Fotovoltaico galleggiante, sul Lago di Resia sorgono nuove isole fotovoltaiche galleggianti.
E’ notizia di questi giorni, si tratta di uno studio condotto da Eurac (European Academy di Bolzano) a cura del fisico David Moser dell’Istituto per le Energie Rinnovabili.
I pannelli fotovoltaici hanno una migliore resa quando vengono installati su isole galleggianti, sopratutto se sono posizionate ad alta quota e possiedono un sistema automatizzato ad inseguimento solare per orientare i pannelli sempre al miglior irraggiamento. Se il fotovoltaico galleggiante viene installato ad alta quota la resa aumenta del 20%, se poi viene dotato di un sistema ad inseguimento solare, i benefici superano del 40% le normali installazioni.
I raggi del sole in montagna sono più forti, più luminosi, e i laghi riflettendoli non fanno altro che aumentare la loro efficacia, rendendo il fotovoltaico galleggiante più prestante. Le isole galleggianti possono infatti moltiplicare la loro resa grazie alla rifrazione dell’acqua, del ghiaccio e della neve raggiungendo risultati molto più interessanti rispetto ad un impianto classico.
Lo studio, anche se ancora non terminato, mostra già le strabilianti potenzialità di questo sistema.
La Provincia di Bolzano ha affidato questa ricerca al team di professionisti che sta ora effettuando importanti esperimenti nei laghi artificiali situati in Val d’Ultimo, in Val Senales e sul Lago di Resia.
L’idea su cui è incentrata la ricerca è che i pannelli posizionati sulle dighe sarebbero in grado di completare gli impianti idroelettrici esistenti e di sfruttare le immense superfici che mettono a disposizione.
L’aspetto interessante del progetto è anche relativo al ridotto impatto ambientale. Utilizzando infatti “superfici già occupate” non si invade il territorio e non si occupano superfici libere di boschi e pascoli.
E i costi? Il costo di realizzazione del fotovoltaico galleggiante è ovviamente maggiore di quello dei classici impianti a tetto, però nonostante i costi maggiori, la tecnologia risulta nel complesso più conveniente viste le elevate prestazioni. Si parla in effetti di circa 1.500 euro in più rispetto al pannello normale, cifra che verrebbe nel complesso ben ammortizzata visti gli alti rendimenti.
Visti gli esiti positivi della sperimentazione il fisico David Moser sostiene che il fotovoltaico galleggiante potrebbe essere un buon investimento per potenziare la produzione in loco dell’energia pulita.
Quali i punti critici del fotovoltaico galleggiante di alta quota? Qualche problema lo potrebbe dare il contatto con l’acqua e il ghiaccio nei mesi invernali, ma lo studio sta proseguendo per migliorare anche in questa direzione per ottenere risultati sempre più importanti ed efficienti.
Coprire solo l’1% della superficie del Lago di Resia porterebbe a soddisfare col fotovoltaico il 2% del fabbisogno elettrico dell’intera Regione Trentino Alto Adige, un risultato davvero interessante dal punto di vista ambientale ed energetico.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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