La nuova economia sarà per forza ambientale e costituirà un’opportunità di sviluppo per tutti. L’economia lineare del ‘900 è morta, ora non possiamo prescindere da un’economia circolare, basata sui valori ambientali .. un’economia che consuma meno materie prime e produce meno rifiuti.
Questo è il senso delle dichiarazioni del Ministro dell’ambiente Galletti intervenuto al convegno “Sicurezza, ambiente, efficienza e mercato: 10 proposte per una politica energetica” dell’Enea di Roma.
Anche l’ambiente, con tutto l’indotto economico che può essere attivato, è un potenziale volano per la ripresa dell’economia. Ora che i numeri iniziano ad essere positivi, non bisogna perdere questo importante potenziale per alimentare il processo di ripresa.
La nuova economia, secondo le parole del ministro, dovrà però essere una “economia nuova”, un’economia fondata, oltre che su formazione e ricerca, sulla capacità di consumare meno materie prime e di produrre meno rifiuti.
Sarà, secondo le parole del ministro, un’economia non più lineare, tipica del ventesimo secolo, ma circolare: ogni processo produttivo dovrà fare i conti con le sue conseguenze ambientali ed energetiche. Ogni attività produttiva dovrà restituire un mondo non peggiore di quello che abbiamo costruito fino ad oggi.
Queste parole arrivano a conferma e a sostegno degli impegni europei, già intrapresi un anno fa a livello comunitario, di portare al 40 per cento la riduzione delle emissioni di Co2 entro il 2030.
La riduzione delle emissioni dei gas climalteranti si dovrà accompagnare, secondo gli obiettivi europei, al raggiungimento del 27 per cento di produzione di energia pulita da fonti rinnovabili. Non solo: anche l’efficienza energetica è un obiettivo importante che dovrà raggiungere anch’essa il 27 per cento di incremento rispetto ai valori attuali.
La nuova economia dovrà essere, dunque, secondo le parole enunciate dal ministro, improntata su nuovi valori ambientali: dalla riduzione e riciclo dei rifiuti, al risparmio ed efficienza energetica, fino alle fonti rinnovabili.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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