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Fotovoltaico galleggiante, in India parco da 50 MW

Ultimo aggiornamento: 10-07-2014

Non sarà il primo, ma forse sarà il più grande parco fotovoltaico galleggiante, quello che sta per essere realizzato in India: produrrà infatti 50 MW, capaci di illuminare con energia pulita la vita di migliaia di persone e sostenere la produzione di molte aziende. A guidare questo innovativo progetto ci pensa, per quanto riguarda i finanziamenti, il Governo Indiano (nello specifico il Ministero delle energie nuove e rinnovabili), mentre a occuparsi della parte tecnica è il maggior produttore di energia idroelettrica indiana, ovvero la National Hydro Power Corporation.

I pannelli verranno sistemati in alcuni bacini idrici nel Kerala, dopo la partenza del progetto sperimentale che inizierà ad ottobre sistemato in un lago di Calcutta.

Come funziona il fotovoltaico galleggiante? Invece che sistemati su terreni o su edifici, i pannelli fotovoltaici vengono adagiati su superfici idriche e legati tra loro in maniera molto salda per evitare che il movimento possa eliminare i collegamenti o ridurre la produzione elettrica. Inoltre la presenza dell’acqua permette ai pannelli stessi di avere una resa maggiore rispetto a quella dei pannelli sistemati nella maniera classica, senza contare il risparmio del non dover acquistare un terreno destinato appunto al posizionamento dei pannelli.

Un ulteriore vantaggio del fotovoltaico galleggiante è il suo fungere da protezione nei confronti dell’acqua: infatti grazie ad esso, soprattutto in estate, la quantità di evaporazione sarà molto minore e i pannelli non si surriscalderanno. Il costo totale del progetto si aggirerà intorno ai 70 milioni di euro.

fotovoltaico galleggiante

Ma l’Asia, per la sua conformazione geografica, non è nuova alla scelta di sistemare i pannelli solari sopra specchi d’acqua. Citiamo ad esempio il Giappone, che è un arcipelago e ospita il Floating Power Plant, ovvero unità galleggianti che hanno la forma di un esagono e contengono generatori sia eolici che fotovoltaici di 1,2 MW di potenza.

Nella Repubblica di Singapore sul Tengeh Reservoir, invece è in piena realizzazione il progetto legato alla realizzazione di un impianto di fotovoltaico galleggiante di 3,3 GW.

Anche gli Emirati Arabi Uniti hanno realizzato un piccolo progetto legato a questo tipo di energia rinnovabile, una Solar Island alta 20 metri e del diametro di 1 km.

Questi esempi sono senza dubbio significativi per dimostrare come anche gli spazi più impensati possono diventare luoghi perfetti per la realizzazione di parchi fotovoltaici, ponendo fine anche a polemiche legate alla sistemazione dei pannelli sui terreni.

La differenza tra il Parco indiano e i precedenti sta nella potenza: 50 MW sono davvero una quantità di energia importante, in grado di cambiare la vita di tanta gente.

Per approfondire vantaggi e svantaggi degli impianti fotovoltaici galleggianti leggi anche questo articolo.

“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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