Anche se il fotovoltaico commerciale in Italia rallenta la sua corsa (il fotovoltaico realizzato per produrre e vendere energia in rete), nel resto del mondo il solare elettrico continua la sua esponenziale crescita, e la sua costate diminuzione dei costi. I costi del fotovoltaico ancora hanno importanti margini di riduzione.
Secondo l’istituto di ricerca GTM Research il costo del Fotovoltaico, già diminuito di oltre il 60 per cento negli ultimi sei anni, ha un ulteriore margine di riduzione dei prezzi, non tanto sulla tecnologia o sui moduli fotovoltaici, ma sui cd. “costi di bilanciamento di sistema”. Secondo le analisi riportate, infatti, i costi di sistema del fotovoltaico a livello globale, scenderanno di un ulteriore 40% da qui al 2020.
L’ulteriore calo dei prezzi a livello globale, dunque, sarà soprattutto dovuto ai cosiddetti costi BoS, I costi di “Bilanciamento di Sistema”, che porteranno i prezzi di realizzazione degli impianti fotovoltaici dagli attuali 2,16 dollari/Watt a 1,24 $/Watt del 2020. Cosa sono i costi di Bilanciamento di Sistema?
Non sono i costi di produzione e fornitura dei moduli fotovoltaici. Si tratta, piuttosto, dei risparmi legati a nuove componenti hardware e nuove soluzioni organizzative, più efficaci ed efficienti. L’ottimizzazione e la gestione più efficace del lavoro, dalla commercializzazione “al cablaggio” degli impianti, porterà dunque a ridurre ulteriormente i costi.
Il futuro della tecnologia fotovoltaica a livello globale dipende, ormai lo si sa bene, da quanto il fotovoltaico riuscirà ad abbattere ulteriormente i suoi costi di realizzazione arrivando ad essere definitivamente competitivo con le fonti energetiche convenzionali. Si tratta di due obbiettivi ben definiti: aumento dell’efficienza produttiva ed ulteriore riduzione dei prezzi finali degli impianti. Anche l’energy storage contribuirà definitivamente a sfruttare l’energia fotovoltaica su ampia scala, superando i limiti della “intermittenza” produttiva della fonte solare.
Secondo gli analisti, dunque, per il fotovoltaico c’è ancora un ampio margine di riduzione dei prezzi che nei prossimi anni si manifesterà rendendo la tecnologia sempre più competitiva e conveniente.
Le innovazioni che porteranno alla riduzione dei prezzi riguardano dunque sia le soluzioni hardware, sia i costi “secondari”, i cd. costi “soft”: dall’utilizzo dei nuovi moduli da 1.500 V per i grandi impianti (che permettono di risparmiare sui costi di assemblaggio e cablaggio) all’utilizzo di nuovi sistemi di montaggio più veloci, pratici ed economici. Tra i costi “accessori” oggetto di possibili ulteriori “limature di prezzo” ci potranno essere i costi di acquisizione dei clienti, i costi di gestione della forza lavoro e la diminuzione dei costi dei capitali.
Il grafico di GTM Research mostra come, dal 2013 al 2020, all’aumentare della capacità globale di fotovoltaico installato, diminuisca in maniera lineare il costo di installazione degli impianti per arrivare, secondo il trend in corso, a circa 1,24 dollari per watt installato al 2020.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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