L’Italia ha un territorio dalle infinite potenzialità se si pensa alle fonti energetiche pulite e rinnovabili: acqua, sole, vento ed energia geotermica.
Secondo il premio di Legambiente “Comuni Rinnovabili” 2015, sono ben 35 le eccellenze italiane nel campo delle energie rinnovabili: il re di questa classifica, è il piccolo Campo Tures, comune altoatesino di 5200 abitanti che ha vinto il primo premio.
Campo Tures non è l’unico Comune italiano dove le rinnovabili producono un quantitativo di energia pulita pari al 100% del fabbisogno del Comune stesso: in Italia sono infatti 2809 su oltre 8mila. A rendere questo luogo speciale è il fatto che sia in campo elettrico che in campo termico si produce più di quanto si consuma, e lo si fa con 7 tecnologie tutte legate alle fonti rinnovabili, tutto pubblico. La cooperativa energetica che conta 1500 soci, tra cui il Comune, copre 2000 utenze sia per il termico che per l’energetico, con un risparmio per i cittadini del 30%. Ma non finisce qui: a Campo Tures non dormono sugli allori e stanno lavorando per modificare la viabilità, con mezzi pubblici elettrici e inserendo distributori con carburanti alternativi come idrogeno e biogas.
Ma tra le pagine dei dati raccolti da Legambiente, si scopre un’Italia virtuosa che quasi non ti aspetti. E così il premio Buona Pratica va a Forlì, che per abbattere il consumo di combustibili fossili, ha creato un campo solare termico a concentrazione (il primo in Italia) per le utenze industriali.
Per il resto, nei Comuni si trovano davvero tante tecnologie diverse volte all’uso di energie rinnovabili: diamo due numeri. I Comuni dell’eolico, con una potenza globale di 8.736 MW, sono circa 700. Grazie ad esso, 323 Comuni producono più energia di quella che consumano. Per il mini idroelettrico, la potenza totale è di 1.358 MW, che copre il fabbisogno di 2 milioni di famiglie. Le bioenergie come il biogas sono in fortissima crescita, con 1.165,9 MW elettrici 176,5 MW termici e 65 kW frigoriferi: coprono il fabbisogno di 4,4 milioni di famiglie. Sul fronte della geotermia, c’è una potenza installata di 814,7 MW elettrici, 264,4 MW termici e 3,4 MW frigoriferi in 484 Comuni, e vengono incontro al fabbisogno di 2 milioni di famiglie.
Infine passiamo al fotovoltaico, che ovviamente è il più diffuso in maniera capillare sui tetti di abitazioni e imprese: in tutti i Comuni italiani c’è almeno un impianto fotovoltaico e in quasi 7 mila c’è almeno un impianto solare termico. Molti di questi impianti sono stati costruiti senza incentivi.
Il prossimo passo di Legambiente sarà la presentazione di un Manifesto per l’autoproduzione da fonti rinnovabili per chiedere di far sì che l’energia possa essere non solo prodotta, ma condivisa in piccole reti “intelligenti” (Smart): come quelle degli abitanti di uno stesso Comune.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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