Un impianto fotovoltaico installato sul tetto di un edificio produce energia per circa 25-30 anni (con un calo di circa l’1% l’anno). Ma, una volta arrivato a fine vita, come va effettuato lo smaltimento dei moduli? Come vanno trattati? Chi è il responsabile dello smaltimento?
Lo smaltimento del fotovoltaico spetta ai produttori dei moduli stessi. Esistono a tal proposito dei consorzi per il recupero e lo smaltimento dei moduli fotovoltaici. Ogni produttore deve aderire obbligatoriamente ad un consorzio per lo smaltimento ed il riciclo dei moduli fotovoltaici cosicchè, quando l’utente finale acquista il proprio impianto, è già scaricato dagli oneri di smaltimento dell’impianto a fine vita.
I moduli fotovoltaici devono rientrare, in Italia come negli altri paesi Europei, nel Sistema RAEE Nazionale per lo smaltimento dei rifiuti elettronici. La nuova Direttiva Europea RAEE, pubblicata nel luglio 2012, deve infatti essere recepita in Italia entro il febbraio 2014.
Cosa è la direttiva RAEE?
Innanzitutto: RAEE è l’acronimo di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e la direttiva RAEE è una direttiva europea che obbliga gli stati UE a trattare in maniera omogenea tutti i tipi di rifiuti elettronici ed elettrici. Il fotovoltaico rientra, in quanto impianto elettrico, tra le tipologie RAEE.
Come è gestito un sistema di recupero e smaltimento degli apparecchi elettrici?
In sintesi: in Italia esiste un Centro di Coordinamento RAEE che garantisce un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale ed evita che i sistemi collettivi di raccolta si concentrino solo su alcune aree territoriali tenendone scoperte altre.
A questo centro di coordinamento fanno capo i cosiddetti “sistemi collettivi”. Sono consorzi o società nati per provvedere, appunto, alla gestione dei RAEE ed hanno il compito di gestire il trasporto, il trattamento ed il recupero dei rifiuti elettronici sull’intero territorio nazionale.
I sistemi collettivi attualmente attivi in Italia sul fotovoltaico (come per i rifiuti elettronici domestici) sono 11 (lista aggiornata a Marzo 2013). I primi 6 sono consorzi, gli altri sono società:
- COBAT
- ECOEM
- ECOLIGHT
- ECOPED
- ECO-PV
- RE MEDIA
- E-CYCLE
- ERP ITALIA
- LA MIA ENERGIA
- PV CYCLE ITALIA
- RAE CYCLE
Ad ogni “sistema collettivo” fanno capo tutti i produttori. I produttori dei moduli fotovoltaici devono quindi aderire obbligatoriamente ad uno dei sopraelencati consorzi (o società) di raccolta, smaltimento e riciclaggio dei moduli fotovoltaici.
Per ulteriori approfondimenti leggi questi articoli:
- I pannelli fotovoltaici si possono riciclare?
- Cosa sono il consorzio PvCycle e l’italiana Ecolight?
- Riciclo e smaltimento dei pannelli fotovoltaici
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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