Mentre il fotovoltaico in Italia, parliamo di centrali fotovoltaiche, è in una situazione di stagnazione e di “conflitto” con la rete nazionale, in Europa l’anno appena passato è stato un anno di crescita per l’intero comparto. In Europa il fotovoltaico ha ripreso a crescere segnando, a resoconto dell’ultimo anno, un più 15 per cento di nuova potenza installata. Dal picco del 2011 il fotovoltaico aveva rallentato la sua crescita, ma dal 2015 ha ricominciato a risalire a livelli degni di nota.
Secondo un comunicato di SolarPower Europe, l’organizzazione di settore che raccoglie produttori fotovoltaici di tutta Europa, nell’ultimo anno sono stati installati nel continente europeo oltre 8 Gigawatt di nuovi impianti fotovoltaici. Il dato è interessante e dimostra come, dopo il picco delle installazioni spinto dai forti incentivi di alcuni paesi (tra i quali l’Italia) e il successivo calo, già da un anno il fotovoltaico europeo sia tornato a crescere. Nel 2014, infatti, la nuova potenza installata a livello europeo era stata di “soli” 6,95 Gigawatt. L’ultimo anno, invece, secondo i i dati ad oggi a disposizione, è stimata ad oltre 8 Gigawatt.
Tra i paesi europei che più hanno contribuito a questa crescita, il primo è stato quello britannico che, nel solo ultimo anno, ha registrato ben 3 gigawatt di nuova potenza fotovoltaica installata, superando i valori di paesi, come la Germania, che tradizionalmente hanno livelli di nuove installazioni più che generosi.
Il fotovoltaico in Europa, pare, si avvia verso un nuovo “trampolino di lancio”, questa volta senza incentivi, che gli permetterà di immettere nelle reti elettriche nazionali significative quantità di energia pulita nei momenti di maggiore richiesta elettrica. Il tutto sarà accompagnato, inoltre, dalle interessanti prospettive di sviluppo dell’energy storage che permetterà di sfruttare l’energia fotovoltaica in qualsiasi momento ed in qualsiasi stagione dell’anno.
A livello mondiale, con livelli di crescita più “spinti”, presenziano paesi come Cina, India, Giappone, Usa e, in minor misura, diversi Stati del Medio Oriente.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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