La riforma delle tariffe elettriche, in discussione ormai da parecchi mesi, è ancora bozza, ma diverse associazioni che operano nel campo dell’energia pulita e delle fonti rinnovabili hanno già espresso le loro perplessità per i rischi che la riforma comporterebbe nei confronti di chi vuole investire in un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile o, semplicemente, nel risparmio energetico.
Cosa prevederebbe la riforma secondo la corrente bozza presentata dall’Aeegsi (l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e per il Servizio Idrico)? Le decisioni sulla riforma non sono ancora definitive, ma ciò che certamente verrà deliberato è il deciso aumento dei costi fissi nelle bollette elettriche, a discapito di tutti i costi variabili, proporzionali ai consumi. In altre parole, l’obbiettivo della riforma è quello di aumentare il consumo di energia, anzichè di diminuirlo, riducendo il “principio di proporzionalità” delle bollette rispetto ai consumi effettivi. In parole ancora più semplici, l’effetto immediato della riforma delle tariffe elettriche sarebbe: “più consumi e, in proporzione, meno paghi”.
Aumentando i costi fissi e riducendo i costi variabili si incentiva il consumo elettrico e si va, indirettamente, a dis-incentivare tutte le forme di autoproduzione di energia, prima fra tutti: quella fotovoltaica. Non solo: si vanno a disincentivare anche tutti i comportamenti orientati al risparmio energetico.
Italia Solare, l’associazione che riunisce le associazioni e le aziende interessate al settore del fotovoltaico e alla sua diffusione, aveva già sottolineato la necessità di una tutela maggiore per gli utenti che vogliono scegliere l’autoproduzione di energia pulita e, soprattutto, per il risparmio energetico. Molte famiglie e imprese hanno già investito in questa direzione e con questa riforma rischierebbero di essere penalizzati. Se hanno investito nel risparmio energetico, perchè dovrebbero subire l’aumento dei costi fissi in bolletta?
Secondo le associazioni aderenti a Italia Solare il risparmio energetico è un orientamento virtuoso e, anzichè venir penalizzato (come avverrebbe con questa riforma) deve venir premiato e incentivato. Una contro-proposta concreta espressa dall’associazione è quella di estendere la tariffa elettrica D1, che è oggi ancora sperimentale per chi utilizza le Pompe di Calore, a chi decide di investire nelle fonti rinnovabili e nel risparmio energetico.
L’aumento dei costi fissi in bolletta è dovuto agli effetti del passaggio di alcuni oneri di rete dalla componente variabile della bolletta a quella fissa. La prima conseguenza di ciò è l’aumento delle bollette elettriche per tutti gli utenti di tipo residenziale, che vedrebbero aumentare i costi a prescindere dagli effettivi consumi effettuati. Questo meccanismo, inoltre, incentiverebbe un maggiore utilizzo dell’energia elettrica e di conseguenza una maggiore potenza impegnata.
Parallelamente tutti i comportamenti virtuosi, come l’autoproduzione dell’energia o gli interventi di efficienza energetica, verrebbero indirettamente disincentivati, in quanto tutti gli utenti che li applicano, che di fatto avrebbero molti meno consumi, subirebbero gli stessi aumenti tariffari.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Ormai è legge, alla faccia dei convegni per ridurre l’emissione. Noi con il fotovoltaico saremo i più penalizzati.
l’alternativa, come sempre, è l’autoconsumo che “mette al riparo” dagli aumenti dei costi elettrici.
L’obbiettivo della riforma è chiaro: spostare gradualmente tutti i consumi dal gas all’elettrico favorendo chi consuma molta elettricità. Con l’autoconsumo fotovoltaico l’energia rimane comunque “a costo zero”.
“favorendo” cosa guadagnato noi che abbiamo un impianto fotovoltaico, se dovessimo aggiungere ad esempio una pompa di calore o altro? Grazie.
risparmi gas e consumi elettricità che, in parte, prendi dal “fv+scambiosulposto” e in parte paghi in bolletta (con la tariffa elettrica in proporzione “più consumi meno paghi”). Ma ovviamente sono da valutare bene costi e benefici.
Ok, aspetterò e cercherò di capire qualcosa, anche se ho molti dubbi.