La Legge di Stabilità del governo Renzi includerà nelle misure economiche anche la proroga di un ulteriore anno dei bonus per la riqualificazione energetica, insieme a quelli previsti per le ristrutturazioni e per l’acquisto dei mobili in concomitanza delle ristrutturazioni.
Ecobonus: scadenza prorogata al 31 dicembre 2016
In particolare il bonus previsto per la riqualificazione energetica degli edifici sarebbe prorogato fino alla fine del 2016. È stata mantenuta l’aliquota, che come per il 2015 sarà pari al 65% per riqualifiche energetiche e 50 per cento per ristrutturazioni. Confermata inoltre la detraibilità per le spese relative agli interventi antisismici, con pari aliquota. Riqualificazioni energetiche al 65%, dunque, e ristrutturazioni (tra cui fotovoltaico) al 50 per cento.
Come per il 2015 l’ecobonus è riservato agli edifici già costruiti (sono del tutto esclusi quindi quelli ancora in costruzione), senza esclusione di categorie catastali (limitazioni in tal senso sono invece previste per gli interventi specifici di ristrutturazione).
Confermata dalla Legge di Stabilità anche la modalità di riconoscimento del bonus, che verrà quindi erogato sotto forma di detrazione dall’imposta lorda, sia per quanto riguarda l’IRES sia per l’IRPEF. Il bonus viene suddiviso in dieci rate, con detrazioni utilizzabili annualmente. L’ecobonus ha un importo massimo di 100.000 euro per quanto riguarda la riqualificazione energetica, mentre per le altre categorie sono previsti tetti massimi inferiori. L’importo massimo detraibile è riferito all’immobile oggetto dell’intervento, e deve quindi essere diviso nel caso in cui siano presenti proprietà diverse. In questo caso l’ecobonus deve essere suddiviso proporzionalmente in base alla spesa effettuata, e non quindi in base alle percentuali di proprietà dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Possono usufruire dei bonus tutti gli interventi il cui obiettivo è migliorare la prestazione energetica dell’edificio o migliorare parti strutturali. In linea di massima gli interventi di riqualificazione possono coinvolgere gli infissi e le strutture esterne degli edifici, gli impianti di riscaldamento, così come l’installazione di pannelli solari termici. Tra le ristrutturazioni detraibili al 50 per cento, come per gli anni passati, sono inclusi gli impianti fotovoltaici domestici.
Efficienza energetica negli edifici pubblici
La conferma del bonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici privati non è però il solo intervento mirato al risparmio ed al migliore utilizzo delle risorse. Sarà infatti stanziato un piano per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, con un fondo di 170 milioni di euro, che nelle intenzioni del governo saranno destinati soprattutto alla ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale.
Ancora in dubbio invece la possibilità di estensione dell’ecobonus ai condomini in merito agli interventi effettuati dalle cosiddette ESCO (energy saving company), cioè da parte delle società specializzate negli interventi di riqualificazione energetica, che solitamente si fanno carico delle spese anticipando le somme necessarie per i lavori e che ricevono in compenso i futuri risparmi energetici dei condomini.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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