Google non è nuova ad annunci sulle proprie politiche aziendali in chiave ecologica. L’ultimo in ordine di tempo però potrebbe diventare il più grande investimento nelle energie rinnovabili da parte di un’azienda estranea al settore.
La politica verde di Google
Il colosso informatico americano già dal 2007 è “carbon neutral“, come reso noto dalla stessa azienda. Il nuovo investimento vuole aumentare in misura significativa l’utilizzo di energie rinnovabili da parte della sede centrale e delle sedi diffuse in tutto il mondo, con una serie di nuovi progetti che riguarderanno in particolare fotovoltaico ed eolico.
Secondo i calcoli stimati, il colosso di Mountain View potrà aggiungere ulteriori 842 megawatt prodotti con energie verdi che andranno quindi a raddoppiare la quota raggiunta fino ad ora dall’azienda americana.
Il risultato raggiunto, che equivale a circa 2 gigawatt, non è però sufficiente per l’ambiziosa politica verde dell’azienda, che mira a triplicare l’energia rinnovabile utilizzata entro dieci anni. La multinazionale non è però sola in questo obiettivo, come dimostrato dal progetto volontario sottoscritto da altre grandi aziende americane, che si sono impegnate con il governo centrale ad alimentare l’intero proprio fabbisogno energetico esclusivamente con energia pulita.
Tornando a Google, l’azienda ha comunicato che l’energia verde utilizzata verrà prodotta non solo negli Stati Uniti, ma anche in altri stati dove l’azienda ha proprie sedi. È il caso ad esempio del Cile e della Svezia, dove Google utilizzerà l’energia prodotta rispettivamente da un impianto solare e da uno eolico.
I progetti sottoscritti dalla società sono a lungo termine, e avranno una durata anche fino a vent’anni, con il duplice obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e di ottimizzare i costi della società, anche se in merito a quest’ultimo parametro non è dato al momento sapere a quanto potrebbe ammontare l’effettivo risparmio. Ciò che invece è certo è l’impatto che la politica energetica di Google potrebbe avere: si pensi a titolo di esempio che l’energia verde stimata avrebbe un mancato impatto sull’ambiente pari a quello che si otterrebbe non utilizzando circa un milione di autovetture.
Per quanto riguarda i progetti futuri, è stato stimato per Google un investimento pari a circa 2,5 miliardi di dollari per 22 progetti diffusi in tutto il mondo, compreso il primo investimento nel fotovoltaico con il citato impianto in Cile. Google non è però nuova a investimenti di questo tipo: già nel 2010 un grosso investimento fu effettuato per finanziare un parco eolico in Iowa.
Google non è però l’unico gigante del settore informatico ad aver puntato sulle energie green: un ulteriore esempio in questo senso viene da Apple, che installerà pannelli solari su oltre ottocento edifici a Singapore, permettendo così di alimentare il campus di ricerca che dà lavoro a più di 2.500 persone e le aree limitrofe al campus.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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