Con questa serie di articoli “prendiamo il volo” per illustrare, al di là della questione italiana del fotovoltaico e delle rinnovabili, quelle che sono le prospettive energetiche concrete individuate dalla Commissione europea. Una vera e propria “Roadmap” stilata dalla Commissione Europea da qui al 2050 per raggiungere la quasi totale de-carbonizzazione della produzione energetica.
Il documento, individuando ed analizzando i diversi scenari energetici europei per i prossimi anni, dà luce su quelle che potranno essere le politiche energetiche europee per i prossimi anni: da qui al 2050.
Abbiamo scelto di parlare di questo argomento perchè può rappresentare un buono spunto di riflessione per “approcciare” fin da subito in maniera corretta le scelte (magari di investimento?) energetiche individuali.
Nel bene e nel male è auspicabile sapere almeno in linea generale ciò che ci attende per i prossimi anni.
Il benessere della popolazione, la cosiddetta “competitività industriale” ed il funzionamento globale delle società sono tributari di una disponibilità di energia abbondante, duratura, sicura, e soprattutto “abbordabile” economicamente. L’energia deve essere disponibile con un approvvigionamento garantito nel tempo perchè è alla base delle nostre società. L’energia però deve essere da oggi anche in grado di rispettare l’ambiente ed il pianeta per preservare quello stesso benessere di cui l’energia stessa, insieme al cd sviluppo economico, è portatrice. Le infrastrutture energetiche che alimenteranno le case, le industrie ed i servizi da qui al 2050, così come gli edifici e le tecnologie che verranno utilizzate, possono essere progettati e costruiti fin da oggi. Per questo la Commissione Europea ha pubblicato la sua “Roadmap” da qui al 2050 per raggiungere la de-carbonizzazione energetica.
L’Unione Europea si è posta come obiettivo la riduzione delle emissioni di gas serra dall’80 al 95%, rispetto ai valori del 1990, da oggi al 2050.
La Commissione ha analizzato le implicazioni di questo traguardo nella sua “Roadmap energetica al 2050 per un’economia competitiva a bassa intensità di carbone“.
Un altro documento: la “Roadmap per uno spazio europeo unico dei trasporti”, altro “documento-guida” già stilato dall’Unione, ha precedentemente posto la questione sulla ricerca di soluzioni “meno impattanti” per il settore dei trasporti e per la creazione di uno spazio europeo unico e integrato dei trasporti. La “Roadmap per l’energia al 2050” pone invece la questione della de-carbonizzazione energetica dell’Unione garantendo nel contempo la sicurezza di approvvigionamento energetico e la “competitività”. Con questo documento la Commissione risponde ad una interrogazione formulata dal consiglio europeo nei primi mesi del 2011.
Le misure e le politiche dell’Unione Europea per raggiungere i già noti obiettivi energetici al 2020 (i cosiddetti obiettivi “20 20 20”), e la strategia “Energia 2020” sono obiettivi ambiziosi che continueranno a produrre i loro frutti anche oltre il 2020 contribuendo a diminuire le emissioni di circa il 40% da oggi al 2050. Tuttavia queste sole misure resteranno insufficienti per raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione dell’UE individuati per il 2050 (ripetiamo: di circa il 90-95% in meno rispetto al 1990). Sono per questo necessari, secondo il documento della Commissione EU, intensi sforzi e cambiamenti sia strutturali che sociali per raggiungere i risultati previsti in termini di riduzione delle emissioni, risultati da raggiungere mantenedo il settore energetico <<competititvo>> e sicuro.
Di fatto ciò che manca oggi, si legge nel rapporto, è una indicazione chiara sulle vie da seguire dopo la strategia 2020 e questo “vuoto” crea, secondo la Commissione, incertezze e freni per i grandi “investitori energetici”, per i governi nazionali e per i cittadini. Per quanto riguarda i grandi investitori, in particolare, una situazione di incertezza, oggi, sugli scenari di lungo periodo, bloccherebbe fin da subito i programmi di investimento, che, per il settore energetico, sono sempre a lungo termine. Per questo è necessario, secondo il documento della Commissione Europea, charire fin da subito le linee di indirizzo da qui al 2050.
Anche l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) aveva sottolineato il ruolo fondamentale delle politiche e dei governi per muoversi fin da subito nella giusta direzione ed aveva anch’essa espresso la necessità di un’azione urgente per far fronte a tali incertezze e “vuoti normativi” di lungo termine.
Gli scenari della Roadmap al 2050 offrono in tal senso un’analisi approfondita delle diverse possibili “traiettorie che l’Europa potrà intraprendere per i prossimi decenni.
Continua…
Il perchè della Roadmap europea al 2050 e gli scenari di lungo periodo -1
Il perchè della Roadmap europea al 2050 e gli scenari di lungo periodo -2
Il perchè della Roadmap europea al 2050 e gli scenari di lungo periodo -3
Le Dieci tesi per la trasformazione strutturale del sistema energetico (Roadmap europea al 2050) -1
Le Dieci tesi per la trasformazione strutturale del sistema energetico (Roadmap europea al 2050) -2
Le Dieci tesi per la trasformazione strutturale del sistema energetico (Roadmap europea al 2050) -3
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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