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Pillole per la transizione energetica, cosa è l’EROEI

Ultimo aggiornamento: 21-10-2015

Per produrre energia serve energia. Questo è il concetto principale che bisogna sapere quando si parla di elettricità, energia termica, petrolio, carbone o fonti rinnovabili. Come per generare un fuoco, che produce energia termica, bisogna spendere energia per trovare il combustibile, così per generare elettricità bisogna spendere energia per mettere in funzione ed alimentare le centrali elettriche: si spende energia per realizzare le centrali, si spende energia per trovare il combustibile, per estrarlo, per trasportarlo, per lavorarlo. Si spende energia anche per trasportare e trasformare la stessa elettricità generata.

Il rapporto tra energia spesa ed energia generata è l’ EROEI (o EROI).

eroei energia

Una centrale idroelettrica, per esempio, ha un elevato “costo energetico” iniziale per la costruzione della diga e dei generatori, però l’energia che è in grado di produrre nel tempo è molto maggiore di quella utilizzata per la sua realizzazione.

eroei grafico

L’idroelettrico, infatti, ha tra i più elevati rapporti tra energia spesa ed energia generata: ha un EROEI molto elevato e conveniente.

Anche le fonti fossili, come carbone petrolio e gas, avevano un basso costo energetico ed elevati rendimenti energetici. I giacimenti naturali pieni, facili e veloci da sfruttare davano a queste fonti un elevato rendimento energetico. Cioè: basso costo di estrazione ed altissimo rendimento energetico. In Arabia Saudita, per esempio, il petrolio si trovava a pochi metri dalla superficie del terreno: bastava un piccolo pozzo per estrarre energia a bassissimo costo.

In circa un secolo i giacimenti con “basso costo di estrazione” sono diminuiti, molti dicono “praticamente terminati”, il modello economico energivoro ha in breve tempo esaurito le risorse energetiche fossili presenti nel sottosuolo. Non solo: tutta la CO2 presente in queste fonti fossili è ora dispersa in atmosfera a seguito della combustione di gas, petrolio e carbone, con gli effetti sul clima e sul surriscaldamento globale che ormai ben conosciamo. I danni che le fonti fossili stanno facendo al clima, all’ambiente ed alla salute fanno, di fatto, lievitare i costi di questo tipo di sfruttamento energetico.
In ogni caso lo svuotamento dei giacimenti naturali fanno lievitare oggi i costi di estrazione.

Le fonti fossili hanno oggi un EROEI molto inferiore rispetto ad un secolo fa: se all’inizio dell’era petrolifera con l’energia contenuta in un barile di petrolio si potevano estrarre 100 barili, oggi il “rendimento energetico” è sceso intorno ai 15-30.

Le fonti rinnovabili, è risaputo, non avevano un EROEI particolarmente positivo, ma oggi che le fonti fossili diventano fonti più costose da sfruttare, il solare e l’eolico risultano più competitivi e convenienti. L’energia spesa oggi per costruire un pala eolica o dei pannelli fotovoltaici è oggi molto inferiore rispetto a mezzo secolo fa e l’energia che eolico e fotovoltaico possono produrre è di gran lunga superiore all’energia spesa per la loro realizzazione. Le fonti rinnovabili, inoltre, non hanno bisogno di energia per il trasporto, l’estrazione o la lavorazione. Non hanno bisogno di raffinazione nè di mezzi di trasporto. Non provocano costi ambientali.


“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”

Alessandro Fuda

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