In Italia, è inutile negarlo, il fotovoltaico sta vivendo un lungo periodo di ri-assestamento, tra SEU, sistemi di accumulo e detrazioni fiscali. L’era del post incentivi, la perenne instabilità normativa, e la mancanza di politiche di lungo termine sul fronte delle rinnovabili ha fatto crollare le installazioni di medi e grandi impianti industriali e commerciali. Regge bene, però, il fotovoltaico installato per l’autoconsumo domestico e aziendale. Il fotovoltaico domestico “galleggia” anche grazie alle detrazioni fiscali che vengono prorogate anche per tutto il 2016. Il fotovoltaico aziendale , invece, rimane “a galla” grazie ai vantaggi dell’autoconsumo diurno.
Qual è la situazione, invece, al livello globale? Quali sono le prospettive di crescita del fotovoltaico? A livello globale la situazione è di tutt’altro genere. Secondo uno studio della società di consulenza Mercom Capital il fotovoltaico nel 2016 assisterà ad un’ulteriore crescita delle installazioni con un incremento del 12 per cento rispetto al 2015 (che ad oggi ha un valore stimato).
Chi sono i “grandi” del mondo sul fronte del solare? Cina, in primis. Poi: Stati Uniti, Giappone e India. Nel 2016 il mercato “nuovo” e particolarmente interessante sarà quello indiano.
Nel 2016, secondo le previsioni della società di consulenza, si installeranno quasi 65 Gigawatt di nuova potenza contro i circa 58 GW installati nell’anno passato: incremento del 12 per cento, dunque, che dovrebbe aiutare a compiere un “nuovo passo” verso la piena competitività del fotovoltaico rispetto alle fonti fossili. I primi tre mercati al mondo, quello di Cina, Stati Uniti e Giappone copriranno, da soli, il 65 per cento della domanda globale.
La Cina rivedrà molto probabilmente i suoi obbiettivi nazionali al rialzo: i nuovi target spingeranno il fotovoltaico in Cina a raggiungere quota 200 Gigawatt entro il 2020, contributo “di tutto rispetto” relativamente all’incidenza del paese sull’inquinamento globale.
Anche negli Stati Uniti il fotovoltaico si prospetta in ulteriore crescita, anche grazie alla proroga del credito d’imposta fino al 2020. Le stime qui parlano di 13 Gigawatt di nuova potenza installata per il 2016.
In Giappone, invece, il fotovoltaico ha avuto un leggero calo negli anni scorsi, ma oggi, grazie alle politiche di liberalizzazione e di superamento dei monopoli, si stima comunque una domanda di pannelli fotovoltaici intorno ai 9 Gigawatt.
Il mercato interessante per il 2016 è quello Indiano, che sarà il quarto mercato al mondo dopo Cina, Usa e Giappone.
Secondo la società di ricerca, in India il fotovoltaico nel 2016 avrà una domanda tra i 3 e i 4 Gigawatt anche grazie all’obbiettivo nazionale dei 100 GW di potenza cumulata al 2020.
E in Europa? Nel nostro continente la classifica (ormai da tempo) non è più guidata dall’Italia, ma dalla Gran Bretagna, seguita da Germania e Francia. In Italia, negli ultimi due anni, si è raggiunto il “minimo storico” delle installazioni, ma si prevede che il fotovoltaico nel 2016 ricomincerà a salire quadruplicando la potenza installata da qui al 2020.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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