Quando si parla di riduzione delle emissioni di CO2 a livello globale, visti i livelli di consumo delle società occidentali, spesso non si può prescindere dalla realizzazione di grandi impianti da fonti rinnovabili. Nonostante ciò, quando si parla di fotovoltaico, i “grandi” impianti non devono per forza essere impianti “centralizzati”, immense distese di pannelli in un unico luogo, ma possono assere grandi impianti “distribuiti sul territorio”.
A livello globale, il fotovoltaico di taglia industriale si affianca in maniera determinante al piccolo e medio fotovoltaico “distribuito” e “diffuso” realizzato per l’autoconsumo: non sempre le grandi centrali fotovoltaiche fanno parte di progetti pienamente sostenibili a livello ambientale, però sono in grado di garantire un’importante quota di produzione elettrica senza passare dalla combustione del carbone, del petrolio o del gas metano. Anche i grandi impianti, però, se ben progettati possono essere distribuiti sul territorio.
La multinazionale italiana Enel continua ad investire in fonti rinnovabili, in particolare nel fotovoltaico, e buona parte degli investimenti viene fatta “oltre confine”. Attraverso la sua controllata Enel Green Power North America Enel Green Power ha avviato il progetto di una centrale solare fotovoltaica da ben 150 MW di potenza di picco nel Minnesota.
L’impianto si chiamerà “Aurora”, sarà terminato entro fine 2016 e sarà l’unione di ben 16 diversi impianti installati nei territori della regione. La suddivisione del progetto in 16 diversi impianti “diffusi” dovrebbe limitare in parte l’impatto ambientale-paesaggistico, massimizzando, per quanto possibile, il modello solare distribuito.
150 MW di potenza prodotta interamente dal sole, dunque, che saranno in grado di generare oltre 120 milioni di Kilowattora l’anno, pari al fabbisogno elettrico di oltre 17 mila famiglie statunitensi. L’elettricità prodotta, inoltre, eviterà l’immissione in atmosfera di oltre 150 mila tonnellate l’anno di CO2.
Questi i costi-benefici del progetto Enel: si tratta di un investimento consistente, di ben 290 milioni di dollari, che verrà in parte finanziato (per 140 milioni di dollari) dalla State Street Bank and Trust Company. Il capitale investito verrà recuperato e genererà profitto grazie ad un contratto di fornitura già stipulato con la utility dell’energia Xcell Energy del Minnesota.
Ognuno dei 16 impianti verrà monitorato da un’unica centrale per massimizzarne l’efficienza e per ottimizzare l’integrazione col sistema locale di distribuzione elettrica.
Per la realizzazione dell’impianto saranno creati (nei momenti di picco) circa 400 posti di lavoro.
Questa non è la prima realizzazione importante di Enel Green Power nel Minnesota. Enel ha già realizzato altri importanti progetti volti alle rinnovabili: il parco solare di Stillwater, quello di Sheldon Springs, il parco eolico di Prairie Rose e del Minnesota Wind, per un totale di 380 MW di potenza generata attraverso sole e vento.
In tutto il nord America Enel genera energia da rinnovabili per circa 2,5 GW di potenza tra eolico, fotovoltaico, idroelettrico e geotermico.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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