Fonti rinnovabili e fotovoltaico nel 2015. Brevemente il punto della situazione per il nuovo anno:
- spalmaincentivi,
- soglia scambio sul posto elevata fino a 500 kw
- 5% di oneri sull’autoconsumo solo per impianti sopra i 20 kw di potenza.
- proroga di un altro anno delle detrazioni fiscali 50% per il fotovoltaico (+ristrutturazioni) e 65% per risparmio energetico
Dal cosiddetto “spalmaincentivi” in avanti, negli ultimi mesi sono state moltissime le novità annunciate, smentite o introdotte per quanto concerne l’incentivazione all’uso delle energie sostenibili. Vediamo quindi quali saranno le principali novità e le conferme per il 2015.
Partiamo dagli incentivi agli impianti fotovoltaici che usufruiscono del “conto energia” (che, ricordiamolo, è ormai terminato da oltre un anno): confermata anche per il 2015 la nuova modalità di emissione degli incentivi, già in vigore dalla seconda parte del 2014. Il sistema prevede l’erogazione di un acconto ogni quattro mesi (periodo ridotto a tre mesi per gli impianti da 3 a 6 kW) calcolato in base a quanto prodotto negli anni precedenti o in assenza di dati specifici per l’impianto in base alle stime di strutture simili nella regione di appartenenza. Il conguaglio per le eventuali cifre eccedenti viene invece calcolato entro la prima metà dell’anno in corso. Per la seconda parte del 2014 il conguaglio sarà erogato entro giugno 2015.
Per gli impianti ad energia rinnovabile non fotovoltaici, come ad esempio quelli eolici, a biomasse o geotermici entro il 17 di febbraio sarà possibile esercitare l’opzione di continuare a ricevere gli incentivi attuali, ma per un periodo di dieci anni i proprietari non potranno accedere ad eventuali ulteriori incentivazioni sullo stesso impianto o per lo stesso luogo.
In alternativa, come previsto dal decreto “spalmaincentivi”, è possibile scegliere la rimodulazione dell’incentivo stesso, con la percezione di una cifra minore ma che si protrarrà per i successivi sette anni dalla scelta. La scelta è effettuabile fino alla data citata, tramite il sito del GSE. Chi non effettuerà la scelta continuerà ad usufruire degli incentivi, come descritto nella prima opzione.
Novità anche per gli impianti installati con l’opzione di scambio sul posto (guarda qui il simulatore) cioè che usufruiscono del sistema di compensazione tra l’energia consumata e quella prodotta dall’impianto. Potranno scegliere questa modalità di gestione anche i nuovi impianti con potenza fino a 500 kW, purchè entrati in funzione a partire dal 2015. Fino al 2014 la soglia massima di potenza era invece pari a 200 kW.
Per gli impianti fino a 20 kW, anche già attivi, è esclusa l’applicazione dei corrispettivi per la copertura degli oneri di sistema sull’energia non presa dalla rete elettrica e auto-consumata. Per gli impianti con potenza superiore ai 20 kW invece vengono applicati oneri generali di sistema pari al 5% degli importi dovuti per l’energia presa dalla rete. Leggi qui per vedere cosa sono gli oneri di sistema e quanto incidono sulla bolletta.
In altre parole, per impianti fino a 20 kw: esenzione totale degli oneri sull’autoconsumo. Per impianti sopra ai 20 kw: 5% di oneri sull’energia autoprodotta ed autoconsumata.
Per quanto riguarda invece la possibilità di cessione degli incentivi, più volte annunciata, al momento non risultano decisioni in merito e per tanto la possibilità, anche se prevista da uno specifico disegno di legge, rimane sulla carta.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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