Finalmente le prime buone notizie per i sistemi di accumulo al servizio degli impianti fotovoltaici. A dimostrazione del fatto che il futuro delle rinnovabili passerà dai sistemi di accumulo per aumentare l’autoconsumo, la Regione Lombardia ha avviato un bando per l’incentivazione delle batterie al servizio del fotovoltaico. Le batterie iniziano a prendere piede sul mercato, ma in molti casi, il loro principale limite è proprio quello della sostenibilità dei costi. Ecco perchè iniziano queste prime forme di incentivazione degli accumulatori: l’obbiettivo è, come è stato per il fotovoltaico, sostenere un settore di mercato che, per via dei costi, è ancora un poco lento a decollare.
Nello specifico il bando della Regione Lombardia, che ha un ammontare complessivo di oltre 4 milioni di euro, prevede l’erogazione di sostegni economici su tre diversi fronti: quello dell’edilizia sostenibile (come integrazione dell’altro bando “Edifici a emissioni zero”), quello dei sistemi di accumulo al servizio degli impianti fotovoltaici fino a 20 kw di potenza, e quello dei sistemi di ricarica elettrica domestica per i veicoli elettrici.
Il solo capitolo sui sistemi di accumulo e fotovoltaico prevede l’erogazione di ben 2.000.000 di euro.
Ecco cosa prevede il bando sui sistemi di accumulo al servizio del fotovoltaico.
Il bando è rivolto a chi ha intenzione di “acquistare e installare sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici” ed è rivolto sia a soggetti pubblici che a soggetti privati residenti in Lombardia.
Il contributo regionale è a “fondo perduto” ed è fino al 50 per cento delle spese dell’intervento (inclusa IVA), fino ad un massimo di 5.000 euro.
Bisognerà presentare richiesta a sportello e sarà disponibile fino ad esaurimento fondi.
Gli incentivi per i sistemi di accumulo, per quali tipi di interventi sono ammessi?
Come detto, gli incentivi sono ammessi solo per l’acquisto e realizzazione di sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici. L’incentivo è per i soli accumulatori. Non include l’installazione degli impianti fotovoltaici o altri interventi di edilizia connessi all’installazione del sistema di accumulo, del fotovoltaico o di altro intervento di risparmio energetico.
Ricordiamo che l’installazione degli accumulatori è incompatibile con gli impianti inscritti al primo conto energia, cioè quelli installati intorno al 2007.
Nello specifico, le spese ammissibili sono:
- per acquisto e installazione degli accumulatori
- per acquisto e installazione di eventuali contatori aggiuntivi (quelli per monitorare l’energia scambiata negli accumulatori)
- per le pratiche burocratiche col GSE, se l’impianto è incentivato
- per le pratiche burocratiche col Distributore di Rete
- per l’IVA, se non si usufruisce già delle detrazioni fiscali.
Quali requisiti tecnici devono avere gli impianti di accumulo incentivati?
Gli impianti fotovoltaici a cui saranno asserviti dovranno essere di potenza nominale non superiore ai 20 kWp.
Lo schema di connessione tra accumulatore, impianto e rete deve essere coerente con la normativa CEI 0-21 e conforme a tutte le disposizioni di sicurezza vigenti.
Il tipo di accumulo utilizzato può essere o elettrochimico o meccanico: nel primo caso utilizza batterie al Piombo Acido, Ioni di Litio o simili. Nel secondo caso utilizza un volano per accumulare energia (meccanica).
Cosa fare per accedere al contributo
Bisogna compilare il modulo allegato al bando, e consegnarlo a sportello allegando copia del preventivo per l’acquisto e installazione del sistema di accumulo. Per le imprese è necessario il rispetto del regime de minimis.
Nello specifico, bisogna allegare e inviare entro sei mesi dalla domanda:
- copia della fattura d’acquisto dell’accumulatore,
- copia della fattura di installazione,
- copia dei bonifici di pagamento,
- copia del regolamento di esercizio del Distributore elettrico,
- copia della ricevuta della comunicazione al GSE dell’installazione (il lavoro di integrazione dell’impianto, infatti, deve essere comunicato al GSE)
Il contributo verrà emesso entro 30 giorni dalla rendicontazione delle spese.
Scarica il testo completo del Bando di Regione Lombardia.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
“a sportello” non significa portare un pezzo di carta da qualche parte. significa semplicemente che viene fatta una graduatoria in base all’ordine di presentazione della domanda. Probabilmente utilizzeranno SIAGE (google is your friend) e probabilmente le prenotazioni esauriranno il budget disponibile (che è stato aumentato ridpetto alla delibera iniziale) il giorno stesso.
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