Prezzi Minimi di Importazione e Dazi doganali sulle celle e sui moduli fotovoltaici cinesi: alcuni parlamentari europei chiedono la fine della sanzione alla Cina.
Questi gli effetti di un mercato totalmente globalizzato come è, per l’appunto, quello dei componenti per il fotovoltaico. Già dal 2013 Europa ed Usa iniziarono ad attuare politiche anti-dumping perchè i pannelli fotovoltaici di produzione cinese “invadevano” il mercato del fotovoltaico con prezzi di importazione eccessivamente al ribasso che mettevano (e di fatto hanno messo) in seria crisi le industrie locali. La Cina, già da alcuni anni, riusciva a produrre ed esportare moduli fotovoltaici a costi molto inferiori rispetto ai costi che poteva sostenere l’industria “autoctona” europea o statunitense.
Con i prezzi dei prodotti cinesi molto inferiori alla media la Cina venne più volte accusata di “concorrenza sleale”, anche per gli aiuti che l’industria del fotovoltaico riceveva direttamente dal governo cinese. Per questo motivo Prima l’Europa e poi gli Stati Uniti decisero di elevare dei Dazi Doganali per aumentare il prezzo delle importazioni e per garantire una “soglia di sopravvivenza” alle industrie europee e statunitensi.
Oggi alcuni parlamentari europei chiedono al Parlamento la fine dei Dazi e dei prezzi minimi di importazione ai danni della industria Cinese. I Parlamentari che hanno inoltrato questa richiesta fanno riferimento ai gruppi intorno al “European People’s Party” (EPP), ad alcuni gruppi socialisti e democratici, all’ECR (“European Conservatives and Reformists”) e ad altri gruppi liberali e democratici.
I promotori dell’iniziativa hanno indicato nei dazi la causa principale dell’attuale situazione di stagnazione del mercato solare europeo, che dovrebbe andare incontro alle esigenze, prima di tutto, di cittadini e imprese:
“Il libero commercio e l’ambiente – afferma Christofer Fjellner membro del Parlamento Europeo – vanno di pari passo. Con gli ambiziosi obbiettivi che l’Unione Europea si è imposta sul Clima la politica dovrebbe fare di tutto per favorire il libero commercio e il libero scambio in un’economia ormai totalmente globalizzata. Il libero scambio, abbassando il livello dei prezzi, va incontro alle esigenze di cittadini e imprese per favorire in maniera decisa la riduzione delle emissioni di biossido di carbonio. Ecco perchè auspico che la Commissione Europea abolisca entro Dicembre i dazi anti-dumping ed il prezzo minimo di importazione”.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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