Il fotovoltaico è una fonte energetica pulita. Il fotovoltaico, però, è anche una fonte intermittente e “aleatoria”. Ciò vuol dire che quando c’è il sole i pannelli producono molto a “costo zero”, quando invece non c’è il sole i pannelli non producono. In presenza di ombreggiamenti passeggeri il fotovoltaico passa in pochi istanti dal “produrre molto” al “produrre molto poco”.
Come superare questo limite di ogni fonte intermittente? La risposta è nell’accumulo elettrico: utilizzando batterie pre-caricate dall’impianto stesso è possibile mantenere tensione e potenza costanti anche quando i pannelli, per qualsiasi motivo, non producono o producono meno.
Non solo: con batterie “intelligenti” è possibile far corrispondere, senza l’ausilio della rete Enel, l’auto-approvvigionamento all’effettivo fabbisogno elettrico in ogni ora della giornata.
Se questo principio è già molto efficace per l’autoconsumo domestico fotovoltaico, diventa molto più efficace se applicato all’infrastruttura di rete.
A che punto è la ricerca in Italia sui sistemi di accumulo?
L’Ente italiano di Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) sta progettando un nuovo tipo di sistema di accumulo con batterie utilizzabile per ottimizzare al massimo la produzione del fotovoltaico e delle altre rinnovabili.
Qual è la sua peculiarità?
La sua peculiarità è quella di essere un sistema “intelligente”, in grado, cioè, di accumulare energia e rilasciarla in base alle condizioni di produzione dell’impianto. In altre parole: il sistema di accumulo progettato da RSE sfrutterà le previsioni meteo per stimare la produzione dell’impianto e, in base a queste, regolare le proprie funzioni per ottimizzare al meglio il sistema.
Ecco come funziona: il sistema monitora ogni 15 minuti la produzione dell’impianto fotovoltaico e la confronta con quanto stimato dalle previsioni meteo. Se la produzione effettiva non è in linea con quanto previsto, il sistema “smart” attiverà le batterie accumulando o rilasciando energia per allineare la produzione effettiva dell’impianto alle previsioni di produzione.
In questo modo il fotovoltaico diventa, da fonte intermittente e non prevedibile, a fonte di generazione continua, costante e prevedibile nella gran parte dei casi.
Il sistema intelligente, dunque, compensa in tempo reale e in maniera automatizzata il sistema bilanciando produzione e consumo. Secondo i ricercatori questo bilanciamento riesce perfettamente nell’80 per cento dei casi.
Secondo RSE questo nuovo tipo di sistema d’accumulo dovrebbe arrivare sul mercato domestico entro massimo una decina d’anni.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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