Il costo dell’energia in bolletta è diverso dal costo dell’elettricità sul mercato elettrico: il primo è un prezzo di vendita “al dettaglio”, prezzo pagato dai consumatori finali in bolletta, che comprende numerose voci di costo oltre a quella della “mera” energia acquistata sul mercato. Il costo dell’energia in bolletta comprende, oltre alla “quota energia”, i costi “di servizio”, quali servizi di trasmissione, distribuzione, dispacciamento. Comprende gli “oneri generali di sistema”, comprende addizionali, imposte, accise, iva. Comprende anche i costi “di vendita”, cioè la quota da pagare all’operatore che vende l’energia agli utenti finali.
Il costo dell’elettricità sul mercato elettrico, invece, è una piccola quota della bolletta elettrica. E’ il costo effettivo del kWh venduto sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica (o “borsa elettrica”). Quando si parla di “costo dell’energia elettrica” si fa riferimento a questo tipo di mercato: il mercato di riferimento dell’energia all’ingrosso è la “borsa elettrica”.
Di quanto è calato il prezzo dell’energia all’ingrosso nell’ultimo anno?
Secondo gli ultimi dati del GME (il “Gestore del Mercato Energetico”) nell’ultimo anno in Italia il prezzo dell’energia all’ingrosso ha avuto un tracollo che ha toccato il suo minimo annuo nel mese di aprile 2016.
Mentre a Maggio dell’anno passato il costo medio in Italia era intorno ai 45 €/MWh (0,045 €/kWh), il picco massimo è stato raggiunto nel mese di luglio in cui il prezzo dell’elettricità all’ingrosso ha toccato i 70 €/MWh nel nord Italia. Da luglio dell’anno scorso a maggio 2016 il tracollo del prezzo del MWh è stato inesorabile, passando nel giro di 11 mesi da 70 a 31 €/MWh.
Nel nord Italia il tracollo è stato più accentuato rispetto alla Sicilia che, invece, ha avuto una discesa meno ripida.
Ecco di quanto è calato il prezzo dell’energia nelle diverse regioni d’Italia. Nel grafico seguente l’andamento appare chiaro e la crescita delle fonti rinnovabili ha avuto di certo un ruolo incisivo, nell’aumentare l’offerta di energia a basso costo e, di conseguenza, la discesa generale dei prezzi.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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