L’energia fotovoltaica a livello globale ha avuto una vera e propria impennata negli ultimi anni, anni in cui, peraltro, l’attenzione di molti governi nazionali inizia a puntare seriamente verso l’emergenza climatica, il global warming, e verso un modello di sviluppo più sostenibile in grado di preservare dall’aumento delle temperature e dall’esaurimento delle risorse.
Tutte queste tematiche, cruciali per il futuro del Pianeta, sono state trattate nella recente COP21, Conferenza Internazionale di Parigi sul Clima. Gli accordi raggiunti dalla conferenza, come ben sappiamo, non sono stati particolarmente coraggiosi: molto cautelativi e nei fatti molte “dichiarazioni d’intenti” e pochi impegni concreti. Uno dei punti di accordo fra i paesi dialoganti riguarda proprio la priorità delle rinnovabili nella produzione di energia: questo per contribuire a diminuire le emissioni di Co2 e quindi rallentare il riscaldamento globale.
A che punto siamo, dunque, con la produzione di energia pulita a livello globale?
Le fonti rinnovabili iniziano a svilupparsi su scala planetaria e tra queste il fotovoltaico, che è entrato ormai a pieno regime in un graduale circolo “virtuoso” che lo porterà ad essere sempre più competitivo con le fonti fossili.
Secondo una ricerca di IHS, istituto statunitense di ricerche di mercato, la potenza fotovoltaica cumulata a livello globale arriverà ad essere di oltre 310 Gigawatt entro la fine del 2016.
I maggiori produttori di energia fotovoltaica a livello globale nel 2016 sono: Cina, Stati Uniti, Giappone, Germania e Italia. Questi cinque paesi da soli coprono il 70 per cento dell’intera produzione globale. Al primo posto, la Cina, col 23 per cento della produzione. Al secondo e terzo posto: USA e Giappone, con il 14 per cento della potenza globale. Segue poi Germania e Italia con, rispettivamente, il 13 e 6 per cento.
Secondo le previsioni dell’istituto di ricerca il nuovo installato globale nel 2016 sarà di ben 69 Gigawatt: una crescita del 17 per cento rispetto alle nuove installazioni rilevate lo scorso anno (pari a circa 59 Gigawatt).
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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