L’Italia, forte dell’esperienza acquisita in questi anni sul fotovoltaico, continua ad esportare know how e progetti nel mondo. La multinazionale tedesca Conergy, con una importante filiale produttiva in Italia, otterrà a breve un altro importante risultato: la realizzazione di un impianto fotovoltaico da (quasi) 300 kw di potenza in Marocco.
L’impresa realizzatrice, nello specifico, è Conergy Italia, e l’impianto in questione sarà al servizio di un sistema di pompaggio dell’acqua da un bacino idrico attualmente alimentato esclusivamente da un generatore Diesel.
L’utilizzo del fotovoltaico a supporto e integrazione di generatori Diesel è un ottimo modo per ottenere elevati livelli di risparmio energetico (e di risparmio economico) con un minimo investimento. Ecco come funziona: il tradizionale generatore Diesel sarà supportato dall’impianto fotovoltaico che, nelle ore diurne potrà soddisfare gran parte del fabbisogno energetico istantaneo del sistema di pompaggio idrico. Il sistema di generazione Diesel, invece, sarà ancora necessario nelle ore notturne e nella richiesta elettrica residuale non coperta dal fotovoltaico.
In questo modo il sistema di pompaggio idrico, che è al servizio di una stazione di trattamento acque, potrà ottenere a costo zero parte del fabbisogno elettrico necessario al suo funzionamento.
L’investimento, come ogni investimento in fonti rinnovabili, si ripaga da solo attraverso i risparmi generati dal minor utilizzo del generatore Diesel.
La multinazionale Conergy ha fornito per il progetto non solo gli oltre mille moduli fotovoltaici, gli inverter e le strutture di montaggio, ma anche il progetto e la gestione completa del cantiere. Non solo: si occuperà della gestione completa dell’impianto in funzione.
Ecco qualche dato tecnico: l’impianto, che sarà inaugurato a breve, è composto da 1.144 pannelli fotovoltaici policristallini (moduli policristallini Conergy PowerPlus da 260 Watt ciascuno) e 11 inverter SMA per un totale di 297,44 Kw di potenza di picco. Il clima della zona, molto caldo, arido e marino, ha condizionato la scelta degli inverter che sono stati posizionati all’ombra degli stessi moduli distribuiti in 26 blocchi da 11.44 Kw ciascuno (26 “vele”, come da foto).
Il Marocco, approdato con decisione al Fotovoltaico solo da qualche anno, ha intrapreso una intensa strategia di sviluppo delle rinnovabili che lo porterà, entro la fine del 2019, ad installare almeno 2.000 MW di nuova potenza fotovoltaica, per un investimento totale stimato di quasi 9 miliardi di dollari finanziati sia dal pubblico, attraverso misure incentivanti, che da investitori privati.
Questo nuovo potenziale di generazione elettrica pulita potrà produrre, a regime, oltre 4 miliardi di Kilowattora l’anno che, stando agli attuali livelli di consumo energetico del paese, corrisponde a circa il 20% del fabbisogno. Assumendo, però, che il Marocco aumenterà nei prossimi anni in misura significativa i propri consumi elettrici, questo nuovo potenziale installato potrà coprire circa il 10% del fabbisogno elettrico effettivo. In valore assoluto si tratta, in ogni caso, di un importante risultato, in linea con le direttrici intraprese da altri influenti stati arabi (si pensi, per esempio all’Arabia Saudita, da sempre “leader indiscusso” del petrolio).
Nel piano governativo marocchino di sviluppo delle rinnovabili e del fotovoltaico è prevista, per i prossimi 10 anni, la realizzazione incentivata di diverse altre centrali fotovoltaiche a Ouarzazate, Tarfaya, Ain Beni, Laayoune, Boujdour.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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