impianto, è stata un’offertona veramente o c’è qualche fregatura?
        Ho comprato ho un impianto da 4,7 kWp, inverter SolarEdge SE5000 e pannelli macedonia, come segue: 5 Rec Solar 210, 5 Rec Solar 215, 5 Rec Solar 225, 1 Rec Solar 230, 2 Megasolar Powertec Plus 245, 2 Luxor Eco-Line 250, 20 Ottimizzatori di potenza SolarEdge OP300. Il tutto per 6.930 € IVA inclusa. Stante il prezzo decisamente basso mi sono chiesto dove potesse stare la fregatura, che finora non è emersa, ma il sistema ha solo due anni di vita. Il motivo della macedonia di pannelli è spiegato nel commento precedente, che eviterei di riscrivere.

        Secondo quesito: Vale la pena di pensare a sistemi di domotica come Elios4you Smart e Mia Energy Autoconsumo, che forniscono automatismi per l’ottimizzazione dell’autoconsumo pilotando gli elettrodomestici quando ci sono le condizioni migliori di utilizzo dell’energia prodotta? Anche qui non è facile valutare il ritorno dell’investimento, 6-1000 € circa almeno, da calcolare sulla base dell’ipotetico valore dell’aumento di autoconsumo che consentono.

        Terzo quesito:
        quest’inverno mi sono riscaldato quasi sempre utilizzando la PDC aria-aria che lo scorso agosto ho fatto installare soprattutto per motivi di raffrescamento (3 settimane, nell’estate 2015, con temperature di 30 gradi di notte…., mai successo, sarà colpa del riscaldamento climatico?). Devo dire che attivavo la PDC quando il FV produceva a sufficienza e lo spegnevo quando la produzione non era più sufficiente; quindi posso dire di avere solo integrato, con la PDC, il riscaldamento a metano che, tra l’altro è supportato dal solare termico. La domanda che mi sono fatto, in mancanza di ritorni consuntivi sui consumi complessivi, sia sul metano che sull’elettrico, è se sulla base dei prezzi di metano ed elettrico scambiato non sia conveniente riscaldare esclusivamente ad elettrico (autoconsumo + energia scambiata costo 50% circa del prezzo pieno) utilizzando la PDC anche di mattino presto e sera tarda quando il FV non produce o produce poco. Riproduco, di seguito, quello che ho scritto, su questo terzo quesito.
        “………….A fine febbraio mi son svegliato dal torpore o meglio dal letargo mentale e ho finalmente fatto la prima lettura dei contatori (dopo quasi due anni…….), anche in virtù del fatto che sulla base di quanto indicato sulla nuova bolletta Enel – Servizio di maggior tutela, dal 1 al 6 ogni due mesi è possibile trasmettere l’autolettura dei dati, per chi come me ha la fattura bimestrale. Ho scaricato il file excel del GSE con il consuntivo 2015 e mi sono costruito un mio file excel per monitorare e analizzare i dati. Il terzo quesito è questo: dal momento che ho un autoconsumo basso e una conseguente immissione in rete alta, tutta l’energia prelevata dalla rete attualmente risulta energia scambiata e quindi pagata, all’atto pratico, circa il 50% in meno del costo pieno grazie al rimborso GSE, nonostante l’imposizione di 36,60 € di costi amministrativi (!!!!) che abbattono percentualmente il già non grasso rimborso. E quindi, non disponendo di strumenti di lettura in tempo reale della produzione FV e dei contestuali prelievi dalla rete, mi sono chiesto se potesse risultare conveniente, per scaldare la casa, utilizzare la pompa di calore non solo quando il FV produce ma anche quando, mattino presto e sera, la pompa di calore preleva energia dalla rete, sapendo appunto che il prezzo dell’energia scambiata è all’incirca il 50% del prezzo pieno.
        Per provare a darmi una risposta ho fatto questa valutazione: se disponessi dei dati comparativi di due pari giornate come temperatura esterna, una scaldando a metano e l’altra scaldando elettrico, dalle 7:00 alle 22:00, e ponendo per comodità pari nelle due giornate i consumi accessori sia a metano che elettrici e noti i costi unitari di metano e energia elettrica, credo si potrebbe dire in prima approssimazione che: smc di metano consumati/giorno x costo unitario metano €/smc = costo di un giorno di riscaldamento con metano. E analogamente: kWh consumati/giorno x costo unitario kWh in €/kWh x 50% = costo di un giorno di riscaldamento con energia scambiata, al netto dell’autoconsumo.
        Questo metodo grossolano di valutazione (per via dei consumi accessori comunque presenti) penso possa dare una prima valutazione della differenza di costi, poichè terrebbe intrinsecamente conto anche del rendimento della caldaia e del COP della PDC specifici di casa mia. E’ sensato o c’è qualche parametro non valutato? Altrimenti un’altra possibilità, ditemi se sbaglio, sarebbe di stare sul teorico generalizzato e non specifico per gli impianti di casa mia: sulla bolletta del gas c’è scritto che il potere calorico superiore del metano (la quantità di energia termica che si ottiene bruciando uno standard metro cubo (Smc ) di gas metano) è pari a 39,26 Mj, che il convertitore da equivalere a 10,9 kWh. Quindi se in una fredda giornata invernale consumassi ad esempio 10 sms di metano, a circa 0,87 €/smc, spenderei 8,7 €; per contro con l’elettrico dovrei utilizzare 10,9 x 10 kWh= 109 kWh che, considerando un COP=4 della PDC diventerebbero 27,25 kWh che a 0,19 €/kWh darebbe 5,17 €. Se l’approccio matematico non ha errori pare evidente il vantaggio economico di una PDC anche in assenza del FV e quindi a prezzo pieno del kWh. Se poi pensiamo al funzionamento della PDC in una ipotetica giornata senza sole, sfruttando quindi solo l’energia scambiata il costo si abbatterebbe di circa la metà a 2,59 € con un fattore di 3,6 di vantaggio sul metano. Non mi pare male, se non ho fatto errori.
        Questo conferma quel che si legge sui vantaggi delle PDC vs metano sui documenti del web privi di valutazioni fisico-matematiche. Però ieri sera navigando nel web sono atterrato su un documento, non recente (del 2002) a cura del RC GROUP (di Michele Vio):
        https://www.rcgroup.it/IT/download/download.asp?F=87326&L=it
        che mi pare molto ben fatto e nel quale in Figura 1 si presenta un grafico dal quale risulta che, per un rapporto Cg/Ce= 0,87/0,19=4,57 e un rapporto COP/CUC= 4/1.09=3,67, il punto sul grafico è chiaramente in area azzurra, cioè di convenienza della PDC rispetto alla caldaia a metano. Quindi, a meno che Voi non mi evidenziate errori pesanti che inficino questi ragionamenti, continuerei a utilizzare la PDC per riscaldarmi. Lo ritenete corretto?

        Spero di avere ristrutturato i quesiti in modo più organico e comprensibile. Grazie per l’attenzione e a disposizione per ulteriori chiarimenti necessari.
        Buona giornata

  108. gipi, il 26 Aprile 2017 ore 18:36

    Ciao Mar Pac 49

    Ti potrebbe risultare utile sapere che, quando carichi una qualsiasi pagina di questo Sito, la pagina che ti compare potrebbe risultare non aggiornata sugli ultimi Interventi quantunque gli stessi siano stati già stati “bollinati” e siano presenti.

    Pertanto bisogna vedere a quale numero è arrivato il Totalizzatore Interventi della pagina “caricata” e ricaricarla (rinfrescarla).
    Se ci sono nuovi Interventi, che prima non comparivano, lo si vedrà subito dall’avanzamento di una o più unità sul Totalizzatore Interventi.

    Successivamente si può cercare il/i nuovi interventi, normalmente, a fondo pagina.

    A me questo “scherzetto” succede praticamente sempre ma potrebbe dipendere anche dal fatto che uso un “GOOGLE CHROME” sicuramente molto datato. Magari fai anche tu la prova che ti ho suggerito e vedi come va…..

    PER LA SCALETTA CHE TI AVEVO CHIESTA………..

    Mi bastava un accenno all’ordine sequenziale degli argomenti secondo il tuo interesse prioritario + le precisazioni puramente tecniche che ti chiedevo e che ora mi hai fornite.

    Per il momento ti chiederei di non fare ulteriori considerazioni e “Copia & Incolla” perché, altrimenti, mi dovrò autodichiarare ” COLPITO E AFFONDATO” in questa Battaglia Navale (pardon…Fotovoltaica).

    Ti risponderò come posso. Comunque mi sembra che tu cerchi più che altro una qualche certificazione/condivisione della bontà delle tue scelte già fatte e di altre future.

    Per quanto può servire la mia opinione : COMPLESSIVAMENTE SEI MESSO BENE E, QUELLO CHE PIU’ CONTA, TI MANTIENI IN ATTIVITA’ E TI STAI PURE DIVERTENDO. Le Nuove Frontiere Energetiche sono aperte alla conquista di tutti i PENSIONATI RAMPANTI (come noi).

    • MarPac49, il 21 Maggio 2017 ore 18:03

      Ciao Gipi,
      grazie delle info sul perchè sia necessario rinfrescare le pagine. Ti sei ovviamente accorto, come anche stavolta mi è successo, che colto da stanchezza di non vedermi sdoganati i commenti, dopo qualche giorno di prove a vedere se l’attesa della moderazione era conclusa, piano piano mi dimenticavo di tornare a fare il polling sul sito, assalito e masticato ogni giorno dalle altre quotidianità. Per cui anche stavolta vedo la tua PUNTATA N° 1 solo oggi, giusto perchè mi è caduto l’occhio sull’icona del sito piazzata sul desktop……dopo 20 giorni che l’hai scritta, e magari era già disponibile da diversi giorni!! Accidenti però, non sono molto abile col PC,
      DOVE CASPITA STA IL TOTALIZZATORE E COME EFFETTUARE IL REFRESH?
      Non credo che basti chiudere il sito e riaprirlo altrimenti questo tuo commento immediato del 26/4 e il successivo del 1/5 li avrei certamente letti ben prima. Forse non compio qualche atto indispensabile per la lettura del sito? Comunque passo al successivo commento. Grazie anche di questo.

  109. gipi, il 1 Maggio 2017 ore 21:24

    Ciao Mar Pac 49 — PUNTATA N° 1 —

    Inizio a risponderti nell’ordine di preferenza da te stabilito. Ti segnalo che ora i quesiti sono diventati 3 perché mi sembrava che, precedentemente, erano 4.
    Il 4° quesito mi pareva essere : “gipi/Primosolare e il concetto di Energia gratuita e democratica…”
    Questo ultimo quesito sarebbe stato veramente il più interessante sul quale disquisire in quanto “QUESITO PADRE DI TUTTI I QUESITI”. Comunque restiamo nel quotidiano e lasciamolo, se eventualmente ancora di tuo interesse, per dopo.

    QUESITO N° 1 : Che ne pensate del mio FV come lo ho descritto?

    1— Prezzo Impianto OTTIMO E IRRIPETIBILE in assoluto (6930€ / 4,47kWp = 1550 €/kWp) tenendo conto anche del fatto che ogni Pannello è dotato di Ottimizzatore Individuale. Ti segnalo che tu dici Impianto da 4,7 kWp ma facendo la sommatoria dei Pannelli, come tu li hai descritti, risulta : (5×210)+(5×215)+(5×225)+(1×230)+(2×245)+(2×250) = 4,47 kWp.
    Forse non hai “battuto” il secondo 4 ….oppure il Venditore ti ha computato”d’ufficio”, e solo per te, un + 5% imputandolo alla presenza degli Ottimizzatori (4,47 x 1,05 = 4,69 kWp). Su questo argomento i pareri tecnici sono discordi.
    Comunque, per l’Accatastamento presso il GSE, il tuo Impianto dovrebbe risultare da 4,47 kWp come la sommatoria dei singoli Pannelli poiché questa è la regola. Prova a controllare presso il GSE.

    2— Per la Marca / Taglia dei Pannelli ”nuovi rilevati da Fallimento” non sono in grado di valutare le varie Marche. Nel tempo, comunque, ho maturato il convincimento che ormai l’affidabilità dei Pannelli sia in generale buona.
    Eventualmente si tratta, per quelli di NON PRIMISSIMA MARCA come i tuoi (e i miei), di accettare il rischio di doverli sostituire pagando di tasca propria anche se teoricamente ancora in Garanzia.
    La Garanzia di chi li vende/installa non vale praticamente nulla oltre il termine di pochi mesi e, comunque, è solo una Garanzia di Facciata in quanto l’installatore/venditore possa a sua volta rivalersi sul Fabbricante/Importatore. L’unica Garanzia teoricamente valida, e comunque da far valere con fatica, è quella del Fabbricante/Importatore. Naturalmente sino a che il Fabbricante mantiene almeno il suo Circuito di Distribuzione in Italia. Poi BUONANOTTE SUONATORI.

    3—Per l’assemblaggio dei Pannelli FRITTO MISTO, e ciascuno dotato di Ottimizzatore Aggiunto, la soluzione adottata dal Venditore mi sembra tanto buona quanto obbligata.
    A— Gli Ottimizzatori sono di ottima marca ed anche indispensabili visto che i tuoi Pannelli sono assortiti e piazzati su 3 diverse falde del tetto con orientamento nettamente diverso tra loro.
    Inoltre ti permettono di ottenere la massima resa da ogni singolo Pannello e, in caso di singolo Pannello sporco, poco efficiente o guasto, perdi solo la sua parte di produzione senza ripercussioni altrimenti catastrofiche su tutto l’Impianto.
    B—Gli Ottimizzatori Aggiunti, in caso di bisogno, ti rendono possibile la sostituzione di qualsiasi singolo Pannello (salvo poco probabili problemi di dimensione geometrica) con qualsiasi altro Pannello Similare reperibile purché sotto i 300 Wp di Potenza Individuale.
    C—Visto che i Pannelli sono distribuiti su 3 falde tetto, e presumibilmente in numero/tipo/dimensione che si adattano al meglio alla dimensione della singola falda, mi pare di poter intuire che anche l’effetto estetico possa essere gradevole.

    4—Per la distribuzione/orientamento dei Pannelli credo di poter individuare la seguente situazione:
    LATO EST— 5 Rec Solar 225 + 1 Rec Solar 230 = 6 pannelli tot.1355 Wp
    LATO SUD— 2 Mega Solar245 + 2 Luxor Eco-Line 250 = 4 pannelli tot.990 Wp
    LATO OVEST— 5 Rec Solar 210 + 5 Rec Solar 215 = 10 pannelli tot.2125 Wp
    Dato che i tuoi Pannelli sono messi molto “in piedi”, come tu dici su falda tetto a 40°, avrai una ottima Resa Produttiva di Impianto nella brutta stagione (4 mesi) quando il Sole è sempre “basso” e quando il consumo elettrico di Casa è maggiore.
    Perderai invece qualcosa nella bella stagione (8 mesi) ma la cosa penso sia abbastanza compensata dal vantaggio che avrai in quella brutta.
    Per come è disposto complessivamente il tuo Sistema Pannelli non toccherai mai i massimi picchi di Potenza Produttiva ma avrai la CAMPANA PRODUTTIVA GIORNALIERA schiacciata al centro e allargata sui due lati. In particolare abbondante nel pomeriggio. La mezzeria della tua campana, presumibilmente, sarà verso le ore 14.
    Comunque il dato di Picco Massimo Giornaliero che potresti raggiungere io lo stimo in circa 3,8 kW (85 % del max 4,5). Questo valore ,comunque, non è particolarmente significativo, quella che conta veramente è la Produzione Totale Giornaliera e Annuale.
    Nel tuo caso ti trovi in una Zona di Insolazione particolarmente favorevole (trovandoti al Nord) che permetterebbe di produrre annualmente 1250 kWh / 1 kWp ovvero 1250 x 4,47 = 5587 kWh/anno.
    Tuttavia, a causa della forte inclinazione delle tue 3 falde tetto (40°) e della distribuzione dei Pannelli in 3 diverse direzioni a 90° tra loro (est/sud/ovest) direi che potrai contare su 1050 x 4,47 = 4693 kWh/anno, al massimo 4800 kWh/a.
    Eventualmente puoi provare a fare delle Simulazioni di Produttività Annua servendoti del Simulatore “PV-GIS” andando all’Indirizzo:
    http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/apps4/pvest.php#
    Fai il calcolo separato per le 3 falde e poi somma il tutto e…….vedrai !

    5— Giudizio conclusivo.
    Data la situazione (orientamento / inclinazione del tuo tetto e senza una planimetria visibile dello stesso per valutare altre possibili soluzioni di piazzamento dei Pannelli) la realizzazione sembra buona al limite del possibile. Il materiale “SOLAR EDGE” risulta di OTTIMA QUALITA’ e dovresti avere una garanzia di 12 anni (estensibile a 25 ma a pagamento) per l’Inverter e di 25 anni per gli Ottimizzatori. Per la garanzia sui pannelli non so cosa dirti.
    La produttività, rispetto alla Potenza Teorica Installata, non sarà esaltante, ma dipende sostanzialmente dalla conformazione geometrica del tuo tetto e dallo spezzettamento forzato dei Pannelli sulle tre falde (salvo clamorosi ma improbabili errori concettuali nel Piano di Installazione).
    Tenuto conto di tutti i diversi aspetti della situazione direi che dovresti ritenerti DEL TUTTO SODDISFATTO !!!

    A seguire — PUNTATA N° 2 —

    • MarPac49, il 21 Maggio 2017 ore 18:23

      Ciao Gipi,
      COMPLIMENTI!!! Che cultura e che pazienza a dare risposte!!
      Naturalmente sono 4,47 e non 4,7 – mi è rimasto un 4 nella penna…..
      Le tue valutazioni mi confortano, a parte quella della garanzia sui pannelli, che vedo quasi come un lugubre presagio…….In ogni caso tiro comunque un sospiro di sollievo leggendo il tuo “Giudizio conclusivo”.
      Bene, ora attendo senza fretta una chiacchierata sul quesito 2 “Domotica” e sul quesito 3 che sintetizzo in “conviene scaldarsi con l’elettrico o col metano?”. Ma anche il 4° quesito “il concetto di Energia gratuita e democratica…” continuo a ritenerlo interessante da discutere, non lo avevo eliminato dalla lista, me lo sono solo perso per strada per la stanchezza e per lo scarso sintetismo che mi contraddistingue. Attendo solo che si accenda la miccia……
      Ti chiedo solo, per cortesia, come ho indicato nella risposta al tuo commento del 26 aprile, di dirmi dove leggere il totalizzatore e come fare il conseguente eventuale refresh, altrimenti passeranno di nuovo altre settimane prima che io ricompaia sul sito..
      GRAZIE DELLE GENTILI ULTRA ESPERTE RISPOSTE E BUONA DOMENICA. A PRESTO

      • gipi, il 23 Maggio 2017 ore 22:17

        Ciao Mar Pac.

        Ti tengo perfettamente in “nota”.
        Risponderò senz’altro a tutti i tuoi quesiti (sono cose interessanti anche perché controverse).

        Purtroppo, in questi ultimi tempi, mia moglie ha trovato che bighellonavo troppo e si è inventata la necessità inderogabile di “posare” una recinzione intorno al terreno di casa. Si tratta di qualcosa sui 170 mt di sviluppo, con paletti e saette in ferro infissi nel terreno con degli speciali “vitoni”, relativa rete e 3 cancelletti di mia costruzione. Ho già ordinato tutti i materiali, dovrò fare tutto da solo e non ti sto a raccontare tutti i perché e percome. Dovrei iniziare a fine mese e………. “SPERIAMO CHE IO ME LA CAVO” .

        PER IL “NUMERATORE COMMENTI” :
        Lo trovi generalmente in cima a ciascuna “Striscia” e a destra appena sotto il TITOLO DELL’ARTICOLO DI TESTA DELLA STRISCIA STESSA.
        Talvolta lo trovi, invece o anche, ALLA FINE DELL’ARTICOLO DI TESTA prima dell’inizio della serie dei Commenti.

        PER IL “RINFRESCO / AGGIORNAMENTO” DEL CONTENUTO DI QUALSIASI STRISCIA :
        Tutti i programmi di accesso a Internet, una volta “caricato” quanto ti serve, presentano anche una piccola Icona (nella barra dei Comandi lunga posta in alto nello schermo) con un simbolo intuitivo (una freccia avvolta a cerchietto oppure due frecce incodate e ciascuna a semicerchio) che permette di RICARICARE A NUOVO (rinfresco o aggiornamento che lo si voglia chiamare) quanto già è presente.

        Dunque vai sulla striscia che ti interessa. Vedi a quale numero e arrivato il NUMERATORE. Clicca sul simbolino della RICARICA / RINFRESCO / AGGIORNAMENTO. Ad operazione terminata, se il NUMERATORE INTERVENTI è aumentato di valore allora vuole dire che potrai trovare tanti NUOVI INTERVENTI QUANTE SONO LE UNITA’ DI AUMENTO DEL CONTATORE.
        Attenzione però : non tutti gli interventi sono sempre a fondo striscia. La loro posizione dipende da dove sono stati collocati, da chi li ha scritti, come risposta a precedenti Interventi già incolonnati per attinenza.

        Ancora un avvertimento.
        Al fondo di ogni “Striscia” puoi trovare una “PANORAMICA DEL GIORNO” titolata “ULTIMI INTERVENTI”.
        In genere vi sono elencati i 6 “Ultimi Interventi” sul Sito. Anche in questo caso, per essere sicuro di vedere veramente la situazione del momento e non quella passata, devi sempre RICARICARE LA PAGINA come già spiegato.

        Buona fortuna e…..SPERO CHE ANCHE TU TE LA CAVI !!!!

      • gipi, il 7 Giugno 2017 ore 21:32

        Ciao Mar Pac 49 — Puntata N° 3 —

        Veniamo al QUESITO N° 3 : Conviene scaldarsi con l’Elettrico o con il Metano ?

        Penso che non esista una risposta, praticamente e definitivamente valida al Quesito, se non in termini di principio puramente Tecnico / Energetico.

        Infatti, all’atto pratico, anche immaginando di poter partire da zero (casa di nuova costruzione), la maggiore o minore convenienza tra i due Sistemi è strettamente dipendente dal Costo Complessivo dei Sistemi stessi e dal costo del tipo di Energia che si dovrà utilizzare. Inoltre devono anche essere considerati i successivi Costi di Manutenzione, di sostituzione di Componenti Deboli del Sistema e anche di eventuali Danni Collaterali derivanti da malfunzionamenti accidentali.

        Questo IN PARTENZA. Poi bisogna andare dalla Cartomante per farsi predire il FUTURO ANDAMENTO DEI PREZZI DELL’ ENERGIA CHE E’ STATA SCELTA PER I PROSSIMI 20ANNI, ALMENO……
        Per la verità, anche in questo caso, bisognerebbe consultare almeno 2 Cartomanti con diversa specializzazione : Una esperta nei Costi Energetici alla Fonte e l’altra esperta nell’andamento della successiva Tassazione.

        Fermiamoci quindi ad una valutazione in termini puramente Energetici.

        — IL POTERE CALORIFICO DEL METANO—
        I 39,26 Mega joule rappresentano il P.C.S. (Potere Calorifico Superiore) mentre sono solo 34,54 Mj quelli del P.C.I. (Potere Calorifico Inferiore). Da informazione scritta di ENEL GAS.
        La differenza, è dovuta al fatto che la combustione genera acqua che, vaporizzando e volatilizzandosi unitamente ai fumi attraverso il camino, sottraeva in modo irrecuperabile (per le caldaie di una volta) una parte fissa e imprescindibile del Contenuto Energetico. Per le grosse Caldaie Industriali il discorso è sempre stato diverso perché venivano sempre usati dei Recuperatori di Calore più o meno efficienti.

        Per questo motivo, quando si parla delle nostre attuali Caldaie a Gas (ora tutte con recupero di calore dai fumi) si è rimasti convenzionalmente, come termine di riferimento, al P.C.I. (Potere Calorifico Inferiore).

        Fatta questa dovuta premessa le nostre attuali Caldaie a Gas vengono reclamizzate come aventi rendimento compreso tra 0,96 e 1,06, sempre con riferimento al P.C.I.(secondo i diversi costruttori).
        Io direi, per stare sul sicuro, tenendo presente che questi sono risultati di Laboratorio e che le nostre caldaie si sporcano nel corso dell’anno e invecchiano anche, di stare su un Rendimento Medio a Vita di 0,90.

        Inoltre bisogna anche precisare che tale rendimento può essere ritenuto reale solo se non si eccede nella temperatura di uscita dell’acqua dalla Caldaia a Metano e potendo farla rientrare abbastanza fredda.
        Diciamo : USCITA 60 °C e rientro 50 °C (avendo i radiatori di casa abbastanza generosamente dimensionati per poter utilizzare acqua a questa temperatura piuttosto bassa)

        L’ equivalenza tra Mj e kWh risulta essere 1 kWh = 3,6 Mj . Pertanto il P.C.I. di 1 Normal mc di Metano risulta : 34,54 Mj / 3,6 = 9,59 kWh(P.C.I.) .

        Bruciando 1 Nmc di Metano nella nostra Caldaia con Rendimento Totale 0,9 e tenendo presente che si avrà una perdita di calore nei tubi di trasporto caldaia/termosifoni del 5 %, si otterranno, trasferiti all’acqua calda : 9,59 kWh x 0,9 cald.x 0,95 tubi = 8,20 kWh(H2O).

        —IL POTERE CALORIFICO DELL’ENERGIA ELETTRICA—
        In questo caso si intende l’impiego di Energia Elettrica per l’azionamento di POMPE DI CALORE (che a me sarebbe piaciuto chiamare “TRASFERITORI DI ENERGIA TERMICA” ).

        Le Pompe di Calore (PdC), pur avendo tutte lo stesso “CUORE”, ovvero un SISTEMA FRIGORIFERO, si avvalgono di VARI E DIVERSI ELEMENTI NATURALI dell’Ambiente per eseguire il Trasferimento di Energia Termica dall’interno delle nostre abitazioni all’ambiente esterno.
        A seconda di quali Elementi Naturali vengono utilizzati i Sistemi PdC possono essere più o meno efficienti, costosi, affidabili e risentire, nel loro rendimento, della situazioni di temperatura dell’ambiente esterno rispetto a quello interno. Nel caso più comune delle PdC aria/aria, nel quale l’Elemento Esterno è l’aria, assume molta importanza (alle basse temperature esterne) il grado di UMIDITA’ RELATIVA (U.R) di questa.
        Infatti, con PdC in MODALITA’ RISCALDO, con aria esterna sotto ai 5°C, ed in caso di Umidità Relativa (U.R.) dal 50 % in su, si genera facilmente la BRINATURA del radiatore esterno che deve essere sbrinato periodicamente (in modo automatico, invertendo il Ciclo Frigorifero) con conseguente PERDITA ENERGETICA e quindi con diminuzione del RESA ENERGETICA DEL SISTEMA .

        Non è ora possibile passare in rassegna tutte le varie forme di impiego pratico delle PdC. Ogni singola Configurazione di Sistema richiederebbe uno specifico Trattato Tecnico.
        Mi limiterò a considerare la forma più classica di PdC, sicuramente alla portata di tutte le tasche e di installazione e utilizzo più semplice : Climatizzatore Inverter aria/aria (caldo/freddo) da 12000 B.T.U. , costituito da una Unità Esterna (U.E.) e da una Unità Interna (U.I.)

        Il costo di acquisto della “Macchina” da 12000 B.T.U. (marche varie europee, ma “made in China”) si aggira attualmente sui 450 € (potendo arrivare a 350 per Marche Fantasia). Con la messa in opera molto “fai da te”, che non può prescindere dall’intervento finale “CERTIFICATO” di un Frigorista Abilitato (per non perdere il diritto di garanzia di 2 anni), si spendono non meno di 1000 € in totale (Macchina + Installazione).

        Per avere una idea concreta di cosa rappresentano i 12000 B.T.U. della “macchina” di cui si parla :
        Per 12000 B.T.U. si intende la quantità di Energia (in riscaldo o in raffreddamento) che è possibile conferire all’aria all’interno casa e ciò in Unità Termica Inglese (British Thermal Unit).
        Il rapporto con il kWh risulta : 1 kWh = 3450 BTU per cui 12000 BTU / 3450 = 3,47 kWh (Aria)

        Il “Resa di Sistema” dipende dalle Condizioni Ambientali più o meno estreme di utilizzo.
        — In modalità Raffreddamento la “resa” è compresa tra 3,0:1 e 3,6:1 (valore C.O.P.) e vuole dire che per 1 kWh di Energia Elettrica consumata si ottengono 3,0/3,6 kWh (media=3,3) trasferiti all’aria fresca.
        — In modalità Riscaldo la “resa” è compresa tra 3,0:1 e 4,0:1 ( valore S.E.E.R.) e vuole dire che per 1 kWh di Energia Elettrica consumata si ottengono 3.0/4,0 kWh (media=3,5) trasferiti all’aria calda.

        In funzione di tutti i Dati sopraindicati una PdC da 12000 BTU , quando viene utilizzata a pieno regime, assorbe Energia Elettrica valutabile in : 3,47 kWh(resi all’aria) / 3,4(media COP-SEER) = 1,02 kWh elettrici. Per servizi meno gravosi, di mezza stagione, l’assorbimento parte da un minimo di 0,6 kWh.

        Tuttavia, in alcune fasi del Ciclo di Lavoro, si può avere maggiore richiesta di Potenza Momentanea per alcuni minuti. Avviamento Ciclo di Raffreddamento (1,2 kW). Avviamento Ciclo di Riscaldo (1,4 kW). Ciclo di Sbrinamento (1,6 kW).

        CONFRONTO RISCALDAMENTO A METANO CON TERMOSIFONI TRADIZIONALI RISPETTO AL RISCALDAMENTO CON POMPA DI CALORE ARIA/ARIA da 12000 BTU.

        I dati di partenza per la valutazione comparativa sono:

        1— Con 1 Nmc di Metano si ottengono 8,20 kWh contenuti nell’acqua calda dei termosifoni.
        2— Con 1 kWh di Energia Elettrica si ottengono(mediamente) 3,4 kWh contenuti nell’aria calda o fredda che si sta producendo al momento.
        3— Il costo attuale di 1 Nmc di metano è di 0,85 €.
        4— Il costo attuale di 1 kWh di Elettricità dalla Rete è di 0,22 €
        5— Il costo attuale di 1 kWh di Elettricità “in scambio” (SSP) da FV è di 0,11€.
        6— Il valore attuale di 1 kWh di Elettricità “in autoconsumo” da FV è di 0,22 €.

        I dati che ne derivano sono:

        A— Costo di 1 kWh contenuto nell’acqua calda dei termosifoni : 0,85 € / 8,20 kWh = 0,103 €/kWh.

        B— Costo di 1 kWh contenuto nell’aria (calda o fredda) prodotta dalla PdC (da 12000 BTU)…….
        B1— Attingendo dalla Rete (senza avere il FV) : 0,22 € / 3,4 = 0,064 €/kWh.
        B2— Attingendo dalla Rete “in scambio” (avendo il FV) : 0,11 € / 3,4 = 0,032 €/kWh.
        B3— Attingendo direttamente “in totale autoconsumo” dal FV : COSTO ZERO.

        Con questo “quadretto di calcolo” sott’occhio dovrebbe essere agevole capire la situazione.
        Se i costi del Nmc di Metano o del kWh Elettrico dovessero cambiare, o per qualcuno risultassero diversi, basterà introdurre nelle formulette il prezzo appropriato……..

        Inoltre ciascuno, per proprio conto e in base alla spesa sostenuta per il proprio tipo di Impianto/Macchina, potrà valutare autonomamente i tempi di rientro dalla Spesa.

        Naturalmente tutto quanto da me detto risulta di “Livello Tecnico” di gran lunga inferiore a quello “Universitario” dell’Articolo di Michele Vio che tu citavi quale riferimento. Vedere
        https://www.rcgroup.it/IT/download/download.asp?F=87326&L=it
        che mi pare alquanto complesso, molto articolato e di difficile digestione, almeno per me.
        Inoltre, risalendo all’anno 2002, tutti i prezzi ormai sono largamente fuori corso.

        Per chiudere : quest’anno, per la prima volta, ho potuto disporre a casa mia, di due separati climatizzatori, ciascuno da 12000 BTU e ben ubicati nella “zona giorno”. Li ho usati in riscaldo, in modo alternato tra loro per non avere troppa richiesta di Energia in contemporanea, avendo spento il riscaldamento generale a Metano, a partire da metà marzo sino a tutto aprile. Dai conti fatti mi sono trovato benissimo !! Inoltre mi faranno pure comodo per il rinfrescamento estivo (già provato uno solo lo scorso anno) con spesa di esercizio praticamente zero perchè totalmente in “autoconsumo”.

        PER TUTTOIL RESTO ALLA PUNTATA N°4

        • MarPac49, il 26 Giugno 2017 ore 12:56

          Ciao Gipi,
          io e mia moglie siamo rientrati ieri da un periodo fuori Giaveno (senza computer) e ho potuto constatare piacevolmente che i tuoi approfondimenti sono proseguiti come pure sono continuati quelli di Primosolare. In questa tua PUNTATA N° 3 fai un percorso tecnico, sempre puntuale ed esaustivo, in cui praticamente hai rilevato che riscaldarsi con la PDC sia economicamente vantaggioso rispetto al metano, e quindi hai rilevato i miei stessi benefici soprattutto dai conti fatti a consuntivo immagino. Non mi dici se hai utilizzato la PDC anche quando il sole non lavora, ma deduco che tu lo faccia, confortato dai dati B1, B2 e B3. Unico interrogativo: la PDC utilizzata per un numero di ore al giorno elevato e per un periodo di mesi elevato andrà incontro a deterioramento precoce? lo vedremo solo vivendo? Grazie della risposta e alla prossima.

        • gipi, il 27 Giugno 2017 ore 17:32

          Ciao Mar Pac 49

          Per quanto riguarda la Vita di Lavoro dei Climatizzatori (PdC aria/aria) non sono in grado di dire quanta ne possano avere mediamente anche perché, di questo dato, non vi è mai traccia nei Documenti Tecnici dei Costruttori. Come, comunque, sappiamo già essere “dimenticanza consolidata” per tutti gli Elettrodomestici più tradizionali.

          Nel mio caso specifico ho acquistato inizialmente un solo Climatizzatore, tanto per vedere personalmente e con calma come era realizzato, quali difficoltà di installazione poteva presentare, e come avrebbe funzionato all’atto pratico. Si tratta, nel caso specifico, di un “ARGO” tipo WALL 12000 BTU con una Unità Esterna e una Interna. Il tutto costruito RIGOROSAMENTE IN CINA CON TUTTA LA COMPONENTISTICA RIGOROSAMENTE CINESE da qualche Mega Fabbrica con appiccicato sopra il Logo del Compratore di Turno.

          Ispezionando attentamente tutto il “visibile” ho trovato tutto IMPECCABILE.
          Per il “non visibile” mi sono detto che, per componenti costruiti in milioni di pezzi in Fabbriche altamente automatizzate, progettate e costruite dagli Occidentali, la situazione non poteva essere da meno. Comunque la qualità generale degli Impianti Frigoriferi di piccola taglia ormai è arrivata al massimo del possibile da parecchi anni e tutti gli Operatori Mondiali del settore hanno qualità molto uniforme.
          Comunque la spesa di acquisto, anno scorso in Aprile, presso un grosso distributore (Euronics) era stata di 435 € (andando a prendere il tutto presso il loro negozio qui da me in città). L’ acquisto via Internet con spedizione a domicilio costava, e costa tuttora, 475 €.
          Con le spese di installazione (chiamata di una Ditta Abilitata per tali Installazioni e parecchio apporto di lavoro personale di contorno) il tutto montato funzionante è costato 1050 €.

          Dopo un collaudo d’uso sia in “Freddo” che in “Caldo” e un accurato controllo dei consumi (con un piccolo Contatore dedicato a questa funzione) ho concluso che tutto funzionava in modo soddisfacente secondo le attese. Per cui, a fine Novembre anno scorso, ne ho acquistato un altro che è entrato in Servizio tra Natale e Capodanno.

          Al momento attuale il Climatizzatore più vecchio ha consumato 512 kWh e il più giovane 210 kWh.

          Dal punto di vista della durata, come dici tu insieme a Lucio Battisti : Lo vedremo solo vivendo….
          Io penso comunque che, per “l’uso alternativo/integrativo” nelle due mezze stagioni che ne faccio io rispetto al mio riscaldamento invernale integralmente a gas, mi dovrebbero durare 10 anni ( almeno come un frigo). Magari se la “macchina esterna” è troppo investita da pioggia, vento, sole potrebbe deteriorarsi più per gli Agenti Atmosferici che per il logorio di funzionamento.

          Per migliorare questa situazione avendone anche un (soggettivo) beneficio estetico, io ho montato su ogni Gruppo Esterno una tettoietta arcuata con pannello in Policarbonato Alveolare che mi hanno “tirato dietro”, fortunatamente senza colpirmi, in un Brico Marcket della zona a 24 €.
          Comunque si può trovare anche di meglio spendendo meno di 50 € per tettoietta (dim. L120 x P80 cm.).

          Ciao e….Buona Climatizzazione (questo anno più utile che mai).

    • gipi, il 4 Giugno 2017 ore 21:43

      Ciao Mar Pac 49 — PUNTATA N° 2 —

      Dopo un certo tempo cerco di rispondere ai tuoi quesiti rimasti in sospeso (quesito n°1 “E’ valido il mio Impianto FV” : già risposto)

      QUESITO N°2 : Quanto è utile la Domotica ?
      Devo informarti che su questo argomento possiedo solo una esperienza LIMITATISSIMA e qualche informazione di quelle che tutti possono assumere girovagando su Internet. Devo anche dirti che, da buon Pensionato, sono quasi sempre in casa e dispongo anche dell’aiuto di una moglie e di un FV SOVRADIMENSIONATO per cui non sento particolare bisogno della DOMOTICA.

      In pratica me la cavo con un unico UTILISSIMO E CONSIGLIATISSIMO dispositivo : UN MISURATORE DI AMPERAGGIO che rileva, attraverso un piccolo sensore amperometrico a collare apribile, la situazione del momento su un filo della Corrente Alternata che esce dall’Inverter ( non importa su quale dei 2 fili viene montato il sensore).

      Il detto Misuratore trasmette, via radio e ad intervalli di 6 sec., la lettura ad un Dispositivo Ricevitore che riceve anche a notevole distanza (nel mio caso ricevo dal seminterrato sino al 2° piano).

      Il Ricevitore elabora il segnale ricevuto e può indicare, se lo si desidera, vari Dati più o meno INutili che non elenco. Il Dato che utilizzo io è la POTENZA ISTANTANEA (veramente la Potenza è già di per se stessa una GRANDEZZA ISTANTANEA , ma comunque per capirci…).

      Con questo unico Dato (POTENZA DISPONIBILE DAL FV IN USCITA DALL’INVERTER) e con una occhiata allo stato del cielo si decide se attaccare o meno qualche Utenza Pesante (lavatrice, aspirapovere, ferro da stiro, forno, piastra elettrica cucina, ecc).

      Ovviamente, una volta “lanciati”, non si torna indietro. Comunque, sapendo la Potenza del dispositivo che è stato inserito e tenendo conto che la mia richiesta di “Potenza Base di Casa” si aggira mediamente sui 0,35 kW, si può avere una idea di come stanno andando le cose anche se arriva la “nuvoletta di Fantozzi”.

      In teoria si potrebbe montare un secondo Dispositivo (identico al primo) per misurare in contemporanea anche la Potenza Totale assorbita dall’Impianto di Casa. Dalla visione contemporanea delle due misure si potrebbe vedere il Bilancio Energetico del Momento.
      Temo però che i due Dispositivi, avendo la stessa Frequenza di Segnale Radio, si disturberebbero a vicenda e il tutto non funzionerebbe.

      Il mio Misuratore mi è stato regalato e sarà ormai vecchio di 5 anni e rimpiazzato da nuovi modelli.
      Comunque la Marca (tedesca) è “EFERGY”, Modello HM01, Tipo N16354. Oggetti analoghi al mio sono reperibili (Internet) a prezzi da 50-70 € .

      Dopo questo primo Piatto di Assaggio si entra realmente nella DOMOTICA e con spese dai 500 € in su (anche molto più in su).

      La mia sensazione, DEL TUTTO PERSONALE, è che si passa nel MONDO DEL SUPERFLUO caricandosi la vita di ulteriori inutili assilli per avere dei “ritorni monetari” infimi ed in tempi lunghissimi. Poi, se invece si vuole avere la soddisfazione di SFOGGIARE o di sentirsi cerebralmente appagati per essere tra quelli che spaccano il capello in 16 parti perfettamente uguali, allora, effettivamente, la Domotica può dare molto.

      Sul QUESITO 3 : Conviene scaldarsi con l’Elettrico o con il Metano? . Risponderò a breve e separatamente !!

      ALLA PUNTATA N° 3………

      • MarPac49, il 26 Giugno 2017 ore 13:07

        Ciao Gipi,
        concordo sulla tua sensazione, i ritorni monetari sarebbero infimi e il relativo ammortamento di dispositivi dal costo di 500 € in su sarebbe in tempi lunghissimi, in effetti dopo i primi tempi di esperienza si può pensare di andare “a braccio”, probabilmente non ci si sbaglia di molto. Magari nel frattempo anche i costi della domotica potrebbero scendere……Grazie anche di questa risposta.

    • gipi, il 21 Giugno 2017 ore 21:26

      Ciao Mar Pac 49 & Primosolare— PUNTATA N° 4 —

      Siamo arrivati al tuo QUESITO / INFORMAZIONE N° 4 : ” E’ conveniente o no modificare un Impianto FV, già esistente, dotandolo di Sistema di Accumulo ?”

      L’informazione che tu ci passi, così come la hai avuta e corredata di Prezzi, era indirizzata in modo specifico a Primosolare che ha una complessa situazione di 3 piccolissimi “anziani e arzilli” diversi Impianti FV che lui fa coesistere a casa sua. Se Primosolare mi leggerà potrà estrapolare, forse, dalle mie considerazioni, qualcosa di utile per le sue valutazioni di Convenienza Economica (mentre per l’aspetto tecnico del “come fare con il GSE” non vedo soluzione).

      —–POSSIBILITA’ TECNICO/PRATICA DI INTERVENTO DI MODIFICA SU IMPIANTI FV GIA’ ESISTENTI PER AGGIUNGERE UN ACCUMULO A BATTERIA —-

      1—Sostituzione del vecchio Inverter con UNO NUOVO, DI POTENZA EQUIVALENTE AL VECCHIO, MA DOTATO DI SISTEMA DI GESTIONE DELLA BATTERIA. Tali Inverter sono definiti generalmente “INVERTER IBRIDO”. In questo caso la Batteria viene caricata attingendo direttamente la Corrente Continua dalla produzione dei Pannelli.

      Il Rendimento dei vari “passaggi” di Sistema risulta :
      A—Rendimento del dispositivo di carica oppure di scarica Batteria = 0,90
      B—Rendimento proprio della Batteria in carica oppure in scarica = 0,95
      C—Redimento medio dell’Inverter (produzione di C.A. dalla C.C.) = 0,93
      Il Rendimento Totale di Sistema,quando si attinge dalla Batteria è :
      1 kWh (FV) = (0,9×0,95)carica bat. x (0,9×0,95)scarica bat x 0,93 inverter = 0,679 kWh in C.A.

      2— Affiancare al vecchio Inverter un INVERTER “SPECIALE” solitamente di PICCOLA POTENZA (2,5kWh in carica/scarica Batteria) costruito in modo specifico per poter gestire la Batteria CARICANDOLA CON LA CORRENTE ALTERNATA PRODOTTA DAL VECCHIO INVERTER.

      Quando il VECCHIO INVERTER non produce più abbastanza Corrente per sostenere la richiesta di casa, allora entra in azione l’ INVERTER SPECIALE che aggiunge quanto manca, per soddisfare la richiesta, prelevando il necessario dalla Batteria.
      L’ INVERTER SPECIALE è, normalmente, di piccola taglia in quanto previsto per Batteria sotto ai 7 kWh NOMINALI che, comunque, non può essere caricata/scaricata con potenze maggiori per non danneggiarla.

      Questo sistema ha il vantaggio di lasciare al suo posto e sempre funzionante il VECCHIO INVERTER per cui, in caso di qualche avaria dell’INVERTER SPECIALE O DELLA BATTERIA si può contare sempre su quello VECCHIO (sempre attivo) che è di Potenza adeguata a quella totale dei Pannelli FV.

      Il Rendimento dei vari “passaggi” di Sistema risulta :
      A1— Rendimento medio del nuovo Inverter Speciale = 0,93
      A & B— Come all’esempio 1 (anche se il tutto risiede nel nuovo Inverter Speciale
      C— Rendimento medio del vecchio Inverter = 0,93
      Il Rendimento Totale di Sistema, quando si attinge alla Batteria è :
      1 kWh (FV) = 0,93 nuovo inverter x 0,679 rendim. Esempio 1 = 0,632 kWh in C. A.

      La scelta di convenienza tra i due Sistemi è abbastanza incerta anche perché i PICCOLI INVERTER SPECIALI + BATTERIE costano parecchio più del giusto e, per certe marche molto reclamizzate, il “pacchetto”costa una vera follia.
      Alla fine può risultare che sia, economicamente, più conveniente sostituire il vecchio Inverter con uno nuovo “Ibrido” e tenersi il “vecchio” di scorta scollegato. Non si sa mai……

      PER LA VALUTAZIONE ECONOMICA DELL’OPERAZIONE DI IMPIANTO BATTERIE RIMANDO ALLA PROSSIMA —PUNTATA N°5—

    • gipi, il 21 Giugno 2017 ore 21:33

      Ciao Mar Pac 49 & Primosolare —- PUNTATA N°5 —-

      —– VALUTAZIONE DI CONVENIENZA ECONOMICA PER L’ INSTALLAZIONE DELL’ACCUMULO COME SEGNALATO—-

      La valutazione è totalmente valida solo per gli Impianti Domestici in regime di “SSP” dell’ultimo tipo (a partire da Luglio 2013). Per tutti gli Impianti precedenti a tale data, dal 1° al 4° Conto Energia, il “ritorno economico” peggiora (salto la spiegazione). Su impianti del 5° C.E. non è concesso di installare Impianto di Accumulo.

      La valutazione si basa solo sui Costi (chiavi in mano) e le Capacità di Accumulo Nominale della Offerta segnalata da Mar Pac 49, senza ulteriori chiarimenti tecnici, per cui potrei incorrere in qualche piccola imprecisione di valutazione. Le Batterie sono agli Ioni di Litio.

      Accumulo da 2,4 kWh nominali = 4700 €
      Accumulo da 4,8 kWh nominali = 6700 €
      Accumulo da 7,2 kWh nominali = 8400 €
      Accumulo da 9,6 kWh nominali = 10300 €

      ——PONIAMO ALCUNI PUNTI FISSI PER I SUCCESSIVI CALCOLI—–

      1—Si unifica, per semplificare, il Rendimento Totale dei 2 diversi Sistemi di Accumulo, già esaminati, al valore unico medio di (0,679+0,632)/2 = 0,6555 (65,55 %).
      Comunque, per non essere troppo pessimisti e per fare “cifra tonda”, poniamo che il rendimento sia dello 0,7 (70 %)

      Praticamente per 1 kWh utilizzabile, se attinto dall’ Inverter in Autoconsumo Istantaneo, si ottiene solo 0,7 kWh se si utilizza lo stoccaggio nella Batteria (Autoconsumo Differito).

      2—Si pone che le Batterie “agli Ioni di Litio” abbiano una profondità di Scarica Utile del 80 %.

      3—Si tralascia di considerare il decadimento (tuttavia non trascurabile) della capacità di accumulo negli anni di vita presumibili delle batterie (6000 cicli carica/scarica ; 17/18 anni di vita teorica).

      4—Tutti i calcoli fanno riferimento ai kWh UTILI EFFETTIVI della Batteria che sono ricavati dai Dati del Sistema così come questo viene venduto.

      5—Si pone che il costo del kWh prelevato dalla Rete “IN SCAMBIO” nella annata 2017 possa essere di : (0,21 €/kWh bolletta – 0,10 €/ritorno da GSE = 0,11 €/kWh scambiato.

      6—Si suppone anche che, per almeno 30 giorni/anno (stagione autunno/inverno), qualsiasi Batteria anche molto piccola non potrà essere ricaricata per nulla (con un piccolo impianto da 4,47 kWp come quello di Mar Pac). Pertanto si prevedono 365 – 30 = 335 cicli annuali effettivi.

      —– I CALCOLI DELLA GESTIONE ECONOMICA —–

      Per fare i “conti giusti” bisogna tenere presente che GLI ACCUMULI A BATTERIA SI DEVONO CONFRONTARE (ECONOMICAMENTE) CON IL SISTEMA DI ACCUMULO VIRTUALE (ACCUMULATORE ECONOMICO) RAPPRESENTATO DAL SISTEMA “SSP”.
      Detto questo passiamo a esaminare i punti fondamentali del Ragionamento / Calcolo.

      A— Il consumo di 1 kWh “IN SCAMBIO CLASSICO” comporta la SPESA di 0,11 €/kWh (vedere Punto 5).

      B—Se, ipoteticamente, il rendimento del Sistema di Accumulo fosse 1,00 (100 %) allora 1 kWh preso dal Sistema Batteria consentirebbe un Risparmio (NON-SPESA) di 0,11 €/kWh.

      C— Purtroppo, però, bisogna tenere conto del Rendimento di Sistema (come già detto 0,7 ovvero il 70 %).
      Il consumo di 1 kWh attraverso l’Accumulo si compone perciò di due 2 parti valoriali.
      Mentre 0,7 kWh utilizzabili provengono dal Sistema Batteria. I restanti 0,3 kWh devono per forza di cose essere presi dalla Rete al costo medio di Bolletta (0,21 €/kWh).

      D—Per questo motivo il consumo di 1 kWh, proveniente solo in parte dalla Batteria (0,7 kWh), comporta comunque una spesa di 0,3 kWh x 0,21 €/kWh = 0,063 €/kWh.

      E—Pertanto il RISPARMIO REALE (NON-SPESA) con l’uso di Batterie risulta : 0,11-0,063 = 0,047 €/kWh

      Ora passiamo a stabilire quale è il COSTO UNITARIO DI IMPIANTO PER DISPORRE DI 1 kWh UTILE DI BATTERIA (con riferimento alla Offerta avuta da “Mar Pac 49”) tenendo conto della Profondità di Scarica Ammissibile di 0,8.

      —2,4 kWh nom. = 4700 € —-Prezzo di 1 kWh utile : 4700/(2,4×0,8) = 2448 €/kWh utile.
      —4,8 kWh nom. = 6700 € —-Prezzo di 1 kWh utile : 6700/(4,8×0,8) = 1745 €/kWh utile.
      —7,2 kWh nom. = 8400 € —-Prezzo di 1 kWh utile : 8400/(7,2×0,8) = 1458 €/kWh utile.
      —9,6 kWh nom. = 10300 € —-Prezzo di 1 kWh utile :10300/(9,6×0,8) = 1341 €/kWh utile.

      I tempi di ammortamento per i 4 diversi Sistemi di Accumulo risultano :

      —2,4 kWh nom.—- (2448 €/kWh utile / 2) / (0,047 €/kWh x 335 cicli/anno) = 77,7 anni
      —4,8 kWh nom —- (1745 €/kWh utile / 2) / (0,047 €/kWh x 335 cicli/anno) = 55,4 anni
      —7,2 kWh nom —- (1458 €/kWh utile / 2) / (0,047 €/kWh x 335 cicli/anno) = 46,3 anni
      —9,6 kWh nom —- (1341 €/kWh utile / 2) / (0,047 €/kWh x 335 cicli/anno) = 42.6 anni

      Per fortuna il 50 % della spesa rientra automaticamente in 10 anni attraverso lo sgravio IRPEF (per quelli che hanno la “capienza” da poter fare valere). Il resto, ancora mancante dopo il decimo anno, si può anche dare per quasi totalmente perso.

      Comunque il risparmio annuale PER OGNI “kWh utile” DI BATTERIA INSTALLATA RISULTA IN TUTTI I CASI : 0,047 €/kWh x 335 cicli/anno =15,745 €/anno

      Se le cose stanno così, SALVO MIEI POSSIBILI ERRORI NELLA LOGICA DEI CALCOLI O NELLA INDIVIDUAZIONE DEI RENDIMENTI DI SISTEMA, direi che non è proprio il caso di preoccuparsi di mettere alcun Accumulo su Impianti Vecchi (e nemmeno su quelli Nuovi).

      NON SONO PREVISTE ULTERIORI “PUNTATE” PER ESAURIMENTO DELLA CASISTICA CHE MI ERA STATA PROPOSTA.

      • marco, il 23 Giugno 2017 ore 11:06

        grande Gipi, in un altro post mi hai definito sintetico-), quindi mi permetto di definirti prolisso (e aggiungo anche con una gran preparazione, mille mila volta superiore alla mia..) ma alla fine direi che giungiamo sempre alle stesse conclusioni (cit Gipi poco sopra “non è proprio il caso di preoccuparsi di mettere alcun Accumulo su Impianti Vecchi (e nemmeno su quelli Nuovi)”).
        Buona giornata

        • gipi, il 25 Giugno 2017 ore 12:15

          Ciao Marco

          In effetti è come dici tu : GIUNGIAMO SEMPRE ALLE STESSE CONCLUSIONI.

          Va bene anche per la prolissità. Per la preparazione faccio il possibile per migliorare; però più vado avanti più mi accorgo di dover colmare nuove lacune. Comunque insisto a perderci del tempo sopra almeno per un po’ ancora.

          Comunque il “testa a testa” tra i SINTETICI è una lotta dura oggigiorno.

          Tra i migliori SINTETICI della “domanda” si situano quelli che, dicendo quasi solo il loro nome/nomignolo chiedono tutti i dettagli di progetto e di gestione di loro ipotetici futuri Impianti con le più diverse combinazioni realizzative che hanno raccolto su Internet.

          Tra i migliori sintetici della “risposta” si posiziona il nostro Curatore del Sito : Alessandro Fuda (però per lui si tratta di un dovere/necessità dovuto alla sua Funzione) che deve essere ringraziato per la messa a disposizione del Sito con larga libertà alle diverse opinioni.

          Ciao e…. Buon Fotovoltaico !

        • Alessandro F., il 26 Giugno 2017 ore 10:28

          Eh eh.. grazie Gipi! Scusate ma a volte il tempo è tiranno..
          Comunque leggo sempre tutto molto volentieri e sono io il primo ad imparare dalle vostre attente osservazioni.

    • gipi, il 21 Giugno 2017 ore 21:57

      Prego scusare lo “svarione” presente nella — PUNTATA N° 5—

      DOVE SCRIVO :
      —– “Per tutti gli Impianti precedenti a tale data, dal 1° al 4° Conto Energia, il “ritorno economico” peggiora (salto la spiegazione). Su impianti del 5° C.E. non è concesso di installare Impianto di Accumulo.” —–

      LA GIUSTA SCRITTURA E’ :
      —– “Per tutti gli Impianti precedenti a tale data, dal 2° al 5° Conto Energia, il “ritorno economico” peggiora (salto la spiegazione). Su impianti del 1° C.E. non è concesso di installare Impianto di Accumulo.” —–

  110. Primosolare, il 22 Maggio 2017 ore 23:07

    Ciao Gipi e Ciao MarPac,

    altro che solo COMPLIMENTI competono a Gipi ! la sua articolatissima risposta sui problemi proposti da MarPac è esemplare. Segno che il Nostro non è solo un fine esperto di FV ma, direi, un innamorato del sistema. E questo è consolante perchè in un mare di “venditori improvvisati” nel campo compaiono veramente i PROFESSORI, e questi servono per la CAUSA. Eccomi quindi al mio problema del progetto “accumulo”. Ho avuto la possibilità di partecipare ad una riunione nella quale è stato presentato il sistema di SolarEdge e debbo dire che, al momento, appare il più convincente, almeno per il mio caso. Però, pur avendo ricevuto una proposta economica assai interessante per un accumulo di 6 kWh/giorno, mi sono preso una pausa di riflessione per esaminare meglio l’aspetto NORMATIVO (Autorità,TERNA, E-DISTRIBUZIONE, GSE). E debbo proprio riconoscere che queste istituzioni fanno di tutto per impedire ai volenterosi cittadini di adottare l’autonomia elettrica. Pare di tornare al medioevo o quasi quando i governanti dell’epoca IMPEDIVANO (SCORAGGIAVANO) la realizzazione di abitazioni con ampie finestre idonee a fare entrare molta luce naturale a vantaggio del risparmio delle candele steariche (le lampadine di allora) e questo a motivo del fatto che sulle candele steariche LORO (i governanti) avevano imposto LA TASSA SULLA LUCE. Oggi c’è l’imposta erariale sull’elettricità prelevata dalla rete e su questa IMPOSTA grava l’altra IMPOSTA PRINCIPE cioè Sua Altezza Reale l’ I.V.A. Ebbene il GSE a seguito della deliberazione 574/2014/R/EEL dell’Autorità, ha generato un proprio documento (Regole tecniche per l’attuazione delle disposizioni relative all’integrazione di sistemi di accumulo di e.e. nel sistema elettrico nazionale) corredandolo anche da tre schemi elettrici di massima che ha battezzato “monodirezionale”, “bidirezionale” e “post produzione bidirezionale” (pagine 47 e 48). In tutti e tre i casi proposti l’ENERGIA dopo l’inevitabile conversione DC/AC (l’inverter) deve transitare nell’M2 (misura dell’energia prodotta). Ora questa soluzione per me non è possibile per il semplice fatto che io vorrei realizzare l’accumulo con un campo fotovoltaico CHE NON BENEFICIA DEL C.E.mentre l’M2 serve per compensare il produttore proprio con il C.E. Il mio generatore (2 kWp) dovrebbe riversare quanto prodotto direttamente nell’accumulo e da questo, con un inverter dedicato, connettersi alla rete domestica per l’autoconsumo e quindi allo scambio sul posto per le eccedenze, il famoso M1 bidirezionale di energia scambiata. Tenterò di farmi guidare dai signori del GSE (che io trovo molto professionali e perfino estremamente gentili) per individuare la soluzione a me occorrente. Spero di risolvere il problema di cui darò notizia a beneficio di altri parimenti intenzionati. Ciao a Tutti
    L’altro aspetto rimasto in sospeso da precedenti post attiene alla “DEMOCRATICITA'” dell’energia prodotta dalla fonte solare ma questo concetto è talmente evidente che forse andrebbe trascurato. Salvo che i futuri governanti per riscuotere la futura imposta erariale su quanto autonomamente prodotto dai singoli non mettano in orbita un mega ombrellone che oscuri il sole impedendo la produzione, cosa che, ad oggi, appare assai improbabile. Però potrebbe arrivare l’IMPOSTA SOLARE MONDIALE magari su delibera dell’ONU.

    • gipi, il 25 Maggio 2017 ore 17:14

      Ciao Primosolare

      Ho presa visione del tuo Intervento.
      Nell’immediato non ho il tempo di dirti nulla di tecnicamente preciso su quanto da te detto. Alcune tue puntualizzazioni (simpatiche e didattiche) non hanno bisogno di risposta. Qualcuna magari si!

      Ho dovuto lavorare in preliminare, con la matita, sul tuo Intervento per separare tra loro i vari ”paragrafi”e dare al tutto una sistemazione “a blocchi” seguendo comunque la tua sequenza di scrittura e di argomenti.

      I Blocchi / Paragrafi che ho individuati sono 8 :

      1— Complimenti.
      2— Solar Edge – Accumulo da 6 kWh nominali .
      3— Le finestre tassate e le candele nella Storia .
      4— Anatocismo : L’Imposta IVA sull’imposta ACCISA .
      5— Regole Tecniche per l’installazione degli Accumuli .
      6— Come poter installare un Sistema di Accumulo sul mio primo Impianto FV (2 kWp) che è fuori da qualsiasi Conto Energia perché realizzato nel 2001 ed anteriore a qualsiasi C.E. .
      Mi riferisco al tuo Intervento : GIAMPAOLO LAI, Il 4 Gennaio 2017 Ore 17:18 che nella parte finale dice >>L’impianto è costituito da tre sezioni: 2 kWp non beneficiano del CE (realizzato prima), 1,2 kWp sul 2° CE e 1.85 sul 3° CE. Il primo continua a produrre con assoluta regolarità e pare non abbia risentito dell’età (è del 2001) e questa sezione la destinerei all’accumulo. Penso bene ? << .
      7— Tenterò di farmi guidare dai signori del GSE………poi vi darò notizie .
      8— L' Energia Solare Democratica, Governanti, Imposta Solare Mondiale dell'ONU .

      Riguardo al Blocco 1 : Grazie anche a tutti quelli, come voi, che forniscono tante utili notizie pratiche che altrimenti mi rimarrebbero sconosciute. Da parte mia faccio quello che posso per raccordare il tutto in modo coerente e utile, spero……..

      Riguardo al Blocco 2 : Su “Solar Edge” possiedo SOLO della documentazione varia che devo rivedere un attimo. Se ci riesco dirò qualcosa in seguito!!

      Riguardo ai Blocchi 3– 4– 5 : Ne prendo atto senza necessità di ulteriori considerazioni.

      Riguardo ai Blocchi 6– 7 : Vi sono vari punti da considerare e, anche in questo caso, è meglio farlo separatamente. Lo farò appena possibile !!

      Riguardo al Blocco 8 : Leggendolo bene direi che tu, seppure ti rifiuti di dirlo, sai già benissimo che il Problema Energetico Mondiale non è quello della gratuità e/o inesauribilità delle Fonti…….. e, men che meno, della loro DEMOCRATICITA'.
      Sei solo INNAMORATO DEL FOTOVOLTAICO E ALTRE ENERGIE ALTERNATIVE. Hai presa una gran “cotta”!!. Ti capisco…..però io ci vado molto più cauto e mi limito ai soli aspetti tecnico/pratici/amministrativi senza esagerare nell'entusiasmo. Certamente il FV, se scelto e usato con criterio, può essere potenzialmente una buona alternativa per ora, e anche una risorsa certa, pulita, inesauribile per il futuro.
      Comunque LA NATURA E' TIRANNA per definizione, perché non tiene ne CONSULTAZIONI ne ELEZIONI e nemmeno fa SCONTI o ACCORDI..
      La NATURA E'…. QUELLA CHE E' !! Il buono di questa situazione e che LA NATURA segue sue Leggi Fondamentali immutabili (non come quelle degli Uomini fatte su misura di chi via via arriva al Comando) e quindi, una volta che si sono scoperte tali Leggi, possono essere volte a favore delle nostre necessità, ma anche delle nostre cattive inclinazioni .
      In effetti il PADRETERNO, dopo aver creato tutti i mattoncini del LEGO, ha realizzato un bel numero di diverse costruzioni (dall'atomo all'Universo di Galassie) tanto per vedere se “Il Sistema” funzionava. Poi deve essersi stancato, ha perso l'entusiasmo iniziale e ha mollato tutto a noi che siamo andati parecchio avanti (nel nostro piccolissimo).
      Al giorno d'oggi il nostro PROBLEMA ENERGETICO non sussiste assolutamente più in quanto siamo già arrivati alla disponibilità praticamente ETERNA ed INFINITA di Energia .
      Purtroppo l'improvvisa ed enorme Disponibilità Energetica genererà sicuramente un mare di conflittualità tra gli Umani .

      • Primosolare, il 26 Maggio 2017 ore 17:02

        Ciao Gipi,

        razionale, come al solito e stimolante sopratutto per la parte filosofica del tuo intervento, l’ultima. Io non ho l’ambizione di attribuire al PADRETERNO il merito di constatare ciò che l’universo, finalmente, ci rivela; ovviamente merito dell’intelligenza umana, della pervicacia nella ricerca, della tecnica sempre più affidabile grazie a tutti coloro che hanno offerto il frutto del proprio cervello a beneficio degli attuali ospiti del pianeta che io giudico i più fortunati di sempre. Ora il sottoscritto, beneficiando di questa immensa fortuna, si è accorto che nella nostra galassia la stella principe è generosissima in fatto di energia e l’umano ha, finalmente, i mezzi tecnici per catturare questa regalia e sottoporla ai propri bisogni temporali o almeno per molti di questi. Indico il bisogno di elettricità (ma senza trascurare gli altri). Prendiamo i pomodori. Quando ero piccolo comparivano con l’arrivo del caldo sole. Oggi a dicembre, dalle serre, si sfornano tonnellate di prodotti. Però, il gusto, non è pari a quelli estivi maturati alla luce ed al calore della stella. Quelli invernali si producono anche grazie all’elettricità e tuttavia una infinistesima parte di serre ha fatto ricorso all’energia solare. Perchè ? Manca l’informazione ? La risorsa economica ? A mio giudizio manca una NORMA COERCITIVA e cioè… “E’ FATTO OBBLIGO”. La lavatrice, senza OBBLIGO ha avuto una grande diffusione per comodità, per economicità, inizialmente per seguire il TREND ed oggi chi ancora lava con la lisciva ?, cioè con la cenere per i suoi effetti sbiancanti. Ecco a me da fastidio vedere innumerevoli tetti ottimi per il fotovoltaico e tuttavia sprovvisti di questa impiantistica, ma vedo in quelle stesse case parcheggiate automobili da 50 mila Euro. Il legislatore cosa aspetta ad EMANARE UNA NORMA AD HOC ? MA POI ANCHE A FARLA RISPETTARE ! Nessuno oggi costruisce un’abitazione SENZA SERVIZIO IGIENICO e lo fa perchè C’E LA NORMA. Ovvio che con il fotovoltaico non tutte le necessità elettriche verrebbero soddisfatte ma la gran parte di sicuro e questo ad iniziare dalle abitazioni. Oggi il GSE informa che circa 750.000 piccoli produttori sono presenti in Italia. E se fossero 7 milioni quale grado di copertura elettrica si potrebbe ottenere ? Ma io sono certo che a quei numeri si arriverà. Quale immenso RISPARMIO (no carbone, no oil, no gas). E possibile anche no ACCISE e questo complica un poco le cose per il pubblico. Ma si troverà un rimedio. Nel frattempo anche oggi sono già arrivato a 27,20 kWh e sono solo le 15,55 solari.

  111. gipi, il 28 Maggio 2017 ore 00:08

    Ciao Primosolare

    I tuoi Interventi nulla hanno da invidiare ai miei. Direi che, se non sono perfettamente sovapponibili, pochissimo ci manca ! Certamente si implementano a vicenda.

    Tuttavia vedo che devo fare una precisazione di Primaria Importanza per non correre il rischio di essere frainteso forse a causa di un mio uso particolarmente disinvolto del termine “PADRETERNO”.

    Il termine, come da me usato nel discorso, aveva una funzione di stile PURAMENTE RETORICA E IRONICA.

    Io, infatti, sono TOTALMENTE ATEO / AGNOSTICO / SCETTICO…… nel senso più esteso dei detti termini. Comprendendo con ciò qualsiasi Religione, Fede Politica, Idea di Moda del Momento, ecc…… pur comprendendo che, a questo Mondo, non si può prescindere da certi comportamenti inconsulti delle Masse Umane per il semplice fatto che ESISTONO MASSIVAMENTE.

    Con questa impostazione di pensiero tratto anche il FOTOVOLTAICO e le ENERGIE RINNOVABILI.

    Comunque, siccome tu accenni a FORME COERCITIVE, direi che tutta la nostra Storia e specialmente quella Ultima Recente insegna che gli esiti finali delle COSTRIZIONI non sono mai buoni.

    Bisogna anche tenere conto che gli attuali costi dell’Energia Elettrica da Fonti Tradizionali sarebbero di per se modestissimi se tutti gli Stati non TARTASSASSERO tutta la trafila produttiva energetica, dal buco nella sabbia del deserto o in fondo al mare, sino al nostro Contatore di casa.

    Potrebbero venir meno tutte queste Entrate da Tasse in breve tempo e creare nel contempo masse di disoccupati da Acciaierie (tubi, lamiere profilati), Cantieri navali (niente più petroliere e tutto il naviglio tecnico per i pozzi in mare) Industria degli Armamenti (per conquistare e proteggere le Fonti Energetiche) Industria della Corruzione (bustarelle, buste, bustone, megabustone) ??? In teoria SI ma in pratica ASSOLUTAMENTE NO.

    Se, per ipotesi di scuola, domattina scomparissero tutti i pozzi di petrolio, gas,scisti e sabbie bituminose, e ci trovassimo miracolosamente ciascuno di noi con un bel Tetto Fotovoltaico cresciuto nella notte sulle nostre case che cosa cambierebbe ?

    Ci sarebbe certamente un mondo molto più pulito (dal punto di vista tecnico del termine) ma ogni proprietario di tetto non arriverebbe a sera ammazzato dalle tasse se non prima dalla massa inferocita dei disoccupati.

    • Primosolare, il 23 Giugno 2017 ore 19:41

      Ciao Gipi,
      mi lego al tuo gradito intervento del giorno 25 maggio e ti ringrazio per la premura e per la sistematicità che ti guidano nell’esame dei vari problemi posti. Oggi, fortunosamente, ho “agganciato” un nuovo documento edito da GSE e cioè LE REGOLE TECNICHE PER L’ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’INTEGRAZIONE DI SISTEMI DI ACCUMULO DI ENERGIA ELETTRICA NEL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE” e questa versione è datata 15/06/17. Ebbene a pag. 19 punto 6.5 finalmente viene precisato che: “per impianti non incentivati ma che si avvalgono dello scambio sul posto” NON E’ RICHIESTO L’INVIO DELLA COMUNICAZIONE (al GSE) DELL’AVVENUTA REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO. GSE ACQUISISCE LE INFORMAZIONI ANAGRAFICHE RELATIVE ALL’EVENTUALE INSTALLAZIONI DI ACCUMULI PRESSO IMPIANTI DI PRODUZIONE DIRETTAMENTE DAL SISTEMA GAUDI’.” Evviva !! Ma avevo dubbio di erronea interpretazione ed ho chiesto chiarimenti telefonici a GSE e sorprendentemente l’operatrice mi ha confermato, avendo sullo schermo la mia esatta situazione tecnica, che sulla porzione di impianto da me posseduta e non beneficiante del C.E. potevo liberamente installare un accumulo. Meraviglia ! è forse iniziata la strada verso la modernità e, finalmente, verso la liberazione da vincoli dell’energia producibile in proprio (sopratutto se di origine solare gratuita). Ciao Primosolare

      • gipi, il 25 Giugno 2017 ore 19:25

        Ciao Primosolare.

        La tua segnalazione della esistenza della Nuova Versione Aggiornata delle “Regole Tecniche per gli Accumuli” pubblicata dal GSE il 15 Giugno 2017 mi è risultata di notevole aiuto per certe mie altre faccende……

        L’Indirizzo per “scaricarla” è :
        http://www.gse.it/it/Gas%20e%20servizi%20energetici/GSE_Documenti/Sistema%20di%20accumulo/Documenti/Regole%20Tecniche%20Sistemi%20Accumulo.pdf

        La precedente versione (del 8 Aprile 2015) è “scaricabile” all’Indirizzo :
        http://www.gse.it/it/salastampa/news/Documents/Regole%20Tecniche%20Sistemi%20Accumulo.pdf

        Se vai a confrontare le pagine 46-47 della vecchia versione con le 34-35-36 della nuova versione potrai anche vedere che vi sono rappresentati alcuni “schemini” per le connessioni, da seguire alla lettera secondo il proprio caso, per la realizzazione dei possibili diversi Impianti di Accumulo.
        Se consulti attentamente gli schemini vedrai che, nella Nuova Edizione, sono diventati di 4 Tipi contro i precedenti soli 3 Tipi. Inoltre, anche se non penso proprio che sia il tuo caso, nello schemino “Configurazione 3” è previsto l’impiego di un terzo contatore “M3” la cui posizione di allaccio è stata cambiata nella “nuova versione” (è quasi sicuro che lo schemino nella precedente versione era sbagliato).

        Ti consiglierei anche di indagare meglio sulla nuova possibilità che ti si presenterebbe .
        L’uso del Condizionale deriva dal fatto che, forse nel tuo caso, ci potrebbe essere un fraintendimento di termini lessicali.
        Infatti la definizione (pag. 19) che citi :

        —–6.5. Installazione di sistemi di accumuli presso impianti di produzione non incentivati che beneficiano dello scambio sul posto o dei prezzi zonali nell’ambito del ritiro dedicato Per tali impianti non è richiesto l’invio della comunicazione di avvenuta realizzazione dell’intervento. Il GSE acquisisce le informazioni anagrafiche relative all’eventuale installazione di un sistema di accumulo presso un impianto di produzione direttamente dal sistema GAUDÌ di Terna. —–

        potrebbe anche non comprendere i vecchi Impianti come il tuo “ante qualsiasi Conto Energia”.

        Comunque, dubbio di cui sopra a parte, mi sono sempre chiesto come erano strutturati, e conviventi con i tuoi Utilizzi di Casa i tuoi 3 diversi Impianti che, per forza di cose, il GSE dovrebbe gestire separatamente uno per uno.

        Senza che io mi avventuri in scombinate supposizioni : POTRESTI; PER CORTESIA, DARE UNA DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE CON QUALCHE DETTAGLIO?

        Un grazie anticipato se vorrai dirmi qualcosa. Ciao….

        • Primosolare, il 26 Giugno 2017 ore 18:33

          Ciao Gipi,
          avuto riguardo alla tua non comune disponibilità ad aiutarci a comprendere la materia è doveroso che anche io soddisfi la tua richiesta. E allora: per quanto riguarda gli schemini riportati alle pagine 34-36 del documento GSE datato 15/6/17 nessuno è applicabile al caso mio. L’unico che si avvicina è la configurazione n. 1 con una correzione che preciso. Il generatore “antico” che NON E’ INCENTIVATO fornisce (fornirà) energia al sistema di accumulo in DC. L’inverter preleverà e convertirà in CA e SENZA TRANSITARE NEL MISURATORE M2 verrà inserito nel CARICO. L’eccesso o la produzione esuberante proseguirà verso il misuratore M1 in uno con la produzione eccedente i consumi che origina dal generatore INCENTIVATO; questo ultimo transiterà nel misuratore M2 utile per il calcolo dell’incentivo.
          Veniamo all’altro chiarimento. Dunque io ho tre sezioni di impianto di cui uno ante CE e due successivi nel 2° e 3° CE ma il misuratore M2 è uno solo. Dato che il compenso è diverso il GSE opera una suddivisione in proporzione della potenza dei due impianti incentivati con questa semplice operazione: 1200 W (potenza impianto 2° CE) + 1850 W (potenza impianto 3° CE) = pot totale 3050 W. 1200:3050 = 39,34%; 1850:3050= 60,66%. La produzione registrata dall’unico misuratore M2 viene attribuita in quelle proporzioni al 2° e al 3° CE.
          Riguardo alla mancanza del M2 per la produzione NON INCENTIVATA ricordo che l’Autorità ha stabilito all’art. 7, punto 7.1 della deliberazione 574/2014 del 20/11/14 NON ESSERE NECESSARIO “(nel caso di imp.ti di produz. che accedono allo SSP non è necessario disporre dei dati di misura dell’e.e. assorbita e rilasciata dai sistemi di accumulo)”, la qual cosa è ovvia e intelligente in quanto questa misura non avrebbe alcuna utilità. Ciao e buon lavoro da Primosolare.

        • Primosolare, il 27 Giugno 2017 ore 19:15

          Ciao Gipi,

          oggi l’Autorità ha pubblicato il documento RELAZIONE 464/2017/I/EFR dal titolo “STATO DI UTILIZZO E DI INTEGRAZIONE DEGLI IMPIANTI ALIMENTATI DALLE EFR E DEGLI IMPIANTI DI COGENERAZIONE AD ALTO RENDIMENTO” E’ corposa e impegnativa però io l’ho trovata utile sopratutto dalle pagine 43 e successive (non tutte) per la parte che attiene alle rinnovabili che continuano a crescere di numero e di importanza per il sistema elettrico generale. Ciao

        • gipi, il 29 Giugno 2017 ore 18:37

          Ciao Primosolare

          Grazie per l’Informazione di cui sopra—- RELAZIONE 464/2017/I/EFR —-

  112. gipi, il 29 Giugno 2017 ore 18:49

    Ciao Primosolare

    Grazie per la descrizione dello SCHEMA GENERALE dell’insieme dei tuoi 3 Impianti

    Disegnare lo Schema Generale mi è stato facile. Tuttavia, a scanso di (improbabili) equivoci da parte mia, e non potendo pubblicare il detto Schema, riassumo il tutto secondo il mio modo di esprimermi così potrai verificare se ho capito tutto correttamente.

    PER LO SCHEMA GENERALE
    —1) Tu disponi in tutto di soli due Contatori ENEL : M1 ( Scambio con la Rete) e M2 ( Produzione di insieme dei 2 Impianti Incentivati)
    —2) Il tuo Impianto FV “ante C.E.” (2 kWp) ha un suo Inverter che, sul lato uscita in Corrente Alternata, è collegato all’Impianto di Casa e anche al Contatore M1 (di Scambio con la Rete).
    —3) I tuoi 2 diversi Impianti FV (1,2 kWp/2°C.E. e 1,85 kWp/3°C.E.) hanno ognuno un proprio Inverter. Le uscite in Corrente Alternata di entrambi gli Inverter vanno a finire ai morsetti del Contatore M2.
    —4) L’uscita del Contatore M2 è collegata anch’essa all’Impianto di Casa e quindi anche al Contatore M1.

    PER LA CONTABILITA’ ENERGETICA ED ECONOMICA
    —1) Per lo Scambio con la Rete il GSE tiene conto dei Dati forniti dal Contatore M1 ed elabora le Spettanze Monetarie senza alcun riferimento ai 3 singoli Impianti. Suppongo comunque che sul Foglio di Calcolo del GSE, alla voce Potenza di Impianto, dovresti trovare scritto 2+1,2+1,85 = 5,05 kWp.
    —2) Per il riconoscimento degli Incentivi in capo a ognuno dei due FV di diversa Potenza e che beneficiano di due diverse entità di Incentivo, viene fatto un Calcolo di Scomposizione Proporzionale della Produzione Totale (kWh) come da te spiegato.

    CONSIDERAZIONI VARIE SULLA LOGICA DEL TUO SISTEMA
    La contabilità fatta come al punto 2) lascia alquanto a desiderare ma si presume che GSE & ENEL abbiano adottata questa soluzione di compromesso per non dover montare troppi Contatori (almeno nel caso di Impianti sotto ai 3 kWp) e anche considerando che la diversità tra i due Incentivi non dovrebbe essere troppo rilevante.
    In effetti non si può dare per scontato che due separati Impiantini adiacenti, montati magari su falde di tetto/i diverse, diano sicuramente ciascuno una produzione proporzionale alla loro Potenza Nominale (kWp).
    Inoltre uno dei due Impiantini potrebbe avere anche dei guasti con interruzione di produzione anche prolungata o comunque soffrire di un maggiore decadimento di prestazioni nel tempo.
    Tutte queste situazioni, comporterebbero la necessità di Conteggi con un Contatore proprio per ogni singolo Impianto.

    Comunque tanto le REGOLE come le eventuali ECCEZIONI le stabilisce chi comanda e noi dobbiamo adeguarci. Ciò però non toglie la possibilità di rilevarne le eventuali incongruenze di varia natura

    CONSIDERAZIONI E STORIA DEL CONTATORE DI PRODUZIONE “M2”.

    —1) Risulta abbastanza ovvio che, per disporre dei Dati che permettono al GSE di eseguire le nostre Contabilità di Scambio sul Posto (SSP), basta e avanza il Contatore di Scambio“M1”.
    —2) Per questo motivo tu non avevi nulla d’altro sul tuo Impianto “ante C.E.”
    —3) Per altrettanto ovvio motivo si è dovuto aggiungere il Contatore di Produzione “M2” quando, a partire dal 1° C.E., si è stabilito di riconoscere un “incentivo” sul’ ammontare della Energia Prodotta (sotto forma di Corrente Alternata) da ogni Impianto FV.
    —4) Con la fine dell’Era degli Incentivi (5° C. E.) 30 giugno2013 si era ritornati al Sistema “SSP” puro come quello di una volta. Per questo motivo, a partire dal 1° Luglio 2013, ENEL aveva smesso di montare i Contatori “M2” sui Nuovi Impianti.
    —5) Verso la fine dello stesso anno, in modo del tutto inatteso e senza fornire spiegazioni, era stato ripristinato l’obbligo di installazione del Contatore di Produzione “M2” su tutti i Nuovi Impianti a partire dal 1° Gennaio 2014.
    Non essendovi motivazioni specifiche, per tale reintroduzione, erano circolate 2 o 3 ipotesi più o meno credibili sul motivo e sulla ipotetica futura utilizzazione dei Dati che ne sarebbero scaturiti.
    Da allora ad oggi non si sono più avute Notizie Ufficiali e nemmeno di Corridoio di alcun tipo.
    Il fatto certo è che, anche se potrebbe darsi che tu non lo sappia, TUTTI gli Impianti in “SSP”, dal 1° Gennaio 2014, HANNO IL CONTATORE “M2”. NON SERVE, COSI’ SEMBRA PER ORA, PERO’ INTANTO LO HANNO ! .
    Di questa situazione puoi trovare traccia andando all’Indirizzo:
    https://www.fotovoltaiconorditalia.it/idee/contatore-enel-e-autoconsumo-fotovoltaico-come-calcolarlo#comment-68129
    e leggendo il primo intervento della Striscia : Vincenzo, Il 2 Aprile 2014 Ore 14:53
    Sempre per tua informazione io stesso sono uno dei pochi che non ha il Contatore “M2” perché il mio Impianto è entrato in servizio proprio nel 2° semestre 2013 (precisamente il 17/10/2013).
    Mi aspetto di ricevere, prima o poi, una qualche comunicazione da ENEL dove mi avvertiranno di un loro prossimo intervento per montare il temuto e, per ora inutile, “M2”. Più certamente, credo io, se metessi in moto le cose per installare un Sistema di Accumulo.
    —6) Raccontata tutta la Storia di cui sopra, vedendo gli “schemini obbligatori” dei possibili allacciamenti previsti per gli Impianti di Accumulo e confrontando il tutto con la perentoria dichiarazione della Autorità della quale tu potresti fare uso, io direi che la situazione non è del tutto chiara.
    Ovviamente da GSE / ENEL potrebbero dire che va tutto bene lo stesso perché ci sono delle ECCEZIONI, magari non scritte ma derivanti dalle solite “Circolari Interne”note ai soli Addetti ai Lavori.

    Per ora è meglio fermarsi qui. Se porterai in porto il tuo progetto, poi, ci potrai dire qualcosa di definitivo.

    • GIAMPAOLO LAI, il 4 Luglio 2017 ore 16:09

      Ciao Gipi

      e ancora grazie per l’esame da te fatto al mio impianto. Si le cose sono come hai visto, a me non importa se in un solo misuratore viene registrata l’energia prodotta dai due impianti con incentivo diverso. Comunque funziona bene perchè ho verificato.
      Invece sono un poco imbufalito per questa burocrazia eccessiva che ronza intorno al FV e,ora, anche all’accumulo. Perchè, mi chiedo, Terna vuole sapere tutto delle mie batterie (quando le metterò), per la sicurezza della rete io non darò problemi perchè il mio impianto, ovviamente, risponderà alle Norme CEI. In caso di guasto non potrà assolutamente mettere a rischio eventuali operatori sulla rete pubblica in affidamento a e-distribuzione in quanto il mio futuro inverter post accumulo NON sarà capace di funzionare in assenza di tensione e frequenza che ritrova sulla rete. E invece debbo sottostare a inutili procedure del BUROCRATE. Siamo tornati indietro di molti anni quando solo lo Stato, con la SAFFA, poteva produrre e vendere fiammiferi o quando TUTTE le foglie della pianta di tabacco stese al sole ad asciugare venivano contate e timbrate dal finanziere (per il dubbio che il contadino se le fumasse in proprio). Qui fra Gaudì, Gse e chi altro non so arrivano NORME e ADEMPIMENTI che infastidiscono e appesantiscono le cose semplici. Lo Stato dovrebbe essere ben felice di vedere cittadini che, investendo in proprio, danno sollievo economico alla collettività perchè il mio impianto importa GRATUITAMENTE energia dal Sole IMPEDENDO, per quella quantità di energia elettrica prodotta, il ricorso a carbone, gas, petrolio altrimenti utilizzata in centrale per la produzione equivalente. E dato per certo che l’Italia non ha carbone buono, nè ha gas o petrolio ricorre ai dollari (che deve acquistare) per pagare quegli elementi indispensabili. Ma c’e altro. Anche l’Autorità EEG ha ricordato (ed ha valutato) il beneficio che la generazione diffusa (sopratutto il fotovoltaico così frazionato) apporta alla rete elettrica nazionale ad iniziare dalla b.t, alla M.T. e, forse anche alle reti a tensione maggiore. Quale beneficio ? ma certo la riduzione delle DISPERSIONI DI LINEA che tutti sanno inevitabili ed implicite in qualunque sistema di distribuzione dell’elettricità. Ebbene a noi minuscoli PRODUTTORI ovunque dislocati quanto rientra dal beneficio che offriamo alla rete ? Zero + Zero ! anzi paghiamo perchè dalla centrale leggono i nostri contatori che sono INTELLIGENTISSIMI a quanto ci dicono (e lo sono effettivamente). Possibile che un parlamentare SVEGLIO (!) non abbia ancora pensato a mettere rimedio ? Non dico che ci versino un compenso ma almeno ci esentino da ingiusti orpelli di natura fiscale E ADEMPIMENTI BUROCRATICI. Ma forse per risolvere il caso occorrerà attendere almeno 50 anni. I nostri nipoti diranno: AVEVA RAGIONE PRIMOSOLARE anche se al suo tempo ha combattuto contro i mulini a vento.
      Questo intervento è un poco fuori tema ? Forse si però la situazione è proprio questa: siamo benefattori a nostre esclusive spese, ma io sono sempre convinto che il futuro elettrico, almeno per il 70% non potrà che essere FOTOVOLTAICO e la conferma arriva dai dati mondiali di diffusione. L’Italia è il PAESE DEL SOLE ed ha di che ben sperare. Primosolare

      • gipi, il 5 Luglio 2017 ore 17:45

        Ciao Primosolare/Giampaolo Lai
        Grazie per la confermata esattezza della mia visione tecnica del tuo Impianto.
        Non avevo dubbio che il tutto ti funzionava ottimamente. Le mie “speculazioni”, comunque, evidenziavano una innegabile irregolarità di Principio Contabile.

        Per tutto il resto, COME NON SI PUO’ ESSERE D’ACCORDO CON TE ?

        Questo però, dovresti ammetterlo, riporta tutto il discorso ad alcune cose che ti avevo dette nel corso dei nostri vari interventi su questa “striscia”

        Gipi, Il 12 Febbraio 2017 Ore 20:4
        Ciao Giampaolo Lai (Primosolare)

        ——-Per quanto riguarda le tue granitiche certezze sul Sole che “fornisce energia gratuita e democratica come l’aria occorrente ai viventi, ecc.” mi sembra che le cose stanno ben diversamente, sia a parole che nei fatti. Se ti interessano punti di vista molto diversi dai tuoi fammelo sapere.——

        e successivamente :

        Gipi, Il 25 Maggio 2017 Ore 17:14
        Ciao Primosolare
        —–Certamente il FV, se scelto e usato con criterio, può essere potenzialmente una buona alternativa per ora, e anche una risorsa certa, pulita, inesauribile per il futuro.
        Comunque LA NATURA E’ TIRANNA per definizione, perché non tiene ne CONSULTAZIONI ne ELEZIONI e nemmeno fa SCONTI o ACCORDI..
        La NATURA E’…. QUELLA CHE E’ !! Il buono di questa situazione e che LA NATURA segue sue Leggi Fondamentali immutabili (non come quelle degli Uomini fatte su misura di chi via via arriva al Comando) e quindi, una volta che si sono scoperte tali Leggi, possono essere volte a favore delle nostre necessità, ma anche delle nostre cattive inclinazioni .
        In effetti il PADRETERNO, dopo aver creato tutti i mattoncini del LEGO, ha realizzato un bel numero di diverse costruzioni (dall’atomo all’Universo di Galassie) tanto per vedere se “Il Sistema” funzionava. Poi deve essersi stancato, ha perso l’entusiasmo iniziale e ha mollato tutto a noi che siamo andati parecchio avanti (nel nostro piccolissimo).
        Al giorno d’oggi il nostro PROBLEMA ENERGETICO non sussiste assolutamente più in quanto siamo già arrivati alla disponibilità praticamente ETERNA ed INFINITA di Energia .
        Purtroppo l’improvvisa ed enorme Disponibilità Energetica genererà sicuramente un mare di conflittualità tra gli Umani . ——

        Dunque bisogna prendere atto che : PER NOI UMANI NULLA E’ LIBERO E, MEN CHE MENO, GRATUITO. QUESTO, NON TANTO PER IL CONFRONTO DI FORZE TRA NOI E LA NATURA CHE CI CIRCONDA, MA PER COLPA DELLA NOSTRA CATTIVA INDOLE UMANA.

        Con almeno 5500 anni di Storia scritta alle spalle (dai geroglifici in avanti) non credo di dire cose particolarmente intelligenti o innovative.
        Ritengo anche che si possa sempre fare qualcosa, ma sempre tenendo nella massima considerazione tutte le Storie Passate avendo il “lampo di ingegno”di capire che tutte le Nuove Situazioni si sviluppano e concretizzano sempre sullo stesso “canovaccio”.

  113. gipi, il 27 Novembre 2017 ore 01:19

    Ciao Matteo

    Se scrivi la tua (del 22 novembre 2017) sotto ad un Intervento del 22 Settembre 2013 ti può vedere solo il “moderatore” del Sito.
    Solo in via derivata ti potrebbero vedere tutti gli altri e solo per il fatto che sei stato segnalato negli “ultimi interventi”.
    Comunque,seppur segnalato genericamente, chi mai andrà a cercarti sino al 22 settembre 2013 ?
    Io infatti ti ho trovato per puro caso!
    La mia risposta, per te, è quindi qui alla fine della striscia in data attuale.

    La risposta per te :

    La risposta già data da Alessandro F. la ritengo valida solo in parte.
    In tutti i casi, stanti le attuali normative dello Scambio sul Posto (SSP), qualsiasi FV ad uso familiare, per risultare redditizio al massimo, deve essere dimensionato in funzione dei Consumi Annuali di Utenza.

    Se il tuo Consumo Annuale Utenza (prima di mettere il FV) risulta per esempio di 4000kWh/anno, e tu conti di rimanere sugli stessi livelli di consumo, il tuo Impianto Consigliato dovrà essere da 4000 + 10% = 4400 kWh/anno e non di più.

    Su questa base di riferimento, qui al Nord, il tuo ipotetico Impianto FV potrebbe essere : 4400 kWh/anno :1200 kWh/anno/kWp = 3,66 kWp.
    Arrotondando : un Impianto da 3,5 kWp composto da 14 pannelli da 250 Wp ciascuno (0,25 kWp ciascuno).

    Il discorso produttività FV estate/inverno, non ha nessun rilievo dal punto di vista del Ritorno Economico complessivo.

    Ovviamente se hai un Impianto sottodimensionato sarai matematicamente più certo di Autoconsumare una maggiore percentuale della tua Energia FV .

    Tuttavia per impianti molto piccoli il loro costo unitario (€/kWp) tende a crescere perchè certe voci di spesa iniziali (pratiche burocratiche varie) sono fisse e anche perché tutta la parte impiantistica generale ha una buona parte di costi fissi a sua volta.

    Anche a parità di qualità dei componenti la spesa tra un impianto da 3kWp e uno da 4kWp non è proporzionale ma risulta abbastanza più a favore del 4 kWp.

    Per fare un esempio : 3 kWp = 3 x 2200 = 6600 € ; 4 kWp = 4 x 2000 = 8000 €. Con 1400 € in più hai 1 kWp in più.
    Se poi tieni conto che hai lo sgravio fiscale del 50% la differenza reale risulta, per te, di soli 700 €.

  114. Anisia, il 9 Aprile 2018 ore 16:03

    Buongiorno, ma qualcuno ha avuto problemi con il gse? Da dicembre il mio impianto e’ regolarmente allacciato alla rete elettrica, ma il gse ad oggi, non mi ha ancora inviato le credenziali. Ho provato più volte a contattare il call center, ma, a parte che rispondono una volta su dieci, adducono fantomatici problemi di trasmissione di dati da parte di Enel, che, a quanto pare, dovrebbero essere già stati risolti. Qualcuno può darmi un consiglio su come devo comportarmi? Posso provare a reinserire io la pratica senza appoggiarmi al tecnico e ripartire da zero? Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti.
Se non vuoi lasciare un commento, clicca qui per ricevere gli aggiornamenti dalla discussione.