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Ci sarà la proroga delle detrazioni fiscali nel 2016?

Ultimo aggiornamento: 25-09-2015

Proroga detrazioni ecobonus 2016: ancora non c’è notizia ufficiale. Come di consueto, come alla fine di ogni anno, si inizia a discutere delle legge di stabilità 2016 e dei suoi contenuti. Quali agevolazioni saranno prorogate? Quali  saranno tagliate? Le detrazioni fiscali, se da un lato hanno permesso l’emissione del sommerso ed il recupero di gettito fiscale da moltissime aziende, dall’altro hanno permesso a numerosi cittadini privati di approfittare per effettuare lavori di ristrutturazione e ammodernamento delle proprie case a costi, tutto sommato, vantaggiosi.

Fino ad oggi l’ecobonus, le detrazioni fiscali del 65% per il risparmio energetico e le detrazioni del 50% per le ristrutturazioni e fotovoltaico, hanno dato ottimi risultati. Negli ultimi tre anni l’incremento degli interventi edilizi effettuati in Italia hanno dato il loro importante contributo al ri-sollevamento dell’economia dal paese. Pare, infatti, che numeri di segno positivo iniziano a farsi vedere tra gli indici di performance dell’economia italiana.

Gli ecobonus, nelle sue diverse applicazioni, hanno spinto moltissime famiglie ad effettuare lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica sulla propria casa approfittando degli sgravi fiscali e dei vantaggi economici che portano: non solo piccoli impianti fotovoltaici (sotto ai 20 kw di potenza), ma anche ristrutturazioni edilizie, nuovi impianti energetici più efficienti, isolamenti termici, pompe di calore, nuovi serramenti, impianti solari termici ed ogni altro intervento di efficientamento energetico. Anche il mobilio acquistato in concomitanza di ristrutturazioni è oggetto di sgravio fiscale.

detrazioni fiscali 2016

Gli effetti positivi sull’economia che hanno avuto i bonus fiscali fanno ben sperare gli operatori del settore: si spera non tanto in una ulteriore proroga, ma in una definitiva stabilizzazione degli incentivi, per fare delle detrazioni fiscali un effettivo vantaggio strutturale per tutto il settore dell’edilizia e dell’efficienza energetica.

Stabilizzare gli incentivi fiscali, e magari allargarli ad un più ampio target di popolazione, è un obbiettivo, a quanto pare, non così improbabile. Da parte degli operatori del settore, infatti, c’è la richiesta di estendere gli ecobonus, oltre che a case e condomìni, alle imprese commerciali ed alle attività produttive.

Molti sono gli appelli rivolti al governo e lo stesso ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio è più volte intervenuto sulla questione: stando a quanto ha dichiarato, il suo obbiettivo sarebbe proprio quello di stabilizzare gli incentivi fiscali e di estenderli a nuove categorie quali industrie, capannoni ed attività commerciali.

Una cosa è certa e riconosciuta in maniera universale: in Italia c’è un immenso patrimonio immobiliare da ristrutturare e riqualificare a livello energetico. Gli immobili da recuperare e “rimettere in sesto” sono veramente tanti. Anche l’Ance (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili) fa la sua proposta per agevolare il recupero di questo enorme patrimonio: le detrazioni fiscali per chi acquista case in classe A e classe B.

Si tratterebbe, insomma, di incentivi per favorire la permuta da vecchie case ad edifici nuovi e “prestanti” dal punto di vista energetico. Agire in questa direzione vuol dire non solo migliorare il livello di comfort degli abitanti del paese, e diminuire lo spreco di risorse, ma anche sostenere un settore la cui filiera è importante sia in termini di occupazione sia in termini di produzione industriale.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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