Secondo alcune indiscrezioni che arrivano dai comunicati di Gifi (gruppo imprese fotovoltaiche italiane), dal Coordinamento FREE e Assorinnovabili sarebbe al vaglio del governo la proposta di un emendamento al decreto “destinazione italia” secondo la quale il limite per accedere allo scambio sul posto per gli impianti fotovoltaici passerebbe da 200 kw a 20 kw.
Dunque secondo queste indiscrezioni lo scambio sul posto fotovoltaico potrebbe essere attuabile solo per impianti fotovoltaici entro i 20 kw di potenza. Il provvedimento taglierebbe dunque i benefici dello scambio sul posto per gran parte dei medi impianti fotovoltaici, per lo più di scala aziendale, che per essere remunerativi, si potranno affidare al solo autoconsumo, sfruttando il nuovo sistema dei SEU, Sistemi Efficienti di Utenza (leggi qui per vedere cosa sono i SEU).
Le associazioni di categoria manifestano ovviamente forte indignazione nei confronti di questa ipotesi, che rappresenterebbe, qualora confermata, l’ennesimo provvedimento di contrasto allo sviluppo del fotovoltaico e delle fonti rinnovabili.
Gli altri “muri” sono stati innalzati con il ravvedimento dei prezzi minimi garantiti e col rischio di vedere spalmati gli incentivi su un periodo maggiore dei previsti 20 anni.
La motivazione, per l’ennesima volta portata alla ribalta, sarebbe l’eccessivo costo delle bollette elettriche causato degli incentivi alle fonti rinnovabili. Il provvedimento andrebbe a colpire, invece, tutte quelle piccole e medie imprese che, grazie ad investimenti nel fotovoltaico, avrebbero beneficiato di importanti risparmi e sgravi sui costi energetici.
Si parla di almeno 50 mila piccoli impianti (tra i 20 ed i 200 kw di potenza) gestiti per lo più da queste piccole e media imprese che rappresentano il tessuto produttivo del paese.
Con lo scambio sul posto queste imprese traggono abbastanza benefici da abbassare in maniera significativa i propri costi energetici.
Le associazioni manifestano ovviamente tutto il loro disdegno e chiedono al parlamento di respingere con fermezza l’ipotesi di rivedere in senso restrittivo i criteri d’accesso allo scambio sul posto fotovoltaico.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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