Belli, su misura e alla portata di tutti: i nuovi elementi fotovoltaici che verranno realizzati grazie al programma del progetto europeo Smartflex sembrano davvero pronti a rivoluzionare il mondo del fotovoltaico. Parliamo infatti non più solo di tetti e coperture, ma anche di facciate fotovoltaiche, che potranno adattarsi alla struttura di qualsiasi edificio e produrre energia pulita sfruttando superfici e “spazi” fino a ieri impensabili.
Cos’è esattamente Smartflex e come funziona?
Si tratta di un progetto sostenuto dalla Comunità Europea, che ha investito ben 2,9 milioni di euro, per mettere a “portata di click” la progettazione di questo tipo di struttura: con uno specifico software si potranno progettare e realizzare moduli fotovoltaici su misura e “on-demad”.
A portare avanti il progetto ci sono differenti realtà, come enti di ricerca e aziende specializzate nel ramo del fotovoltaico.
Il software permetterà agli architetti di progettare strutture e componenti edilizie con i moduli fotovoltaici integrati: da componenti per facciate solari a pezzi su misura per frangisole o pergole fotovoltaiche. I progettisti, grazie a questo sistema, potranno scegliere a priori (e a distanza) forme e colori dei pannelli fotovoltaici, realizzando un progetto su misura: terminato il progetto, ed è questa la vera novità, i macchinari leggeranno il diseno e produrranno i moduli fotovoltaici come da progetto.
Mentre ora la progettazione dell’edificio è “separata” dall’installazione dei moduli fotovoltaici, grazie al software Smartflex sarà possibile realizzare moduli fotovoltaici specifici direttamente in fase di realizzazione dell’edificio. Non solo: la completa automazione della produzione vale, in questo caso, anche per misure e disegni personalizzati, senza ricorrere a finiture manuali.
Immaginate ad esempio un edificio che ospita uffici dove si è deciso di realizzare una facciata fotovoltaica con moduli rotondi ed arancioni. Grazie al nuovo software la produzione “personalizzata” sarà rapida e molto più economica rispetto a prima.
All’innovativo progetto partecipano ProTech, l’Istituto Fotovoltaico di Berlino (PI Berlin) e Glassbel, Mondragon Assembly, Creative Amadeo e l’agenzia Sunbeam Communications, Solis e il centro di competenze svizzero per il fotovoltaico integrato (SUPSI).
Il coordinatore, il Dr. Juras Ulbikas, direttore del gruppo di ricerca Applied Research Institute for Prospective Technologies (ProTech) di Vilnius, Lituania punta il dito proprio su un concetto espresso all’inizio dell’articolo: “le facciate possono produrre energia elettrica tanto quanto tetti e tettoie, ma ad oggi sono una terra ancora inesplorata”. Potrebbero quindi non solo garantire un maggiore utilizzo di risorse rinnovabili, ma anche aprire nuove prospettive di produzione e di lavoro, che di questi tempi sono praticamente un miraggio.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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