Quali le vidende e gli scenari del fotovoltaico italiano nel trascorso 2011 e quali le prospettive per il 2012 ?
Le turbolenze normative frenano lo sviluppo dell’energia pulita.
Lo scenario.
Il 2011 era partito con l’avvio del quarto conto energia (che aveva interrotto prematuramente il terzo conto energia), ma si era chiuso in salita per il fotovoltaico italiano. Questo nonostante il decreto del 3 marzo 2011 (del quarto Conto Energia) avesse modificato al ribasso il sistema di feed-in premium (gli incentivi) del precedente , terzo conto energia.
Dopo l’assestamento del quarto conto energia il mercato è ripartito, da Maggio 2011. Questa ripartenza aveva però richiesto un cambiamento nei modelli di business degli operatori italiani del fotovoltaico: dai grandi impianti a terra ai grandi impianti a tetto, decisamente più convenienti nel quarto conto energia.
In questo “cambiamento di paradigma” c’è stata poi la corsa del cosiddetto “Salva Alcoa“, per connettere entro giugno 2011 gli impianti già in fase di realizzazione negli ultimi mesi del 2010, per rientrare nel precedente regime di incentivazione, decisamente più redditizio grazie anche alla diminuzione dei prezzi delle installazioni chiavi in mano.
Oltre al “Salva Alcoa” c’è stata un’ulteriore corsa per realizzare il maggior numero possibile di impianti prima dell’entrata in vigore, a Settembre 2011, del registro Grandi Impianti.
Qual è stato il risultato di tutto questo fermento sul mercato del fotovoltaico italiano nel 2011?
A “prima vista” l’Italia nel 2011 ha avuto il primato mondiale sul numero di impianti fotovoltaici entrati in esercizio nell’anno: 9,37 Gigawatt di nuova potenza installata. Per avere un termine di paragone: il mercato tedesco del fotovoltaico, che ha da sempre avuto il primato mondiale, ha installato nel 2011 cifre inferiori: 7,4 Gigawatt di potenza fotovoltaica.
L’impressionante numero di installazione sul mercato italiano del 2011 deve però tenere conto dell’ “onda lunga” del Salva Alcoa, ovvero di impianti connessi nella prima metà del 2011, ma “realizzati” già nel 2010. Detto questo, se scorporiamo quei quasi 10 Gigawatt installati separandoli da quelli del salva alcoa, in realtà in Italia nel 2011 sono stati installati poco meno di 6 Gigawatt, valore leggermente inferiore a quello del 2010. Questo può essere causato sicuramente da almeno due fattori: l’incertezza normativa che frena i grandi e medi investimenti e la crisi economica congiunturale.
Le installazioni per tipo di impianto
Se guardiamo alle tipologie di impianto fotovoltaico, il resoconto del 2011 è questo:
– è aumentata (del 40% , dati del Politecnico di Milano) la quota delle nuove installazioni di potenza superiore ad un Megawatt: le centrali fotovoltaiche;
– è aumentata la quota delle installazioni di potenza compresa tra 200 e 1.000 Kw: i grandi impianti fotovoltaici;
– è diminuita leggermente la quota delle installazioni di potenza compresa tra 20 e 200 Kw: i medi impianti commerciali
– è rimasta costante la quota di potenza installata sui piccoli impianti residenziali e domestici sotto i 20 Kw (che coprono solo circa il 12% della potenza fotovoltaica totale installata).
Quali prospettive per il 2012 ?
Il 2012, che vedrà l’avvio di un ulteriore conto energia, il quinto conto energia fotovoltaico, vedrà ancora una volta rallentamenti del mercato ed un nuovo assestamento con cifre di installato decisamente minori. Ci sarà un ulteriore nuovo assetto del sistema che avvicinerà ulteriormente il settore alla grid parity.
Continua: Fotovoltaico: scenario e prospettive per il 2012 (2)
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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