Una breve ed utile informazione “di servizio” per chi ha un impianto fotovoltaico in scambio sul posto col Gse, praticamente quasi tutte le installazioni entro i 200 kWp di potenza (entro i 20 kw per quelle più vecchie).
Tutti coloro che hanno già installato un impianto fotovoltaico (dal 2009 in poi) e beneficiano della convenzione di scambio sul posto col Gse, ogni anno ricevono due acconti semestrali ed un conguaglio annuale a titolo di “rimborso parziale” su tutta l’energia immessa in rete grazie al proprio impianto.
Entro il 15 maggio il Gse effettuerà attraverso il proprio portale, nell’area riservata, la pubblicazione del primo acconto 2016.
Entro questa data, viene pubblicata la quota sul portale, ma i bonifici effettivi saranno emessi entro il quindicesimo giorno lavorativo di giugno 2016.
Contestualmente alla pubblicazione del primo acconto 2016 il gse pubblicherà anche il conguaglio 2015, la terza “tranche” del contributo in conto scambio 2015, che segue i due acconti già versati nello scorso anno.
Il contributo gse, come ben sappiamo, è una sorta di “compensazione parziale” tra l’energia che viene immessa in rete col proprio impianto e l’energia che viene prelevata dalla rete Enel.
Il contributo, anche questo ormai è chiaro, non ha niente a che fare con l’autoconsumo: la quota di energia autoprodotta ed autoconsumata non viene considerata ai fini dello scambio sul posto, anche se è la modalità più conveniente di utilizzo dell’impianto fotovoltaico.
Ricordiamo che il contributo gse viene erogato sotto due forme: il “contributo in conto scambio”, erogato in tre “tranche” annuali, e la liquidazione monetaria delle eventuali “eccedenze”.
Per approfondire il calcolo che viene fatto da Gse per calcolare il contributo dello scambio sul posto leggi questo articolo: scambio sul posto, calcolo con esempio pratico. Per avere un’idea indicativa sul calcolo del contributo, invece, puoi provare il nostro simulatore on line dello scambio sul posto.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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