AssoRinnovabili, l’associazione che riunisce i produttori, l’industria e i servizi per le energie rinnovabili, ha lanciato la campagna #salvalerinnovabili, un’iniziativa per tutelare lo sviluppo della produzione di energia da fonti non esauribili nel nostro paese.
La campagna è stata pensata, come fa capire l’hashtag, per essere diffusa attraverso i social network, e coinvolgere in questo modo il maggior numero di persone possibile, non solo tra gli addetti al settore ma anche tra i cittadini più attenti a questo tipo di energie e sensibili alle tematiche ambientali. Sulla pagina che potete vedere a questo link sono presenti innanzitutto le proposte concrete che AssoRinnovabili ha pensato per incentivare lo sviluppo di questo tipo di energia e per la parallela riduzione dei costi in bolletta per l’utente finale. In primo luogo l’associazione si è schierata contro il cosiddetto decreto spalma incentivi (ne abbiamo parlato qui) inviando al governo una serie di misure di facile applicazione in alternativa al decreto, come ad esempio la revisione degli oneri impropri o delle opzioni volontarie.
Secondo i dati resi noti da AssoRinnovabili una misura retroattiva come quella dello spalma incentivi, oltre a bloccare i futuri investimenti per paura delle modifiche delle condizioni, avrebbe un impatto molto forte anche su altri aspetti sia per quanto riguarda gli investitori privati sia per le aziende.
Infatti il decreto prevede tra le altre misure anche la riduzione dei prezzi minimi garantiti, così come il pagamento della tassa Imu, considerando di fatto un impianto per la produzione di energia da fotovoltaico come un immobile. Queste ed altre misure avrebbero già ridotto di circa il 30% il margine delle aziende, che in futuro potrebbero quindi non considerare più conveniente e redditizia l’adozione di questo tipo di energia, riportando indietro il paese di moltissimi anni.
AssoRinnovabili ha effettuato uno studio approfondito sull’impatto di ogni misura (è consultabile sul sito), ma la conclusione a cui si giunge è che questo decreto non può che essere giudicato negativamente sotto ogni punto di vista.
Non è un caso che già 500 aziende (ma i numeri sono in aumento) titolari di 1.300 impianti di produzione che consentono una riduzione dell’emissione di 14 milioni di tonnellate di Co2 ogni anno, abbiano già deciso di sostenere l’iniziativa dell’associazione.
E’ possibile seguire AssoRinnovabili e la sua campagna su Twitter, Facebook, Google+ e Linkedin, così come ricevere tramite mail i principali aggiornamenti. Per ricevere la newsletter e rimanere aggiornati è sufficiente compilare il brevissimo form che si trova sulla home page dell’iniziativa.
#salvalerinnovabili
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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