La connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica dell’ente gestore deve essere richiesta ad opera del Soggetto Responsabile dell’impianto solare fotovoltaico, o da un suo delegato, presentando la domanda al distributore di rete che si occuperà di realizzare i lavori per connettere in immissione l’impianto fotovoltaico alla rete elettrica. L’ente distributore farà ciò previo il pagamento di un corrispettivo da parte del soggetto responsabile dell’impianto di produzione. L’ente titolare ad effettuare la connessione è, per la gran parte dei casi in Italia, Enel Distribuzione.
Nell’articolo “L’impianto fotovoltaico: dal progetto alla connessione Enel e richiesta Gse” abbiamo visto che è necessario dedicarsi allo svolgimento delle pratiche per connettere l’impianto in rete solo dopo aver fatto almeno il progetto preliminare e prima di iniziare la fase “cantieristica”, la realizzazione vera e propria dell’impianto fotovoltaico.
La procedura per la connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica nazionale è regolata dall’ Aeeg (Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas) con delibera Arg/elt n.99/08, e successive modifiche e integrazioni, che contiene il TICA – Testo Integrato delle Connessioni Attive.
A chi va presentata la richiesta di connessione
La richiesta di connessione, come specificato più sopra deve essere inoltrata all’ente gestore della rete (ente distributore) che per la gran parte dei casi in Italia è Enel Distribuzione.
Qual è la procedura per la connessione in rete dell’impianto fotovoltaico
Considerando l’ipotesi di allacciamento di un impianto fotovoltaico in media o bassa tensione, senza intoppi burocratici o ritardi nelle tempistiche, il soggetto responsabile, una volta ottenuta la certezza di poter realizzare l’impianto e prima di iniziare i lavori effettivi di realizzazione dell’impianto, presenta la domanda di connessione all’ente gestore della rete (Enel), allegando tutta la documentazione necessaria e pagando il primo corrispettivo per l’avvio della pratica e per l’ottenimento del preventivo da parte dell’ente (i costi sono indicati qui sotto). In risposta l’ente gestore dovrà recapitare, entro i tempi definiti indicati qui di seguito, il preventivo per la realizzazione e l’avvio della connessione, contenente tutta una serie di informazioni tecniche sulla connessione, il codice di rintracciabilità, il codice POD, il tipo e l’entità dei lavori che dovranno essere effettuati, ecc… Il soggetto responsabile dovrà accettare il preventivo e versare l’acconto del 30% della cifra indicata nel preventivo per l’allacciamento. Intanto il titolare responsabile potrà realizzare l’impianto fotovoltaico e dovrà, a lavori ultimati, comunicare all’ente gestore (Enel) il “fine lavori” inviandogli l’apposita comunicazione. In risposta, l’ente preposto alla connessione dovrà, entro i termini stabiliti, realizzare i lavori di connessione e provvedere all’allacciamento dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica. In quest’ultima fase il soggetto responsabile dell’impianto fotovoltaico dovrà saldare il rimanente 70% del preventivo.
Quali sono le modalità di presentazione della domanda
La domanda di connessione può essere compilata ed inviata in modalità cartacea, oppure, ad esempio nel caso in cui l’ente preposto è Enel Distribuzione, con compilazione e invio telematico della domanda e della relativa documentazione da allegare.
Le procedure sono comunque definite dai singoli enti gestori di rete territorialmente competenti alla distribuzione dell’energia elettrica, ma devono rispettare i criteri e modalità specifiche definite dall’Autorità per l’Energia Elettrica (Aeeg).
Cosa allegare alla richiesta di connessione in immissione alla rete elettrica
La documentazione da allegare dipende dal tipo di impianto, dal suo dimensionamento e da altri specifici fattori. La documentazione necessaria dipende anche dal fatto che si stia trattando una nuova connessione in rete o un adeguamento di un allacciamento esistente. In generale comunque è richiesto l’invio almeno dei seguenti documenti:
- planimetria dell’area dove è inserita la connessione
- planimetria catastale, con relative particelle, fogli, ecc.., e indicazione dei proprietari delle superfici sulle quali verrà installato l’impianto
- schema elettrico dell’impianto, firmato da un tecnico abilitato
- ricevuta di versamento del primo corrispettivo di “avvio pratica” (così definito in questo articolo)
Quali sono i costi per la connessione in rete dell’impianto
Ci sono “tre scaglioni” di costo principali: il primo è per il solo ottenimento del preventivo per le spese di allacciamento, pagato per avviare la pratica da parte di Enel, il secondo è il 30% del preventivo, il terzo è il rimanente 70% del preventivo.
I corrispettivi per il solo ottenimento del preventivo, al netto di IVA, sono definiti dall’ Aeeg come segue:
- 100 euro per potenze in immissione in rete fino a 50Kw
- 200 euro per potenze da 50 a 100 Kw
- 500 euro per potenze da 100 a 500 Kw
- 1.500 euro per potenze da 500 a 1.000 Kw
- 2.500 euro per potenze superiori al Mw (1.000 Kw)
A questo primo corrispettivo necessario solo per avviare la pratica si aggiunge il corrispettivo stabilito nel preventivo presentato da Enel (o altro ente gestore) al soggetto responsabile dell’impianto fotovoltaico. La cifra indicata nel preventivo deve essere pagata al 30% in fase di accettazione del preventivo (prima di realizzare i lavori). Il rimanente 70% dovrà essere pagata a lavori di connessione eseguiti.
I costi effettivi di realizzazione dei lavori di connessione / allacciamento sono anch’essi regolati dall’Autorità per l’energia elettrica (Aeeg) con conteggi specificamente definiti in relazione a diversi parametri.
Quali sono i tempi e le fasi di connessione dell’impianto fotovoltaico
Ci sono due tempistiche principali da considerare: i termini per l’ottenimento del preventivo (inviato dall’ente preposto all’allacciamento al soggetto responsabile dell’impianto fotovoltaico), ed i termini per la realizzazione effettiva dell’allacciamento.
Come indicato in questo articolo la tempistica per l’invio del preventivo per la connessione da parte del gestore di rete deve essere al massimo di :
- 20 gg lavorativi per potenze in immissione fino a 100 kW
- 45 gg lavorativi per potenze in immissione superiori a 100 kW e fino a 1.000 kW
- 60 gg lavorativi per potenze in immissione superiori a 1.000 kW.
Queste tempistiche sono valide in mancanza di specifici sopralluoghi che si rendessero necessarie da parte dell’Ente gestore della rete, o specifiche situazioni, per effettuare particolari verifiche o modifiche al preventivo che, una volta accettato non deve essere più modificato da parte di Enel o altra impresa distributrice.
Il preventivo ha validità di 45 giorni lavorativi ed avrà un codice di rintracciabilità che identificherà la pratica per tutto l’iter ed il codice POD che identifica in maniera univoca il punto di connessione. Entro questi 45 giorni lavorativi il richiedente dovrà inviare all’ente (Enel) l’accettazione del preventivo insieme a tutta la documentazione richiesta ed alla ricevuta del pagamento dell’acconto del 30%. In contemporanea, entro 60 giorni, per impianti in bassa tensione, (90 per impianti in media tensione) dalla data di accettazione del preventivo, il soggetto responsabile deve avviare l’iter autorizzativo per la costruzione dell’impianto fotovoltaico. Ad autorizzazioni ottenute, il soggetto responsabile può effettuare i lavori di realizzazione dell’impianto. Per i piccoli e medi impianti su tetto in genere non è necessaria alcuna autorizzazione, ma solo una comunicazione preventiva al comune.
A lavori terminati il richiedente (Soggetto responsabile) deve comunicare al gestore il “fine lavori” inviandogli anche l’attestazione della registrazione dell’anagrafica dell’impianto a Gaudì, il sistema di Gestione dell’Anagrafica Unica degli impianti di produzione gestito da Terna, e pagando il corrispettivo rimanente indicato nel preventivo.
La fase successiva è la realizzazione (che non è ancora l’attivazione) della connessione da parte dell’impresa distributrice. Qui le tempistiche “standard” massime sono, per lavori semplici, 30 giorni lavorativi; per lavori complessi: 90 giorni lavorativi, più 15 giorni per ogni eventuale chilometro di linea da realizzare (in media tensione) eccedente il primo chilometro.
Terminata la realizzazione fisica dell’ impianto di connessione l’impresa distributrice invia una comunicazione “di fine lavori di connessione” e comunica che si è pronti per l’attivazione vera e propria, indicando alcune possibili date al richiedente. La data di attivazione deve essere non superiore a 10 giorni dal completamento dei lavori “effettivi” di realizzazione della connessione.
Quella data è l’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico.
Cosa è il Codice POD
Il Codice POD è un codice identificativo univoco del punto esatto di connessione istituito per correlare ogni singolo punto di consegna dell’energia dalla rete all’utenza, e viceversa, con alcune informazioni tecniche tipo: la potenza in immissione in rete, livello di tensione, ecc.. Ad ogni punto di connessione corrisponde uno ed un solo Codice identificativo POD. Il codice POD è stabilito e comunicato dall’ente distributore tramite il preventivo per la connessione in rete degli impianti fotovoltaici.
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”