Più consumi, meno spendi. Questa la proposta dell’Autorità per disincentivare il risparmio energetico e l’autoproduzione di energia pulita.
L’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha di recente indetto un incontro con associazioni dei consumatori e gruppi ambientalisti per presentare la propria proposta di riforma della tariffazione sull’energia elettrica.
In sintesi la proposta dell’AEEG sarebbe quella di spostare gli oneri di rete sulla quota fissa della bolletta e di abbassare i prezzi dell’energia elettrica. Secondo l’Autorità ciò favorirebbe soprattutto le famiglie numerose, con costi inferiori da sostenere per la spesa necessaria di energia elettrica. Più consumi, dunque, e meno spendi. Questo però va a svantaggio di chi auto-produce energia pulita o di chi ha fatto investimenti per il risparmio energetico.
Decisamente opposto, infatti, è il parere delle principali associazioni ambientaliste e dei consumatori, che in un comunicato stampa congiunto a firma CODICI, Greenpeace, Italia Solare, ISES Italia, Legambiente, Movimento 5 Stelle, Kyoto Club e WWF, hanno espresso il parere che la riforma potrebbe rappresentare una sorta di “de profundis” per il risparmio energetico.
In primo luogo le associazioni hanno contestato che il provvedimento finirebbe per sfavorire la maggior parte dei cittadini italiani, con l’81,5% delle famiglie che si vedrebbe aumentare la spesa annua di una cifra compresa tra i 70 ed i 100 euro. Sarebbero infatti penalizzati tutti coloro che consumano meno di 2640 kWh/anno, mentre chi consuma di più avrà dei vantaggi in bolletta, a discapito dell’efficienza energetica. Questo proprio per effetto dell’aumento dei costi fissi e la relativa diminuzione dei costi variabili della bolletta (quelli relativi ai consumi effettivi).
La critica del gruppo di associazioni non va quindi contro coloro che potrebbero vedere diminuire le proprie spese, ma contro una politica energetica che penalizzerà quelli che sono più attenti a ridurre lo spreco energetico e che magari hanno già investito in sistemi di risparmio energetico.
Ciò che preoccupa è il principio che sta alla base del provvedimento AEEG, cioè l’idea che si possa risparmiare sulla bolletta aumentano i propri consumi elettrici.
Il problema è anche più esteso a livello politico; contrasta infatti con i provvedimenti che lo stato dovrebbe attuare per il taglio delle emissioni, e che dovrà essere presentato alla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici del prossimo dicembre.
Aumentare il consumo di energia elettrica non si tradurrà infatti nell’immediato nel maggior uso di sistemi come le pompe di calore, ma andrà a beneficio di sistemi produttivi ormai non più sostenibili, come si sono dimostrate essere le fonti fossili. Il provvedimento andrebbe quindi ancora una volta a colpire le energie rinnovabili e gli impianti fotovoltaici in particolare che subirebbero un danno dall’aumento degli oneri fissi pagati in bolletta.
Al momento il provvedimento AEEG non è ancora definitivo, e le associazioni citate si augurano che le loro obiezioni possano essere tenute in considerazione. A tutto vantaggio delle tasche degli italiani, e del pianeta.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Grazie per i suoi post. Mi ha già risposto in altra discussione, ormai non c’è più nessun limite, se devono fregarci, sanno come fare.