Fotovoltaico ed eolico sono le due facce della stessa medaglia, ma un utile confronto è interessante per capire a che punto sono e quali prospettive possono avere.
Ci avviamo verso la fine dell’anno e già si inizia a respirare aria di bilanci. Le fonti rinnovabili hanno proseguito anche quest’anno la loro inesorabile corsa, non tanto in Italia, dove il fotovoltaico ha subìto un certo rallentamento, ma soprattutto in Europa e nei nuovi mercati emergenti che stanno iniziando un periodo di grande sviluppo (europa dell’est, medio-oriente, asia).
Stati Uniti, Cina e Germania proseguono invece incontrastati il loro ruolo di leadership mondiale.
Al primo gennaio 2014, prevede Bloomberg New Energy finance, saranno installati più pannelli fotovoltaici che turbine eoliche. Sarà la prima volta in assoluto che nell’anno la potenza fotovoltaica installata supera la potenza eolica installata.
Il fotovoltaico è dunque avviato verso uno storico sorpasso sull’eolico in quanto a nuova potenza installata.
Secondo i dati di Bloomberg New Energy Finance entro la fine dell’anno in corso saranno installati in totale ben 33,8 GW di impianti eolici a terra e 1,7 GW di impianti eolici offshore per un totale di ben 35,5 Gigawatt di nuova potenza eolica installata nel mondo. Numeri elevati che, se confrontati con la potenza fotovoltaica che sarà installata entro il 2014, sono parecchio interessanti: l‘energia prodotta dal sole toccherà per l’anno in corso i 36,7 gigawatt di nuova potenza installata.
Il fotovoltaico così supera per la prima volta l’eolico in quanto a nuova potenza installata in un anno: il sole supera il vento.
Per avere un termine di paragone: solo nel 2012 il nuovo eolico installato era stato più di 46 GW, mentre il nuovo installato di fotovoltaico è stato “solo” di 30 GW. Oggi il sorpasso del solare è quasi certo, grazie anche ad un certo rallentamento che l’eolico ha avuto nei due paesi leader tradizionali del mercato mondiale: Usa e Cina.
D’altro canto anche il fotovoltaico non si è sviluppato in maniera omogenea. Ha avuto uno sviluppo “a due velocità”.
Da un lato, il mercato europeo ha subìto un certo rallentamento, dovuto in parte alla crisi economica che sta attraversando parte dell’europa e dalla trasformazione degli incentivi in diversi paesi.
Dall’altro il mercato cinese e giapponese hanno avuto importati sviluppi grazie ai nuovi regimi incentivanti dei propri governi.
Nel complesso il comparto del fotovoltaico ha avuto importanti riduzioni di costo che ne ha favorito l’ulteriore crescita.
Fotovoltaico ed eolico: quali le prospettive di lungo termine?
Stando alle previsioni di Bloomberg il trend dovrebbe consolidarsi: l’eolico rappresenta oggi il 5% della produzione elettrica mondiale, ma arriverà al 17% entro il 2030.
Il fotovoltaico, che nel 2012 rappresentava solo il 2% della produzione mondiale di elettricità, arriverà al 16% entro il 2030. Anche se in valore assoluto l’eolico rimarrà di poco preminente, l’incremento relativo del fotovoltaico darà per i prossimi anni le “maggiori soddisfazioni”, diventando otto volte maggiore in meno di 20 anni.
Secondo il parere dell’istituto di ricerca, infine, la buona notizia per il 2013-2014 è che la tanto agognata overcapacity mondiale del solare (ovvero la sovrapproduzione che ha creato un eccessivo ribasso dei prezzi finali e dei profitti) darà presto il posto ad un nuovo equilibrio di mercato in cui prezzi, prodotti ed aziende potranno ricominciare a crescere in maniera equilibrata e graduale superando le numerose crisi societarie attraversate nell’ultimo periodo.
Per ulteriori approfondimenti sul mercato del fotovoltaico sullo scenario internazionale leggi qui.
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