Ecco un altro esempio di buone prassi energetiche. Arriva dall’America, California, dove il solare e l’efficienza sono all’avanguardia nell’efficientamento energetico dei nuovi edifici: uffici a energia zero.
Si tratta dell’inaugurazione di un grande edificio commerciale, di 13 piani appunto, adibito ad uffici che pareggiano produzione e consumi di energia, tanto da essere a “zero-net energy”, “zero energia di rete“.
Non è un semplice palazzo, ma una struttura di ben 42 mila metri quadrati di superficie nella quale lavorano ben 1.600 impiegati, quelli della LPL Financial (società di consulenza finanziaria d’America), che prima erano dislocati in differenti strutture.
Non si parla di solo fotovoltaico, ma, ed è questa la peculiarità del progetto, di biogas: l’edificio utilizza infatti tre celle a combustibile in grado di convertire in energia elettrica del biogas producendo così energia pulita senza emissione alcuna di Co2. In totale l’energia prodotta dall’edificio è quasi uguale a quella consumata.
Ovviamente non basta l’autoproduzione di energia. Auto-produrre energia pulita è insufficiente se non si adottano adeguate misure per il risparmio energetico.
Per il risparmio e l’efficienza energetica la domotica e le nuove tecnologie sono fondamentali: il controllo istantaneo della situazione energetica dell’edificio è affidato dal monitoraggio continuo di molti “smart meter” in funzione in tutto l’edificio. Questi misurano sia la produzione di energia, la cui eccedenza viene ceduta nella rete elettrica di San Diego, sia i consumi elettrici e termici con sistemi automatici di regolazione.
Ad esempio: le luci, rigorosamente a LED, grazie a dei sensori si accendono e si spengono in automatico al passaggio delle persone. Non solo: autoregolano la propria luminosità e intensità (e quindi il proprio consumo) in funzione della luce che dalle vetrate entra nell’edificio. Se è presente luce naturale le luci artificiali si spengono in automatico.
La domotica energetica è applicata non solo alle luci, ma anche, ad esempio, al ciclo dell’acqua. Risparmio di acqua, dunque, anche attraverso il suo riutilizzo per l’irrigazione esterna o per altri usi interni all’edificio. In questo modo circa 9 milioni e mezzo di litri vengono riutilizzati per altri usi, cioè circa l’88% del consumo annuale di acqua.
Altro esempio? La mobilità sostenibile: i parcheggi della struttura sono stati dotati di numerose colonnine di ricarica per ricaricare gratuitamente le auto elettriche dei dipendenti.
Queste ed altre interessanti “strategie” energetiche fanno di questo palazzo un “baluardo” del risparmio energetico.
Anche il ritorno di immagine per l’azienda non è da poco, sempre più aziende, infatti, stanno scegliendo la strada dell’eco-sostenibilità dei propri edifici o delle proprie filiere produttive. Non solo: si sta sempre più spingendo a creare una consapevolezza energetica ed ambientale verso i propri dipendenti.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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