L’ IKEA non è nuova a questo tipo di realizzazioni sui tetti dei propri edifici.
Avendo a disposizione immense superfici utilizzabili sui tetti dei propri magazzini la multinazionale svedese ha trovato il modo di renderle “produttive” attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici. Quale modo migliore per ottimizzare costi e rendimenti? Sull’esempio di Ikea molte altre realtà aziendali hanno pensato bene di “investire sui propri tetti” conseguendo vantaggi economici immediati, grazie all’utilizzo della propria energia, e costituendo un vero e proprio “business nel business” con investimenti per altro utili all’ambiente: benefici, dunque, non solo a livello economico, ma anche a livello di immagine.
Questa volta tocca allo stabilimento francese IKEA di Lione dove, avendo a disposizione ben 4 chilometri di “perimetro” sfruttabile sui propri magazzini, è stato installato un mega impianto fotovoltaico. “Mega” è proprio il caso di dirlo: si tratta di una vera e propria centrale solare da 4 Megawatt di potenza di picco, in grado di produrre, al minimo, 4 milioni e mezzo di kwh l’anno.
Per avere un’idea: 4 milioni e mezzo di Kwh corrispondono al fabbisogno medio annuo di circa 1.200 famiglie, 3-4 mila persone.
Il sistema Derbifix è stato utilizzato per l’impermeabilizzazione di circa 80 mila metri quadrati di coperture e per l’installazione di 15 mila pannelli fotovoltaici cristallini. Indicativamente, 80 mila metri quadrati è l’area di circa 11 campi di calcio. Il costo totale di investimento è stato di 13,5 milioni di euro (compresa l’impermeabilizzazione) ed i tempi di realizzazione circa 8 mesi: da gennaio ad agosto 2013.
Il sistema Derbifix F è un sistema per l’impermeabilizzazione dei tetti e per l’installazione di impianti fotovoltaici parzialmente integrati, le classiche installazioni realizzate sui tetti piani tipici dei magazzini, ma applicabile su qualsiasi tipo di tetto. Il sistema sarebbe particolarmente adatto a massimizzare lo sfruttamento della superficie disponibile sfruttando al meglio lo spazio a disposizione.
L’impianto fotovoltaico, costituito da 15mila pannelli in silicio cristallino, comprende ben 150 km di cavi, 9 inverter da 360 Kw, 3 cabine di trasformazione e una di consegna.
Una ulteriore interessante “nota ambientale” al progetto: tutti gli sfridi di lavorazione, scarti e ritagli, sono stati raccolti e inviati in Belgio per essere riciclati da strutture specializzate ed essere reintrodotti nel ciclo produttivo.
Ecco i nomi dei protagonisti del progetto: Ikea, Derbigum Energie France, Cime Normandie, Duwiquet i Mae, APC Etanch.
Ecco un altro interessante progetto fotovoltaico fatto in Italia da Ikea.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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