Il fotovoltaico, ormai lo sappiamo bene, ha un potenziale di produzione abbondante. Si tratta, ricordiamolo, di produzione di energia pulita: senza emissioni e senza trasporto di materie prime da un capo all’altro del continente. La fonte utilizzata, infatti, il sole, è disponibile in maniera diffusa ed abbondante direttamente sui luoghi della produzione (e del consumo) di energia.
Questo è il grande potenziale del fotovoltaico e delle fonti rinnovabili. D’altro canto, per sfruttare al meglio questo potenziale in Italia, è necessario mettere in atto alcuni “cambiamenti di prospettiva” sulla gestione dell’energia a livello nazionale.
Come l’Italia può sfruttare al meglio questo enorme potenziale?
Oggi in Italia ci sono oltre mezzo milione di impianti fotovoltaici in funzione. Tutti immettono in rete energia pulita e a basso costo. Però nei momenti del “picco” produttivo (cioè: nelle ore diurne) si rischia di non sfruttare al meglio questo potenziale.
Perchè? Perchè l’energia prodotta sul momento se non viene immediatamente consumata, viene persa. L’energia non si può immagazzinare senza adeguati sistemi di stoccaggio (e, ahimè, senza i relativi costi).
Quali sono i cambiamenti di prospettiva che le fonti rinnovabili, ed in particolare il fotovoltaico, richiedono al sistema energetico nazionale?
Sono principalmente due:
- incentivare, al contrario di quanto si è fatto fin’ora, il consumo diurno. Per intenderci è quello che avviene nella fascia F1 della bolletta elettrica. Gli operatori elettrici a breve prevederanno tariffe più economiche per i consumi orari in fascia F1. perchè sul mercato elettrico l’energia prodotta e venduta in fascia diurna è quella più economica grazie all’incidenza del fotovoltaico sulla rete.
- incentivare i sistemi di accumulo. In gergo tecnico: l’ energy storage. Solo l’accumulo dell’energia prodotta, in abbondanza, nelle ore diurne permette di sfruttare le fonti rinnovabili anche nelle ore serali, quando il fotovoltaico non produce.
Lo storage elettrico (o meglio: energetico) può essere fatto in diversi modi. Quelli a cui oggi si punta, e verso cui inizia a puntare l’Italia, sono i sistemi di accumulo elettrici tramite batterie. In Germania i sistemi di accumulo sono già incentivati.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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