Gli investimenti globali nell’industria del solare fotovoltaico potrebbero raddoppiare da 35-40 miliardi di Euro ad oltre 70 miliardi di euro al 2015. Questi i dati di uno studio pubblicato dall’ Epia, European Photovoltaic Industry Association e Greenpeace International.
Gli investimenti stimati nella sola Unione Europea potranno crescere dai 25-30 miliardi di euro odierni agli oltre 35 miliardi nel 2015.
Il report, denominato “Solar Generation 6” , prende in esame le prospettive del mercato del solare fotovoltaico globale, e stima che l’industria solare fotovoltaica potrebbe arrivare a coprire il 12 per cento della domanda energetica europea al 2020 ed il 9% della domanda globale mondiale al 2030.
“Il nostro obiettivo è quello di rendere la tecnologia solare fotovoltaica una fonte di energia diffondibile su larga scala, attraverso il sostegno delle policies, ad un costo ottimale per i consumatori”. Lo ha affermato Sven Teske, Senior Expert Energia di Greenpeace International. Ha affermato anche che il solare fotovoltaico, oltre a rappresentare oggi una tecnologia “strategica” per la lotta al cambiamento climatico, è in grado di creare oggi circa 35-50 posti di lavoro per tonnellata risparmiata di CO2 ed è in grado di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico riducendo la dipendenza europea dalle importazioni di energia.
La tecnologia solare fotovoltaica nel corso degli anni si è caratterizzata per una costante crecita di potenza installata, per una maggiore efficienza e per una costante diminuzione dei costi. Questo è ciò che ha affermato, invece, Ingmar Wilhelm, presidente di EPIA, che ha anche aggiunto che “le odierne previsioni di costo, caratterizzate dalle grandi economie di scala e dalla quantità mondiale installata di fotovoltaico (40.000 MW nel 2010), dimostrano che questa tecnologia è sull’orlo di una svolta economica”.
I prezzi dei materiali sono diminuiti del 40 per cento dal 2005 ad oggi e si prevede che questi diminuiranno di un ulteriore 40 per cento da qui al 2015. I prezzi dei sistemi fotovoltaici saranno quindi in grado di competere perfettamente con i prezzi dell’elettricità “tradizionale” in molti paesi europei entro i prossimi cinque anni.
A tal proposito il presidente di Epia ha aggiunto che l’European Photovoltaic Industry Association cercherà di dare più visibilità possibile a questa importante fase di competitività dei costi e renderà disponibile una road-map per ogni paese in grado di fornire informazioni chiare e univoche sulle informazioni del mercato energetico e per garantire così una “parità di trattamento” a tutte le fonti energetiche disponibili sul mercato.
Il rapporto stima che, a livello mondiale, l’attuale capacità installata di solare fotovoltaico potrebbe aumentare dagli oltre 36 GW a fine 2010 a circa 180 GW entro il 2015, con tutte le potenzialità per arrivare fino a 350 GW entro il 2020.
A livello europeo, invece, la potenza fotovoltaica installata crescerà dagli oltre 28 GW nel 2010 a circa 100 GW entro il 2015.
Ciò consentirebbe di ridurre ogni anno le emissioni di CO2 a livello mondiale di circa 1,4 miliardi di tonnellate e, a livello europeo, di 220 milioni di tonnellate.
Oltre ai benefici ambientali, il rapporto mostra come l’energia solare fotovoltaica rappresenti un modo sostenibile per affrontare i problemi legati alla sicurezza energetica ed alla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili. Può rappresentare, e di fatto già rappresenta, quindi, un fattore importante per lo sviluppo economico. L’industria fotovoltaica europea, infatti, che conta già oltre 300.000 persone occupate nel settore, potrebbe produrre oltre 600.000 posti di lavoro in più entro il 2015, ed ha il potenziale di un ulteriore aumento a 1,6 milioni di posti di lavoro al 2020, se prosegue attivamente il supporto della policy europea.
Il rapporto “Solar Generation 6” sottolinea infine il grande apporto che il fotovoltaico può dare in vista degli obiettivi fissati per il 2020 dall’Unione Europea (aumento del 20% delle energie rinnovabili e 20% dell’efficienza energetica). In relazione a questo tasso di crescita dell’industria fotovoltaica l’Unione Europea può arrivare agevolmente a superare abbondantemente l’obiettivo prefissato.
Il rapporto integrale (in inglese) è disponibile per il Download sui siti dell’ Epia e di Greenpeace.
Fonte: Epia (European Photovoltaic Industry Association)
“Tecnologie energetiche pulite, fotovoltaico, fonti rinnovabili: queste le leve per uno sviluppo sostenibile e consapevole. Il giornalismo ambientale e le nuove tecnologie sono ottimi strumenti di condivisione per tracciare nuove strade”
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