I pannelli fotovoltaici utilizzati nella nautica sono forse tra i più innovativi visto le particolari caratteristiche che devono avere per essere veramente funzionali in mare: in un contesto in cui bisogna sfruttare al massimo gli spazi a disposizione le caratteristiche devono essere almeno quelle della flessibilità, dell’efficienza, della leggerezza e della resistenza all’acqua.
Siamo ormai abituati a pensare al fotovoltaico sui tetti delle nostre case. Se ne vedono ormai molti su edifici, abitazioni, aziende e capannoni, ma ciò che più sorprende della tecnologia fotovoltaica è che quando viene applicata “in isola”, cioè non allacciata alla rete elettrica generale ma a batterie, è in grado di garantire una autonomia energetica in particolari contesti e applicazioni.
Una di queste applicazioni particolari è la nautica. I pannelli fotovoltaici per la nautica devono essere in grado di sfruttare al meglio gli spazi a disposizione per produrre una minima autonomia energetica per i servizi di bordo senza sacrificare spazio prezioso.
Quali sono i fattori che limitano l’utilizzo del fotovoltaico “tradizionale” in ambito nautico?
Su una barca c’è poco spazio a disposizione, non ci sono molte superfici rigide e stabili sulle quali appoggiare i pannelli, l’ambiente marino e la salsedine compromettono presto il buon funzionamento dei pannelli ed infine il continuo cambiamento di direzione causa continui e “volatili” ombreggiamenti con conseguenti perdite di rendimento e instabilità di produzione.
Per questi motivi i pannelli fotovoltaici per la nautica devono avere caratteristiche particolari in grado di far fronte alle difficili condizioni del contesto.
Quali caratteristiche devono avere i pannelli fotovoltaici per la nautica?
I pannelli devono avere queste caratteristiche:
- flessibilità, per applicarli a superfici curve rigide o flessibili;
- leggerezza, per alcuni tipi di barche il peso è una questione fondamentale e condiziona la stabilità stessa della barca in condizioni avverse;
- calpestabilità, tutta la superficie della barca è in genere calpestabile e dovrà essere sfruttabile per “raccogliere” più irraggiamento solare possibile;
- potenza;
- resistenza meccanica, per le difficili condizioni della nautica, soprattutto se parliamo di regate veliche.
Chi produce i migliori pannelli fotovoltaici flessibili per la nautica?
Tra i migliori produttori c’è la Solbian che ha prodotto i primi moduli fotovoltaici (Solbian Flex) per utilizzarli nelle regate veliche transatlantiche. Moduli nati dalla collaborazione con il CNR e con gli ingegneri dell’Università di Salerno.
In genere i moduli flessibili, per la nautica e non solo, sono realizzati con tecnologia “a film sottile”, ma la Solbian realizza i suoi pannelli con la tecnologia “a silicio monocristallino”.
Qual è la differenza tra la due tecnologie: film sottile e monocristallino?
I pannelli a film sottile hanno in genere il vantaggio di poter essere installati sulle più svariate superfici, grazie alla loro flessibilità, ma hanno rendimenti minori delle altre tecnologie (ovvero: necessitano di maggiori superfici a parità di energia prodotta). Il fotovoltaico in silicio monocristallino ha invece il vantaggio di avere efficienze molto più elevate, ma è in genere un pannello rigido non adatto quindi all’applicazione in barca.
L’innovazione della Solbian è stata proprio qui: produrre un pannello fotovoltaico monocristallino flessibile in grado di adattarsi bene anche su superfici curve.
Dunque: modulo monocristallino con efficienza fino al 23%, ma laminato con materiali plastici in grado di renderlo flessibile, resistente, leggero e sottile.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
Ultimi commenti