Trivellazioni off-shore e sfruttamento delle fonti fossili. La compagnia petrolifera Shell in Alaska “ha tirato i remi in barca” già un anno fa. Lo scorso Ottobre Barack Obama ha annullato una serie di concessioni riguardanti lo sfruttamento dei giacimenti fossili marini al largo delle coste USA. Le trivellazioni in Artico per la produzione di Petrolio hanno costi molto più alti del costo del barile: si parla di circa 80 a 20. Quando parliamo sfruttamento di idrocarburi parliamo essenzialmente di due cose: Petrolio e Gas.
Le Trivelle sono oggetto di discussione, in questi tempi, non solo in Italia, ma anche oltre oceano. In effetti le tematiche sollevate dalle trivellazioni riguardano modelli energetici globali che non possono prescindere da riflessioni di rilevanza internazionale.
Tra le conseguenze di una “nuova sensibilità internazionale alla questione climatica” ci sono anche queste.
Obama, in effetti, a parole si è già dimostrato più volte abbastanza aperto a prese di posizione favorevoli alle fonti rinnovabili. Si pensi, da ultimo, la sua posizione alla Conferenza Internazionale di Parigi sul Clima.
E’ passato circa un anno da quando il presidente USA aveva approvato un piano per la ricerca e l’estrazione di gas e petrolio al largo delle coste atlantiche statunitensi. Oggi, a quanto pare, ci ripensa e blocca questo piano di sviluppo.
Secondo alcuni la scelta sarebbe indotta anche da pressioni provenienti direttamente dal Pentagono, per paura che le attività estrattive potessero confliggere con le attività militari o potessero metterle in pericolo.
Anche la pressione delle comunità costiere avrebbe contribuito a spingere il presidente USA in questa direzione e, a dare “man forte” alla decisione di bloccare le trivelle, ha contribuito senz’altro la possibilità di sviluppare un indotto in forte crescita a livello globale: quello delle rinnovabili.
Dunque, almeno fino al 2022, secondo quanto riportato dal segretario degli interni americano, le coste di Virginia, North Carolina, South Carolina, Georgia e Florida (che hanno coste balneabili) saranno esenti da trivellazioni offshore.
Le attività estrattive, invece, saranno permesse solo in alcune zone dell’artico e in alcune altre del Golfo del Messico, sulle quali ci sono ancora discussioni in corso.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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