Fonti rinnovabili, fotovoltaico, efficienza energetica: sempre buoni propositi, ma spesso difficoltà monetarie per realizzare progetti di investimento significativi. Il tema dei finanziamenti per fonti rinnovabili è di particolare attualità ed interesse perchè, trattandosi di investimenti recuperabili nel tempo, richiedono una certa liquidità iniziale, a volte di difficile reperimento, soprattutto da parte della piccola e media impresa italiana di questo periodo.
Ecco come la Comunità Europea viene “in soccorso” per attualizzare forme di finanziamento agevolate. Non si tratta in realtà di “Comunità Europea”, ma della BEI, la Banca Europea per gli Investimenti.
661 milioni di euro complessivi, di cui 100 milioni per l’Italia. Questi i finanziamenti per le fonti rinnovabili messi in campo dalla BEI, la Banca Europea degli Investimenti, che attraverso un accordo con Intesa San Paolo verranno distribuiti a tassi agevolati alle piccole e medie imprese italiane per progetti sul fronte delle fonti rinnovabili.
Chi è la BEI, la “Banca Europea degli Investimenti” e qual è il suo ruolo?
E’ una banca di proprietà dei 28 paesi membri dell’Unione Europea. L’istituto di credito europeo assume prestiti sui mercati dei capitali e fa credito ad un basso tasso di interesse per il finanziamento di progetti che migliorino le infrastrutture, l’approvvigionamento energetico e la sostenibilità ambientale sia in ambito UE, sia in aree extra-europee.
L’iniziativa, nello specifico, prevede per l’Italia 6 nuovi accordi tra BEI e il Gruppo intesa San Paolo per finanziamenti di medio-lungo termine volti alle piccole medie e grandi imprese operanti in Italia. L’importo totale erogato è di circa 660 mln di euro, di cui 100 milioni saranno per il finanziamento di iniziative nel settore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Il più ampio programma di finanziamento si inserisce all’interno dei rapporti già consolidati tra l’Istituto europeo e il gruppo Intesa San Paolo ed è volto a supportare la ricrescita economica delle imprese colpite dalla crisi. Banca Intesa è dunque il “ponte” per far affluire le risorse europee sul sistema economico italiano nel quale le PMI hanno un ruolo fondamentale.
Parte dei fondi saranno destinati alle imprese attive nel settore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica e saranno convogliati attraverso le società “Medio-credito Italiano” e “Leasint”, entrambe società del gruppo Intesa.
Una interessante iniziativa già avviata nell’ambito di questo canale di finanziamento è l’apertura di una nuova linea di credito tra BEI, Intesa San Paolo, Provincia di Milano e Provincia di Monza e Brianza per finanziare progetti di intervento energetico sugli edifici pubblici.
L’iniziativa permetterà di finanziare, in particolare, interventi realizzati da “ESCO” (Energy Services Company, società private) che si aggiudicheranno appalti per l’efficientamento energetico di edifici pubblici (uffici, scuole, ecc..). Le ESCO sono società private che si occupano di analizzare ed ottimizzare i consumi energetici di aziende, imprese o di qualsiasi altro edificio con significativi livelli di consumo energetico.
Per ulteriori informazioni su cosa sono le ESCo leggi qui.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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