Le tecnologie che riguardano il risparmio energetico possono essere una via per superare la crisi che attanaglia il settore dell’edilizia e dell’impiantistica?
Secondo la ricerca realizzata dall’Osservatorio Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di
Mercato per l’Edilizia e il Territorio), da Anie e da Anima (Federazione Nazionale dell’Industria Meccanica) la risposta è sì.
Nonostante gli ultimi anni abbiano visto una crisi del settore delle costruzioni molto importante, la realizzazione di impianti volti al risparmio energetico ha conosciuto invece un forte incremento. I risultati sono ancora più apprezzabili se si considera che l’intero settore ha visto un calo del 17% negli ultimi sei anni.
È del 55% la crescita registrata dagli impianti fotovoltaici, per 7.300 MW di nuova capacità installata.
Positivi anche i risultati del settore relativo all’illuminazione, con un picco di crescita del 577%, dovuto in parte anche alla diffusione sempre maggiore dell’illuminazione a LED. In crescita anche gli impianti realizzati con le pompe di calore per la refrigerazione, con un aumento pari al 20%. In positivo anche i dati che riguardano i sistemi anti intrusione e di prevenzione degli incendi, anche se distanti dal settore del risparmio energetico.
In generale, parlando delle tecnologie con il maggiore grado di innovazione, la ricerca mostra come il calo complessivo sia stato pari al 7,5%, contro il -27,3% fatto registrare dalle soluzioni tradizionali; la percentuale mostra quindi come l’innovazione, e con essa le tecnologie che riguardano il risparmio energetico, siano un motore di sviluppo per un settore ancora in forte crisi.
Questi dati fanno ben sperare anche per il prossimo futuro, con stime di crescita dell’intero settore delle costruzioni pari al 15,7%. Il tasso di crescita però sarà di gran lunga superiore se si considera esclusivamente l’impiantistica, che crescerà complessivamente del 33,1%. Tuttavia i risultati migliori si registreranno ancora una volta nell’impiantistica ad alto tasso di innovazione, con picchi del 47,7% nel periodo 2015 – 2020 ed ulteriori margini di sviluppo.
Da parte sua l’associazione Anie ha affermato con il presidente Claudio A. Gemme, di star lavorando per l’inserimento di proposte pensate per il Green Act che il Governo starebbe preparando, e che dovrebbe avere al proprio centro la crescita sostenibile come motore della ripresa economica. Il presidente Gemme ha inoltre ricordato che circa il 40% dell’energia prodotta viene utilizzata dagli edifici, e che quindi in questo senso risulta di fondamentale importanza di predisporre interventi di risparmio energetico che li riguardano direttamente.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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